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LATEST POSTS from Erica Di Paolo

C’è un luogo in cui…

I sogni prendono forma e diventano realtà.

Siamo evoluzione: di noi stessi, dei nostri desideri, delle nostre paure, dei nostri fallimenti, di ciò che impariamo, delle nostre scelte, delle conquiste, delle inevitabili perdite, della quotidianità, delle esperienze, delle delusioni, dei nostri errori, dei nostri limiti, delle nostre potenzialità, dei rapporti che intrecciamo, di quelli che rompiamo, della nostra volontà, della fatica, del confronto, delle riflessioni, dello sconforto, delle speranze, della tenacia, della fiducia. Siamo una vita, che è la somma di infinite vite. Un percorso, un fiume mai fermo. Talvolta sorgente, talvolta cascata, qualche volta ruscello, qualche altra diga, qualche altra ancora torrente. A volte in piena, a volte in secca. Siamo un flusso continuo. Esistenza. Essenza. Conoscenza. Crescita. Evoluzione. Siamo evoluzione.

Che non fossi tagliata per le cose semplici, l'ho capito presto. Ed è sempre stato uno stimolo per spostare un po' più avanti l'obiettivo, e raggiungerlo. Ho vissuto vite e le ho rivoluzionate. Ho affrontato scelte e le ho stravolte. Sono caduta tante volte ed ho sempre cercato di rialzarmi. Ho incontrato persone sbagliate, comprendendo poi quanto fossero giuste. Perché non può essere sbagliato qualcosa che insegna. Ne ho incontrate altre, giuste, seppur pensassi fossero sbagliate. Perchè spesso siamo noi, il limite di noi stessi. E ho perso persone che, lasciandomi un vuoto infinito, mi hanno insegnato il valore della presenza. Ho capito che nella difficoltà c'è crescita, che ogni cosa accade per un motivo, che non possiamo sfuggire al nostro destino, ma che possiamo determinarlo. Ho imparato che siamo energia e che questa energia attira altra energia. E ho imparato che siamo noi a scegliere quale essere, e quale attirare.

Amo la mia vita. Amo le mie conquiste. Amo la voglia che ho di migliorare. Amo chi ho accanto. Amo quanto sappia insegnarmi, stimolarmi, sostenermi. Amo il suo modo di criticarmi. Amo il suo modo di guardarmi e di valorizzarmi, di credere in me e di riporre in me la sua fiducia. Amo poter dire, finalmente, è la vita che volevo.

Ho scelto. Ho scelto chi voglio essere. Ho scelto cosa non voglio essere. Ho scelto di credere in me stessa. Ho scelto di mostrarmi. Ho scelto di mettermi in gioco. Ho scelto la mia nuova sfida. Ho scelto un nuovo inizio. Ho scelto un luogo.

…un pensiero si libera, leggero,

tra mille pensieri, sussurra discreto,

trattiene il fiato, solletica i sensi.

…sognare e’ credere,

credere e’ crescere,

crescere e’ costruire.

 

