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Friggitelli glassati alle nocciole: un viaggio temporale tra ricordi e reinterpretazioni

Friggitelli a non finire. Se mia madre fosse stata un po' più vicina, mi avrebbe riempito la cucina di questi bizzarri peperoni verdi. E invece.... questi sono i suoi, ma in una limitata apparizione stagionale. Fatene tesoro. Particolari. Non incontrano il gusto di molti palati. Per qualcuno sono anche poco versatili. Io li ricordo nei sapori d'infanzia, in padella con un po' di olio. Semplici. Ma visto che nel tempo ho affinato qualche piccola tecnica per rendere ghiotto un piatto semplice e... piatto, a quel sapore, che di certo da bambina non mi sconquinferava, ho aggiunto un tocco di magia. E il risultato è sorprendente.
Gioco di consistenze, di contrasti, di accostamenti. E' così, ormai, la mia cucina. E' divertimento. E' interpretazione di un semplicissimo dono della natura. E' rispetto, ma allo stesso tempo sfida. E' apprendimento, ma è anche tanta, tanta soddisfazione.

Ingredienti

2 hg di friggitelli
20 g di nocciole tostate
1 cucchiaio di uvetta sultanina (ammollata in acqua)
1 cucchiaino di lievito alimentare in scaglie
1/2 cucchiaino di malto d'orzo in sciroppo
1 cucchiaino di senape
2 cucchiai di olio evo
pepe
sale rosa
4 gocce di tabasco
noce moscata

Lavate i friggitelli e asciugateli. Metteteli in una terrina capiente. A parte emulsionate l'olio con il malto d'orzo (in alternativa utilizzate sciroppo d'acero, miele), la senape, il pepe, il sale, la noce moscata e il tabasco.
Versate la salsa sui friggitelli e mescolate con le mani affinché il condimento avvolga perfettamente l'insieme.
Pestate in un mortaio le nocciole, in modo da lasciarle piuttosto grossolane.
Sistemate i friggitelli in una pirofila. Non serve sia unta, neanche rivestita.
Copriteli in superficie con le nocciole tritate, l'uvetta ammollata in acqua e il lievito alimentare in scaglie. In alternativa potrete utilizzare del parmigiano grattugiato. Non molto.
Lasciate insaporire il tutto per il tempo necessario al forno di arrivare in temperatura, quindi cuocete a 190° per 20 minuti circa. Io ho utilizzato la finzione ventilata, in modo da non lasciarli troppo umidi, ma da far fare una gradevole crosticina. Controllate la cottura e adeguate il tempo al vostro forno.
Potrebbero volerci un paio di minuti in più, sotto il grill, o potrebbe essere necessario regolare l'altezza della pirofila all'interno del forno stesso.
Quando saranno ben dorati, estraeteli e serviteli.

Sfiziosi come accompagnamento di una portata principale, ma anche deliziosi come portata principale stessa. Regalano un'arcobaleno di sapori ampio e gradevole e sanno appagare il palato con le loro contrastanti consistenze.
Insomma, un piatto semplice, veloce e decisamente sorprendente. Perché la sana alimentazione non è per forza sinonimo di insapore e banale.

Lasciatevi ispirare. Poi fatevi travolgere ^_^

Ne vale sempre la pena.



abc

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