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Vestiamoci a festa: pinzimonio in crema di lupini al basilico

Avete presente quando vi approcciate ad una nuova confezione di qualcosa e, una volta aperta, avete necessità di finirla nel giro di poco? Ecco, a me capita, tra gli innumerevoli prodotti confezionati, con i lupini. Per me è spropositata la quantità di una busta!! Ci mangio ben 4 volte!! Devo dire, però, che ne sono davvero ghiotta. Quando non mi faccio prendere dalla voracità, che me li fa ingurgitare al naturale come fossero noccioline, li cucino in modi differenti. Ma oggi avevo voglia di creare ancora qualcosa di nuovo. E quel qualcosa ha vestito un semplicissimo pinzimonio in un piatto completo, dal sapore delicato!

Ingredienti

100 g di lupini puliti
120 g di latte di avena (o latte vaccino, o di soia)
4 foglie di basilico fresco
noce moscata
10 g di olio evo
1/2 finocchio
1 carota
6 cimette di broccolo

Lavate le cimette del broccolo e fatele cuocere per 5 minuti a vapore. A cottura ultimata raffreddatele subito in acqua ghiacciata.
Portate ad ebollizione 60 g di latte di avena con la noce moscata e le foglie di basilico. Nel frattempo raccogliete i lupini, privati della loro buccia, in un bicchiere da mixer e unitevi l'olio. Quando il latte sarà arrivato ad ebollizione versatelo nel biccherone (foglie di basilico comprese) e passate tutto con un frullatore ad immersione. Versate, poco alla volta, i restanti 60 g di latte di avena freddo, continuando a lavorare il composto con il frullatore. Dovrà venire un composto omogeneo e piuttosto morbido.
Mondate il finocchio e prelevatene la metà. Lavatelo e tagliatelo a spicchi. Pulite la carota, tagliatela a bastoncini e sistematela in un piatto insieme alle altre verdure. Versate la crema di lupini in una scodellina e posizionatela accanto alle verdure.
In una parte di piatto versate mezzo cucchiaino di sale, mezzo di pepe e mezzo di noce moscata. Servite e gustate.....intingendo la verdura prima nelle spezie e poi nella crema.
Morbida e avvolgente saprà valorizzare la semplicità di ingredienti sani e genuini!


abc

Risotto alle fragole e aceto balsamico….l’arte di saper stupire

E' vero, io amo sperimentare, creare, accostare, inventare, stravolgere, sconvolgere. A volte, però, stupire è l'unico obiettivo....e quando devo raggiungerlo vado sul sicuro. Sicuro, che non vuol dire banale! Questo è uno di quei piatti per cui i miei invitati parlano e parlano e parlano e ne parlano tanto da incuriosire chi vorrebbe assaggiare e continua a chiedere e chiedere e chiedere. Non il classico risotto alle fragole. No, perché anche quando vado sul sicuro, mi piace osare. In questo piatto sono racchiusi sapori differenti che si rinforzano tra di loro esaltando, ciascuno, gli altri, senza coprirsi, senza alterarsi, senza confondersi. E' quello che definisco un piatto perfetto nell'equilibrio dei gusti. E ve lo presento, come una delle mie migliori creazioni.....

Ingredienti

90 g di riso di Baraggia Biellese
160 g di fragole
10 foglioline di basilico
50 ml di aceto balsamico
peperoncino a piacere
brodo di carne (o vegetale, per la versione veg)

Pulite e lavate le fragole. Tenetene una da parte, per la guarnizione del piatto, e tagliate le altre a dadini. Saltatene 100 g in padella con un filo di olio caldo e aggiungete, dopo un minuto, il riso. Fate insaporire per un altro minuto a fiamma viva. Bagnate a questo punto con l'aceto balsamico. Aggiungete 7 foglioline di basilico e  il peperoncino secondo il vostro gusto. Mescolate, abbassate la fiamma, coprite e continuate la cottura aggiungendo il brodo, poco alla volta.
A 5 minuti dal termine della cottura aggiungete le restanti fragole a dadini: servirà a dare un colore intenso al piatto. Spegnete la fiamma e lasciate riposare per un paio di minuti. Trasferite il risotto nel piatto e decorate con la fragola lasciata da parte, tagliata come meglio gradite. Sistemate le foglioline di basilico fresco e.....gustate in silenzio. Un silenzio che non fa parte degli ingredienti, ma che diventerà, scoprirete, improvvisamente essenziale......abc

Spezzatino di soia con carciofini in agrodolce e gelatina di soia: dove osano i palati arditi

Per molti giorni ho vagato intorno al desiderio di preparare dei bocconcini di soia. Ovviamente non mi sono fermata fino a quando sono stata catturata da un pensiero: e se li preparassi in agrodolce? E cosa, meglio di un carciofino, sarebbe stato bene nel contesto di gusto di un piatto simile?
La soia richiede condimenti importanti, perché di suo non ha sapore. Quello che è nato da questa idea è un piatto deciso, pungente, da proporre a palati arditi.