NEXT OPENING Something new is coming

abc

Biscotti di farro al burro di arachidi con crema di cannellini e cioccolato

Mi è sembrato eterno, il tempo trascorso dall'ultimo biscotto sfornato. "E' impossibile!!!!", mi sono detta. Io adoro i biscotti, non compro biscotti, produco biscotti, invento biscotti, sogno biscotti, divoro biscotti, regalo biscotti. Come può essere che, per così tante settimane, abbia rinunciato a tutto questo??? Come può essere che, per tutto questo lungo periodo, non abbia dato libero sfogo alla mia creatività??? Per riprendere le sane e buone abitudini, ho dunque scelto uno dei miei biscotti preferiti: quello con la farcitura. E dal momento che il solito a me non piace, ho immaginato un'interpretazione in pieno stile La Cuocherellona. Forte di una preparazione proposta con successo ai miei amici di corso La Buona Dispensa, ho pensato di contestualizzare tutto e di dare un valore aggiunto a quella soffice, gustosa, avvolgente crema. Che, per inciso, prima ha conquistato, poi ha sorpreso. Perché cercare il piacere nei soliti ingredienti è un po' come desiderare nuove albe affacciati alla stessa finestra. Ingredienti Per i biscotti 210 g di farina di farro integrale 450 g di burro di arachidi (per me autoprodotto) 20 g di zucchero bruno 2 tuorli d'uovo 100 ml di bevanda vegetale di avena (o latte a piacere) 1 limone bio 6 fave di cacao Per la crema di cannellini 200 g di fagioli cannellini secchi 100 g di cioccolato fondente al 72% 10 g di zucchero bruno 1 cucchiaino di zenzero fresco grattugiato 1 cucchiaio di olio di nocciole cannella a piacere 1 pizzico di sale Mettete in ammollo i fagioli per una notte intera. Sciacquateli, metteteli in una pentola capiente, copriteli di acqua e fateli cuocere, dal momento dell'ebollizione, per un paio di ore. Dovranno diventare morbidissimi. Spegnete la fiamma e lasciate intiepidire. Versate in un boccale la farina con il burro di arachidi, lo zucchero e i tuorli. Impastate fino ad amalgamare tutti gli ingredienti. Pestate le fave di cacao in un mortaio, quindi aggiungetele all'impasto, insieme alla scorza del limone grattugiata e al latte. Continuate ad impastare, fino a formare un panetto compatto. Avvolgetelo in un foglio di pellicola trasparente e lasciatelo riposare in frigorifero per almeno un'ora. Nel frattempo preparate la crema: frullate i cannellini insieme allo zucchero, allo zenzero, alla cannella e al sale. Versate l'olio di nocciola e rendete tutto una vellutata. Fate fondere il cioccolato, quindi versatelo sulla crema di fagioli e mescolate, amalgamando bene tutto. Tenete da parte. Riprendete l'impasto, lasciatelo una decina di minuti a temperatura ambiente, quindi spendetelo in una sfoglia piuttosto sottile. Tagliate i biscotti ricavando in egual numero basi e parti forate. Sistemate i biscotti su un teglia e cuocete, a 180°, per 20 minuti. Sfornate i biscotti e, una volta intiepiditi, sistemate su ciascuna base mezzo cucchiaino di crema. Coprite ciascuna base con un biscotto forato, e fate raffreddare completamente. Conservate i biscotti (che riuscirete a non mangiare) in un barattolo o in un contenitore chiuso. I miei sono arrivati alla settimana, quindi.... :) Potrete utilizzare questa crema di cannellini in sostituzione della diffusa crema alle nocciole (non farò nomi nel rispetto dei principi di questa pagina :D ): ne guadagnerà il vostro corpo, la vostra gola e il vostro spirito!! abc

