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Croissant di farro e grano arso al burro vegetale e ripieno di cioccolato

Ormai da tempo, da molto tempo, avevo messo da parte lievito e farina. Troppe salite frapposte tra il desiderio di un buon croissant e....un buon croissant ^_^ Così, rassegnata al battere del tempo, ho atteso che le energie trasmesse agli impasti tornassero ad essere nuovamente quelle positive. Quelle che sono già un passo verso il successo. Alla fine anche la cucina, nella sua concezione più ampia, insegna. Insegna che spesso chiediamo troppo a noi stessi, insegna che per un successo servono decine di fallimenti, insegna l'arte della pazienza, e della costanza, insegna che talvolta è necessario fare un passo indietro, che tutto è vita e va ascoltato e rispettato: tempi, sapori, esigenze. E insegna che poi, non importa dopo quanta attesa, le soddisfazioni arrivano. In un incontro tra sogno e realtà ho sfornato i miei cornetti speciali. Non perfetti, ma sani e appetibili anche per una salutista incallita come me. Che adora la sfogliatura ricca e sconvolgente, ma che non ne sopporta  più neanche l'odore. Ho voluto, ho cercato ed ho trovato il mio burro. E la prossima volta ne aumenterò la dose per ottenere un risultato più stratificato. Vegetale. Sano. Di certo calorico, ma con l'attenuante. Questi croissant hanno il peso di una nuvola e la consistenza dello zucchero filato. E un cuore......un cuore.....un cuore intenso e fondente che strega!! Ingredienti Per l'impasto 300 g di farina di farro integrale 100 g di farina di Tipo 1 5 g di farina di grano arso 30 g di lievito madre secco 75 g di zucchero di canna Demerara 20 g di malto d'orzo 50 ml di olio evo delicato 1 uovo Per il burro vegetale 35 g di burro di arachidi* 75 g di olio di cocco Per il ripieno 100 g di cioccolato fondente 50 g di datteri 25 g di latte vegetale 1 cucchiaino di miele 1 cucchiaio di albume *Preparato con 65% di arachidi, 15% di olio evo e 20% di sciroppo di malto, o miele (più, a piacere, un pizzico di sale) Setacciate le farine insieme al lievito madre e inseritene metà nella ciotola dell'impastatrice. Aggiungete il latte vegetale tiepido, il malto d'orzo, lo zucchero di canna e l'uovo. Iniziate ad impastare, unendo la restante farine, un cucchiaio alla volta. Per ultimo versate l'olio a filo. Lavorate la pasta fino a quando otterrete un impasto incordato. Trasferite tutto in una terrina infarinata, coprite con un foglio di pellicola trasparente e lasciatelo lievitare fino al raddoppio. A me ci sono volute 6 ore. Preparate il ripieno fondendo il cioccolato vegetale insieme al latte. Unite i datteri privati del nocciolo e frullate tutto fino ad ottenere una crema omogenea. Tenete da parte. Raffreddando diventerà una pasta morbida. Sciogliete l'olio di cocco e versatelo sul burro di arachidi. Mescolate energicamente con una frusta fino ad ottenere un liquido omogeneo. Mettete in frigorifero e, ogni 10 minuti, girate, per amalgamare bene le parti che, poco alla volta, si rapprenderanno. Quando il vostro impasto satà lievitato, trasferitelo su un piano infarinato e stendetelo in un rettangolo 2:1. Coprite 2/3 della superficie con il burro, formando uno strato uniforme, quindi piegate il lembo di impasto rimasto pulito verso il centro, e chiudete con l'ultima piega anche la parte imburrata. Effettuate nuovamente la piega a tre nel verso opposto, avvolgete in un foglio di pellicola trasparente il panetto ottenuto e lasciate riposare in frigorifero per 1 ora. Riprendete l'impasto, stendetelo con un mattarello su una superficie infarinata ed effettuate una piega a tre. Impacchettate nuovamente e lasciatelo un'altra ora in frigorifero. Effettuate l'ultimo passaggio con una piega a quattro (prima in due in un verso. poi in due nell'altro) e lasciatelo ancora un'ora a riposo nel frigorifero. Stendete, a questo punto, il vostro impasto in una sfoglia lunga e rettangolare alta circa 20 centimetri. Tagliate i votri triangoli, a mano o con il mattarello sagomato) e sistemate alla base di ciascun triangolo un cucchiaino di farcitura al cioccolato. Arrotolate i triangoli e adagiateli, ben distanziati tra loro, su una placca rivestita da carta forno. Copriteli con un foglio di pellicola trasparente e lasciateli lievitare per 12 ore. Io li ho lasciati per l'intera notte. Accendete il forno e portatelo ad una temperatura di 180°. Nel frattempo mescolate l'albume con il miele e spennellate la miscelasu ciascun croissant. Infornate e cuocete per circa 30 minuti, controllando la doratura della superficie. Quando saranno pronti sfornateli e lasciateli raffreddare su una gratella. Resistere a questo passaggio è cosa assai difficile ^_^ ma è consigliato. Gustatevi i vostri soffici cornetti e, solo quando saranno perfettamente raffreddati, conservate quelli rimasti in un sacchetto ben chiuso, nel congelatore. Volendo potreste congelarli a crudo, prima della lievitazione delle 12 ore. All'occorrenza vi basterà estrarli, lasciarli una notte intera sulla placca e cuocerli al momento. Non serve aggiungere altro. Sapete cosa c'è dentro e non sono conservanti ^_^ Solo bontà, genuinità e taaaaaaaaaaanto sapore!

