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Tortino di carciofi e sedano rapa in sfoglia croccante e dal cuore morbido: il fascino di un sapore nuovo

Torno alla mia fillo. Sospirate, ho terminato la confezione e credo che per un po' non me ne concederò altra ^_^
Ogni volta che cedo alla cremosità di una buona certosa, immagino contestualizzazioni differenti, ma il classico tortino salato torna sempre ad imporsi. Per cui, se una metà la concedo ad una nuova sperimentazione, l'altra parte finisce qui. Questa volta l'ho immaginata come una tela bianca, fissata in una cornice di pasta fillo, da colorare a piacimento e su cui incastonare insolite pepite di carciofo e sedano rapa. Già, perché se ai carciofi si trova sempre un posto più o meno dignitoso, davati a quella palla bitorzoluta che è il sedano rapa, in molti indietreggiano. Molti non sanno neanche come sia fatto un sedano rapa. E qualcuno ne ignora anche l'esistenza. Ma io, che lo amo per la sua dolcezza e consistenza che ben si prestano a innumerevoli preparazioni, vi do un nuovo suggerimento. La novità, per chi lo è, dev'essere stimolo. E come stimolo ve lo propongo. Immaginate un gratinato leggero e accostatelo ad una torta salata. Ecco come si presenta questo cestino croccante, dal cuore morbido. Pronti ad affilare i coltelli?

Ingredienti

2 fogli di pasta fillo
1 carciofo
4 fettine di sedano rapa
100 g di certosa light
2 cucchiai di parmigiano grattugiato
paprika dolce
pepe
zenzero in polvere
sale
olio evo

Pulite i carciofi, eliminando le foglie esterne, le punte, le spine e le barbette interne. Tagliateli a fettine sottili e lasciateli in ammollo in acqua e limone, per evitare che anneriscano.
Aiutandovi con un coltello, eliminate la parte esterna del sedano rapa. Tagliate 4 fettine sottili (circa 1/2 centimetro) e quindi dividete ciascuna fetta in 4 spicchi. Fate sbollentare sedano rapa e carciofi in acqua salata, per un paio di minuti al massimo, quindi trasferite tutto su un piatto e lasciate intiepidere.
Stendete i due fogli di pasta fillo e tagliateli in quattro. Spennellate ciascun quadrato con un po' di olio evo, sovrapponeteli tra loro e, una volta teminato, trasferite tutto in uo stampo a piacere, facendo aderire bene la pasta alla superficie. Con queste dosi vi verranno tortini mono porzione (se considerato come piatto unico).
Impastate la certosa con paprika, zenzero e pepe a piacere. Io non ho aggiunto ulteriore sale, ma voi assaggiate ed eventualmente correggete. Schiacciate bene con una forchetta, in modo da creare un composto omogeneo.
Sistemate questa crema sulla base della pasta fillo e iniziate ad incastonare le fettine di carciofo e sedano rapa, alternati tra loro. Fate in modo che siano molto vicini.
Quando avrete terminato e avrete riempito tutto il tortino, coprite la superficie con il parmigiano grattugiato. Accendete il forno a 200°.
Una volta raggiunta la temperatura, infornate il vostro tortino e lasciatelo cuocere per circa 20 minuti. Lasciatelo gratinare, facendo però attenzione che la fillo non scurisca troppo.
Arrivato ad una doratura perfetta, sfornatelo e lasciatelo intiepidire. Quindi sformatelo e servitelo.

Fragrante, scrocchiarello, filante, avvolgente e meravigliosamente consistente. I sapori sono armoniosi, non pungenti, e questo dettaglio renderà particolarmente piacevole e confortante ogni boccone.