Maionese di lupini

"Ora tu pensa: un pianoforte. I tasti iniziano. I tasti finiscono. Tu sai che sono 88, su questo nessuno può fregarti. Non sono infiniti, loro. Tu sei infinito, e dentro quei tasti, infinita è la musica che puoi suonare. Loro sono 88, tu sei infinito. Questo a me piace. Questo lo si può vivere". Così è, per me, la cucina. Gli ingredienti a disposizione in natura sono qualcosa più di 88, ma se contassimo quelli che utilizziamo maggiormente, diciamo abitualmente, forse non arriveremmo alla tastiera di un pianoforte. Ma il bello, il bello vero, è giocare con loro e comporre melodie sempre diverse. Io sui tasti della mia cucina ci vivo. Sento la melodia nascere nelle orecchie e scrivo la musica. L'amore per i lupini è incondizionato. Sono una presenza costante della mia dispensa, e attori, tra i protagonisti, dei miei corsi. E con i lupini ci ho fatto e ci faccio centinaia di piatti. Ma una salsa, io che la salsa la incorporo in qualsiasi pietanza, chiedeva ancora di essere svelata. Sulle proprietà dei lupini ho argomentato in una delle serate di corso (ve la siete persa? Non perdetevi le altre!!!! E seguite le evoluzioni, che ne ho in serbo delle belle. E delle grandi!). Non vi resta che innamorarvene o, se già lo foste, iniziare a farne scorte. Qualcuno, in fondo, già l'ho conquistato. E qualcun altro si è preparato a questo momento... Mettetevi in postazione, dunque, che questa crema vi farà impazzire!! Ingredienti 150 g di lupini puliti 1 limone biologico (buccia edibile) 100 ml bevanda vegetale di avena (o latte a piacere) 35 g di olio extravergine di oliva 1 cucchiaio di lievito alimentare 1 cucchiaino di maca giallapepe q.b. Inserite in un boccale i lupini puliti. Grattugiate la buccia di un limone, aggiungete il succo di 1/2, la bevanda di avena e iniziate a frullare. Unite il pepe, il lievito alimentare e la maca e proseguite, fino a creare una crema piuttosto omogenea. Trasferite tutto in un boccale, unitevi l'olio extravergine di oliva e lavorate con un frullatore ad immersione fino ad ottebìnere una vellutata. Lasciate riposare la maionese in frigorifero per almeno un'ora, in modo da fare armonizzare tutti i sapori. Quindi servitela. Ottima da accostare a pesce e carne, ma anche da usare come base per altre salse, pe accompagnare pinzimoni di verdure o semplicemente su crostini di pane e affini. Si conserva, in un contenitore chiuso, per 4 o 5 giorni, in frigorifero.abc

Verso la consapevolezza a partire dalla dispensa

Se per certi versi è una trasformazione graduale, per altri è un punto preciso di inizio.

Nelle foto e nelle ricette che condivido con voi, come testimonianza della mia scelta di daily diet, pongo l'accento su quella che è, a tutti gli effetti, una consapevolezza. E di come si possa educare il palato ai sapori del benessere. Non servono inganni, non sono necessarie faticose privazioni: il segreto per rendere tutto questo un'abitudine quotidiana è conoscere, quindi divertirsi. L'alimentazione salutista non è un sacrificio. E' un preciso atto d'amore verso noi stessi. Molte volte questo modo di vivere la cucina, che poi è il mio modo di essere, in cucina, genera curiosità. Molte volte mi chiedete come poter fare per... E laddove esiste curiosità, esiste anche la disponibilità. A scoprire, a comprendere, a provare, a cambiare. Fosse solo per un discorso di coerenza con i miei principi, seppur sia molto più dei miei principi stessi, ho deciso che alla vostra curiosità occorre dare spazio. Vi apro la mia cucina. L'ho sognata, l'ho desiderata, l'ho progettata affinché, un giorno, fosse potuta diventare lo scenario giusto. E, finalmente, lo è. Vi mostro la mia dispensa. Perché tutto parte da qui: dalla dispensa. Quella che vi sto proponendo è un'occasione semplice e sorprendente per portare, finalmente, nelle vostre cucine una nuova esperienza. Tutto sarà incentrato sul tema dispensa, e acquisirà, incontro dopo incontro, le sfumature che esigenze come stagionalità, tempistiche, necessità varie, richiedono.
  • Impareremo a scoprire ingredienti insoliti, ma preziosi, e a renderli nostri alleati.
  • Impareremo a fare dell'alimentazione la nostra prima cura: preventiva.
  • Impareremo ad ascoltare il nostro corpo e ad educarlo, modificando gradualmente la natura delle sue esigenze.
  • Impareremo ad accostarci a sapori diversi e a trasformare le cattive abitudini in sana quotidianità.
Incontri mensili, nella mia amata Cuocherellhome, in cui vi sarà data l'occasione per assaggiare e portare a casa preziosi suggerimenti. La mia cucina, finalmente, a vostra disposizione.
  Febbraio 2018 - La Buona Dispensa Introduzione e approccio ad una dispensa ben fornita e organizzata.  
  Marzo 2018 - La Buona Dispensa Ospiti a cena? Sorprendili! Impariamo a scegliere i prodotti di stagione e a utilizzarli senza sprechi. Ma soprattutto, stupiamo i nostri ospiti con proposte insolite e per niente scontate. Ma del tutto semplici!!
  Aprile 2018 - La Buona Dispensa Scopriremo come piccoli accorgimenti rendano ricco un piatto, senza sacrificare il sapore. Perché ciò che sembra, talvolta è... meglio!    
  E con settembre..... Scegli il tuo appuntamento e risparmia!!!! Scopri le date e le sedi.    abc

