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Marinatura di seppie e zucchine al basilico con patate in panatura di pistacchio: monocromie di sapori poliedrici

Cedo sempre volentieri ad un buon piatto di pesce. Mi piace la sua delicatezza, mi piace la leggerezza e mi piace come si presta ad essere interpretato, vestito e insaporito. Per le seppie provo un'attrazione totale: è difficile trovare un modo in cui non mi piacciano, la sua consistenza rappresenta metà della riuscita del piatto. Farcite, al forno, in una croccante panatura, su spiedino, in casa mi diverto sempre, anche se, quando scelgo di gustarle in qualche ristorante, cedo sempre alla semplicità di un salto sulla piastra.
Questa volta la mia seppia volevo regalasse freschezza. Che non vuol dire solo piatto non caldo, ma vuol dire piatto ricco di sapori leggeri e rinfrescanti. Un inno all'estate, con questi compagni di scena. Le zucchine della mamma e il basilico del mio piccolo vaso, un incanto. E la patata rossa dell'orto di famiglia, in quella panatura di pistacchi di Bronte.... cheddire, non è la morte sua?
Ho messo insieme tutto, in un giorno in cui il tempo rappresentava un lusso. La marinatura concede tempi di gestione generosi e variabili. E, alla fine, incastrare tutto e assaporarne la meraviglia è soddisfazione allo stato puro.

Ingredienti

2 seppie di media grandezza
10 foglie di basilico fresco
1 cucchiaino di miele di tiglio
1 cucchiaio di semi di zucca
1 cucchiaio di olio evo
sale rosso di Cipro
pepe mix Creolo
2 zucchine chiare
1 patata rossa media
1 cucchiaio di pistacchi di Bronte

Cuocete a vapore le seppie, precedentemente pulite. Nel frattempo preparate la marinatura, tritando le foglie di basilico lavate e asciugate, con i semi di zucca. Versate tutto in una terrina e unite il miele, l'olio, il sale e il pepe. Mescolate bene.
Quando le seppie saranno cotte, tagliatele a striscioline e, ancora calde, mettetele nella marinatura.
Lasciatele raffreddare, in modo che assorbano bene tutti gli aromi.
Sbucciate la patata rossa e tagliatela a fettine spesse circa mezzo centimetro. Io generalmente le lascio a mollo in acqua, in modo che perdano un po' del loro amido. E' una mia fissa, quindi sentitevi liberi di saltare questo passaggio.
Cuocetele a vapore per pochi minuti, in modo che si ammorbidiscano appena. Nel frattempo tritate i pistacchi piuttosto finemente e rovesciateli su un foglio di carta assorbente. Passate ciascuna fettina di patata sul trito, premendo leggermente, prima da un lato, poi dall'altro. Tenetele da parte.
Mondate e lavate le zucchine, quindi tagliatele in bastoncini approssimativamente delle stesse dimensioni delle seppie. Cuocete anche queste a vapore, facendole appena ammorbidire, quindi unitele alle seppie. Mescolate bene e fate raffreddare tutto.
Quando avrete impanato tutte le fettine, scaldate un filo di olio in una padella antiaderente e fare rosolare le patate da entrambi i lati.
Sistemate le patate su un piatto, quindi accompagnate con l'insalata di seppie e zucchine.

Servite e gustate la semplicità e la freschezza di questo piatto. Mono nella cromaticità, poliedrico nei sapori.

Adatto da preparare con anticipo, acquisirà maggior sapore con il prolungamento del tempo di marinatura. Non abbiate timore ad avanzarne, anche se di forza, quella sì, ne servirà abbastanza!!

abc

Agrodolce di peperoni e pera al miele: questioni di gusto, audacia e di esaltazione dei sapori stagionali

