close

Caviale di melanzana: il lungo percorso verso la scoperta e una nuova conquista

La melanzana è quell'ortaggio che ho imparato a scoprire (e ad apprezzare) nel tempo. La curiosità di sezionarla e darle un'interpretazione mi ha portato a scoprirne versatilità e intensità. Ho imparato ad approcciarmici lasciando che quel senso di fastidio sul palato non si intromettesse più. Ho imparato a conoscerla e a lavorarla esaltandone le caratteristiche prestigiose. Ho imparato a trasformarla in qualcosa di insolito e nuovo, almeno per i miei canoni. E mi sono abbandonata al piacere di lavorarla su consiglio. Avevo sentito parlare, e visto più volte, del caviale di melanzana. Mai, però, mi ero lasciata realmente prendere. Il tempo di lavorazione mi ha sempre frenato. Poi un passaggio, in visita dalla grande Emanuela, e il rapimento: il suo caviale, così fresco, leggero, semplice e intenso non mi ha lasciato vie di fuga. Quella melanzana attendeva questa fine ^_^
Ho adattato i sapori in base alle mie esigenze e ai miei gusti e via.... il gioco è stato presto fatto. Nel suo bel vasetto è durato pochi giorni, in attesa di qualche preparazione, finendo spesso ad accompagnare verdure crude, direttamente su un cucchiaino. Come sempre Emanuela è certezza di successo e questa volta portarla nella mia cucina è stata una vera magia!!

Ingredienti

1 melanzana viola
5 foglie di basilico fresco
10 g di semi di zucca
20 g di olive taggiasche
   10 g di capperi sotto sale
sale
pepe
noce moscata

Lavate la melanzana e asciugatela. Tagliatela a metà nel senso della lunghezza e adagiatela su una teglia. Bucherellatela con i rebbi di una forchetta, cospargetela con il sale, il pepe, la noce moscata e le foglie di basilico spezzettate.
Chiudetela nuovamente e avvolgetela in un foglio di alluminio, in modo che rimanga ben compatta. Portate il forno a 200° e cuocetela per 1 ora.
Nel frattempo ammollate i capperi e sciacquateli. Uniteli ai semi di zucca e alle olive. Tritateli con una mezzaluna fino a renderli piuttosto fini.
   Quando la melanzana sarà cotta, sfornatela e lasciatela raffreddare nel suo cartoccio. Quindi apritela e, aiutandovi con un cucchiaio, togliete tutta la polpa.
Tritatela con la mezzaluna, lasciandola piuttosto spessa.
Unitela al trito di semi di zucca, capperi e olive e mescolate, in modo da rendere la crema del tutto uniforme.
Versatela in un barattolino, chiudetelo e lasciate che tutto insaporisca e si amalgami per almeno un'intera notte. Io l'ho lasciato una giornata, gustandolo il giorno dopo quello della preparazione.
A voi l'imbarazzo della scelta e la fantasia. E' deliziosissimo da gustare su un pezzo di pane, ma è anche un'ottima base per diverse preparazioni. Vi darò un'idea tra qualche giorno.
Avvolgente e intenso, il sapore di questo caviale vi conquisterà all'istante.

Vale la pena dedicargli il tempo di preparazione che richiede!!


abc

Chiocciole di tacchino ai frutti rossi con basilico e spinaci: il bisogno di ascoltarsi e di rispettare i tempi

Ogni tanto ritornano. Qualche tempo fa non avrei mai pensato potessi pubblicare senza criterio i miei post. Mi piaceva l'idea di dare una continuità, di arrivare con le mie parole, di esprimere le mie fantasie culinarie, di fare compagnia, di dare spunti e idee e di fare tutto questo ogni giorno. Perché io sono quella che non cede mai, quella che dà sempre mille, quella che difficilmente fa un passo indietro, soprattutto se si prende un impegno, se si fa portavoce di un progetto. Oggi dico che tutto questo mi manca. Ma ciò che maggiormente mi manca è la lucidità nell'affrontare questo insieme di sensazioni travolgenti. Oggi accetto di non avere tempo, di dedicarmi ad altro e di lasciare per me qualche attimo di silenzio. Ecco dove sono, quando non ci sono. La cucina rimane una grande forma di espressione, per me. Ma richiede tempo e forze che spesso svaniscono.
Mangio poca carne, e quando la mangio prediligo quella bianca. Rientra nel mio quadro di alimentazione salutare. Certo mi diverto sempre ad interpretarla e ad arricchirla con preziosi elementi. La verdura non manca mai, come anche la versatilità della frutta, che sia secca, fresca o disidratata trovo dia un tocco speciale alle pietanze. Un piatto che ho condiviso con amici e che ha trovato, nella sostanza di una carne piuttosto anonima, l'incontro con sapori e condimenti perfettamente integranti.