Tutti gli strati di fillo sono meravigliosamente affascinanti, da sfogliare e da gustare. Vi divertirete e ne godrete la bontà!


abc

Insalatina di totani con carciofi, arancia e nocciole: il carattere che fa da cornice e arriva al cuore

Vado pazza per i sapori agrumati. Al naturale, in versione dolce e anche in contestualizzazioni salate. Mi piacciono per come sanno abbracciare i differenti gusti, dai più delicati ai più importanti, per come riescono a legarli tra loro come fossero un'unica armonia e portarli sul palato enfatizzando dettagli e sfumature. Mi piace la freschezza che regalano all'assaggio. E' come se rendessero tutto più frizzante, donando carattere e personalità ai piatti. Quando ho guardato questi totanetti e li ho immaginati accanto ad un tenerissimo carciofo, non ho avuto dubbi su quanto sarebbe stato magico l'intreccio di sapori in questa cornice. Quattro semplici ingredienti, nient'altro. Legati tra loro con estrema semplicità, rispettando naturalezza e sostanza.
Vivacità di sapori e colori che cattura l'attenzione e appaga i sensi. Senza stravolgimenti.
Ho condiviso questa insalatina con un'amica che ben si presta alle sperimentazioni. Questo per me vuol dire un palato meno abituato a sapori audaci, cosa potrebbe pensare? La risposta? Quando lei mi chiede 1. lista ingredienti e 2. metodo di preparazione...... il successo è garantto!!

Ingredienti

1 totano
1 carciofo
1/2 arancia
25 nocciole
olio piccante
1/2 limone
1 cucchiaino di farina di mandarino (oppure la scorza grattugiata del limone)
sale rosso delle Hawaii

Lavate il totano e pulitelo, eliminando tutte le parti interne. Separate il ciuffo e tagliate il corpo in listarelle. Fatelo bollire in acqua salata per circa 10/15 minuti. Quando sarà morbido scolatelo e sistematelo in una terrina.
Conditelo con olio piccante (il mio è quello preparato da mia madre, con i suoi peperoncini), il succo di mezzo limone e la farina di mandarino o la buccia grattugiata del mezzo limoneMescolate bene tutto, quindi lasciate marinare per un'oretta.
   Pulite il carciofo, eliminando i gambi (che terrete da parte per altri succulenti piatti), le foglie più esterne, le punte, le barbette e le spine interne. Tagliatelo a spicchi molto sottili, quindi aggiungeteli al totano e lasciate che insaporiscano.
Tagliate, dalla metà dell'arancio accuratamente lavato, 5 fettine sottili. Divivede ciascuna fettina in piccoli spicchi e unite tutto al mix di pesce e carciofo. Spremete l'arancio rimanente e irrorate il tutto. Non abbiate paura di fare insaporire troppo gli ingredienti: più tempo rimarranno in marinatura, più il risultato sarà buono.
Prendete, a questo punto, le nocciole. Io ho utilizzato le nocciole nostrane dell'orto di famiglia. Sgusciatele e tagliatele a coltello in una granella piuttosto spessa.
Unitela all'insalatina, spolverizzate con una macinata di sale rosa e mescolate tutto delicatamente, in modo da ottenere una perfetta distribuzione dei condimenti su tutto l'insieme.
Lasciate riposare ancora per un po'. Volendo potrete preparare con largo anticipo questa pietanza. Non si corre il rischio che gli ingredienti cuociano, ma anzi, acquisiranno un sapore sempre più inebriante.

Quando sarà ora, servite l'insalata.
Assaporatela in tutta la sua pienezza, in totale semplicità. Potrebbe bastare una fettina di pane, una fetta di focaccia, una galletta di semi misti o qualsiasi altro crackers e affine.

La protagonista sarà lei, nella sua frizzante freschezza e magica bontà.

abc

Spiedini di polpo e carciofi in pastella allo zenzero: approcci e tattiche di una sfida quasi impossibile

Guardavo e riguardavo quel polpo che mi sfidava, con i suoi tentacolini. Lo guardavo cercando di scorgere il suo punto debole e, lì, affondare il colpo. La realtà è che credo di aver dato al polpo la migliore interpretazione che conosca (ricordate questa meraviglia?). Ma credete veramente che una sfida quasi persa in partenza mi scoraggi al punto da non affrontarla? Ci avevo riprovato con il polpo glassato in crosta di pistacchi ( sempre loro ^_^) e ne ero stata decisamente entusiasta. Questa volta, però, cercavo un abbraccio insolito. Una pastella tutta mia, che sicuramente avrebbe reso di più in una frittura, ma che.... ho reso mia con una cottura in forno. L'aspetto sicuramente ne risente, ma il sapore ve lo posso solo lasciare immaginare. L'aroma dello zenzero e della scorza di limone, legati alla dolcezza di una farina che sto imparando ad amare ogni volta di più, fanno di questi spiedini un perfetto capolavoro.
Il lato critico che vive in me non può comunque esimarsi dal ritenere questa versione ancora un gradino sotto la versione croccante. Ma sappiate che ho già in mente una nuova interpretazione ^_^
E solo questione di tempo!

