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Insalata di sedano, pere e feta: l’attenzione per il dettaglio a partire dalla scoperta

Si fa presto a dire insalata. Che poi uno pensa sia un piattino veloce, indolore e senza troppi scervellamenti. E NO! Anche sulle insalate il lavoro di studio e bilanciamento di sapori è essenziale. Non è che prendo e butto dentro. I percorsi di assaggio mentale e pianificazione degli accostamenti sono lavori che non risparmiano neanche una semplice insalatuccia.
Parliamoci chiaro: formaggio, pere e noci è legge. Non ho inventato niente. Ma la grande scoperta è stata QUESTO formaggio. La feta l'ho sempre amata. Ma un conto è il sentimento, un conto è la frequentazione. La percentuale di grassi presenti nella feta mi fa strabuzzare gli occhi, tra le moltitudini di prodotti e clienti avventori sui bancali, alla sola visione (perché prima ancora della data di scadenza, la tabella nutrizionale scorre sotto i miei occhi come il codice a barra sotto il laser della cassiera). E a volte ci riprovo, sia mai che il tempo abbia mostrato clemenza su quei valori poco affini alle mie inclinazioni. Questa volta è successo. Questa volta ho trovato una feta che, garantito al pepe verde, mantiene lo stesso sapore in soli 12 grammi di grasso su 100 grammi di prodotto. La parola light scritta accanto alla parola feta. Pazzesco. Non avrei dovuto approfittarne?
Intorno a questo evento è nata l'insalata, nello studio preciso di dettagli e ingredienti. Un piatto fresco, leggero e completo. E senza esuberi di grassi!!


Ingredienti

3 gambi di sedano
50 g di feta light
1 manciata di rucola
1 pera
40 g di bresaola
1 cucchiaio di olio evo
succo di 1/2 limone
sale

Lavate il sedano, asciugatelo, pulitelo dai filamenti e tagliatelo a tocchetti. Mersatelo in una ciotola.
Mettete a bagno la rucola, sciacqutela nebe e asciugatela tamponandola in un canovaccio, senza rovisarla. Tagliatela a striscioline e aggiungetela al sedano. Unitevi anche la feta, tagliata in piccoli dadini, e i gherigli di noci, spezzettati grossolanamente.
Lavate la pera (io ne ho usata una piccola), pulitela dal torsolo e tagliatela a piccoli spicchietti. Versatela nella ciotola insieme al resto degli ingredienti.
   Emulsionate l'olio con il succo di limone e il sale. Volendo potrete aggiungere pepe o altre spezie a piacere. Versate tutto nella ciotola e mescolate delicatamente.
Sistemate su un piattino le fette di bresaola e versate nel centro l'insalata appena preparata.
Servitela come fresco aperitivo o come sfizioso contorno. Oppure assaporatela come piatto unico per un pasto leggero e gustoso.
L'amore per il cibo non ha niente di banale e non chiede ricercatezza estrema. Basta davvero quel pizzico di fantasia e tutto prende forma, sia sotto gli occhi, sia sul palato.











Con questo piatto partecipo al contest della Cuisine di Tantocaruccia

abc

Bocconcini di gamberetti e semi di sesamo: la bontà condivisa, tramandata e interpretata

Che adoro le polpette si sa. Che alleggerisco la cottura prediligendo il forno alla frittura, è un dato di fatto. Che trasformi in bocconcino fusion qualsivoglia ingrediente, beh, è una condizione alla quale non posso sottrarmi. Ma quando vidi questa proposta della bravissima Cinzia, beh, non ci pensai un attimo! Avrei fatto miei questi bocconcini supergolosi! Lessi la sua ricetta e me ne innamorai. E volli provarci. In piedi di fronte al banco del pesce cercai di ricordare il dettaglio degli ingredienti utilizzati da Cinzia, ma non ci fu scampo, rammentai solo i principali: gamberetti e uova..... A creatività non sono messa male, ma a memoria sono un vero disastro ^_^ E allora via alla creatività. Su quei due piedi che mi sostenevano, nonostante il flusso sanguigno fosse concentrato sui neuroni impazziti nel tentativo del ricordo, ho messo a punto un paio di cosette ed ho creato la mia versione. Lo spunto arriva da lei e lei ringrazio per questo sfiziosissimo piatto. A chi mi ha visto titubante davanti a quel banco..... beh, a loro l'onore di aver preso parte al momento elucubrazione di una folle Cuocherellona!!