Ingredienti

4 fette di fesa di tacchino
70 g di prosciutto crudo
20 g di anacardi non salati
15 g di frutti rossi disidratati
12 foglie di spinaci cotte al vapore
8 foglie di basilico fresco
1/2 bicchiere di Valpolicella
olio
sale (io non l'ho aggiunto)

Lavate e asciugate le foglie di basilico. Unitele agli anacardi e ai frutti rossi e trutate tutto non troppo finemente, ma tanto quanto possa bastare a creare un composto omogeneo.
Stendete le fettine di tacchino e battetele leggermente. Sistemate su ciascuna fettina un po' del battuto di anacardi, frutti rossi e basilico.
Coprite tutto con le foglie di spinaci cotte al vapore e con una fettina e mezzo di prosciutto crudo, tagliato ben sottile. Arrotolate quindi le fettine, piuttosto strette, e legatele.
Fate scaldare un cucchiaio di olio evo in una padella e, quando sarà caldo, unite le rolatine. A iacere potrete fare insaporire l'olio con uno spicchio di aglio. Fatele rosolare a fiamma vivace per qualche minuto, girandole in modo che si coloriscano uniformemente, quindi versate il vino rosso, abbassate la fiamma, coprite la padella e cuocete per circa mezz'ora.
Se il fondo di cottura dovesse asciugarsi, aggiungete poca acqua alla volta.
Quando saranno cotte, spegnete il fuoco, prelevate le rolatine dalla padella e fatele raffreddare su un piatto. Quando saranno poco più che tiepide tagliatele a fettine dello spessore desiderato, eliminando le estremità.
Sistemate le fettine in una pirofila leggermente unta alla base.
Raccogliete in un bicchierone il fondo di cottura e i ritagli delle rolatine e frullate tutto, ottenendo un composto denso e liscio. Eventualmente aggiungete un po' di acqua per allungarlo.
Assaggiate la sapidità ed eventualmente (per i miei gusti non è necessario) correggete con del sale.
Versate la salsina sulle fette di rolata e servite. Se ne aveste necessitòà, potrete mantenere il piatto al caldo fino al momento di gustarlo, ma abbiate cura di rendere più liquida la salsa, poiché tenderà ad asciugare.

   Piatto delicato, ma di carattere, perfetto per essere accompagnato da un contorno di verdura, magari cruda, fresca e rigenerante.

Non troppo impegnativo nella preparazione, appagante al palato.abc

Fiori di zucca ripieni di feta e olive taggiasche: l’inizio ufficiale delle sfilate di colori estivi

Eccoli, nel loro pieno splendore. Portano con sé tinte calde e intese e la delicatezza di un petalo.  Ed è proprio questo intreccio di contrasti che mi piace. Individuo macchie arancioni negli orti a distanza e poterne cogliere qualche modesta rappresentanza mi rende felice come una bambina.
Nonostante li abbia già proposti in versione cialda, in accompagnamento all'insalata di moscardini e ananas, questo ritengo sia la primo vero piatto a base di fiori di zucca. Confesso che mi mancano molto in pastella, con quel bastoncino di fontina all'interno. Caldi e filanti, come mamma non si risparmiava mai di prepararci. Ma non ce la farei: la dissociazione desiderio e realtà mi fa desistere, anche in quella che potrebbe essere solo una piccola digressione alla consapevolezza. Però mi diverto a interpretarli in base alle mie esigenze e vi garantisco che il risultato è altrettanto sfizioso. La feta, lo sapete, mi ha conquistato, soprattutto quando ho scoperto la versione light. Le olive taggiasche sono quelle doc, omaggio della dolcissima fanciulla bionda che sostiene ogni mio passo di Cuocherellona e di agente di viaggi e, immancabile, è la mia frutta secca. Questa volta sotto forma di anacardi.