Ingredienti

4 tentacoli di polpo
2 carciofi
1/2 limone
olio evo q.b.

Per la pastella
30 g di farina di soia integrale tostata
20 g di farina di riso impalpabile
90 g di acqua
1/2 cucchiaino di zenzero in polvere
1/2 cucchiaino di scorza di limone bio non trattata
1 pizzico di bicarbonato

Separate i tentacoli del polpo e bolliteli, in acqua salata, per 15 minuti. Adagiate i tentacoli nell'acqua bollente poco alla volta, in modo che si arriccino bene. Quando saranno pronti scolateli e lasciateli asciugare perfetamente.
Pulite i carciofi dalle foglie esterne, tagliate le punte ed eliminate la barbetta e le spine interne. Tagliateli a spicchi e metteteli in ammollo nel succo di mezzo limone allungato da un po' di acqua. Portate ad ebollizione abbondante acqua salata e sbollentateli per 3 minuti. Trascorso il tempo, scolateli e gettateli velocemente sotto dell'acqua ghiacciata, in modo da fermarne la cottura. Fate asciugare molto bene anche questi. E' importante che gli alimenti siano perfettamente asciutti, quando li cuocerete con la pastella, per permettere alla pastella stessa di rimanere attaccata e di non scivolare via a causa dell'acqua in superficie.
Passate ora alla pastella. Setacciate la farina di soia e unitela all farina di riso. Aggiungete la scorza del limone, il bicarbonato e lo zenzero in polvere. Non salatela, poiché il sale renderebbe meno croccante la pastella in cottura (questo soprattutto se friggeste!!). Mescolate tutto e unite, poco alla volta, l'acqua. Regolatevi in base alla farina che utilizzerete. La farina di soia tende ad assorbire molta acqua, ma se ne usaste un altro tipo, potrebbe volercene meno. Dovrete ottenere una pastella densa, ma non troppo pastosa. Lasciatela riposare una decina di minuti in frigorifero.
Prendete 4 spiedi e iniziate a comporli. Partite da uno spicchio di carciofo, poi infilzate il tentacolo del polpo ben attorcigliato e poi ancora un altro spicchio di carciofo.
Con un pennellino cospargete su tutta la superficie la pastella, coprendo bene sia carciofini che polpo. Se vi dovessero avanzare degli spicchi di carciofo, coprite anch'essi e adagiateli singolarmente sulla teglia. Saranno un ottimo accompagnamento.
   Adagiate gli spiedini su una teglia coperta da carta forno e leggermente unta e infornate, a 200°. Dopo 15 minuti girate gli spiedini e procedete con la cottura per altri 15 minuti.
Quando saranno ben dorati e decisamente croccanti, sfornate e salate in superficie.
Fateli riposare per un minuti circa, poi serviteli, insieme ai piccoli cuori di carciofo cotti separatamente.
Il contrasto di consistenza tra carciofo e polpo, delicato e morbido l'uno, corposo e importante l'altro, saranno uniti in un abbraccio aromatico che vi regalerà una gradevole esperienza sensoriale.


Delicato, sfizioso e assolutamente intrigante. Un modo originale per portare in tavola i piatti di sempre in una forma diversa.

E, soprattutto, una pastella versatile e stuzzicante, che sposa bene verdure di ogni tipo. Alla carica!!!!

abc

Carciofini in finger-frittata al rosmarino con olive e parmigiano: la soluzione a potata di mano