Acquista le Dispense e il Ricettario

Quest'idea della cucina del benessere, con mia grande gioia, si sta incessantemente diffondendo, muovendosi verso una divulgazione costante e crescente!! In tanti vi mostrate interessati alle forme del cibo buono e salutare che scelgo di mettere sulla mia tavola, ed è ormai una prassi quotidiana darvi testimonianza dei semplici, completi e gustosi piatti con cui delizio il mio palato e curo il mio corpo. Il gioco di forme, in un divertente disegno fantasioso che accosta sapori, consistenze e colori coinvolge tutti i sensi, a partire dalla vista, arrivando a stimolare la vostra curiosità. E a convincere anche voi che sano....è buono! Che sano è divertente. Che sano è appagante. Che sano è gratificante. Che sano è un valore aggiunto che nulla sacrifica. Una carrellata di fotografie volta a dare un impatto più immediato a quanto argomento, parallelamente, in questo spazio, più didattico ed esplicativo. E spesso mi chiedete "ma dove trovo la ricetta?". E spiegare che non si tratta di vere e proprie ricette, ma della proiezione di un modo di vivere, mi ha portato a pensare che sarebbe stato utile e apprezzato dare vita ad uno spazio in cui conoscere questo mondo, prendere confidenza con gli ingredienti insoliti che spesso mi sentite menzionare e imparare a giocarci. Così nasce, nel mese di febbraio, un appuntamento mensile, La Buona Dispensa, con sede nella Cuocherellhome, in cui ci si accosta a sapori nuovi, in cui si scopre come utilizzare il cibo che fa bene e in cui si assaggiano le bizzarre forme di una cucina che ha dello straordinario. Impostando il via di una trasformazione verso la consapevolezza e verso il benessere, ci si diverte, ci si conosce, ci si coccola. Ad ogni incontro vengono consegnate le schede tecniche con i dettagli e le proprietà degli ingredienti utilizzati, un ricettario con la spiegazione dei piatti assaggiati, sia quelli cucinati insieme, sia quelli soltanto testati. Ma soprattutto si sottolinea sempre che le dosi e gli ingredienti elencati sono indicativi, che le ricette nascono per essere fonte di ispirazione, stimolo e personalizzazione. E via al divertimento, agli esperimenti, alle esperienze che poi, sistematicamente, vengono raccontate la volta successiva. E a me piace molto questo coinvolgimento. Mi piace molto essere partecipe della trasformazione di chi, quella trasformazione, l'ha scelta. Ma se proprio, per orari, per logistica, per vincoli vari, non potete prendere parte al divertimento, se anche la possibilità di seguire via skype gli incontri non rientrasse nelle vostre possibilità di scelta, eccovi un'occasione unica e irripetibile.

Potrete acquistare le dispense e il ricettario, sia in forma cartacea, sia in pdf!! Ogni mese, poi, potrete integrare con le schede dei nuovi corsi.

Richiedi la tua copia.