Ingredienti

200 g di gamberetti
1 uovo
25 g di semi di sesamo
sale
paprika dolce a piacere
olio evo
2 cucchiai di farina di riso integrale bio
2 cucchiai di pangrattato di riso
latte di avena
albume per impanare

Pulite i gamberetti e inseriteli in un boccale. Unite l'uovo, il sale e la parika dolce, in quantità sufficiente secondo i vostri gusti. Tritate tutto fino ad ottenere un composto omogeneo.
Unite i semi di sesamo e mescolate, amalgamando bene l'impasto. Fate riposare l'impasto in frigo, per circa un'ora, avvolto da pellicola trasparente.
Riprendete l'impasto e formate delle palline grosse secondo il vostro gusto, ma comunque non molto grandi. Quando saranno tutte pronte, preparate la farina, il pangrattato, l'uovo e il latte per procedere alla panatura.
Immergete ciascuna pallina nel latte, poi nella farina di riso, poi ancora nell'albume dell'uovo e ancora nel pangrattato. Effettuate la stessa operazione per tutte le polpettine e sistematele su una teglia, coperta da carta forno.
Irrorate con un filo di olio di oliva e infornate, a 190°, per circa 20 minuti. Abbiate la cura di girare le polpettine a metà cottura, e lasciat che cuociano in maniera uniforme. Controllate il colore che assumeranno e spegnete il forno quando sarà piuttosto dorato.
Assaporate le polpettine ancora calde: la crosticina sarà croccante e l'interno morbido e avvolgente.


Da proporre come aperitivo, come finger, o come sfizioso secondo, a voi la vostra preferenza!!




abc

Frollini di parmigiano al basilico e al timo: il momento giusto per riprovarci

Era dai tempi di questi sandwiches di parmigiano alla crema di porcini che avevo il cruccio di sfornare dei veri e propri biscotti. Allora ho approfittato di un'occasione speciale. Dopo davvero troppo tempo, per due persone che vivono così vicine, avrei rivisto una cara amica. A dirla tutta ci eravamo viste una settimana prima del suo compleanno e non avevamo ceduto a festeggiamenti, con gli scrupoli scaramantici del caso. Bene, dopo un mese e mezzo siamo riuscite a incontrarci nuovamente. Non so se sia più umano festeggiare una settimana prima o quasi due mesi dopo, ma in fondo la nostra uscita è sempre per il piacere di trascorrere un po' di tempo insieme e aggiornarci sugli sviluppi delle nostre vite. E vi garantisco che, dopo tutto questo tempo, una serata non è stata sufficiente!!
L'idea di portare a Cinzia qualche mia creazione, proprio a lei che ha assaggiato tarallucci, cantuccini, grissini, pane e non so cos'altro, mi ha destato. Lei non ama il dolce ed è stato un attimo fare quell'emblematico due più due. Ed ecco che mi sono nuovamente cimentata in questa preparazione: questa volta senza la necessità di adattarla a niente, perché come l'ho pensata, così è uscita!!

Ingredienti

150 g di parmigiano
1 uovo
20 g di olio evo
15 g di semi di sesamo
120 g di farina di mais fioretto
6 rametti di basilico
6 rametti di timo
noce moscata
sale

Tagliate a pezzi il parmigiano e tritatelo finemente.
Aggiungete i semi di sesamo, l'uovo, la noce moscata e un pizzico di sale. Iniziate ad impastare, versando l'olio a filo e proseguite fino ad ottenere un composto omogeneo. Tenetelo da parte per qualche istante.
Lavate il basilico e il timo e asciugateli con cura su un canovaccio pulito.
Prelevate le foglie di basilico e tritatele. Unite a questo trito la metà dell'impasto e lavoratelo fino ad ottenere un composto ben amalgamato.
Ripetete l'operazione con il timo, unendovi l'altra metà di impasto.
Date alle due lavorazioni la forma di un panetto e avvolgetene ciascuna in un foglio di pellicola trasparente. Lasciateli riposare in frigo per mezz'ora.
Riprendete un panetto e dividetelo in pezzi del peso di circa 8/9 g ciascuno. Io ho utilizzato uno stampo in silicone per biscotti a cupolina, ma potrete creare delle palline e schiacciarle leggermente da una parte.
Ripetete l'operazione anche per il secondo panetto e cuocete a 200° per 20 minuti. Controllate la cottura e fate attenzione che non imbruniscano troppo. Ricordate che ogni forno è a sé!!