In un lontano giorno di giugno, alle prese con un pensiero di pranzo e deliziata dalla presenza di carnosissimi peperoni in frigorifero, mi approcciai ad una preparazione insolita, che prontamente documentai con uno scatto su Instagram. Fu un'idea estemporanea, tanto che mi dissi che ci avrei provato, poi, eventualmente, avrei perfezionato la proposta e l'avrei condivisa. Confesso che è passato più tempo dal giorno in cui questo passaggio è avvenuto ad oggi, giorno della condivisione, piuttosto che da quel primo assaggio al momento della replica, con perfezionamento (tutto, sempre, documentato). I sapori insoliti sono pane per i miei denti. Mi piace molto inserire la frutta nelle pietanze salate e mi piace accostare il dolce al salato. Ho un particolare debole per l'aceto di mele, delicato, prezioso per le sue proprietà, leggero e rispettoso dei sapori che accompagna. Trovo sia perfetto per le marinature. Così ecco che ho trasformato un trittico di peperoni, nelle sue variopinte accezioni, in una pietanza fresca, saporita e piacevole. Aromatizzata con erbe di stagione e addolcita dalla presenza del miele e della pera. Ma di carattere, perché è condizione necessaria per la perfetta riuscita di un esperimento.
Accompagnato con un buon formaggio delicato è un piacevole piatto estivo che appaga il palato e riserva una coccola di benEssere al nostro corpo e al nostro spirito.

Ingredienti

1 peperone rosso
1 peperone giallo
1 peperone verde
2 pere Abate
75 ml di aceto di mele bio
2 cucchiaino di miele di castagno
25 ml di olio evo
10 foglie di basilico fresco
10 foglie di salvia fresca
pepe mix creolo
sale rosso di Cipro

Lavate bene le pere e i peperoni. Asciugateli. Eliminate i piccioli dai peperoni, apriteli, svuotateli da tutti i semi e dalle parti bianche interne e tagliateli a julienne. Fate la stessa cosa con le pere.
Preparate la marinatura mescolando il miele, l'aceto di mele, l'olio insieme al pepe e al sale rosso. Una volta che l'emulsione sarà pronta versatela sulla julienne di peperoni e pere. Mettete tutto in una padella e spostate sul fuoco.
Fate cuocere a fiamma medio bassa, per circa 40 minuti, mescolando di tanto in tanto, in modo che la marinatura bagni uniformemente la massa. Nel frattempo lavate le foglie di menta e basilico, asciugatele e spezzettatele. E' importante non tagliarle per preservarne gli aromi.
Unite tutto in padella, coprite con un coperchio, e procedete con la cottura. Non dovrà diventare tutto troppo morbido, per cui regolatevi di conseguenza: potebbe volerci anche meno tempo di quello indicato.
Spegnete il fuoco e, lasciando la padella coperta, fate raffreddare completamente. Più tempo rimarrà in marinatura, maggiore sarà il sapore acquisito. Potrete conservare il tutto in frigorifero per giorni: verificherete di persona l'intensificarsi di sapori, con il passare del tempo.
Servite il mix di peperoni e pera accompagnandolo con un formaggio a scelta. Io ho optato per una delicatissima robiola di capra, con un po' di semi di sesamo e un filo di miele di castagno. Ma anche un pecorino stagionato o qualsiasi forma a piacere, sempre con del miele dal sapore intenso come quello di castagno, sarà perfetto per trasformare un semplice piatto in pietanza perfetta.

E, sia mai che, nel desiderio di conservare in vasetto un sapore estivo, vogliate mettere tutto sotto vuoto! ^_^ Questo agrodolce si presta alla perfezione!abc

Spiedini di asparagi marinati su chips di tofu speziato: fate le vostre scelte e poi rivoluzionatele

Vi capita mai di desiderare un ortaggio in una forma differente? Abituati a cucinare le carote in un modo, le patate in un altro, gli spinaci in un altro ancora, arriva il momento in cui la forma determina il sapore. Ma se con ortaggi come patate, carote, spinaci, zucchine la sfida non è poi così difficile, come ce la caviamo con gli asparagi? Ecco cosa mi ha portato a questo piatto. Adoro gli asparagi e li adoro anche, semplicemente, cotti al vapore e conditi con due gocce di limone. Ma volendo pensare a qualcosa di sfizioso, ecco che ho avvertito il richiamo di una marinatura. Sapori intriganti che richiedono, però, una magia anche nella presentazione. Così ecco che, su un letto di chips di tofu ho immaginato i miei spiedini. Che poi vai a pensare di infilzare degli asparagi: se troppo spessi, non si arrotolano, se troppo fini, si sfaldano. Beh, ci ho voluto provare, testarda e caparbia come so essere e il risultato.... valutatelo voi.
Rimane un piatto leggero, completo, sfizioso e versatile. Per me è stato un piatto unico, piacevole al palato per i suoi aromi e gradevole nel contrasto di consistenze. Ma sorprendentemente semplice. Una coccola a regola d'arte per chi, come me, sceglie la genuinità senza separarsi dal piacere del buono. E, per i non amanti del tofu, le possibilità rimangono comunque infinite ^_^