Se c'è un ingrediente che osservo e che cerco di stravolgere, cercandone le infinite pontenzialità, questo è il carciofo. Mi piace. Mi piace il suo sapore dolciastro. Mi piace croccante, crudo, con un po' di olio e limone e qualche scaglia di parmigiano. Mi piace ripieno, da sfogliare ed eviscerare. Mi piace saltato in padella, mi piace in umido, mi piace nella pasta, mi piace in una vellutata, mi piace in una torta salata. Mi piace anche guardarlo, semplicemente. Ma ogni volta in cui prendo in mano un carciofo, lo giro e lo rigiro cercando una versione sempre nuova, perché è come se non accettassi di banalizzarlo con qualcosa che ho già provato. Così penso ad una finger versione. L'idea iniziale di trasformarlo in muffin è stata prontamente accantonata: il periodo mi sta regalando troppi carboidrai, devo cercare di porre rimedio. Allora penso a delle mini frittatine, cotte in forno affinché possano manenere una forma insolita e avvolgente. Piccoli concentrati di sapori e consistenze che si sciolgono sul palato. Sì, credo proprio che questi finger carciofi meritino un posto nel ricettario della Cuocherellona. Sono finiti in un istante!!

Ingredienti

1 carciofo
2 uova
10 g di olive taggiasche denocciolate
15 g di parmigiano
1 rametto di rosmarino
sale
pepe
olio evo
1/2 limone

Pulite il carciofo, eliminando le punte, le foglie esterne, le barbe interne e le spine, tagliatelo in 8 spicchi e fatelo bollire in acqua acidulata con il succo di mezzo limone e sale. Basteranno una decina di minuti. Quando sarà trascorso il tempo, scolatelo e passatelo immediatamente sotto un getto di acqua ghiacciata, dopodiché asciugatelo e tenetelo da parte.
Lavate accuratamente e asciugate il rametto di rosmarino. Prelevate tutti gli aghi e tritateli finemente, aiutandovi con una mezzaluna.
Scolate bene le olive dal liquido di conservazione e tagliatele a rondelle piuttosto sottili. Tagliate il parmigiano in cubetti e tenete tutto da parte.
Rompete le uova in una ciotola, unitevi un po' di sale (non troppo, le olive e il parmigiano renderanno piuttosto sapido l'insieme), il pepe e sbattete energicamente con una frusta, fino ad ottenere un impasto molto spumoso. Ci vorrà qualche miuto di paziente lavoro.
Ungete, aiutandovi con un pennellino, uno stampo da babà in silicone. Versate in 8 forme un cucchiaio di composto di uova sbattute. Alla restante crema aggiungete le olive, il parmigiano e il rosmarino e mescolate.
Sistemate uno spicchio di carciofino in ciascuno stampo e poi coprite tutto con la crema di uova.
Infornate e cuocete, a 200°, per 15 minuti circa. Le vostre frittatine saranno cotte quando inizieranno a dorarsi in superficie.
Sfornate e ribaltate lo stampo, dopo aver lasciato leggermente riposare i finger. Serviteli come aperitivo, come secondo, come antipaso o come semplice spuntino (decisamente proteico!!).

In qualsiasi caso non vi deluderanno.

abc

Tortino di carciofi dal cuore morbido: le infinite espressioni dei sapori di stagione

Una delle sfide più difficili, nella mia cucina, è quella di dare una forma sempre nuova agli ingredienti, loro, quelli di stagione. Per mesi posso desiderare un particolare ortaggio e quando arriva la stagione mi diverto a immaginarne le diverse interpretazioni. Così un carciofo può essere ripieno, può essere in vellutata, può essere l'anima di una carbonara rivisitata, saltato in padella, in crosta di fillo o...... in un sofficissimo tortino. Credo che il la me l'abbia dato la preparazione della nocciolata alle mele. Non sono solita a preparazioni di torte. Prediligo paste secche, biscotti, crostate. Ma la rievocazione di quei sapori e di quelle consistenze mi ha fatto accendere una piccola fiammella di ispirazione. E, ve lo anticipo ancora prima di parlarvi di questa meraviglia, mentre studiavo questo tortino, mettevo a fuoco una sorta di sua evoluzione. Insomma, sono nel pieno del desiderio di espressione di morbidezza. Sicuramente piatti confortevoli, avvolgenti come soffici abbracci e delicati, nei loro sapori ponderati.