Ingredienti

4 fiori di zucca
50 g di feta light
10 g di anacardi
15 g olive taggiasche
6 foglioline di basilico
olio evo
pangrattato di riso

Lavate e asciugate le foglioline di basilico. Mettetele insieme alle olive, agli anacardi e alla feta e tritatele grossolanamente.
Mettete da parte la farcia appena ottenuta e lasciate che insaporisca per un po'.
Nel frattempo prendete i fiori di zucca, privateli del pistillo tagliandoli alla base, facendo attenzione a non aprirli lateralmente.
Sciacquateli e asciugateli con molta delicatezza. Coprite una teglia con carta forno e ungetela leggermente in superficie. Sistemate del pangratato su un piatto.
Prendete un fiore alla volta e riempitelo, delicatamente, con una parte di farcia. Passate velocemente i fiori nel pangrattato in modo da impanarli e poneteli sulla teglia. Irrorateli con pochissimo olio e cuocete in forno a 200° (ma se avete un forno potente basteranno 180°) per circa 20 minuti, fino a quando saranno ben dorati.
Fate attenzione che tenderanno a scurire facimente. Sfornateli un momento prima.

Serviteli caldi e assaporatene la fragranza.
Io li ho accompagnati con una versione particolare di cozza gratinata, di cui presto vi parlerò, ma potrete sbizzarrirvi secondo i vosti gusti e le vostre esigenze.

Saporiti e allo stesso tempo delicati, dall'effetto cromatico garantito, sono un piacevole modo di assaporare l'estate.



abc

Cheesecake salata al basilico con fiori di zucca croccanti: la genetica del gusto nella migrazione di pensieri

Alla fine devo cedere. Ci penso, rimando, valuto l'importanza nutrizionale, ci ripenso, aspetto, pianifico, mi concentro su altro. Ma alla fine lei torna. La cheesecake è una torta che fa parte del mio DNA. Non ci posso fare niente. E' l'unica preparazione che non riesco a stravolgere più di tanto. Perché mi piace così: naturale, nella sua semplicità. Una base biscottata e una crema intensa. Cotta o no. Salata o dolce. Ma di base è lei.
Questa volta ho voluto provarla in una cottura senza uova. Sapete che sono un'irrecuperabile maniaca delle regole e quell'uovo, in mezzo ad una così importante quantità di formaggi e quindi proteine (e grassi!!!!), davvero sarebbe stato eccessivo. Ho sperimentato (così, perché alla fine, seppur non mi senta di stravolgere questa preparazione, non riesco ad esimermi dallo sperimentare) l'utilizzo della lecitina di soia come addensante e vi garantisco che il risultato è stato notevole. Ho scelto formaggi magri, seppur di formaggi si parli e ho optato per una certosa cremosa per ovviare alla mancanza di panna. L'aromatizzazione del basilico ve la lascio solo immaginare. Mi sono leggata i baffi e anche le bricioline rimaste solitarie....

Ingredienti

Per la base
55 g di gallette di amaranto e semi di sesamo
45 g di anacardi tostati non salati
15 g di semi di lino
30 g di margarina

Per la crema di formaggio
200 g di ricotta vaccina
100 g di formaggio spalmabile light
100 g di certosa light
65 g di latte (io vegetale)
10 foglie di basilico fresco
2 g di agar agar
sale

Per le sfoglie di fiori
4 fiori di zucchina
1 cucchiaio di parmigiano
1 cucchiaio di pangrattato di farina di riso
olio evo

Versate in un boccale i semi di lino. Tritateli, in modo da spezzarli.
Unite le gallette e gli anacardi e tritate nuovamente, fino a creare un insieme di briciole piuttosto fini. Unite la margarina e impastate bene.
Versate le briciole in una teglia foderata di carta forno (io ho usato uno stampo da 22 cm di diametro). Compattatela bene sul fondo, creando uno strato uniforme. Mettete la teglia in frigorifero a raffreddare bene.
   Lavate le foglie di basilico e asciugatele bene. Mischiate i differenti formaggi e frillate tutto, insieme alle foglie, aggiungendo sale a piacere. Stemperate l'agar agar nel latte e portatelo a bollore, mescolando in continuazione. Fatelo bollire per un paio di minuti, dopodiché versatelo nella crema di formaggi e miscelate bene il tutto.
Versate la crema sulla base biscottata e livellatela bene. Cuocetela in forno a 200° per circa 30/40 minuti. Controllate che la superficie si colori uniformemente.
Nel frattempo pulite i fiori di zucca. Lavateli delicatamente e asciugateli. Tagliateli a strisce e versatevi sopra un filo di olio. Girateli, in modo da condirli tutti uniformemente.
Miscelate tra loro il parmigiano e il pangrattato. Impanate i fiori, poi sistemateli su una placca da forno.
Quando la cheesecake sarà cotta sfornatela e infornate i fiori, irrorati con un filo di olio evo.
Cuoceteli fino a quando satanno dorati e croccanti. Nel frattempo fate intiepidire la torta.
Quando la vedrete ben compattata estraetela dalla teglia, tagliatela a fette e servitela, accompagnata dalle cialde di fiori di zucca.