abc

Bocconcini di pane alla segale: il piacere di concedersi uno sgarro e di condividere amore

Seppur faccia soggettiva difficoltà a resistere di fronte ad una qualsiasi forma di pane, soprattutto se scrocchiosa, ho imparato a tenermi lontana dalla tentazione di addentarne morsi, cambiando un po' le abitudini di alimentazione. L'unica occasione per cui il pane non manca dalla mia tavola è quando ho ospiti. Non posso certo obbligare dei cari amici a privarsi di un piacere simile ^_^ E mai possa accadere che sulla tavola compaia un pane acquistato. Perché, voglio dire, dal momento che debba essere pane, che almeno sia impastato con le mie manine ^_^ Così diventa un'occasione per sperimentare forme nuove (ma non ditelo ai miei ospiti) e per cedere al piacere della rarità, con qualcosa di genuino. Poi volete mettere la gioia del mettere le mani in pasta e di sporcarsi di farina, paciugarsi fino al gomito e ridurre la cucina ad una polveraia che non teme inquisizioni? Questo pane, anche lui, nasce così. Non un'idea precisa. Solo farine selezionate (e buonissime) e tanto amore da far defluire. Sono venuti speciali: fragranti, scrocchiosi, soffici nel cuore e avvolgenti. Sia in un contesto salato..... sia con un bel quadrotto di cioccolato, sanno farsi apprezzare al meglio!!

Ingredienti

225 g di farina Petra 1
75 g di farina di segale Jurmano
mescolae e così suddivise:

Per il poolish
150 g di farina (75% di Petra 1 e 15% di segale Jurmano)
18 g di lievito madre essiccato (naturale)
150 g di acqua

Per l'impasto
Poolish
150 g di farina (75% Petra 1 e 15% di segale Jurmano)
10 g di lievito madre essiccato
60 g di acqua
8 g di sale
22 g di malto di riso

Setacciate e mescolate le farine. Prelevatene 150 g e metteteli in una terrina, insieme allo lievito madre secco. Aggiungete 150 g di acqua e mescolate velocemente fino a quando tutta la farina sia bagnata. Coprite con la pellicola trasparente e lasciate riposare circa 3 ore.
Trascorso il tempo pesate e preparate tutti gli ingredienti che vi serviranno per l'impasto. Io ho eseguito tutto a mano, senza ausilio del Bimby o di qualsivoglia impastatrice.
Unite alla restante farina il lievito e mescolate. Poi unite il poolish. Aggiungete l'acqua e il malto di riso e impastate fino ad ottenere un composto omogeneo. Per ultimo unite il sale. Impastate ancora cercando di dare una consistenza uniforme alla pasta. Risulterà piuttosto appiccicosa, ma evitate di unire altra farina.
Ponetelo in una terrina, copritelo con la pellicola trasparente e lasciatelo lievitare fino al raddoppio. A me ci sono volute circa 4 ore. Quando sarà pronto scoprite l'impasto, trasferitelo su una spianatoia infarinata ed eseguite le pieghe come dimostrato nel video. Lasciatelo riposare ancora una decina di minuti, poi tagliatelo in pezzature a vostro piacere. Io ho ottenuto tanti bocconcini, ma potreste creare anche dei filoncini.



Disponeteli su una teglia coperta da carta forso leggermente infarinata e lasciateli riposare per circa un'ora.
Accendete, quindi, il forno e quando avrà raggiunto la temperatura di 190° infornate e lasciate cuocere per 30 minuti circa.
Controllate che la doratura sia uniforme. Il tempo di cottura potrà variare in base alla dimensione delle vostre forme e in base alle caratteristiche del forno. Regolatevi di conseguenza. Quando sarà pronto, sfornate il vostro pane e lasciatelo raffreddare.
Ecco pronti i vostri bocconcini fragranti, da gustare da soli, oppure da farcire come meglio crediate.