Ingredienti

30 g di bocconcini di soia disidratati
2 carciofi
120 ml di aceto bianco
240 ml di acqua
2 cucchiaini di zucchero
300 ml di brodo vegetale
sale
farina di riso
salsa di soia
vino bianco
olio

Per prima cosa preparate i carciofi. Puliteli togliendo le foglie più esterne e le punte e lasciando una parte del gambo. Tagliateli in 4 ed eliminate le barbette interne ed eventuali spine. Portate ad ebollizione l'aceto insieme all'acqua, a mezzo cucchiaino di sale e ai 2 cucchiaini di zucchero. Buttateci i carciofi e fate cuocere per 20 minuti circa a fiamma bassa. Spegnete il fuoco quando saranno morbidi e lasciate raffreddare.
Preparate ora il brodo vegetale (mi raccomando che sia intenso perché la soia ha bisogno di sale per acquisire gusto) e portatelo ad ebollizione. Versateci i bocconcini disidratati di soia e fateli rinvenire per 10 minuti. Spegnete il fuoco e fare riposare per altri 10 minuti. Scolateli e strizzateli, togliendo l'acqua in eccesso. Passateli in un piattino con della farina di riso e fateli rosolare in padella con un filo di olio caldo, a fiamma viva, per un paio di minuti. Sfumate con del vino bianco e abbassate la fiamma. Mentre si insaporiscono preparate la gelatina. Stemperate un cucchiaino raso di farina di riso con 3 cucchiai di liquido agrodolce, in cui avete fatto cuocere i carciofi, e 6 cucchiai di brodo vegetale. Mettete sul fuoco e fate addensare la salsa mescolando bene. Aggiungete 2 cucchiaini di salsa di soia, continuando a mescolare. Quando il composto avrà raggiunto la densità desiderata, spegnete la fiamma e lasciate riposare.
Unite i carciofi alla soia, aggiungendo ancora del vino bianco se risultasse troppo asciutto. Impiattate lo spezzatino, versando sopra la gelatina alla soia. E inizi l'avventura......


abc

Oggi mi vesto d’arancio: fiori di zucchina ripieni di merluzzo e olive taggiasche

Ci sono giorni in cui mi metto in testa di voler mangiare quella particolare cosa e non c'è verso di pensare ad altro. Ma neanche da mangiare come capita. Dev'essere studiata in modo che appaghi quanto il palato chiede. Parte così una "prova abiti" in cui accosto, nel mio camerino immaginario, colori, gusti, consistenze, cotture, condimenti. Uno scorrere di idee che continua, incessante, fino a quando tutti i dettagli si sistemano magicamente in uno styling perfetto. Con soddisfazione maneggio e trasformo le materie prime fino a veder sfilare quel piatto che veste armoniosamente le mie papille gustative. Oggi....mi vesto d'arancio.

Ingredienti

1 filetto di merluzzo fresco
8 fiori di zucchina
8 piccole zucchine (1 normale, se i fiori fossero separati)
20 olive taggiasche denocciolate
1/4 di cespo di insalata scarola
latte di avena (o latte vaccino)
1 spicchio d'aglio
1 bustina di zafferano
noce moscata
pepe
sale
vino bianco
pangrattato (io a base di riso, per celiaci)

