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Caramelle di sfoglia con cavolini, spinaci e mandorle: consapevolezze e proiezioni dell’essere umano

Devo fare una confessione. Ebbene sì, devo proprio ammetterlo. Alzo le mani e mi arrendo ad una grande debolezza. Ho passato quasi un anno a proporvi piatti senza cadere in tentazione, ma questa volta non posso esimermi dal dichiararlo: sono sempre stata ghiottissima di pasta sfoglia. Ma ghiotta al punto da non capire più niente nel vedere una qualsiasi forma sfogliata. C'è stato un periodo della mia vita in cui avrei mangiato anche la tastiera del pc, se fosse stata in crosta di pasta sfoglia. Dolce, salata, da inzuppo o da passeggio. Ci avrei visto anche un bel cuscino, di pasta sfoglia. Legati ad essa ho ricordi pazzeschi, talvolta bizzarri e divertenti. Ricordo una volta in cui, con un'amica, andai a trovare conoscenti. Eravamo ragazzine. Ci presentammo con un vassoio di biscotti: tutti, rigorosamente, di pasta sfoglia. Pesavano meno, ce ne sarebbero stati di più, e ne avremmo mangiati in quantità industriali!! Mi vergono tutt'ora di quella figura!! Vorrei ricordarmi le loro espressioni nell'aprire il pacchetto, ma credo che il mio inconscio abbia vouto rimuoverle defiitivamente. E di proposito!!!!!
Capitò poi che, a fronte di qualche processo mentale deviante, affrontai un perido assai insolito, per la mia natura: il "non piacere" del cibo. Riabituarsi ad un approccio amichevole con l'alimentazione non fu facile. Ma fu quello il momento in cui iniziai a dare un valore diverso al cibo stesso. Così iniziai ad allontanarmi dagli alimenti che ritenevo nemici del mio corpo. E per molto tempo ho evitato di guardare alla pasta sfoglia come ad una presenza fondamentale e necessaria nella mia cucina. Oggi la mia consapevolezza mi porta a dire che, ogni tanto, quel peccatuccio di gola posso anche permettermelo. In fondo il mio palato, ben educato e abituato a determinati sapori, non trova maggior piacere nell'involucro quanto nell'assaporare il cuore di queste caramelle. E so per certo che questo amore viscerale appartiene più ad un ricordo, che al mio presente. Seppur questo sfizio abbia appagato un piccolo capriccio, tenuto latente per molto tempo. Ingredienti 1 rotolo di pasta sfoglia rettangolare 8 cavolini di Bruxelles 100 g di prosciutto crudo 10 g di mandorle 60 g di spinaci cotti al vapore albume per spennelare Portate ad ebollizione abbondante acqua salata e fate cuocere i cavolini per 15 minuti circa. Dovranno diventare morbidi. Terminata la cottura scolateli e raffreddateli in acqua ghiacciata. Tritate con una mezzaluna gli spinaci e le mandorle. Io non ho aggiunto sale perché la sapidità del prosciutto sarebbe stata sufficiente. Tenete da parte la crema ottenuta. Stendete il rotolo di pasta sfoglia su un piano e tagliatela in rettangoli di circa 15 cm x 20 cm (sarà sufficiente anche un quadrato di 15 cm x 15 cm). Sistemate su ciascun ritaglio mezza fettina di prosciutto crudo, un cucchiaino di battuto di spinaci e mandorle e un cavolino di Bruxelles, intero. Avvolgete il rettangolo di pasta sfoglia intorno al cavolino e attorcigliate le estremità a caramella. Sistemate le caramelle su una teglia coperta da carta forno e spennellatele in superficie con l'albume d'uovo (o, se preferiste, con il tuorlo). Cuocetele in forno a 200° per 15 minuti circa, fino a quando saranno sfogliate e ben dorate. Una volta cotte sfornatele e lasciatele intiepidire. Potrete servirle come aperitivo. Sono un piacevolissimo finger food, decisamente apprezzabile anche freddo. Sono stati i miei spuntini sfiziosi per un po' di giorni ^_^ E sono anche carinissime da guardare, non trovate?  abc

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