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Frollini al mandarino con ripieno di albococche e cannella: sapori tradizionali che si vestono di genuinità

Ci sono sapori e profumi che, come fossero una seconda pelle, vivono in me. Sapori e profumi che, nonostante la voglia di mettermi sempre in gioco e di sperimentare nuovi approcci, mi riportano la pace nel cuore. Sapori e profumi che mi rassicurano, quando mi sento fuori dal mondo, senza forze, sconfortata. Sapori e profumi che, di tanto in tanto, devo rievocare. E' così che nascono questi frollini. Il desiderio di fermare, per un attimo, il tempo, di guardarmi dentro e di riconoscermi, di prendere il fiato prima di procedere. Nascono così, in una giornata apparentemente tranquilla. Forse troppo. Nascono e mi riempiono di quelle sensazioni incantevoli. E mi danno forza, quella forza che la mia determinazione richiede costantemente. Non una frolla tradizionale. Lo sapete, seguo principi salutistici, seleziono le materie prime. Una frolla rivisitata, perché anche la rassicurante rievocazione dei sapori tradizionali per me deve avere personalità. E questa è la mia "personale" versione.

Ingredienti

Per la frolla
300 g di farina integrale
45 g di tuorli (corrispondono a 2 tuorli di uova medie)
100 g di olio evo
4 g di lievito per dolci
la scorza di un mandarino
60 g di zucchero di canna Mascobado
1 pizzico di sale

Per il ripieno
135 g di albicocche secche
50 g di nocciole tostate
50 g di gherigli di noci
8 g di zucchero di canna Mascobado
1 cucchiaino raso di cannella

Pesate la farina, setacciatevi, sopra, il lievito e mescolate. Separate i tuorli dagli albumi e sbatteteli con lo zucchero Mascobado.
Lavorate a lungo, fino a quando non avrete ottenuto una crema spumosa. Il Mascobado è uno zucchero grezzo scuro, per cui non otterrete una crema omogenea e chiara, come se utilizzaste un normale zucchero raffinato.
Unite, a filo e sempre con le fruste in movimento, l'olio evo. Quando sarà tutto ben amalgamato, versate la pastella al centro della farina. Iniziate ad impastare con le mani, incorporando la farina poco alla volta e creando un impasto compatto.

Date alla pasta una forma di panetto, avvolgetelo nella pellicola trasparente e fatelo riposare in frigo. Io l'ho lasciato un paio d'ore abbondanti, ma sarebbe sufficiente una.
Preparate, ora, la farcitura. Unite le albicocche secche alle noci e alle nocciole. Tritatele fino ad ottenere una pasta piuttosto appiccicosa. Aggiungete lo zucchero e la cannella e mescolate molto bene, affinché tutto sia perfettamente amalgamato. Lasciate riposare in frigo per un'ora circa.
Riprendete la frolla e tagliatela in tre parti. Appiattite ciascuna parte su una spianatoia e, con l'aiuto di un matterello, stendete l'impasto in un rettangolo spesso circa un centimetro e alto circa 25 centimetri. Non importerà la larghezza, ma sarà di circa 20 centimetri.
Ricoprite ciascun rettangolo con la farcia di albicocche e frutta secca, lasciando un paio di centimetri liberi su uno dei due lati più corti (quello di misura variabile). Lo strato di farcia dovrà essere di 3 millimetri circa e steso in maniera uniforme.
Iniziate ad arrotolare ciascun rettangolo partendo dalla parte libera dalla farcitura. Continuate fino al fondo, cercando di rendere il rotolino il più possibile compatto. Se la frolla si rompesse durante questa operazione, tenetela unita con le mani.
Avvolgete i rotolini appena ottenuti in un foglio di pellicola trasparente e lasciate riposare in frigorifero per mezz'ora circa.
Riprendete quindi le forme e iniziate a tagliarle a fettine, dello spessore di un centimetro circa. Rivestite una teglia con carta forno e posizionatevi sopra i biscotti appena ottenuti. Non lasciateli troppo vicini, perché in cottura tenderanno ad aumentare di volume.
Portate il forno in temperatura e cuocete, a 180°, per 20 minuti.
Trascorsi i primi 10 minuti, estraete velocemente la teglia e girate i biscotti dalla parte opposta. Procedete, quindi, con gli altri 10 minuti di cottura. In questo modo risulteranno dorati uniformemente.
Sfornate i biscotti e lasciateli raffreddare. Acquisiranno, in questo modo, tutta la friabilità tipica del frollino.
Potrete conservarli in un barattolo di vetro, o in una scatola di latta.
In questo modo, sempre che ci riusciate, potranno durare una settimana buona!!
Io vi dico solo che, dalla teglia al barattolo, ne è sparita un'importante quantità.