Sciacquate il filetto di merluzzo e mettetelo a mollo nel latte di avena (o vaccino) fino a coprirlo interamente. Unite il pepe, un pizzico sale, la noce moscata e lo spicchio d'aglio. Amalgamate tutto e lasciate riposare per almeno un'ora.
Versate il pesce con tutto il liquido in una casseruola. Aggiungete la bustina di zafferano che farete sciogliere bene nel latte e cuocete, a fuoco dolce, fino al completo assorbimento del latte.
Lavate e fate cuocere in padella, a fiamma bassa, con un filo d'olio la scarola tagliata a striscioline. Sfumate con un goccio di vino bianco e salate. Dovrà diventare molto morbida e piuttosto asciutta, per cui curatela con attenzione e giratela spesso affinché non bruci.
Quando tutto sarà pronto trasferite scarola e merluzzo in un bicchiere da mixer, unite 10 olive taggiasche e, con un frullatore ad immersione, create una crema omogenea. Aggiungete, a questo punto, le restanti olive tagliate a rondelle. Mescolate tutto e correggete, eventualmente, di sale.
Tagliate in una piccola julienne le 8 mini zucchine, o la zucchina grande. Fatele saltare velocemente in padella a fiamma viva con un filo d'olio e un pizzico di sale e tenetele da parte.
Pulite i fiori di zucchina, lavateli e asciugateli delicatamente.
Farciteli con il composto di merluzzo, aiutandovi con un cucchiaino, e sistemateli a raggiera su un piatto piano. Versateci nel mezzo le zucchine e cospargete tutto con un filo d'olio evo e pangrattato.
Passateli, ora, in forno a 200° per 10° facendoli gratinare bene e serviteli
Amate anche voi vestirvi d'arancio?abc

Il piacere di stupire con gusto: crema “cheestacchio” con chips di sedano rapa

Sono sempre alla ricerca di gusti nuovi. Non mi accontento di ripetere preparazioni di piatti ampiamente testati. Chissà quante volte avrò visto il sedano rapa sui banchi della verdura ignorandolo, per il suo aspetto non certo invitante (e senza sapere, in realtà, di cosa si trattasse!!). Mi è poi capitato, in un viaggio di lavoro, di trovare al buffet del ristorante un piatto da portata che mi ha decisamente incuriosito. Prendo un paio di queste fettine cremose, ma dalla superficie croccante, e le assaggio: incontro fatale! Dolce....avvolgente.... "Di cosa si tratta?", chiedo. "Sedano rapa", mi rispondono. Fu così che il sedano rapa entrò a far parte della mia lista di ingredienti da elaborare. Ho provato a cucinarli in molteplici modi, in umido, gratinati, in crema. Qui ve li propongo come sfizioso appetizer, con cui potrete divertirvi a sfidare la curiosità dei vostri ospiti!!

Ingredienti

1 sedano rapa
200 g certosa light (o formaggio cremoso a vostro piacimento)
50 g di pistacchi sgusciati
paprika dolce
sale

Pulire il sedano rapa non è una vera passeggiata, ma con qualche piccolo consiglio risulterà più semplice di quanto crediate! Vi rimando ad una spiegazione della scuola di cucina di Giallo Zafferano.
Una volta pulito affettatelo sottilmente con l'aiuto di una mandolina, o di un coltello affilatissimo. Lo spessore dovrà essere di un paio di millimetri al massimo. Dal momento che questa radice è parecchio ostica da tagliare, per facilitarne la riuscita potrete dividerlo a metà. Le fettine vi verranno delle mezzelune, ma il risultato sarà garantito ugualmente.
A questo punto sistematele su una teglia ricoperta da carta forno, salatele in superficie e, senza l'aggiunta di grassi, infornate a 175°. Dovranno cuocere per una decina di minuti, ma controllatele perché bruciano facilmente. L'aspetto dovrà essere dorato e il bordo dovrà arricciarsi. Quando avranno raggiunto il grado di cottura, sfornatele e fatele raffreddare. In questo modo diventeranno croccanti (è importante, per ottenere questo risultato, che siano tagliate molto sottili).
Nel frattempo tritate i pistacchi e uniteli alla certosa. Aggiungete paprika dolce a piacere e un pizzico di sale. Mescolate tutto fino ad ottenere un composto omogeneo e versatelo in una o più coppette. Servitelo insieme alle chips e......osservate lo sguardo stupito dei vostri invitati!!! Li meraviglierete!!abc

Quello che definisco un pranzetto veloce: straccetti di fegatini con linguine di zucchina al basilico

Credo che questo piatto sia più lungo da descrivere, che da preparare. Il mio concetto di base è che anche un pranzetto veloce può diventare sfizioso, con un po' di estro. Spesso un taglio diverso di verdura può cambiarne il gusto e renderla speciale. E anche un semplicissimo filetto di fegato di vitello si trasforma in una preparazione express a cui dedicare pochi istanti!! Trovo che le zucchine siano tra le più duttili verdure e le differenti versioni in cui le cucino e le propongo non me ne fanno stancare mai!!!