Quando saranno cotti sfornateli e fateli raffreddare su una griglia.


Dopodiché confezionateli, mangiateli, farciteli, offriteli, regalateli, conservateli, fate tutto ciò che questi bocconcini vi ispireranno.


Io trovo siano ottimi da presentare come aperitivo, insieme ad un buon calice di vino.




A Cinzia li ho confezionati in maniera molto semplice!


abc

Chioccioline di bresaola, melanzane e pesto di pistacchi: gli ultimi bocconi d’estate che lasciano una scia di nostalgia

Succede così tutti gli anni. Succede con l'abbigliamento e succede con la cucina: non riesco a rassegnarmi ad abbandonare le abitudini, i vestiti scollati e smanicati, le scarpe che lasciano il piede quasi nudo e i piattini freschi e tipicamente estivi. Ci metto sempre un po', prima di abbandonarmi allo sconforto dell'arrivo della stagione fredda. E allora mi aggrappo con mani, piedi e ci metto anche i denti alle ultime giornate di caldo avvolgente, per deliziarmi con sfiziose creazioni che accostano sapori freschi e delicati.
E proprio lì si incontrano pensieri, idee e creatività. Il concetto di base è sempre lo stesso: un gruppo proteico - la bresaola, verdura - la melanzana e i pomodorini, un mix di grassi salutari e vitamine e... e... e...  - i pistacchi, gusto - l'insieme del piatto!!
E poi vi garantisco che riuscirò ad adattarmi al lento progredire dell'autunno. Ma per ora lasciatemi ancora sognare....

Ingredienti

7 fettine di bresaola (50 g circa)
7 fettine di melanzana viola (dalla polpa soda)
20 g di pistacchi tostato non salati
4 ciuffetti di basilico fresco + 5 foglie
10 pomorodini pizzutello
insalata a piacere (io Little Jem)
10 g di olio evo
sale

Tagliate le fettine di melanzana piuttosto finemente (io non ho tolto la buccia) e ponetele in un colapasta a strati, alternati da sale grosso, schiacciandole con un peso in modo da far perdere il loro liquido di vegetazione. Lasciate riposare per circa 1 ora. Sciacquatele, strizzatele delicatamente e asciugatele in un panno di cotone pulito.
Lavate il basilico e asciugatelo delicatamente. Prendete le 5 foglioline e tagliuzzatele piuttosto finemente. Versate in un bicchierino l'olio di olivo. Unitevi il basilico e il sale e mescolate bene.
Grigliate le melanzane su una piastra calda, da entrambi i lati. Quando saranno dorate spennellatele sulle due parti con l'olio aromatizzato e lasciatele raffreddare.
Pulite i pistacchi, cercando di eliminare bene le pellicine e metterli in un mortaio con le cime del basilico. Pestare fino ad ottenere una crema piuttosto omogenea. Potrete anche tritare tutto con un minipimer. Io, da quando ho questo gioiellino, pesto qualsiasi cosa ^_^

Lavate e asciugate i pomodorini e le foglie di insalata. Tagliate i pomodorini a metà e teneteli da parte. Con le foglie di insalata, invece, create un letto su un piatto.
Stendete su un piano le fettine di bresaola e adagiate su ciascuna di queste una fettina di melanzana.
Stendete sopra la melanzana un cucchiaino di pesto di pistacchio, coprendo uniformemente l'intera superficie.
Arrotolate ciascun pezzo su se stesso fino ad ottenere tanti rotolini.
Tagliate ciascun rotolino in 3 e infilzate ogni chiocciolina con uno stuzzicadenti. Al fondo della chiocciolina infilzate la metà di un pomodorino e sistemate sul piatto da portata.
Ripetete l'operazione fino ad ultimare le chioccioline, lasciate riposare in frigo per mezz'ora circa e poi gustate..... quel che resta dell'estate!

Semplice, sfiziosa, appagante e saporita: come poterne fare a meno?


abc

Medaglioni freddi di melanzane aromatizzate e un incontro di sapori e piaceri che fanno festa

Da quando il mio balcone si sta riempiendo di erbe aromatiche (uniche piante che riesco a salvare da una morte impietosa), la mia mente spazia su preparazioni e sapori, dal dolce al salato, che mi riempiono di orgoglio. In questa melanzana non c'è nulla di stravolgente, ma l'attenzione per il dettaglio rende ogni boccone un tripudio di sapori perfetto e avvolgente.
Purtroppo la melanzana non è così ben accetta da questa pietra di stomaco che ultimamente mi ritrovo (povero, io continuo a dare la colpa a lui, ma la mela marcia non risiede propriamente lì). E quindi dopo l'apprezzamento del primo boccone partono i timori per i successivi. Vi posso però garantire che, provando a dimenticare le fitte lancinanti, questo piattino è da leccarsi i baffi!!