Intensa e avvolgente, da tiepida vi regalerà fragranze e aromi indimenticabili. Ma fredda, anche il giorno successivo (vi pare che mi sia potuta mangiare in una sola volta tutto questo popò di torta!!! Ma neanche in due volte e neanche in tre ^_^) vi lascerà senza parole. Se ne è convinto anche il mio vecchio (alias papà).

abc

Lasagna di zucchine con feta e mandorle al basilico: sapori primaverili che ripagano la lunga attesa

Do ufficialmente il via alla stagione: le mie prime zucchine sono arrivate in cucina!!!! Qualcuno mi prenderà per pazza. Un caso clinico, diciamo. Lo so che ormai le zucchine si possono reperire tutto l'anno, ma mi coglie un leggero sconforto, a dicembre, vedere ortaggi tipicamente estivi sui bancali. L'immagine di un approccio, dietro una sciarpa, con stivali e guanti di lana, ad una finta zucchina, mi destabilizza alquanto. Scuoto la testa e attendo il trillo della primavera. Ora sì, ora farò incetta di zucchine, cucinate in ogni modo, fino a sentirmi fagocitata da queste dolci meraviglie. Per la mia prima zucchinata ho pensato ad una forma insolita, per le mie abitudini. Ho immaginato un insieme di sapori e consistenze che potessero soddisfare sia il mio desiderio di sapori nuovi, sia quello di fragranze stuzzicanti. Trovo che l'accoppiata zucchina - farina in una cottura di leggero soffritto sia una delle sfiziosità più fresche e avvincenti. Ho pensato, poi, di arricchire questo dettaglio insaporendone l'insieme. Ed eccomi al via, finalmente la mia primavera è arrivata e... inizia proprio da qui.


Ingredienti

2 zucchine (270 g circa)
90 g di feta light
20 g di mandorle pelate
15 foglioline di basilico
pangrattato di riso
olio evo
sale

Mondate e lavate le zucchine, quindi tagliatele a fettine sottili nel verso della lunghezza, aiutandovi con una mandolina. Sbollentatele per un minuto in acqua salata, poi immergetele in acqua ghiacciata per fermare la cottura. Quindi stendetele su un panno di stoffa pulito per farle asciugare.
Lavate e asciugate le foglioline di basilico. Tritatele insieme alle mandorle e tenetele da parte.
Sbriciolate la feta piuttosto grossolanamente e tenete anch'essa a portata.
Prendete una pirofila (io ne ho utilizzata una di 25 cm x 15 cm circa), ungete la base e adagiate il primo strato di zucchine. Cospargetele con un pizzico di sale (la feta darà sapidità di suo, per cui non eccedete) e copritele con una spolverata di pangrattato di riso.
Aggiungete un po' di briciole di feta e una piccola manciata di battuto di mandorle e basilico. Irrorate con un filo d'olio e procedete con un altro strato.
Ripetete l'operazione fino a terminare le fettine di zucchine e tutti gli ingredienti.
Accendete il forno a 200° e, quando sarà in temperatura, infornate la pirofila.
Cuocete le zucchine per circa 20 minuti, e comunque fino a quando la superficie sarà ben dorata. Spegnete il forno, estraete la pirofila e impiattate.
Non volendo tagliare lo sformato, potrete utilizzare degli stampi più piccoli e fare delle mono porzioni.

Assaporate la croccantezza di questa lasagna, l'intensità dei suoi sapori e la dolcezza delle zucchine, accompagnate dalla freschezza primaverile del basilico.
Non sarà difficile concedersi un bis e soprattutto accogliere con un radioso sorriso le nuove verdure di stagione ^_^

Vivido esempio di desiderio alimentato dall'attesa.

Pochi e semplici ingredienti che rendono questa una pietanza speciale!