Ingredienti

Per gli spiedini
15 asparagi
1 cucchiaino di miele di tiglio (malto di riso per la versione vegana)
1 cucchiaino di olio evo
1 cucchiaino di mosto cotto
1 cucchiaino di rosmarino fresco tritato
sale rosso delle Hawaii
qualche goccia di tabasco

Per le chips
90 g di tofu al naturale
sale nero di Cipro
pepe
paprika dolce

Pulite gli asparagi, eliminando la parte più coriacea e cuoceteli al vapore, fino a quando saranno morbidi, ma non troppo affinché non si sfaldino. Lasciateli intiepidire (ma non raffreddare, completamente!).
Preparate la marinatura tritando il rosmarino e mescolandolo al miele, all'olio, al mosto, al tabasco e al sale rosso.
Avvolgete su loro stessi gli asparagi, formango delle girandole e infilzateli in 5 spiedi (3 per spiedo). Ci vorrà un po' di pazienza, ma la pazienza è la virtù dei forti ^_^
Sistemate gli spiedi su una teglia coperta da carta forno e spennellateli con la marinatura. Lasciate riposare tutto per circa un'ora, il tempo necessario per preparare (con calma) le chips di tofu.
Prendete il panetto e tagliatelo in due diagonalmente. Ricavate, quindi, delle fettine spesse un paio di millimetri al massimo. Si raglia facilmente, per cui sarà sufficiente una semplice lama di coltello e un po' di accuratezza ^_^
Sistemate le fettine ottenute su una teglia, anch'essa ricoperta con carta forno, e procedere al condimento, con sale nero, pepe, paprika e tutti i  gusti a voi congeniali. Girate le fettine e condite anche dalla parte opposta.
   Accendete il forno e portatelo alla temperatura di 190°. Infornate il tofu e fatelo cuocere per circa 15/15 minuti (dipenderà dal vostro forno), possibilmente in modalità ventilata. Girate, quindi, le cialde e proseguite con la cottura per altri cinque minuti, fino a quado saranno croccanti e dorate. Estraete la teglia e infornate gli spiedini, che lascerete cuocere una ventina di minuti, il tempo necessario affinché inizierà a crearsi una lieve caramellatura. Capovolgete le spirali di asparago e procedete con altri 5 minuti di cottura.
Lasciate raffreddare le chips. In questo modo acquisiranno croccantezza. Trasferitele, quindi, su un piatto.
Quando gli asparagi saranno pronti, sfornateli e adagiateli sul tofu.

Servite e deliziatevi.

Leggeri, fragranti e inebrianti, si prestano molto bene per un pranzetto light, ma anche come sfizioso antipasto, da gustare rigorosamente con le mani ^_^
Tornare bambini e scoprire il cibo senza lo zampino del galateo è sempre un'esperienza da vivere in pienezza!


abc

Filetti di sgombro in marinatura agrodolce: inevitabili cambiamenti nel percorso verso la consapevolezza

Fino a qualche anno fa associavo alla parola sgombro l'immagine di un filetto pulito, lavorato e pigiato dentro una scatoletta di latta, sotto una notevole quantità di più o meno pregiato (chi può dirlo?) olio di oliva (chi può dirlo?). Solo a raccontarlo mi sento parte di quella cerchia di bambini americani a cui Jamie Oliver, nella sua campagna di sensibilizzazione sull'educazione alimentare nelle scuole, insegnò che la patata ha una forma ben diversa da quella che loro conoscono come bastoncino di media lunghezza dalla consistenza tipica della frittura. Se me ne vergogno? Me ne vergognerei se non avessi acquisito consapevolezza nel tempo. In fondo quelle scatolette in casa non entrano più, qualsiasi sia il genere di contenuto che includano. Certo anche il pesce fresco, ormai, ci trae in inganno. Ma si cerca di leggere le etichette, verificare la provenienza e il tipo di conservazione. Anche quello che dovrebbe essere un salutare salmone, nasconde grandi insidie: la maggior parte del salmone che si trova sui banchi è d'allevamento. In altre parole: è veleno! Così ecco che, in un mondo dove il biologico dovrebbe essere normalità e viene invece proposto come prodotto elitario, in una realtà in cui per soddisfare la richiesta di mercato si predilige la quantità alla qualità, nel mio piccolo cerco di fare delle scelte. Lo sgombro è un pesce azzurro dalle spiccate proprietà utrizionali. E' ricco di Omega 3 e di proteine facilmente digeribili, ha un modesto apporto calorico, ed ha un sapore particolare, che rende piacevole ogni pietanza. Per quelle volte in cui mi concedo una fronte proteica differente dalle alternative vegetali, credo che questo piatto sia all'altezza delle aspettative, leggero, saporito e delicato.