In fondo, come poter resistere a tanta fragranza?

abc

Fregola al ragù bianco di pesce, asparagi e albicocche: un esperimento, una personalizzazione e una dedica

E' passato quasi un mese da quando sono tornata dall'esperienza sarda. L'occasione è stata il matrimonio di una cara amica, Eleonora, compagna di studi universitari, compagna di vita e testimone di momenti belli, comunque importanti. Lei e la sua realizzazione di un sogno alimentato pazientemente nel tempo. Luca è un ragazzo di origini sarde, seppur abbia sempre vissuto in quel della provincia torinese. Ed è stato questo legame a portarli sull'isola a promettersi amore eterno. Come ogni volta in cui mi sposto in una "terra straniera", intendendo per straniera luoghi dalle diverse tradizioni rispetto a quelle in cui vivo, cerco di portare con me prodotti tipici da poter studiare e sperimentare in prima persona. Un modo, insomma, per imparare cose nuove e per misurarmi con me stessa. E in questa occasione avevo promesso a Eleonora e Luca di creare un piatto con un ingrediente tipico. Il pane Carasau è stato più volte utilizzato nei miei piatti, ma l'occasione arriva adesso: quel pacco di fregola non può più rimanere chiuso. Artigianale, dalla semola grossa. Non me ne vogliano i sardi, per questa interpretazione del tutto fuori dal comune e insolita, ma io rimango io.... quella pazza che stravolge sempre tutto e che azzarda, sempre. E a voi, miei cari sposini, i miei auguri di una vita felice....



Ingredienti
60 g di fregola sarda (io Pastificio Artigianale Araj)
10 asparagi fini
30 g di polpo
30 g di rana pescatrice
4 albicocche secche
paprika dolce
50 ml di vino bianco secco
sale
olio evo
dado vegetale

Preparate un brodo vegetale, che porterete ad ebollizione. Lavate gli asparagi e fateli sbollentare per un paio di minuti nel brodo. Scolateli e tagliateli in piccole rondelle, partendo dal fondo, fino ad arrivare a un paio di centimetri dalle punte, che terrete da parte per la guarnizione del piatto. Scaldate un cucchiaino di olio evo in padella e fate soffriggere uno spicchio d'aglio tagliato in due. Aggiungete gli asparagi tagliuzzati e fate saltare a fiamma viva per qualche istante. Nel frattempo tagliate il polpo e la rana pescatrice in cubetti piccolissimi. Aggiungeteli agli asparagi e fate consumare, sempre a fiamma viva, la loro acqua.
Versate, a questo punto, il vino bianco, aggiungete la paprika e salate a piacere. Abbassate la fiamma e fate cuocere per circa 15 minuti, coperto, mescolando di tanto in tanto. Non dovrà mai asciugare completamente, per cui eventualmente aggiungete un po' di acqua alla cottura. Tagliate in piccoli tocchetti le albicocche secche e, trascorso il tempo di cottura del pesce, aggiungetele in padella. Mescolate delicatamente e lasciate insaporire bene per pochi minuti. Mantenete sempre il condimento piuttosto umido.
Aggiungete ora la fregola e cuocetela come fosse un risotto: mescolate e lasciate che assorba i sapori del ragù per qualche istante. Versate poco brodo alla volta, mescolate e lasciate cuocere coperto fino al completo assorbimento del liquido. Il tempo di cottura dipenderà dal tipo di fregola utilizzato. Quella che ho cucinato io richiede 10 minuti: controllate il tempo di cottura indicato sulla vostra confezione e regolatevi. L'assaggio è sempre cosa buona e consigliata ; )
Ora non vi resta che impiattare e servire. E, ovviamente, assaporare l'incontro di sapori diversi e complementari.

Sposini (e non).... cosa ne pensate???


abc

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