  


abc

Treccia sfogliata alla mozzarella: un po’ per scelta, un po’ per necessità

E alla fine cedo. Credo sia la vera coccola che talvolta mi concedo. Non il dolce, no. Un buon lievitato fragrante, saporito, sfizioso, di quelli che riempiono il palato e appagano l'anima, che ti fanno chiudere gli occhi mentre affondi il morso nell'infinita sofficità di una pasta irresistibile. Anche questa volta nasce tutto da una folgorazione. Mi trovai sulla pagina di Roby, davanti a questi meravigliosi pan di mozzarella. Mi dissi subito "devo provarli!!!". Così salvai il link della sua ricetta nella mia preziosissima cartella delle folgorazioni e la lasciai decantare. E decantare. E decantare. Fino a quando..... sos mozzarellina in scadenza!!! Quale migliore occasione? Vi garantisco che non l'ho fatto di proposito, ma vi garantisco anche che comprerò mozzarelle a badilate per i prossimi 40 anni!!!!! ^_^ Non vi posso spiegare la bontà di questo pane. Ovviamente non è durato molto, benedetta gola, ma sfido chiunque a resistervi! Ringrazio Roby per avermi fatto scontrare con questa prelibatezza e la porto sulle vostre tavole, con le mie solite modifiche, per gusti e per necessità. Vi prego, cedete!! Non ve ne pentirete!

Ingredienti

155 g di semola di grano duro
45 g di farina di segale Jurmano
2 g di malto d'orzo
4 g di lievito madre secco (io Antico Molino Rosso)
100 g di mozzarella
100 ml di latte di avena
30 g di olio evo
1/2 cucchiaino di sale
1/2 cucchiaino di zucchero (io fruttosio)
15 g di olive taggiasche
10 g di pinoli
10 foglie di basilico fresco
uovo per spennellare

Tritate la mozzarella e tenetela da parte. Mescolate tra di loro le farine, il lievito madre, lo zucchero e il malto d'orzo. Aggiungete il latte e iniziate ad impastare. Unite l'olio a filo, il sale e, in ultimo, la mozzarella. Impastate per qualche minuto, fino a quando l'impasto non si sarà incordato bene. A questo punto avvolgetelo con una pellicola unta e lasciatelo lievitare, un un luogo tiepido, per 3 ore. Io l'ho lasciato nel forno spento.
Lavate le foglie di basilico e asciugatele accuratamente. Tritatele insieme alle olive taggiasche e ai pinoli.
Una volta trascorso il tempo della lievitazione liberate la pasta dall'involucro e stendetela, in una sfoglia rettangolare spessa circa 1 centimetro.
Ricopritela con il trito di olive in maniera uniforme. Arrotolatela su se stessa e compattatela. Tenendo il lato aperto sul fondo, schiacciatela leggermente con il mattarello, in modo da ottenere un rettangolo largo circa 15 centimetri e lungo circa 30.
Con una rotella eseguite due tagli, in modo da ottenere tre strisce, ma senza andare fino in fondo: l'estremità dovrà rimanere unita.
Iniziate ad intrecciarle tra di loro come fosse una coda di cavallo.
Quando avrete raggiunto il fondo, unite le tre parti e rigiratele leggermente  su loro stesse.
Posate la treccia ottenuta su una teglia coperta da carta forno e lasciate riposare, per un'ora, in un luogo tiepido.
Accendete il forno a 200°. Spennellate la treccia con l'uovo (io ho utilizzato l'albume), infornate e abbassate la temperatura a 190°.
Cuocete per 25/30 minuti circa. Regolatevi, come dico sempre, in base al vostro forno.
Quando sarà ben dorato in superficie sfornate, trasferite la treccia su una grata e lasciatela raffreddare.
Non servirà che utilizziate un coltello: si strappano pezzetti con le mani e se ne assapora l'infinita fragranza.



Credo che non servano altre parole: il cuore di questa treccia parla da sé.
A voi l'assaggio...





abc

Sauté di morbida polenta filante con zucchine e olive: il passo decisivo verso la consapevolezza

Quando la polenta entra in scena, ci siamo: l'autunno mi ha battezzato! Io, che sono quella dall'irriducibile desiderio di estate, quella che "le calze? Il più tardi possibile" e va in giro con gli sciarponi e le gambe scoperte (è un gioco di equilibri: il tanto che compensa il poco), io che "la giacca? Solo un impiccio fastidioso", che guarda l'ora al calar del sole e si intristisce a vedere che siamo già a meno 4 ore di luce rispetto alla mia giornata ideale, io, proprio io, alla fine non posso che cedere. I piatti si caricano di colori e sapori intensi e avvolgenti e compare lei: la polenta. Segno emblematico dell'arrivo del mio autunno. Meglio tardi che mai.... anche io vi raggiungo in questo inizio di stagione. E come tutti gli inizi che, per me, si rispettino, cerco di renderli meno amari possibile. La mia vita è un continuo inizio, a volte anche esasperante, ma sempre stimolante. E ciascuno di questi inizi, in un primo momento, mi destabilizza sempre. Poi elaboro, mi ambiento, prendo consapevolezza e via... non mi ferma più nessuno. E' così che ho deciso di reinterpretare un classico della stagione fredda. Con colore, con sapore, con sfizio. E vi dirò: il mio autunno è iniziato proprio alla grande!!