Ingredienti

1 sgombro (sfilettato)
1 cucchiaio di miele di tiglio e castagno
1 cucchiaio di olio di riso
2 cucchiai di aceto di mele
8 foglie di salvia
sale rosso di Cipro

Preparate la marinatura mescolando in una terrina il miele, l'olio di riso, l'aceto di mele, il sale e le foglie di salvia, lavate e spezzettate.
Eliminate, con l'aiuto di una pinzetta, le lische dallo sgombro, quindi sciacquatelo e immergetelo nella marinatura. Lasciatelo insaporire per almeno 4 ore. Potreste anche lasciarlo tutta una notte o prepararlo la mattina per la sera. Più rimarrà in marinatura, più renderà in cottura.
Trascorso il tempo scaldate una padella. Adagiate i filetti di sgombro dalla parte della pelle e lasciate cuocere, a fiamma viva, per 4 minuti circa. A questo punto abbassate la fiamma, girate i filetti e continuate la cottura, aggiungendo, poco alla volta, il liquido di marinatura. Lasciate glassare bene i filetti e correggete, eventualmente, con del sale.
Non ci vorrà molto tempo affinché risultino cotti.
Serviteli accompagnati da semplici verdure, appena saltate in padella o cotte al vapore.

   Semplicità e leggerezza, sono l'imperativo per questo delizioso incontro di sapori.


E cosa dire del sapore di quelle terribili scatolette? Non vogliatemene, non obbligo alcuno a cambiare strategia, ma di fronte a tanta semplicità non resta che chiedersi perché no?


Basterebbe così poco..... ^_^









Ricordate che sapersi ascoltare e sapersi concedere del tempo
è la scelta che fa la differenza
PerCorso di BenEssere

Affidatevi a Mai Soli nel Mondo
Scegliete il vostro benEssere
abc

Spezzatino di tofu marinato con salsa di sedano e noci: per chi la chiama diffidenza, per chi si lascia conquistare

Palati diffidenti, siete pronti? Se siete riusciti ad abbattere la barriera della diffidenza da tofu e a cliccare sul titolo del post, allora sarete pronti a sfidare i vostri pregiudizi e a gustare un piatto saporito, sfizioso e delicato. Oltre che leggero ^_^ E se proprio il tofu non vi conquisterà..... preparatevi questo deliziosissimo piatto con i bocconcini di qualsiasi altra cosa desideriate.
Io continuo a divertirmi nell'interpretare questo panetto bianco e insapore e a dargli forma, colore, gusto e carattere. Questa volta non ci ho studiato sopra più di dieci minuti. Il tempo di capire che il piatto avrebbe appagato il mio desiderio e soddisfatto le mie aspettative e mi sono trovata a lavare, sminuzzare, tritare, tagliare, miscelare, saltare e insaporire. E poi, finalmente, a gustare. I sapori sono pazzeschi, in un'alternanza di dolce e salato, di pungente e avvolgente, di morbido e croccante. Questa salsina agrodolce accompagna superbamente il piatto e lo lega alla perfezione a qualsiasi contorno di verdure vogliate accostargli.
Non riesco a trovare un solo motivo per cui dare ragione a chi sostenga che il tofu sia un alimento immangiabile. Sfoderate gli attrezzi e lavorate i più semplici ingredienti: non potrete che rimanere soddisfatti.