Ingredienti

1 piccola melanzana
100 g di robiola
1 mela Granny Smith
1 cucchiaio di olive di Riviera denocciolate
olio
4 foglie di salvia
4 rametti di tino
sale
pepe
noce moscata

Lavate la melanzana e tagliatela a fettine non troppo spesse. Mettetele in un colapasta alternando gli strati con il sale grosso. Schiacciatele con un peso e lasciatele riposare per un paio d'ore, affinché perdano il loro liquido. Nel frattempo aromatizzate l'olio. Versate due bei cucchiai in una scodellina e unitevi la salvia lavata, asciugata e tritata, le foglioline di timo staccate dai rametti, il sale, il pepe e la noce moscata. Mescolate bene il tutto e mettete da parte.
Sciacquate le melanzane, strizzatele bene e asciugatele. Grigliatele su entrambi i lati e, con l'aiuto di un pennellino (per utilizzare meno olio, visto che assorbono parecchio!), ricopritele con l'olio alle erbe. Lasciatele raffreddare con il condimento.
Prendete la robiola e tagliatela a cubetti. Unitela alle olive tagliate a rondelle, a 1/2 mela tagliata a dadini e mescolate tutto delicatamente con l'aggiunta di sale e pepe.
Disponete le melanzane su un piatto da portata e ricoprite ciascuna fettina con il composto appena ottenuto.
Tagliate la restante metà della mela in fettine sottili e guarnite il piatto.
Versate sulle melanzane un filo di olio e servite.


Possono anche essere presentate a involtino, soluzione più pratica per essere assaporata in un pranzo all'aria aperta, o magari in ufficio!


La cremosità del formaggio, insieme alla delicatezza della melanzana, renderanno il vostro pranzo un vero momento di piacere!abc

Ceci croccanti con peperoni in riduzione di mosto cotto: il desiderio previsto ed appagato

Non conto le volte in cui ho desiderio di mangiare dei ceci e non ho la possibilità di soddisfarlo, perché i ceci secchi richiedono solo quella decina di ore di ammollo (salvo segreti della nonna che non ho ancora sperimentato)  e che, ovviamente, non ho a disposizione. Così è capitato che, uscita di casa al mattino e certa di non tornare fino a tardo pomeriggio, mi sono detta "io li metto in ammollo.... sia mai che tornando a casa senta quell'irrefrenabile desiderio di deliziarmici!!". Chiaro che, al ritorno, non solo ne ho fatto uso, ma li ho anche trasformati in una piccola opera d'arte che mi ha veramente appagato. Ricetta un po' svuotafrigo e un po' studiata che ha segnato sicuramente un secondo capitolo nella vita dei ceci al forno già proposti e che mi lascia decisamente soddisfatta.

Ingredienti

2 manciate di ceci secchi
2 falde di peperoni arrostiti (io una rossa e una gialla)
1 rametto di rosmarino
paprika dolce
sale
olio evo
1 cucchiaino di mosto d'uva cotto
1 albicocca per decorare

Mettete i ceci in ammollo in acqua per almeno 9 ore (volendo potrete aggiungere un cucchiaino di bicarbonato). Fateli bollire in acqua leggermente salata per circa mezz'ora. La cottura dipenderà dalla dimensione dei ceci. Assaggiateli e interrompete la cottura quando saranno ancora consistenti. Scolateli e conditeli con un cucchiaio scarso di olio evo, sale e paprika. Mescolate bene.
Aggiungete un rametto di rosmarino spezzettato, precedentemente lavato e asciugato, e mescolate ancora. Lasciate insaporire tutto per almeno mezz'ora.
Nel frattempo pensate ai peperoni. Io li avevo già arrostiti in frigo. Nel caso in cui doveste ancora preparali provvedete per tempo secondo questo procedimento.
Tagliate quindi le due falde a quadratini di circa 2 centimetri di lato e fatele saltare in padella a fiamma viva, con un filo d'olio, per un paio di minuti. Salateli.
Aggiungete i ceci insieme al loro condimento, correggete di sale e fate insaporire bene, coperti, a fiamma moderata, per una decina di minuti. Saltateli spesso, in modo che rosolino uniformemente e che non brucino. Versate un cucchiaino di mosto cotto in due cucchiaino di liquido dei peperoni (se non ne aveste va bene dell'acqua), emulsionate e versate nei ceci. Fate consumare il tutto, fino quasi a caramellarlo. A questo punto i ceci sono pronti.
Io li ho serviti con un'albicocca tagliata a fettine. Ho trovato l'abbinamento veramente delizioso!
Caldi o tiepidi sono gustosissimi e possono essere proposti anche come sfizioso appetizer.abc