Ingredenti

300 ml di acqua
120 g di polenta taragna precotta
sale
100 g di ricotta
20 foglie di basilico fresco
5 g di olio evo
20 g di parmigiano
1 zucchina
1 cucchiaio di olive taggiasche

Portate ad ebollizione l'acqua con il sale. Versate a pioggia la polenta, mescolando bene, e fare cuocere per il tempo indicato. Io, per praticità, utilizzo la farina precotta, che cuoce in 5 minuti. Spegnete il fuoco.
Grattugiate 15 g di parmigiano e uniteli alla polenta, mescolando bene. Tenetela, quindi, da parte, in modo da farla intiepidire.
Lavate le foglie di basilico e tritatele con una mezzaluna. Aggiungetele alla ricotta, unite un pizzico di sale e mescolate fino a creare un composto ben amalgamato. Unite la crema alla polenta e mescolate accuratamente fino a quando sarà completamente incorporata.
Rovesciate l'impasto su un piano e stendetelo in un panetto spesso circa 2 centimetri. Lasciatelo raffreddare.
Nel frattempo pulite e lavate la zucchina. Tagliatela a julienne e fatela saltare in padella con un filo di olio evo. A piacere aggiungete sapori, cipolla, aglio o quanto possiate gradire. Io ho optato per una versione semplice che mettesse in risalto solo il sapore naturale degli ingredienti.
Tagliate a rondelle le olive taggiasche e unitele alle zucchine. Salate a piacere e fate rosolare bene il tutto, per 5 minuti circa, a fiamma piuttosto alta. Attenzione a non far bruciacchiare le zucchine!!
Riprendete la vostra polentina e tagliatela a cubetti (o come desideriate).
Unitela alle zucchine, alzate la fiamma e fate abbrustolire bene ciascun cubetto, facendo saltare spesso l'insieme per evitare che attacchi alla padella e che bruci. Questo passaggio dipenderà dalla quantità di polenta, ma regolatevi guardando l'aspetto brunito che le vostre polentine prenderanno.
Quando saranno belle croccanti spegnete il fuoco, unite il parmigiano e servite.
La crosticina croccante, che racchiude un cuore morbido e cremoso, e accompagnata dal sapore delicato delle zucchine e saporito delle olive, renderanno ogni boccone un piacevole viaggio sensoriale.

Non ci si stanca mai di assaporarlo, cubetto dopo cubetto ^_^abc

Vesmati rolls, ovvero nidi di spaghetti di riso basmati in crema di piselli e basilico dal cuore filante

Esistono giorni in cui quell'idea che ronza per la testa non cerca solo la forma perfetta per poter passare dalla serratura e trovare concretezza nel piatto. No, ci sono giorni in cui quella forma, oltre ad essere perfetta nell'accostamento di sapori, consistenze e cotture, deve anche appagare la necessità di qualcosa di sfizioso. E' un po' una continua sfida a cercare nel sano e nel salutare un'interpretazione ghiotta e vivace. Perché pensare che i piatti genuini debbano essere tristi ed insapori? In questa portata tutte le regole sono state rispettate: una sola fonte proteica, carboidrati buoni, pochissimi grassi e cottura leggera. Allora perché non iniziare a convincervi che amarsi e coccolarsi non deve per forza essere un sacrificio? La mia convinzione ha trovato ulteriore riscontro in questo piatto unico che ha portato in scena sapori che amo con vesti irresistibili: quella crosticina sugli spaghetti è davvero la fine del mondo!! ^_^

Ingredienti

50 g di piselli (freschi o surgelati)
20 foglie di basilico fresco
60 g di spaghetti di riso basmati
1 mozzarella (io light, ma se di bufala è decisamente più saporita)
noce moscata
1 cucchiaino di paprika dolce
sale
olio evo