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Pasticcini di datteri e frutta secca con copertura fondente

Una delle cose che mi soddisfa maggiormente, in questo interminabile e coscienzioso percorso di trasformazione, è quanto senta di desiderare sempre più ingredienti alternativi, e di quanto questi diventino, poco alla volta, un'alternativa irrinunciabile. Prioritaria, principale. Anche nel dolce, ormai, prediligo l'utilizzo della frutta a discapito dello zucchero raffinato, e la frutta secca come fonte grassa sana e nutriente. E visto che, golosa, lo sono, visto che la colazione va difesa e celebrata, ma anche un piccolo peccato di gola una tantum deve avere motivo di esistere, mi diverto a tritare, mescolare, accostare, testare e saggiare sapori intensi, pieni e appaganti, rispettando i principi, sempre più solidi, di benessere. Insomma, il cibo cura: anche un pasticcino, può farlo!! Soprattutto se contiene tanti piccoli diamantini, come questi. Carboidrati, fibre e grassi in una giusta proporzione, ma poi tanti altri preziosi nutrienti. Insomma, dei piccoli concentrati di energia che apprezzerete, ne sono certa, in qualsiasi momento della giornata!! Ingredienti 150 g di fiocchi di avena 50 g di mandorle pelate 50 g di mandorle 50 g di noci 10 fave di cacao 250 g di datteri Medjoul 25 g di bevanda vegetale (per me a base di avena) 25 g di semi di lino 100 g di cioccolato fondente (per me 72%) 100 ml di caffè 50 ml di bevanda vegetale (per me a base di avena) 10 ml di olio (per me extravergine di oliva) Inserite in un boccale i fiocchi di avena, la frutta secca, i semi di lino e le fave di cacao. Tritate, fino ad ottenere un composto sbriciolato. Aggiungete i dattei snocciolati e il latte. Frullate fino ad ottenere un impasto omogeneo. Trasferite tutto su un foglio di carta forno. Coprite con un altro foglio e stendete, con il matterello, ricavando un panetto spesso circa 2 centimetri. Tagliate dei quadrotti. Sciogliete il cioccolato con il caffé e il latte. Unite l'olio e mescolate fino ad incorporarlo completamente. Immergete ciascun quadrotto e posizionatelo su una griglia, per far colare il cioccolato in eccedenza. Fate riposare i pasticcini in frigorifero per un paio d'ore, quindi cedete all'assaggio. abc

Sorgo allo zafferano con sgombro marinato alla liquirizia

Che abbia per la testa idee inconsuete, è ormai un concetto chiaro. E chiave, della mia cucina. La cottura in lavastoviglie mi ha conquistato e continua a darmi soddisfazioni. A dirla tutta continuerà a darmene fino a quando riuscirò ad accogliere in casa un nuovo amico, che di nome fa Roner, che mi farà cuocere a bassa temperatura anche i biscotti senza studiare cicli di lavaggio ad hoc :D Ma esiste un pensiero, in questa testolina, che mi perseguita da altrettanto tempo. Prevede sempre il sottovuoto, ma salta il passaggio di lavaggio!! E visto che, presto o tardi, all'obiettivo ci arrivo sempre, eccomi qui a presentarvi il risultato, o per meglio dire il primo risultato. Che margini di miglioramento ce ne sono sempre e possibilità di evolvere idee e metodologie ne piovono senza colpo ferire. Così, mentre lascio che i sapori di questo piatto si sviluppino sui vostri palati, io passo oltre, studio, applico, elaboro, evolvo. Quale bellezza, in fondo, potrebbe essere più stimolante? Ingredienti 60 g di sorgo 100 g di filetto di sgombro 20 g di polpa di avocado 1/2 limone bio 15 g di olio extravergine di oliva 1 cucchiaino di senape 1/2 cucchiaino di liquirizia in polvere 1 bustina di zafferano 40 ml di vino bianco sale pepe Sciacquate i filetti di sgombro e asciugateli tamponandoli con un foglio di carta assorbente. Preparate la marinatura miscelando la senape, l'lio extravergine di oliva, la polvere di liquirizia e il sale. Spennellate i filetti e sigillateli, in un sacchetto, sottovuoto. Lasciateli marinare almeno 2 ore. Lasciateli anche tutto il giorno o tutta la notte, se ne aveste necessità. Scaldate un wok, fare saltare la polpa di avocado tagliata a dadini, la scorza grattuguata di mezzo limone, quindi il sorgo. Dopo averlo tostato per un minuto, bagnate con il vino e fate sfumare. Aggiungete 120 g circa di acqua bollente leggermente salata, fino a coprire il sorgo. Unite lo zafferano e coprite. Fate cuocere a fiamma bassa fino a completo assorbimento del liquido. Se fosse necessario aggiungete altra acqua e mantenete il sorgo sul fuoco fino a completa cottura. Spegnete la fiamma, date un giro di olio, mescolate e lasciate riposare un paio di minuti. Prelevate il sorgo dal sottovuoto e tagliatelo a dadini. Impiattate il sorgo, quindi adagiatevi sopra i pesce. Decorate con polvere di liquirizia e scorzette li limone, quindi servite. abc