Ingredienti

90 g di tofu al naturale
3 cucchiaini di salsa di soia
1 cucchiaino di mosto cotto
1/2 arancia (succo)
1/2 cucchiaino di farina di mandarino (sempre lei)
1 spicchio d'aglio
1 cucchiaio di olio evo + q.b.
1 costa di sedano
3 noci
1 cucchiaino di capperi sotto sale
2 cucchiaini di uvetta

Iniziate preparando la marinatura: mescolate la salsa di soia con il mosto cotto, il succo d'arancia, la farina di mandarino e lo spicchio d'aglio schiacciato (lasciandolo con la buccia il sapore rimarrà più delicato). Tagliate il tofu a dadini di circa 1 centimetro di lato e immergetelo nella marinatura. Mescolate delicatamente, in modo che tutto il tofu venga coperto, quindi coprite con un foglio di pellicola trasparente e lasciate riposare, in frigorifero, per 5 ore.
   Pulite la costa del sedano, togliendo i filamenti. Quindi tagliatela a pezzi piccoli, che inserirete in un bicchierone da minipimer. Unite i gherigli di noce, i capperi sciacquati e l'uvetta.
Frullate tutto, unendo un cucchiaio di olio evo, fino ad ottenere una crema omogenea. Tenetela da parte. In questo modo i sapori legheranno tra loro.
Trascorso il tempo della marinatura fate scaldare una padella con un fil di olio. Quando sarà ben caldo trasferite il tofu, scolato dal liquido, e fatelo saltare a fiamma viva. Unite, poco alla volta, la marinatura, facendola sfumare.
Una volta che i dadini saranno rosolati su tutti i lati, unite la salsa al sedano e fate insaporire tutto per pochi attimi.

A questo punto trasferite tutto in un piatto, accompagnate il tofu con verdure a piacere e gustate in pienezza il vostro spezzatino.

Io ho creato un contorno con insalata scarola, piselli e porro, saltati in padella con un filo di olio e pochissimo sale. Semplice, perché l'aroma del piatto non richiede grandi strutture di sapori.


abc

Salmone marinato al lime e timo con pistacchi e spinacini freschi e una vittoria in tasca

Grande confusione in questi giorni: lo stomaco è un po' capriccioso e faccio davvero fatica a capire cosa desideri, quanto meno per stuzzicarlo e gratificarlo. Così succede che la ruota degli ingredienti giri per ore, prima di fermarsi sul prescelto. E poi, una volta definito, perché non può essere così semplice, ecco i ripensamenti, gli interrogativi su come trasformarlo, con cosa accompagnarlo. Insomma..... dire che questo piatto sia nato un po' in maniera estemporanea non è una grande novità, visto che la maggior parte dei miei piatti sono espressione di un preciso e temporaneo stato d'animo, ma questo salmone ha preso forma, la vera forma, strada facendo, girandolo e rigirandolo tra le mani e guardandolo da ogni prospettiva. E vi dirò che il mio stomaco mi ha dato una bella pacca sulla spalla: grande lavoro, Cuocherellona ! E se lui esulta..... esulto anche io!

Ingredienti

1 trancio di salmone
4 rametti di timo fresco
4 foglie di salvia
15 g di pistacchi tostati non salati
1 lime
100 g di foglie fresche di spinaci
olio
sale

Sciacquate il salmone, privatelo della pelle e tagliatelo a cubetti.
Preparate la marinatura grattugiando la scorza di mezzo lime in una boule. Aggiungete 1 cucchiaio di olio evo, la salvia, precedentemente lavata ed asciugata, tagliata a listarelle e il timo. Spremete mezzo lime e unitelo al composto. Aggiungete sale a piacere e mescolate tutto.
Unite il salmone tagliato e mescolate bene e delicatamente con le mani affinché tutto il condimento si distribuisca uniformemente. Coprite con la pellicola trasparente e lasciate marinare in frigo per almeno un'ora.
Nel frattempo lavate le foglie degli spinaci e passatele in padella, in poco olio, per un paio di minuti, salandole a piacere. Trasferitele subito in un piatto cercando di mantenerle intatte e fate raffreddare. Sgusciate i pistacchi, privateli della loro pellicina e tritateli. Fateli saltare in padella nel fondo lasciato dagli spinaci per pochi istanti, a fiamma moderata.
Riprendete il salmone e pulitelo dalla marinatura. Tritate gli aromi della marinatura stessa nella padella con i pistacchi e fate insaporire per un paio di minuti. Alzate quindi la fiamma e buttate in padella il salmone, facendolo saltare per pochi istanti, in modo che s formi una crosticina croccante.
Componete il piatto sistemando a raggiera gli spinaci, sopra cui metterete le fettine ottenute dalla rimanente metà del lime e nel mezzo i bocconcini di salmone.

Guarnite con foglioline fresche di spinaci e qualche rametto di timo.

Servite e deliziatevi: cuore crudo, esterno croccante..... si sciolgono in bocca e rapiscono letteralmente!!

abc

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