Fate bollire i piselli fino a quando non saranno morbidi, in abbondante acqua salata. Io ho la fortuna di avere abbondanti scorte di piselli freschi dell'orto di famiglia, che congelo ed utilizzo tutto l'anno. Quando saranno pronti scolateli e trasferiteli in un bicchierone da mixer, aggiungete 5 g di olio evo, le foglie di basilico precedentemente lavate e asciugate, e passate con il frullatore ad immersione fino a ricavare una crema densa ed omogenea. Correggete di sale se necessario.
Mettete sul fuoco dell'acqua salata per gli spaghetti. Unitevi un cucchiaino di paprika dolce e portate a bollore. Nel frattempo tagliate la mozzarella in cubetti della dimensione desiderata (ma vi consiglio non troppo piccoli), salateli e conditeli con un pizzico di paprika e noce moscata a piacere.
Cuocete gli spaghetti di riso per il tempo indicato, generalmente una decina di minuti, cercando di scolarli piuttosto al dente. A cottura ultimata trasferiteli in una terrina e conditeli con la crema di basilico e piselli preparata precedentemente.
Prendete pochi spaghetti alla volta e stendeteli su una superficie piana.
Posizionate un bocconcino di mozzarella ad un'estremità e arrotolate, formando dei piccoli involtini.
Scaldate un filo di olio evo in una padella e, quando sarà molto calda, sistemate i piccoli involtini appena ottenuti. Fate rosolare bene da tutti i lati, facendo attenzione che non brucino. In ultimo sistemate nel piatto e servite.
Un modo originale per gustare un piatto di pasta, che divertirà i bambini e appagherà i palati!!


Non trovate anche voi irresistibile questa croccantezza?



abc

Gelato al basilico e anacardi: l’aspettativa del dolce dal sapore un po’ salato

Guardando quei vasi di basilico mettere piccole foglioline sulla cima dei rametti, complice il caldo ancora generoso, e, allo stesso tempo, ingiallire nelle foglie più basse, complice un passaggio di stagione inevitabile, penso che non andrebbero davvero sprecati. E' una corsa contro il tempo, in un periodo in cui di tempo davvero non ne ho, per dare forma alla mia fervida immaginazione e trasformare questo sapore estivo in qualcosa di creativo.
Gelato. Sì!!!! Non mi sono dedicata alla preparazione di gelati per tutta l'estate, salvo questa piccola meraviglia al pistacchio, perché non pensarci adesso, a stagione terminata? E perché non farlo in un modo stravagante? In fondo un semplice gusto al cioccolato, per quanto sia tra i miei preferiti, sarebbe troppo banale per le mie meningi. E allora largo alla dispensa, ho bisogno di ispirazione!!

Ingredienti

1/2 litro di latte di avena
160 g di panna di avena
5 g di farina di semi di carrube
5 rametti di basilico + 10 g per il pesto
3 g di anacardi non salati
5 g di sale

Stemperate la farina di semi di carrube in poco latte. Aggiungete il restante, poco alla volta e versate tutto in un pentolino. Incorporate la panna di avena e mescolate bene. Lavate i 5 rametti di basilico, asciugateli accuratamente e inseriteli nel liquido.
Scaldate il composto, mescolando continuamente, fino quasi ad ebollizione (ma attenzione a non farlo bollire). Quando arriverà al punto indicato, spegnete il fuoco, togliete i rametti di basilico e lasciatelo intiepidire, mescolando di tanto in tanto per evitare che si formi la crosticina in superficie.
Occupatevi, ora, del pesto. Lavate bene e asciugate perfettamente le foglie di basilico (i 10 g). Spezzettatele e inseritele in un mortaio. Aggiungete gli anacardi e battete con il pestello, fino a creare una crema piuttosto fine ed omogenea.
Unite il pesto ottenuto al latte, ormai intiepidito, e passate tutto con un frullatore ad immersione. E' un passaggio importante, questo. La lavorazione dovrà essere piuttosto lunga, in quanto è necessario incorporare aria nel composto. Io ho lasciato le lame in azione per qualche minuto. Trasferite il composto in un contenitore di alluminio e mettetelo in freezer. Dopo mezz'ora lavorate nuovamente il composto con il frullatore e riponete ancora in freezer. Ripetete l'operazione, ogni mezz'ora, per circa 5 o 6 volte.
Al termine di questi passaggi potrete lasciare la vaschetta, coperta, nel congelatore ed estrarla, per l'utilizzo, circa mezz'ora prima.