La buona dispensa – giovedì 19 aprile dalle ore 19.30

Torna l'appuntamento con La Cuocherellona e la sua cucina, per svelare i segreti della dispensa e imparare a conoscere gli alleati del benessere. Ci troveremo a scoprire come piccoli accorgimenti rendano ricco un piatto, senza sacrificare il sapore. Perché ciò che sembra, talvolta è meglio ;)

Sempre fedeli ai prodotti di stagione, con un occhio vigile sull'ottimizzazione delle risorse e sull'abbattimento degli sprechi, in tipico stile La Cuocherellona.

Divertiti con noi! GIOVEDì 19 APRILE - dalle ore 19.30 presso La Cuocherellhome.

Per info, costi e disponibilità, scrivi a info@lacuocherellona.it, oppure compila il modulo.

Il corso verrà confermato con un minimo di 6 iscritti, ed un massimo di 10.

abc

Ketchup di carota

Spesso a passarmi per la testa è un'idea in cerca di quell'espressione lontana dal filtro del si fa così oppure del si procede con questo metodo o ancora del si utilizzano questi ingredienti. Di chiaro c'è un obiettivo e l'elemento principe. Di variabile, in una forma evolutiva, una serie di sinapsi che mi portano ad aggiungere, accostare, correggere, bilanciare, come fossi un piccolo chimico. Quando il risultato sa non solo conquistare me, non solo conquistare chi delle mie elucubrazioni si ciba quasi quotidianamente, ma anche chi non ha mai pensato di poter accostarsi a determinati sapori, o neanche mai pensato potessero esistere determinati sapori, le sinapsi si rinforzano e creano una rete neurale sempre più radicata e definita. La chiamo creatività ed è il mio stimolo costante, ma anche il mio luogo magico, in cui mi rifugio per dare espressione, semplicemente, a me stessa. Questa salsa ha conquistato: l'ho presentata durante il corso di marzo e l'ho vista consumarsi a suon di cucchiaiate, con sommo piacere, proprio da chi, nella scelta di prendervi parte, ha deciso di esplorare il bosco incantato del mio mondo di benessere. Questo è il mio intento, proprio qui il mio stimolo si trasforma in obiettivo. Ascoltarci, rispettarci, coccolarci, prenderci cura di noi, e tutto senza sacrificare piacere e gusto. Non potrebbe, quindi, valerne la pena? Ingredienti 300 g di carote pulite 1 cucchiaio di senape 2 cucchiai di succo di arancia 1/2 limone biologico 1 cucchiaino di paprika affumicata 15 g di olio extravergine di oliva sale Tagliate le carote a rondelle e fatele bollire, con un pizzico di sale. Quando saranno morbide scolatele e trasferitele in un boccale. Unite la scorza di limone grattugiata, il succo di arancia spremuta, la senape e la paprika affumicata. Frullate tutto, aggiungendo a filo l'olio extravergine di oliva, fino a creare una crema liscia. Assaggiate e correggete, eventualmente, di sale. Inseritela in un barattolo di vetro sterilizzato, chiudetelo, fatelo raffreddare e conservatelo in frigorifero. Prima di consumarlo lasciatelo riposare almno un paio di ore, ma sappiate che più tempo gli lascerete, più armonioso sarà il sapore. In frigorifero si conserva per circa 4 giorni: scoprirete come, giorno dopo giorno, sarà sempre più saporito :)abc