Ingredienti

1 filetto di fegato di vitello
1 zucchina
10 g di semi di sesamo
1 cucchiaio di farina di riso
4 foglie di basilico fresco
100 ml di vino bianco secco
10 g di olio evo
1 spicchio d'aglio
buccia grattugiata di 1/2 limone
noce moscata
pepe
sale

Preparate qualche ora prima, la marinatura. Tagliate la zucchina in fettine lunghe e sottili e dividetele a metà per il lungo. Sbollentatele per 20 secondi in acqua bollente e salata e raffreddatele immediatamente sotto l'acqua molto fredda, in modo da fermarne la cottura. Versate in una ciotola l'olio evo, la noce moscata, il sale, e l'aglio diviso in due e privato dell'anima. Miscelate e aggiungete le zucchine. Mescolate bene affinché il condimento venga ben distribuito, facendo attenzione a non spezzare le fettine. Coprite e lasciate riposare.
Tagliate a listarelle la fettina di fegato, ponetela in un piatto fondo e condite con sale, pepe e la buccia grattugiata del limone. Lasciatela riposare, coperta. Quando sarà passata almeno un'ora versateci sopra la farina di riso e mescolate velocemente. Ripetete la stessa operazione anche con i semi di sesamo. Scaldate quindi una padella con un filo di olio evo e fate saltare a fiamma viva i fegatini. Dovranno diventare croccanti, senza ovviamente bruciacchiare. Dopo circa 2 minuti versate il vino bianco e abbassate la fiamma, cuocendo ancora per 5 minuti. Non dovranno asciugare molto, per cui eventualmente aggiungete ancora un po' di vino (poco, mi raccomando!!).
Mentre la cottura procede lenta passate in padella anche le zucchine. Il fuoco dovrà essere medio: devono rimanere morbidissime. Trasferitele in un piatto creando delle piccole roselline, girandole come fossero delle vere linguine.
A questo punto anche il fegato sarà pronto e potrete unirlo al contorno appena impattato. Semplice, veloce e gustoso!
Il piatto è servito!!

abc

Il pane come piace a me

E' davvero raro che in casa mia ci sia del pane. Ne sono ghiottissima, lo confesso, ma il mio regime alimentare prevede che non ne faccia largo uso e visto che assaggio è un termine che non mi appartiene, mi tengo alla larga dalle tentazioni. Misure drastiche, insomma. Quando, però, mi capita di concedermi uno strappo alla regola ecco che inizio a comporre la mia tavolozza di ingredienti con farine e semi di ogni genere e natura. Mi piace personalizzare miscele e accostamenti. Ecco nato un impasto dal sapore rustico e dalla consistenza importante, che è una vera coccola per il palato. Da solo o accompagnato, vi avvolgerà di piacere!!

Ingredienti

160 g di farina di manitoba (0)
60 g di farina integrale
60 g di farina di segale
30 g di crusca di grano
165 g di acqua di cottura del riso Venere (salata)
20 g di olio evo
5 g di lievito di birra secco
10 g di semi di girasole
10 g di semi di zucca

In un formato mignon


Tritate i semi di zucca e quelli di girasole piuttosto grossolanamente. Aggiungete quindi le farine, la crusca, il lievito di birra e mescolate. Unite l'olio e l'acqua di cottura del riso venere (regolatevi sul grado di sapore. Eventualmente aggiungete del sale, circa un paio di grammi) e impastate energicamente per una decina di minuti. Mettete l'impasto a riposare per una notte in una terrina coperta da pellicola trasparente. Riprendete l'impasto, che avrà avuto tutto il tempo per lievitare (come mi insegna l'amico Max si lavorano farine a basso contenuto di glutine e il ridotto attacco glutinico richiede maggior quantità di lievito e tempi di lievitazione più lunghi), lavoratelo dandogli la forma che desiderate. 
Da gustare affettato....
Ponetelo su una teglia coperta da carta forno e farina. Lasciatelo riposare ancora 4 o 5 ore e infornatelo, a 210° per 10 minuti. Abbassate poi la temperatura a 190° e cuocetelo per 30 minuti.
Verificate la cottura....la dimensione della forma e può richiedere tempi di cottura differenti! Io ne ho gustato una forma più piccola con una buona farcitura.....
Con una semplice farcitura

abc

L’irresistibile voglia di un croissant…..per cena!!