Di certo c'è che la scelta di farine speciali e assolutamente di qualità vi regalerà una indimenticabile esperienza di assaggio ^_^


abc

Panettoncini con noci e gocce di cioccolato: la generosità del maestro e il suo metodo semplice, e di successo

Non glielo dissi, quando mi illustrò il suo metodo. Lo ascoltai parlare con l'umiltà di chi ha solo da imparare, da un maestro come lui. Mi chiese: "Vuoi che ti dica come lo faccio io?". Come poter rifiutare? Con la titubanza di chi ha paura di osare un po' troppo, mi sentii tanto orgogliosa di quella domanda che accettai senza aggiungere altro. Mi scrisse tutto, pesi, quantità, tempi e misure. E alla fine chiusi gli occhi e feci mie quelle dosi, quei procedimenti, quegli ingredienti. Poi mi svelai. In realtà non sono nuova a questo tipo di preparazione. Solo che sono passati due anni da quando provai e confezionai i miei piccoli capolavori. E in questi due anni l'assenza è legata a salite decisamente ripide e a fatiche inestimabili, che hanno tolto le energie da poter dedicare a lavorazioni così laboriose. Forse questa associazione di pensieri, più che la paura di affrontare la difficoltà della preparazione, mi ha spaventato, all'inizio. Ma ho accettato la sfida, cogliendo l'occasione d'oro. Ho rivisitato a modo mio qualche dettaglio, come l'utilizzo della margarina, il latte di avena e la farcitura. Ho lasciato che il tempo della lievitazione non fosse mai abbastanza, idratando (ohimè per errore, ma con successo) la biga oltre il 100% e mostrando la mia gratitudine per ogni piccolo movimento di questo impasto. Prima infornata dell'anno. Non credo ne farò ancora molte, ma il mio sorriso di gratitudine, riflesso in queste meraviglie, è tutto per quel maestro così ricco di insegnamenti preziosi e di un sapere genuino, che va rispettato e apprezzato.

Ingredienti

Per il poolish
110 g di acqua a 27°
10 g di lievito madre secco
80 g di farina per dolci (io Antico Molino Rosso)

Per l'impasto
Poolish
650 g di farina per dolci (io Antico Molino Rosso)
180 g di margarina + q.b. per la superficie
130 g di zucchero grezzo di canna
130 g di gherigli di noci
135 g di gocce di cioccolato
120 ml di latte di avena a temperatura ambiente
4 uova + 2 tuorli a temperatura ambiente
15 g di lievito madre secco
6 g di sale
la scorza di un arancio
1 fiala di essenza di vaniglia

Setacciate la farina per il poolish con il lievita madre secco. Versate l'acqua tiepida e mescolate fino a quando si saranno amalgamate. Coprite con un foglio di pellicola trasparente e lasciate che lieviti per 11 ore circa. Io ho impastato alle 8.30 del mattino.
Quando sarà trascorso il tempo, troverete una pasta gonfia, piena di bollicine. Il vostro poolish sarà pronto. Passiamo all'impasto, che ho effettuato alle 19.30.
Preparate tutti gli ingredienti sul vostro tavolo di lavoro. Ricordate che uova e latte andranno utilizzati a temperatura ambiente.
Setacciate i 650 g di farina con i 15 g di lievito madre secco. Sbattete le uova e i tuorli con lo zucchero, la scorza dell'arancio grattugiata, l'essenza di vaniglia, il burro e il sale. Quando saranno ben omogenei aggiungete circa la metà della farina e incorporatela, formando una pastella.
Aggiungete, quindi, il poolish e poca farina alla volta fino a terminarla, alternandola con il latte tiepido, aggiunto a filo. Controllate che l'impasto sia ben idratato, ma non troppo liquido. Eventualmente regolatevi con la quantità di latte. Quando avrete formato un impasto omogeneo, unite le gocce di cioccolato e i gherigli di noci spezzettati. Impastate bene, cercando di non surriscaldare troppo l'impasto. Io ho usato il Bimby, perfetta sarebbe una planetaria. Per chi lavorasse a mano, il compito sarebbe decisamente impegnativo.
Dovrete ottenere una pasta molto elastica. A questo punto preparate i pirottini da panettone. Io ho usato quelli da 100 g.
Prelevate un pugno di impasto alla volta e lavoratelo con le mani, attocigliandolo su se stesso ripetutamente. Posatelo in un pirottino. Continuate fino a terminare la pasta. Verranno circa 15 pezzi. Fate attenzione che la quantità non superi la metà dello stampo, se no fuoriescerà come un fungo atomico ^_^
Lasciate lievitare per 12 ore in luogo fresco. Io li ho lasciati per tutta la notte. AL mattino seguente, ore 8.30, praticate con meticolosa attenzione un taglio a croce su ciascuna superficie. Cospargete il taglio con un po' di margarina e infornate, a 170°, per circa 35 minuti. Il tempo di cottura dipenderà dal vostro forno.
Aiutatevi con uno stuzzicadente per verificarne la cottura.
Quando satanno cotti sfornateli.
Lasciateli raffreddare a testa in giù (e qui date il via alla vostra fantasia! Io li ho infilzati alla base con uno spiedo e li ho allineati sullo stendibiancheria) per almeno un paio d'ore. Se doveste confezionarli, fate attenzione che siano completamente freddi, in modo che evitino di rilasciare umidità, che genererebbe muffa.
A questo punto procedete al taglio e all'assaggio.