Pasticcini di mandorle all’arancia e cioccolato fondente

Mi è bastato guardare un'immagine, questa. Ci sono cose che mi sanno rapire in un modo irrimediabile. Senza scampo. Cioccolato, nocciole, arancia. Potrebbe esserci altro? Sono andata, allora, a leggere la sua ricetta, perché Betta è forte davvero! Niente, e dico NIENTE, da eccepire: la lista degli ingredienti non richiede adattamenti. Metto in ammollo le nocciole e procedo. Creo dei cilindri, sciolgo il cioccolato, ce lo verso sopra e faccio riposare tutto in frigorifero. Poi assaggio. Ne sono già dipendente! Amore ti faccio assaggiare una cosa goduriosa: ho rispettato fedelmente la ricetta e seppur sappia che a te non piacciono i dolci...... Finiti!!!!! :D Lo stesso amore che non ama i dolci, però, è fortemente dipendente dalla mia cioccocrema alle nocciole. e, salvo azzerare le scorte piemontesi della tonda deliziosa, ho pensato di adattare questi dolcetti alle mie esigenze: mandorle! Promossi? Promossi. Tanto che non solo l'uomo ha apprezzato (e abusato, e chiesto se esista uno stampo da 240, invece che da 24!!!! :D ) ma anche i miei fedeli amici di corso hanno constatato l'effettiva bontà :) Alla fine ho elaborato un pasticcino, chiuso da una base morbida e altrettanto goduriosa, che, nell'insieme, è davvero una coccola piacevole e appagante!! E, come agli stessi amici di corso ho promesso, ecco la ricetta. Abusatene!! :D Ingredienti 200 g di mandorle pelate 10 g di zucchero bruno grezzo 1 arancia 1 limone biologico 1 cucchiaio di cocco rapè 1 cucchiaino di polline 1/2 cucchiaino di vaniglia in polvere 60 g di datteri Medjoul 40 g di fiocchi di avena 10 fave di cacao 200 g di cioccolato fondente Mettete le mandorle in un contenitore, copritele di acqua e lasciatele in ammollo per un paio di ore. Scolatele e fatele saltare in padella con lo zucchero, fino a farle appena caramellare. Fatele raffreddare, quindi inseritele in un boccale, aggiungete la scorza grattugiata del limone e frullate. Aggiungete il succo dell'arancia, il polline, la vaniglia e il cocco rapè, quindi frullate fino ad ottenere una pasta liscia e compatta. Aggiungete 5 fave di cacao e frullate ancora. Passate alla preparazione della base, frullando i datteri privati del nocciolo, i fiocchi di avena e le restanti 5 fave di cacao. Una volta che avrete ottenuto un impasto compatto, avvolgetelo in un foglio di pellicola trasparente e fatelo riposare in frigorifero. Riempite, con l'impasto di mandorle, lo stampo scelto, compattandolo bene. Lasciatelo in freezer per una decina di minuti. Sciogliete a bagno maria o nel microonde il cioccolato fondente. Estraete i pasticcini dagli stampi, sistemateli su una grata, colatevi sopra il cioccolato e fatelo rapprendere. Prendete la pasta di datteri e avena e stendetela in una sfoglia spessa circa mezzo centimetro. Ritagliate le basi dello stesso diametro dei vostri pasticcini e adagiatele sotto i pasticcini. In una seconda produzione ho unito il pasticcino e la base prima di colare il cioccolato, facendo riposare l'insieme nel freezer. Può essere un'alternativa pratica e efficace. Conservate i vostri pasticcini in frigorifero. Si manterranno per molto più tempo rispetto a quello che impiegherete a terminarli.... ;)abc

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