Mi hanno sempre stuzzicato i croissant salati da farcire con le più ghiotte prelibatezze e da servire come aperitivo o appetizer, ma non li avevo mai sperimentati. Non sono una di quelle persone a cui piace cedere alla semplicità di un rotolo pronto di pasta sfoglia. Comodo, certo. Ed è anche buona....e ho detto buona, non genuina. Ma ho sempre trovato maggiore soddisfazione nel mettere le mani in pasta. Avevo davanti agli occhi del profumatissimo riso venere in cottura. Ho pensato "metto le mani in pasta". Anche questa volta.

Con queste dosi ho fatto sia del pane, che i croissant, ma la quantità di questo impasto permette di ottenere una ventina di croissant di media grandezza!

Ingredienti

160 g di farina di manitoba (0)
60 g di farina integrale
60 g di farina di segale
30 g di crusca di grano
165 g di acqua di cottura del riso Venere (salata)
20 g di olio evo
5 g di lievito di birra secco
10 g di semi di girasole
10 g di semi di zucca
1.
40 g di margarina

Tritate i semi di zucca e quelli di girasole piuttosto grossolanamente. Aggiungete quindi le farine, la crusca, il lievito di birra e mescolate. Unite quindi l'olio e l'acqua di cottura del riso venere (regolatevi sul grado di sapore. Eventualmente aggiungete del sale, circa un paio di grammi) e impastate energicamente per una decina di minuti. Mettete l'impasto a riposare per una notte in una terrina coperta da pellicola trasparente (1).
Riprendetelo il giorno seguente e stendetelo leggermente su un piano infarinato. Copritene con la margarina i 2/3 ed effettuate le pieghe come spiegato della preparazione dei croissant integrali dolci.
Dopo aver effettuato tutte le pieghe, ricordando di lasciare riposare l'impasto tra una e l'altra, stendete l'impasto ottenuto su una spianatoia infarinata, cercando di dare la forma di un rettangolo alto circa 30 cm.
2.
3.
Tagliate dei triangoli di 10 cm di base, effettuate un tagliettino al centro della base stessa e arrotolateli (2). Poneteli su una teglia coperta da carta forno e spolverizzata di farina e lasciateli lievitare per 4 o 5 ore (3). Accendete il forno a 200° e quando avrà raggiunto la temperatura infornate i croissant e cuoceteli per circa 20 minuti (dipenderà molto dal forno e dalla dimensione dei pezzi). Una volta sfornati (4) lasciateli raffreddare e farciteli a piacere (5). Croccanti fuori, morbidi e saporiti all'interno.....sarà delizia per il vostro palato!!

4.
5.

abc

Guardando Veg un frollino integrale…

Questa ricetta nasce dall'elaborazione di un biscotto creato per curiosità....e necessità. La sfida è sempre quella di creare degli snack appetitosi, che non siano troppo impegnativi da un punto di vista di apporto calorico. La ricetta originale prevedeva l'impiego di un uovo, che qui ho sostituito con un infuso di semi di lino. La sua consistenza densa permette di amalgamare e compattare perfettamente l'impasto ed è una vera rivelazione: salutare, utile all'organismo e....veg!!





Ingredienti

30 g fiocchi di avena, 112 kcal
15 g di semi di lino, 70 kcal
30 g di muesli di farro, 150 kcal
75 g di farina d'orzo, 251 kcal
25 g di farina integrale, 80 kcal
35 g di margarina (ricetta), 280 kcal
65 g acqua
1 pizzico di sale
10 g di miele, 31 kcal (per la verione veg 15 g di malto d'orzo, 3 kcal)
30 g di latte di riso alla vaniglia, 20.4 kcal
1/2 bustina di lievito per dolci, 13 kcal

Mentre portate ad ebollizione l'acqua, tritate i semi di lino. Non li lascio interi perché non filtro l'infuso al momento dell'aggiunta all'impasto e lascio che la corteccia che li avvolge venga spezzata per apportare tutti i benefici del seme. Versateli nell'acqua bollente mantenendo la fiamma bassa per 10 minuti. Spegnete il fuoco e lasciate in infusione per 1 ora. Tritate quindi i fiocchi d'avena. Aggiungete il muesli sminuzzato, le due farine, il sale, il lievito ed mischiate tutto. Unite il miele, la margarina, il latte di riso e l'infuso dei semi di lino (semi compresi) ed impastate bene, fino a formare un panetto piuttosto consistente.
Avvolgetelo nella pellicola trasparente e fatelo riposare in frigo per un paio d'ore. Stendetelo, poi, su una spianatoia infarinata, in una sfoglia di circa mezzo centimetro di spessore. Ritagliate i biscotti della forma che desiderate, sistemateli su una teglia coperta da carta forno e infornateli per 20 minuti a 180°.
Con questo quantitativo di impasto mi sono venuti 41 biscottini. Ciascun biscotto, quindi, ha un apporto di 23.9 kcal ed è assolutamente.....veg!!!!
abc