Ingredienti

2 gambi di carciofo
1 cuore di carciofo
100 g di ricotta vaccina
1 uovo
40 g di taleggio DOP
1 cucchiaino di amido di mais
2 g di cremor tartaro
1 pizzico di bicarbonato
sale
olio evo

Pulite i gambi di carciofo dai filamenti, tagliateli a rondelle sottili e fateli bollire in acqua salata, fino a quando saranno morbidi.
Pulite il carciofo, liberandolo dalle foglie esterne. Tagliatelo in 4 e liberatelo dalle spine interne e dalle barbette. Affettatelo sottilmente e fatelo saltare in padella con un filo d'olio. Salate e aggiungete un po' di acqua. Fateli asciugare bene e spegnete il fuoco. Teneteli da parte.
   Quando i gambi saranno morbidi, spegnete la fiamma, scolateli e metteteli in un bicchierone insieme alla ricotta. Frullate fino ad ottenere una crema omogenea. Assaggiate di sale ed eventualmente correggete.
Sbattete con una frusta elettrica l'uovo e il sale. Lavorate bene fino a quando avrete ottenuto una spuma soffice. Unite l'amido di mais, mischiato al cremor tartaro e al bicarbonato di sodio e continuate a sbattere con la frusta. Versatevi la crema di ricotta e amalgamate bene e delicatamente, dal basso berso l'alto, cercando di non smontare la spuma.
Versate il composto in una teglia da 18 cm di diametro, rivestita da carta forno. Pulite il taleggio e tagliatelo a fettine sottili.
Sistemate le fettine immergendole nell'impasto e coprite la superficie con le fettine di carciofo saltate.
Accendete il forno a 190° e infornate la teglia su un ripiano intermedio del forno.
Cuocete per 50 minuti, controllando che la cottura sia uniforme. Terminato il tempo, spegnete il fuoco e sfornate. Prelevate il tortino dalla teglia, liberatelo dalla carta forno e servitelo, molto caldo.

La base soffice, arricchita dalla morbidezza avvolgente del taleggio, in contrasto con la crosticina di carciofi, renderanno ogni morso una vera espressione di piacere.


Una sfiziosa consistenza per un sapore dolce come quello dei carciofi. Un piatto che si assaggia con gli occhi, che si respira e poi si assapora.

abc

Crema piccante di spinaci e carciofi allo zenzero con croccanti di tofu alla senape

Non sempre un piatto nasce ex novo, in un'illuminazione che verrà assecondata da un'adeguata spesa. A dire il vero sono rare le volte in cui questo succede. Generalmente è l'attrazione che sento per un particolare ingrediente, ortaggio, frutto, cereale o quant'altro, che mi porta a creare una pietanza. E' un po' come quando entro in libreria: posso passare infinite volte davanti ad un libro e non esserne colpita. Ma quella milleduecentotrentottesima volta...... mi rapisce, mi chiama e arriva da me. Così è successo per questi carciofi. Beh, io i carciofi li amo particolarmente e non vedevo l'ora arrivasse la stagione. Nella preparazione della carbonara rivisitata avevo utilizzato la parte più tenera del carciofo. L'avevo fatto tenendo da parte le foglie esterne, quelle più filamentose e meno tenere. L'avevo fatto con una precisa idea: non buttare nulla e sfruttare quello scarto per una sana vellutata. Poi mi sono trovata di fronte a quell'idea e.... è stato più forte di me: l'ho elaborata. Un lavoro che mi è costato due giorni di macchinazioni mentali, ma che ha trovato la forma perfetta. In questo piatto ci sono sapori delicati, tra quelli che preferisco in assoluto.

Ingredienti

Per la crema
70 g di spinaci freschi
80 g di foglie di carciofo
1/2 cucchiaino di zenzero in polvere
peperoncino a piacere
sale
1 cucchiaino di olio evo

Per le polpettine
170 g di tofu al naturale
35 g di senape delicata
3 zeste di limone
una piccola manciata di rosmarino
1 pizzico di sale
2 cucchiai di farina di mais fioretto
olio evo