Io ho proposto questo gelato in pinzimonio, accompagnandolo con carote e finocchi crudi, spolverizzati con del pepe nero e qualche seme di zucca. Il sapore saltato, l'aroma del basilico e la cremosità del gelato accompagnano bene la croccantezza delle verdure.
E', in ogni caso, una preparazione versatile, ma non vi anticipo ancora niente sulle idee cuocherellose ^_^

Iniziate ad assaporarlo così, in semplicità!abc

Panzerotti fragranti al salmone e pesto di pistacchi: cena salvata in corso di preparazione

Via via, con lo scorrere dei mesi, la cena della domenica è arrivata a rappresentare sempre più lo strappo alla regola. Come se volessi aggiungere un punto colorato e sfizioso alla lunga (mica sempre!!) settimana trascorsa. E, con amabile e benaccetta prepotenza, si impone la forma del lievitato. Che sia una piadina, una focaccia, una chiocciola salata, un babà di pizza o un muffin, l'importante è che abbia una buona dose di selezionata farina e una importante componente di farcitura. Generalmente vedo l'arrivo di questo appuntamento come fosse un mordente desiderio che si aggrappa alle mie emozioni solleticandole sempre più. E solitamente mi basta chiudere gli occhi per individuare la forma che maggiormente appaga questo desiderio. Ma una delle ultime domeniche invece...... buio totale. Non amo mai ripetere le preparazioni, a meno che non le voglia proporre ad altre persone, eppure non riuscivo a focalizzare cosa avrebbe soddisfatto perfettamente la mia timida voglia di mangiare qualcosa di sfizioso. Avevo solo voglia di utilizzare farine speciali (e queste, credetemi, lo sono veramente), ma in che forma? Questi panzerotti sono nati strada facendo: impastiamo!, mi sono detta.... qualcosa uscirà. Qualcosa, appunto: dei saporitissimi scrigni di pasta morbida con un ripieno davvero ghiotto. Amo i pistacchi, e lo sapete, e questa volta li ho trasformati a suon di pestello nel mio piccolo e preziosissimo mortaietto!

Ingredienti

Per l'impasto
30 g di di farina di segale Jurmano
50 g di semola di grano duro Senatore Cappelli
50 ml di acqua
10 ml di olio evo
3 g di lievito madre secco (io Antico Molino Rosso)
2 g di malto d'orzo (io Antico Molino Rosso)
1 pizzico di sale

Per la farcitura
10 g di foglie fresche di basilico
15 g di pistacchi tostati non salati
10 g di parmigiano
5 ml di olio evo
sale
2 fettine di salmone affumicato

Setacciate e mescolate le farine, con il lievito e il malto. Aggiungete l'olio, l'acqua, il sale e lavorate fino ad ottenere un impasto compatto. Date la forma di una pallina, ponetela in una terrina, copritela con un foglio di pellicola trasparente e lasciate lievitare in un luogo tiepido per almeno un paio di ore.
Pulite i pistacchi e trasferiteli nel mortaio. Lavate le foglie di basilico, asciogatele delicatamente, spezzettatele con le mani e aggiungetele ai pistacchi. Iniziate a lavorare con il pestello, aggiungendo l'olio e il sale, fino ad ottenere un composto piuttosto omogeneo. Io non ho voluto che fosse troppo fine, perché ne avrei gustato meglio la consistenza nel ripieno.
Riprendete la pasta quando avrà raggiunto il doppio del suo volume e stendetela su una spianatoia infarinata, in una sfoglia di circa un paio di millimetri di spessore. Con un coppa pasta tagliate un numero pari di cerchi.
Sistemate, su metà dei cerchi ottenuti, un po' di salmone affumicato e, sopra, sistemate un cucchiaino circa di pesto di pistacchio. Chiudete i cerchi farciti con i restati, cercando di fare aderire bene i bordi (se necessario inumiditeli con dell'acqua) e sistemate i fagottini ottenuti su una placca rivestita da carta forno.
Cuocete a 190° per circa 15/20 minuti, fino a quando risulteranno piuttosto dorati in superficie. Volendo potrete spennellarli, prima della cottura, con olio, latte oppure uovo. Io ho preferito lasciarli al naturale.

Sfornateli e serviteli. Attenzione ad addentarli perché sono piuttosto roventi ^_^ Personalmente li trovo buoni anche tiepidi.



Il risultato è stato un decisivo appagamento, a fronte di quell'incertezza di partenza che non sapeva bene dove portarmi.
Io li ho accompagnati con delle sfoglie croccanti di zucca, semplicemente passate nella farina di riso e cotte in forno con un filo di olio evo e un po' di sale, per 30 minuti circa.




abc

INSTAGRAM FEED

Follow on Instagram