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Chiocciole di tacchino ai frutti rossi con basilico e spinaci: il bisogno di ascoltarsi e di rispettare i tempi

Ogni tanto ritornano. Qualche tempo fa non avrei mai pensato potessi pubblicare senza criterio i miei post. Mi piaceva l'idea di dare una continuità, di arrivare con le mie parole, di esprimere le mie fantasie culinarie, di fare compagnia, di dare spunti e idee e di fare tutto questo ogni giorno. Perché io sono quella che non cede mai, quella che dà sempre mille, quella che difficilmente fa un passo indietro, soprattutto se si prende un impegno, se si fa portavoce di un progetto. Oggi dico che tutto questo mi manca. Ma ciò che maggiormente mi manca è la lucidità nell'affrontare questo insieme di sensazioni travolgenti. Oggi accetto di non avere tempo, di dedicarmi ad altro e di lasciare per me qualche attimo di silenzio. Ecco dove sono, quando non ci sono. La cucina rimane una grande forma di espressione, per me. Ma richiede tempo e forze che spesso svaniscono.
Mangio poca carne, e quando la mangio prediligo quella bianca. Rientra nel mio quadro di alimentazione salutare. Certo mi diverto sempre ad interpretarla e ad arricchirla con preziosi elementi. La verdura non manca mai, come anche la versatilità della frutta, che sia secca, fresca o disidratata trovo dia un tocco speciale alle pietanze. Un piatto che ho condiviso con amici e che ha trovato, nella sostanza di una carne piuttosto anonima, l'incontro con sapori e condimenti perfettamente integranti.

Ingredienti

4 fette di fesa di tacchino
70 g di prosciutto crudo
20 g di anacardi non salati
15 g di frutti rossi disidratati
12 foglie di spinaci cotte al vapore
8 foglie di basilico fresco
1/2 bicchiere di Valpolicella
olio
sale (io non l'ho aggiunto)

Lavate e asciugate le foglie di basilico. Unitele agli anacardi e ai frutti rossi e trutate tutto non troppo finemente, ma tanto quanto possa bastare a creare un composto omogeneo.
Stendete le fettine di tacchino e battetele leggermente. Sistemate su ciascuna fettina un po' del battuto di anacardi, frutti rossi e basilico.
Coprite tutto con le foglie di spinaci cotte al vapore e con una fettina e mezzo di prosciutto crudo, tagliato ben sottile. Arrotolate quindi le fettine, piuttosto strette, e legatele.
Fate scaldare un cucchiaio di olio evo in una padella e, quando sarà caldo, unite le rolatine. A iacere potrete fare insaporire l'olio con uno spicchio di aglio. Fatele rosolare a fiamma vivace per qualche minuto, girandole in modo che si coloriscano uniformemente, quindi versate il vino rosso, abbassate la fiamma, coprite la padella e cuocete per circa mezz'ora.
Se il fondo di cottura dovesse asciugarsi, aggiungete poca acqua alla volta.
Quando saranno cotte, spegnete il fuoco, prelevate le rolatine dalla padella e fatele raffreddare su un piatto. Quando saranno poco più che tiepide tagliatele a fettine dello spessore desiderato, eliminando le estremità.
Sistemate le fettine in una pirofila leggermente unta alla base.
Raccogliete in un bicchierone il fondo di cottura e i ritagli delle rolatine e frullate tutto, ottenendo un composto denso e liscio. Eventualmente aggiungete un po' di acqua per allungarlo.
Assaggiate la sapidità ed eventualmente (per i miei gusti non è necessario) correggete con del sale.
Versate la salsina sulle fette di rolata e servite. Se ne aveste necessitòà, potrete mantenere il piatto al caldo fino al momento di gustarlo, ma abbiate cura di rendere più liquida la salsa, poiché tenderà ad asciugare.

   Piatto delicato, ma di carattere, perfetto per essere accompagnato da un contorno di verdura, magari cruda, fresca e rigenerante.