Prelevate le foglie più esterne dei carciofi, elimenate le spine e sciacquatele. Fatele bollire in acqua salata, a cui avrete aggiunto un po' di zenzero in polvere. Cuocetele fino a farle diventare morbide. Ci vorrà circa mezz'ora. Nel frattempo lavate gli spinaci.
Quando saranno tenere, scolate le foglie di carciofo e fatele raffreddare. Nella stessa acqua di cottura fate sbollentare gli spinaci, per circa 5 minuti. Aiutandovi con un contellino prelevate la polpa dei carciofi, separandola dalla parte filamentosa. Scolate gli spinati e raccoglieteli, senza strizzarli, in un bicchiere di plastica. Unitevi la polpa dei carciofi, lo zenzero in polvere, il peperoncino, e frullate fino ad ottenere una crema liscia. Versate l'olio e frullate ancora per un paio di minuti. Assaggiate ed eventualmente correggete di sale. Tenete da parte.
Tagliate a dadini il tofu e trasferitelo in un bicchierone. Aggiungete la senape, le zeste di limone e il rosmarino. Frullate tutto per qualche minuto, fino a quando tutto sarà diventato una crema omogenea. Aggiungete il sale e proseguite, con il frullatore, per qualche istante. Fate riposare in frigorifero per mezz'ora almeno, in modo che si compatti bene.
Versate su un foglio di carta assorbente la farina di mais. Con l'aiuto di due cucchiaino formate delle quenelle. Posatele sulla farina e, con le mani, fatele ruotare in modo da impanarle completamente e arrotondarle. Fate attenzione che l'impasto sarà piuttosrto morbido.
Fate scaldare un po' d'olio in una padella. Quando sarà ben caldo adagiatevi le polpettine. Se necessario aggiungete ancora un filo di olio, in cottura. Giratele spesso, con delicatezza, in modo da farle dorare uniformemente. Quando saranno croccanti trasferitele su carta assorbente e fatele asciugare dall'olio in eccesso (lo so, non è una vera frittura, ma io sento l'olio anche nelle briciole ^_^).
Scaldate la crema di spinaci e carciodi e mettetela in una ciotolina. Servitela con le polpettine, da gustare rigorosamente con le mani.
Incontro di delicatezze, sapori, consistenze differenti, che legano perfettamente e che si esaltano tra loro.



abc

Rivisitazione di una carbonara di carciofi: ci credereste mai vi dicessi che è delicata?

Dal cosa mai potrebbe stuzzicarmi al punto da farmi venire appetito? al cielo, che illuminaione! a volte passa una mezza giornata, spesso passa un attimo. Questa volta è passato un attimo. Non sempre è semplice dire da dove parta l'idea. Credo che il tarlo sia stato lo spaghetto di riso. Era da diversi giorni che mi ronzava nella testa il desiderio di gustarmelo nella sua avvincente consistenza, ma avevo sempre moderato l'impulso per la mia solita maniaca attenzione nell'assunzione di carboidrati tra pranzo e cena, nei differenti giorni della settimana. Ma questa volta, forse complice la felicità per un tempo strepitoso nella sessione di allenamento, avevo volìglia di coccolarmi un po'. Confesso che ad un certo punto della preparazione ero tentata di spazzolare questa pasta direttamente dalla pentola, con tanto di finger scarpetta (cui cedo spesso, lo ammetto!). Il livello di cremosità che legava gli ingredienti era tale da faticare a resistere. Ma la curiosità di passare allo step successivo, mi ha dissuasa dal farlo. Eh sì, è sempre lei che mi dà forza e stimoli: la curiosità. Non quella infima e pettegola. Quella sana che porta a scoprire e conoscere, sperimentare e correggere. E sono arrivata a questo risultato. Le cocottine sono una scelta obbligata, il sapore è pazzesco, la delicatezza garantita!!

Ingredienti

55 g di spaghetti di riso Basmati
1 carciofo
1/4 di porro
1 uovo
5 g di olio evo + q.b.
10 g di parmigiano grattugiato
zafferano in pistilli
sale
pepe

