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Trittico di verdure al gratin e un ruolo da comparsa che lascia il segno

Anche quando la verdura rappresenta solo un contorno senza interpretare un ruolo da protagonista, mi piace dare loro quel tocco in più: colore e gusto non devono mai essere sottovalutati. Le verdure saltate in padella sono tra le mie preferite. Se poi ci mettessimo un po' di farina a farle diventare croccanti acquisirebbero interesse. E se, alla fine, le facessimo anche gratinare..... sarebbero perfette! Ovviamente accanto alla mia interpretazione di verdura non può mancare la noce moscata: delicata, dolciastra, lega perfettamente con qualsiasi sapore e consistenza. Si tratta di un piatto molto semplice, veloce e sfiziosissimo. Come non potersene innamorare?

Ingredienti

1 zucchina
1 carota
1/3 di melanzana violetta striata
farina di riso
noce moscata
sale
olio evo

Pulite le verdure e tagliatele a fiammiferini. Sistemate ciascun ortaggio in una terrina diversa.
Su ognuna cospargete della noce moscata (io ho assolutamente abbondato!! Comunque nei limiti della salute).
Scaldate un cucchiaio di olio evo in padella. Cospargete sulle carote una piccola manciata di farina di riso e mescolate in fretta con le mani, in modo da uniformare la panatura. Versate le carote in padella e fare saltare a fiamma viva per un paio di minuti. Abbassate leggermente la fiamma e continuate la cottura per altri due minuti circa. Trasferite le carote in un piatto. Ripetete lo stesso procedimento per le zucchine (il tempo di cottura sarà inferiore rispetto a quello delle carote) e per le melanzane. Attenzione al potere di assorbimento dell'olio della melanzana: ne richiederà sicuramente di più, ma siate parsimoniosi.... potrebbe non sembrare mai sufficiente!
A questo punto il vostro trittico è pronto per passare alla fase finale: gratinatelo in forno per una decina di minuti e sarà pronto per essere portato in tavola!!
abc

Filetti di sogliola ai pistacchi con purè di piselli: una “perfetta cromia di sapori”

Per quanto possa avere desiderio di tornare alle tradizioni e alla semplicità di un piatto che ho sempre amato......davvero non riesco ad evitare di elaborarlo. Questa volta, però, ho cercato di accontentare sia l'aspetto innovativo, che quello tradizionale. E' un piatto velocissimo da preparare (e sinceramente anche, e troppo, da mangiare) che soddisferà i palati in un gioco di consistenze e la vista, in una cromia attenta e delicata.






Ingredienti

1 filetto di sogliola piuttosto grande
15 g di pistacchi sgusciati non salati
10 g di semi di sesamo
pan grattato (io di riso)
1 manciata di piselli freschi (o surgelati)
noce moscata
olio evo
sale

Portate ad ebollizione dell'acqua salata e cuocete i piselli (io ho usato piselli surgelati dell'orto di famiglia) per almeno 15 minuti. Dovranno diventare morbidissimi. Nel frattempo sgusciate i pistacchi e tritateli, insieme al sesamo. Versate il trito su un piattino, e su un altro versate del pangrattato. Tagliate il filetto di sogliola a piacimento (io ho ricavato 3 triangoli). Impanatene due nel pistacchio e uno nel pangrattato. Scaldate un filo d'olio in padella e fate soffriggere i filetti aggiungendo del sale e girandoli con attenzione in modo che non brucino, ma facendoli dorare bene. Utilizzando l'uovo per la panatura il trito rimarrà più saldo al pesce e sarà più semplice maneggiarlo. A voi la scelta.
Scolate i piselli e versateli in un bicchierone da mixer insieme ad un pizzico di sale, un cucchiaino di olio evo e della noce moscata. Passate tutto con un frullatore ad immersione fino ad ottenere una crema vellutata (ci vorranno almeno un paio di minuti) e servite, nel piatto, insieme ai filetti di sogliola.
La sogliola croccante, nelle due versioni, si sposerà bene con la delicatezza di un purè insolito, ma sfizioso.

abc

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