" Mentre lo addentavo sentivo la dolcezza del cioccolato.. Qua e là la croccantezza delle noci... Tutto ciò ha fatto sì che a un morso ne seguisse un altro, un altro ancora.. sempre più grosso ... Finito ^_^"

Testimonianze che emozionano.

abc

Pane di segale in versione prova e in veste ufficiale: il valore di un pensiero, il piacere della condivisione

Un grande amico, persona vera e sincera che ha sempre creduto in me e che ha sempre fatto di tutto per spronarmi a dare un abito a quella che lui definisce capacità. Maestro nell'arte culinaria, soprattutto nei lievitati, in cui si cimenta e si diverte regalando costantemente innovazioni, capolavori e golosità genuine. Sapori di casa. Uomo di grande generosità, discreto e rispettoso. Ha il sapore della sua terra il pacco che giunge alla mia porta. Un pacco dal peso importante, sia fisicamente, sia emotivamente. Non ci saranno mai grazie sufficienti a ricompensare tutto quello che è.... ma lui non li vuole neanche i grazie, non vuole ricompense. Posso allora dare valore ad ognuno dei suoi consigli, dei suoi pensieri, dei suoi omaggi..... E parto da qui. Questo pane è definito in doppia versione perché la forma ufficiale, condivisa con la grande compagnia del lago presentata nel racconto del cheesecake alle pesche e pompelmo, è stata preceduta da una versione di prova, più idratata. Ve le illustrerò entrambe, mostrandovi le differenze. Personalmente preferisco la forma ufficiale.... ma la farina di segale, farina Jurmano, è magica di suo.... Maestro, questo è per te!

Ingredienti

Versione idratata al 60%
220 d di farina di seglae Jurmano
80 g di farina 0 di Manitoba
10 g di sale
6 g di olio evo
7 g di lievito madre secco (io Antico Molino Rosso)
2 g di malto d'orzo (io Antico Molino Rosso)
180 g di acqua

Versione idratata al 45%
330 g di farina di seglae Jurmano
120 g di farina 0 di Manitoba
15 g di sale
10 g di olio evo
9 g di lievito madre secco (io Antico Molino Rosso)
3 g di malto d'orzo (io Antico Molino Rosso)
200 g di acqua

Miscelate le due farine con il malto e il lievito madre. Unitene la metà nell'acqua e create una pastella cremosa. Aggiungete l'olio, il sale e incorporate, poco alla volta, la rimanente farina.
Infarinate una terrina di vetro e ponete l'impasto. Coprite con un foglio di pellicola trasparente e lasciate lievitare in un luogo tiepido per 8 ore circa.
Quando avrà raddoppiato di volume prelevatelo, lavoratelo velocemente su una spianatoia infarinata, dategli una forma tonda e ponetelo su una teglia infarinata, coperto da una spolverata di farina, pronto per la seconda lievitazione. Lasciatelo riposare per circa 3 ore (per l'impasto meno idratato ho atteso poco più di 1 ora, con un ottimo).

Seconda lievitazione
dell'impasto idratato al 60%
Seconda lievitazione
dell'impasto idratato al 45%
Portate il forno ad una temperatura di 210° e cuocete per 30 minuti.
Regolatevi in base al vostro forno, ricordando che ogni forno ha le proprie caratteristiche.

Sfornate e fate raffreddare le forme prima di procedere al taglio e.... all'assaggio!


Impasto idratato al 45%
Impasto idratato al 60%


Qui vi illustro le forme e i tagli delle due versioni. Ovviamente la forma di prova, essendo maggiormente morbida, ha richiesto una lavorazione ed una forma differente per mantenersi in cottura.


Impasto idratato al 60%
Impasto idratato al 60%



Compatto, ma leggero. Saporito, ma digeribile. E' stato decisamente apprezzato e sarà certamente una versione collaudata da ripetere!
Impasto idratato al 45%
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