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Treccia al latte con farina di ceci e canapa sativa: stessa occasione, diversa rotta

Indovinate? Papà in visita! Certo, perché mai dovrei fare il pane, se non per lui? Mi arrischio, lo so, vedete un colore sospetto e penserete e la tradizione? Dove sta il bel pane tipo toscano che brama lui? Insieme al ragù, alle tagliatelle all'uovo e all'arrosto? Mi perdoneranno le sue papille gustative, che dovranno riformattarsi post pastum, ma non sono incline a ripetere meccanicamente impasti e preparazioni già sperimentate e messe a punto. I miei neuroni, in conflitto con l'implacabile desiderio di godere dei classici sapori, sfrecciano all'impazzata in cerca di di nuovi intrecci. E l'occasione mi permette di dare sfogo alle mie repressioni da panificatrice compulsiva. Questa volta ho chiamato in causa la farina di ceci. E perché non dare un tocco di stravaganza ad un'idea di suo bizzarra? Scende nuovamente in campo la canapa sative e, vi dirò, questa miscela di sapori è tanto particolare, quanto genuina. L'amarognolo percepito a fettina ignuda è decisamente assorbito da qualsivoglia salsa o condimento vogliate pensare e la consistenza è decisamente confortante. Papà non del tutto accontentato, ma la vittoria è in tasca!!
Ingredienti 170 g di farina di Manitoba 90 g di farina di ceci 90 g di farina integrale + q.b. 50 g di farina di canapa sativa 8 g di malto d'orzo (io Antico Molino Rosso) 10 g di lievito madre secco (io Antico Molino Rosso) 15 g di olio evo 280 g di latte di avena 7 g di sale Setacciate e mescolate tra loro le farine. Unite il malto d'orzo e il lievito madre secco e mescolate per amalgamare bene il tutto. Mescolate metà delle farine con il latte di vena appena intiepidito (non più di 27/28°). Aggiungete poca farina alla volta e continuate ad impastare. Unite, quindi, l'olio a filo e, per ultimo, il sale. Impastate fino a rendere tutto omogeneo. Dovrete ottenere un impasto molto morbido e piuttosto appiccicoso. Trasferitelo in una terrina leggermente unta, copritelo con un foglio di pellicola trasparente e lasciatelo lievitare nel forno spento fino al raddoppio di volume. Io ho lasciato che riposasse per 10 ore. Quando sarà lievitato, scopritelo e rovesciatelo su una spianatoia infarinata. Lavoatelo con un po' di farina (io ho utilizzato quella integrale) fino a renderlo compatto e liscio. Dategli una forma allungata, aiutandovi con le mani, e tagliatelo a metà, nel senso della lunghezza, lasciando unita un'estremità. Attorcigliate tra loro i due filoni e chiudeteli bene in fondo. Trasferite la treccia ottenuta su una teglia coperta da carta forno, infarinate leggermente in superficie e lasciate lievitare, sempre nel forno spento, per un paio d'ore.    Portate il forno alla temperatura di 190°. Infornate e lasciate cuocerlo per 30 minuti. A questo punto abbassate la temperatura a 180° e cuocete per altri 10 minuti. Se dovesse essere necessario prolungate di 5 minuti la cottura alla temperatura inferiore. E' un impasto che tende a rimanere piuttosto umido. Regolatevi in base al vostro forno. Quando sarà bello scuro spegnete e sfornatelo. Trasferite il filone su una gratella e lasciatelo raffreddare. Procedete, quindi, al taglio e all'assaggio. Il suo interno rimarrà compatto come un pane di tipo toscano e molto soffice. Il sapore sarà intenso e leggermente amarognolo, complice la presenza della farina di ceci. Ma sarà molto digeribile e si manterrà a lungo.
Trovo sia ideale a fette, tostate, per crostini farciti o in brodo. A voi la fantasia!! Personalmente l'ho apprezzato molto anche da solo.abc

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