Crema di ricotta e piselli in cialda di quinoa: da un incontro casuale ad un approccio fatale

Ho un gran bisogno di svuotare il frigo. A dire il vero non che ci sia molto, ma mi assenterò per qualche giorno per cui.... niente spesa e occhi puntati in dispensa. Quando la materia prima scarseggia di prodotti freschi la testolina deve solo cercare di ingegnarsi un po' di più. Mi è capitato, pochi giorni fa, di trovare sul blog de Lalexa, artista geniale per cui ho un debole neanche troppo nascosto, un piatto particolarissimo che ha subito attirato la mia attenzione. Ma ciò che maggiormente mi ha colpito è stata quella cialda di quinoa, peraltro preparata senza l'aggiunta di grassi o leganti di alcun tipo. Nuda, in modo da potersi esprimere al meglio nel suo dedalo di proprietà benefiche, soprattutto per il sistema cardiocircolatorio, per l'intestino e per l'apparato muscolare. Ricchissima di proteine, a basso apporto calorico è ideale per i celiaci, in quanto priva di glutine. Ovviamente la quinoa è sempre nella mia dispensa, e, altrettanto ovviamente, non ho potuto esimermi dal provare le gallette croccanti de Lalexa. Ne ho reinterpretato la forma ma, cara mia, mi hai aperto una nuova strada!!

Ingredienti

50 g di quinoa
120 g di acqua
100 g di ricotta
2 manciate di piselli freschi o surgelati
1 filetto di acciuga
peperoncino
sale
semi di sesamo
semi di papavero
foglie di insalata (io little gem)

Unite in un pentolino la quinoa e l'acqua, salate leggermente e portate ad ebollizione. Fate cuocere, coperto, a fiamma moderata per circa 15 minuti. La quinoa dovrà assorbire tutta l'acqua. Quando la cottura sarà ultimata, spegnete il fuoco e lasciate riposare per una decina di minuti.
Coprite una teglia con carta forno e spennellate la superficie con un filo di olio. Versateci la quinoa e appiattite bene, con le mani o con un oggetto dalla superficie piatta (come il fondo di un bicchiere) formando una piccola spianatina. Bagnate le mani o la superficie utilizzata, in modo da facilitare il lavoro.
Cuocete in forno a 180° per mezz'ora circa. Dovrà sirultare bella dorata, ma fate attenzione ai bordi, che tenderanno a bruciacchiarsi. Sfornatela e trasferitela in una terrina o in un piatto fondo, facendola aderire bene ai bordi, ma con delicatezza per non romperla, e fatela raffreddare.
Nel frattempo fare bollire i piselli in acqua salata fino a renderli morbidissimi. Al termine della cottura trasferiteli in un bicchiere da mixer e frullateli fino ad ottenere una crema omogenea e vellutata. Aggiungete la ricotta, il filetto di acciuga, il peperoncino e frullate ancora creando una crema densa. Lasciate raffreddare completamente.
Coprite la cialda di quinoa con le foglioline di insalata lavata e asciugata. Ponete sopra la crema di ricotta e piselli, cospargete con i semi di sesamo e di papavero.
Servite, e assaporate, magari usando le foglie di insalata come cucchiaio, o perché no altra verdura cruda, a mo' di pinzimonio.

abc

Anelli di zucchina farciti… quando al piacere del gusto si somma il piacere del riutilizzo

Ho una particolare propensione per le ricette "svuotafrigo". Non butto mai niente, anzi, mi diverto a creare nuovi sfiziosi piatti combinando i vari rimasugli. Non nascondo che di tanto in tanto faccio piccoli disastri, ma in fondo.... chi è causa del suo mal pianga se stesso. E io, queste torture, non le condivido con alcuno!
Avevo insomma la mia bella scorta di zucchine, che sto collezionando in pietanze di ogni genere, forma e condimento e qualche bocconcino di salmone fresco, ben sigillato dal giorno del tagliolino Senatore. Mi sono detta: perché non creare un goloso e singolare appetizer? In sostanza quello che vi voglio proporre è un modo di interpretare le zucchine, perché nel ripieno potrete metterci ciò che vorrete o che.....avrete da far fuori!! : ) E ovviamente, quando si tratta di ricette "svuotafrigo", le dosi sono sempre approssimative.