Pulite e lavate il porro. Asciugatelo e tagliatelo, nel verso della lunghezza, in stisce sottili. Scaldate un filo di olio in una padella e fatelo soffriggere, facendo attenzione che non bruci.
Nel frattempo pulite il carciofo, tenendo solo la parte più tenera (le foglie più esterne le utilizzo per fare le vellutate). Privatelo delle spine interne e della barbetta e tagliatelo a spicchi piuttosto sottili.
Aggiungetelo al porro, sfumatelo con un po' di acqua, salatelo e pepatelo a piacere e fatelo cuocere per circa 10 minuti, fino a quano il carciodo sarà morbido.
Portate a bollore abbondante acqua salata. Immergeteci gli spaghetti di riso, mescolando per districarli bene. Fateli cuocere molto al dente. Quando mancheranno tre minuti circa alla cottura trasferiteli nella padella con i carciofi e il porro. Aggiungete un po' di acqua di cottura, in modo da annegarli leggermente, i pistilli di zafferano, e terminate la cottura, fino a quando l'acqua verrà completamente assorbita. Mi raccomando a lasciarli comunque morbidi. Aggiungete poca acqua alla volta, in modo da controllare la consistenza dello spaghetto.
Sbattete, ora, l'uovo con 5 g di olio, un pizzico di sale e il parmigiano grattugiato. Servitevi di una frusta elettrica e lavorate l'uovo per diversi minuti. Dovrà risultare una crema vellutata.
Ungete due cocotte con pochissimo olio, sistemate nel mezzo di ciascuna la metà degli spaghetti preparati, cercando di allargarli e lasciarli morbidi.
Versate sopra la pasta qualche cucchiaiata di uovo sbattuto. A piacere potrete spolverizzare con parmigiano grattugiato. Io ho ritenuto fosse sufficiente la quantità unita all'uovo.
Infornate a 180° per pochi minuti, facendo gratinare bene in superficie. Regolatevi sul tempo di cottura controllando la consistenza dell'uovo: dovrà essere cotto e rappreso, ma non asciutto. Sfornate quando avrà raggiunto questo livello e servite.
Ovviamente è un piatto che andrà gustato nelle cocottine e, ovviamente, la finger scarpetta è di rigore!!

Non ci sono altre parole per descriverla. Credo diventerà uno dei miei piatti forti ^_^abc

Spezzatino di soia con carciofini in agrodolce e gelatina di soia: dove osano i palati arditi

Per molti giorni ho vagato intorno al desiderio di preparare dei bocconcini di soia. Ovviamente non mi sono fermata fino a quando sono stata catturata da un pensiero: e se li preparassi in agrodolce? E cosa, meglio di un carciofino, sarebbe stato bene nel contesto di gusto di un piatto simile?
La soia richiede condimenti importanti, perché di suo non ha sapore. Quello che è nato da questa idea è un piatto deciso, pungente, da proporre a palati arditi.





Ingredienti

30 g di bocconcini di soia disidratati
2 carciofi
120 ml di aceto bianco
240 ml di acqua
2 cucchiaini di zucchero
300 ml di brodo vegetale
sale
farina di riso
salsa di soia
vino bianco
olio

Per prima cosa preparate i carciofi. Puliteli togliendo le foglie più esterne e le punte e lasciando una parte del gambo. Tagliateli in 4 ed eliminate le barbette interne ed eventuali spine. Portate ad ebollizione l'aceto insieme all'acqua, a mezzo cucchiaino di sale e ai 2 cucchiaini di zucchero. Buttateci i carciofi e fate cuocere per 20 minuti circa a fiamma bassa. Spegnete il fuoco quando saranno morbidi e lasciate raffreddare.
Preparate ora il brodo vegetale (mi raccomando che sia intenso perché la soia ha bisogno di sale per acquisire gusto) e portatelo ad ebollizione. Versateci i bocconcini disidratati di soia e fateli rinvenire per 10 minuti. Spegnete il fuoco e fare riposare per altri 10 minuti. Scolateli e strizzateli, togliendo l'acqua in eccesso. Passateli in un piattino con della farina di riso e fateli rosolare in padella con un filo di olio caldo, a fiamma viva, per un paio di minuti. Sfumate con del vino bianco e abbassate la fiamma. Mentre si insaporiscono preparate la gelatina. Stemperate un cucchiaino raso di farina di riso con 3 cucchiai di liquido agrodolce, in cui avete fatto cuocere i carciofi, e 6 cucchiai di brodo vegetale. Mettete sul fuoco e fate addensare la salsa mescolando bene. Aggiungete 2 cucchiaini di salsa di soia, continuando a mescolare. Quando il composto avrà raggiunto la densità desiderata, spegnete la fiamma e lasciate riposare.
Unite i carciofi alla soia, aggiungendo ancora del vino bianco se risultasse troppo asciutto. Impiattate lo spezzatino, versando sopra la gelatina alla soia. E inizi l'avventura......


abc

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