Non troppo impegnativo nella preparazione, appagante al palato.abc

Involtini di tacchino con granella di pistacchio e chips di mela: l’importanza del presente e il valore dell’attesa

Vi capita mai di vedere un oggetto, un qualsiasi oggetto più o meno animato, e di studiarlo da tutte le angolazioni per trasformarlo in una piccola opera d'arte? A me è capitato con una Granny Smith. Ormai l'arrivo della stagione calda sancità il distacco da questo frutto aspro, che i accompagna tutto l'inverno con il suo caratterino frizzante. L'ultimo esemplare lo tenevo nel piatto nella frutta, come fosse un cimelio. Lo guardavo e lo riguardavo, aspettando il momento giusto. Non può essere banalizzato, continuavo a ripetermi, e i giorni passavano osservando questo frutto di un verde non più così acceso come nella migliore stagione. Poi ho sentito di essermi accostata alla giusta soluzione. Tutto è partito da queste fragrantissime chips, rigorosamente cotte in forno, che danno un tocco di sfiziosità e una fragranza peperina al piatto. E allora saluto con questi involtini un frutto che mi mancherà, con una piccola opera d'arte, fatta da mani inesperte, ma con grande soddisfazione.

Ingredienti

200 g di tacchino in una fetta
1 mela Granny Smith
semolino di riso
farina di mais fioretto
15 g di pistacchi sgusciati tostati
2 g di alga Wakame
olio
sale
1/2 limone

Lavate e asciugate la mela. Liberatela dal torsolo e tagliatela a fettine sottili, aiutandovi con una mandoline. Mettetela in una scodellina e copritela con acqua e il succo di mezzo limone.
Mettete a mollo anche l'alga Wakame in un po' d'acqua, in modo da ammorbidirla.
Mescolate un paio di cucchiai di farina di mais fioretto con altrettanti di semolino di riso. Prelevate le fettine di mela, lasciandone 9 da parte, impanatele schiacciandole bene da entrambi i lati e riponetele su una teglia, coperta da carta forno. Irroratele velocemente con olio evo.
Infornatele a 150°, lasciando la porta del forno socchiusa, in modo da fare fuoriuscire il vapore e rendere più croccanti le fettine di mela. Non c'è un tempo preciso di cottura. Giratele quando le vedrete leggermente dorate, dopo circa 25/30 minuti e procedete con la cottura fino a quando saranno croccanti, ma non troppo scure.
Tritate i pistacchi e mischiateli alla panatura che vi sarà avanzata. Tagliate la fetta di tacchino in 3 fettine, salate a piacere e sistemate su ciascuna di esse un pezzo di alga Wakame, ben sgocciolata dall'acqua di ammollo e 3 fettine di mela. Aadagiatene una alla volta sulla panatura, schiacciando in modo che sul dorso della fettina aderiscano bene i pistacchi.Attorolatele strette e chiudetele con un laccio, dello spago o degli stuzzicadenti.
Fatele cuocere in una padella calda, con un filo di olio evo, facendole rosolare uniformemente e salandole leggermente. Se vi sovessero avanzare fettine di mela e alga, tagliatele a tocchetti e unitele agli involtini in cottura. Bagnate leggermente con acqua (o se voleste con del vino secco bianco) e procedete la cottura ancora per una decina di minuti a fiamma moderata. Quando saranno pronti, impiattate, decorando con le cialde di mela.
La morbidezza dell'involtino in contrasto con la friabilità delle chips di mela farà di questo piatto un piacevole gioco di antagonismi.
   Buoni da assaporare caldi, ma gradevoli anche tiepidi, possono essere una proposta insolita per un pranzo all'aperto, all'inizio di una stagione di pic nic e gite fuori porta.
E di queste mele cosa dire? Versatili, sfiziose, intriganti, possono essere dei gradevoli e curiosi finger per i vostri aperitivi.abc

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