Ingredienti

2 zucchine medie
50 g circa di salmone fresco
parmigiano
2 foglie di basilico
sale
olio evo

Tagliate e lavate le zucchine. Asciugatele e dividetele in tronchetti da circa 5 centimetro. Con l'aiuto di un levatorsolo scavatele all'interno togliendo la polpa. Fatele bollire in acqua salata per circa 1 minuto. Terminata la cottura passatele in acqua gelata, affinché rimangano croccanti.
Nell'acqua di cottura fate bollire il cuore delle zucchine, in precedenza tolto, e il salmone. Trasferite tutto in un bicchiere da mixer, aggiungete le foglie di basilico lavate e asciugate, il sale, un filo d'olio, 10 g circa di parmigiano e passate con un frullatore ad immersione, fino ad ottenere una crema omogenea. Non dovrà risultare troppo morbida, per cui eventualmente aggiungete un po' di parmigiano o della farina di riso addensante. Riempite bene ciascun cilindro, pressando bene la farcia all'interno. Fate riposare in frigo per un'ora almeno.
Prelevate, quindi, i cilindri farciti e tagliateli a fettine di circa 1 centimetro di spessore. Ponete le fettine su un piatto, copriteli in superficie con parmigiano grattugiato, un filo d'olio e fate gratinare per 10 minuti.
Potrete servirli come meglio preferite. Io li ho gustati direttamente dal piatto, ma possono essere presentati come appetizer su uno spiedino, accanto a qualche gambo di sedano o ad altra verdure.
A voi la fantasia nel creare la contestualizzazione perfetta.abc

Ceci al forno con la paprika: una cena dai presupposti giusti

Non so se anche a voi capiti. Per me è un desiderio piuttosto ricorrente. Non sempre possibile da soddisfare, ma quando i presupposti ci sono tutti.......ecco che i cuscinoni si dispongono a dovere, il tavolino si imbandisce, il dvd parte e la mia cena è gustata direttamente sul tappeto.  Non è facile riuscire a concedermi numerosi momenti simili, ma è un modo così spassoso di coccolarmi che, quando accade, è come se il mondo si fermasse. Ovviamente non posso pensare di assaporarmi un branzino, o barcollare con un cucchiaio di minestra, tanto meno di perdermi ad arrotolare sulla forchetta quattro spaghetti o di rosicchiare ancora una coscia di pollo (soprattutto perché il rito della pulitura della coscia di pollo, come qualsiasi sezione di carne a cui è annesso un osso, richiede un attentissimo lavoro certosino che solo chi ha potuto osservare può comprendere!). Ci vuole qualcosa di maneggevole, pratico e.....goloso!! Ecco un'idea. Questo piatto si presta anche come ghiotto aperitivo. I miei ospiti sono sempre stati favorevolmente colpiti da questa stranezza.... Io cedo spesso alla tentazione: sono croccanti in superficie, morbidi all'interno, invitanti per il loro sapore di paprika....insomma, si mangiano uno dietro l'altro senza riuscire a fermarsi. Si possono anche cuocere in padella, senza l'aggiunta di olio, visto che è già presente nel condimento. Sicuramente è una cottura più veloce e dagli ottimi risultati!

Ingredienti

60 g di ceci secchi
1 cucchiaio di olio evo
paprika dolce
sale

Mettete in ammollo i ceci secchi in acqua fredda per 10 ore. Sciacquateli bene e fateli bollire in acqua leggermente salata per una ventina di minuti. La cottura dipenderà dal calibro del legume: assaggiate per verificare che vadano bene. Dovranno essere morbidi, ma non dovranno sciogliersi in bocca.... Ricordate che dovranno passare un'altra cottura!!!! Scolateli bene e versateli in una terrina. Aggiungete l'olio, la paprika dolce a piacere e il sale. Lasciate insaporire per almeno 1 ora. Coprite una teglia con carta forno e buttateci sopra i ceci con il loro condimento. Infornate a 200° ventilato per 20/30 minuti. A questo punto sono pronti per essere gustati. Attenzione però....sono tanto invitanti quanto roventi!!



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