Il tocco di Venere in un grissino dal sapore d’infanzia

Ecco venir fuori le mie origini piemontesi. La fragranza di questi grissini mi ha accompagnato nella crescita e mi lega a ricordi d'infanzia che custodisco gelosamente. A casa dei nonni materni, nei pranzi in cui il tavolo dei bambini era separato da quello dei "grandi" (per evidenti questioni di spazio), non mancava mai lo scatolone del panificio artigianale, pieno di un'infinità di rubatà. Venivano custoditi nella camera di nonna bis, che rappresentava il rifugio dei nipoti, la mitica camera di nonna bis, e ogni scusa era buona per sfilarne uno, poi un altro e un altro ancora. I grissini torinesi mi hanno conquistato tanto da non farmene apprezzare altra specie. Forse perché trattengono il ricordo di noi cugini ormai cresciuti e delle innumerevoli giornate trascorse a combinare guai e a non farci "beccare" (termine tipicamente torinese) dai nonni severi. Forse perché quei nonni severi ci mancano. Forse perché......sono buoni, non c'è niente da fare sono buoni e ve lo dimostrerò.....in una versione impreziosita dalla fragranza di cottura del riso Venere.

Ingredienti

160 g di acqua (io ho utilizzato l'acqua di cottura del riso Venere, già salata. Se utilizzaste dell'acqua normale, aggiungete 6 g di sale)
1.
40 g di margarina
1 cucchiaino di malto d'orzo
375 g di farina 0
4 g di lievito di birra secco (oppure 12 g di lievito di birra)
farina di mais fioretto per la stiratura

Unite all'acqua (nella quale farete sciogliere il sale, se non usaste l'acqua di cottura del riso Venere) la margarina, il malto d'orzo e metà della farina e impastate fino ad ottenere una pasta cremosa (1).
2.
Aggiungete, quindi, il lievito e, poco alla volta, il resto della farina (2). Impastate bene tutto per 20 minuti fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo. E' vero, ci vuole tempo e un po' di forza, ma il risultato varrà la fatica!!!
Date all'impasto una forma ovale e copritelo con un telo (3). Fatelo riposare per 20 minuti circa. Durante questa prima fase di riposo preparate un foglio di pellicola trasparente, che sia grande almeno 2 volte il rettangolo di pasta, e ungetelo in superficie con dell'olio evo.
3.
Riprendete il panetto avvolto dal canovaccio, schiacciatelo con le dita stendendolo leggermente e ripiegatelo in tre (4). Ponete, quindi, l'impasto sulla pellicola unta e ricopritela, in modo che non prenda aria.
4.
L'olio servirà a mantenere morbido l'impasto, senza che questo faccia la crosticina in superficie (5). Lasciate lievitare per almeno 70 minuti (io con i tempi di lievitazione esagero sempre e ho lasciato che crescesse per 4 ore buone). Quando aprirete la pellicola la pasta sarà morbidissima e facile da lavorare.
5.
6.
A questo punto preparate una spianatoia e cospargetene una parte con la farina di mais fioretto. Iniziate a tagliare l'impasto, dal lato più corto, in strisce di circa 2 cm di spessore, che poi dividerete a metà. Tagliatene una alla volta e ricoprite l'impasto tra una e l'altra. Mi raccomando: il taglio dovrà essere netto, per cui utilizzate una lama tagliente, in modo da non rovinare il panetto e da rendere più facile la stiratura. Allungate ciascun filoncino con le dita partendo dal centro, fino all'estremità e poi lavoratelo sulla spianatoia formando un cilindro sottile e lungo circa 40 cm. Passatelo nella farina di mais e riponetelo su una teglia, coperta da carta forno (6).
Portate in temperatura il forno, a 230° e infornate per circa 15 minuti. Il tempo di cottura dipenderà dal vostro forno e dallo spessore dei grissini (tenete presente che in cottura lieviteranno ancora).
7.
Controllate che non brucino, ma lasciate che cuociano bene (7).
In questo modo quando raffredderanno saranno croccanti e friabili (8). Perché sappiate che....vanno gustati freddi!!

8.

Ogni volta in cui ho ospiti a cena è prerogativa assoluta che il pane e i grissini vengano preparati in casa. E con questi vi garantisco che il successo è garantito!!


abc

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