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Gnocchi di ricotta aromatizzati alla salvia: incontro “tradizionativo” tra sapori distinti

Era veramente tanto tempo che desideravo creare una versione, ovviamente pensata nei dettagli, degli gnocchi di ricotta. Come spesso faccio,  chiudo gli occhi e immagino ingredienti legarsi fra loro e solo quando la scena è un perfetto sincronismo di parti, apro gli occhi e mi metto all'opera. Impasto delicato e incontra un condimento deciso. Impasto aromatizzato, che mette insieme piatti diversi in un'unica forma. Condimento in contrasto di consistenza e di carattere. Amo particolarmente il gusto della salvia, che nei ricordi di bambina era padrona, con il burro fuso, nell'insaporire tortelli o gnocchi. E amo terribilmente gli gnocchi alla romana per quell'interazione tra semolino, latte e noce moscata. Perché, allora, non legarli e farli rivivere insieme? Risultato all'altezza delle aspettative: ancora una volta i sapori di sempre sotto una nuova veste, tradizione e innovazione. Ancora una volta palato appagato.

Ingredienti

Per gli gnocchi
100 g di ricotta vaccina freschissima
20 g di parmigiano
4 foglie di salvia
1 tuorlo d'uovo
80 g di semola di grano duro (semolino)

Per il condimento
1/2 pera Abate
100 ml di Lambrusco dell'Emilia
10 g di mandorle pelate
olio evo
sale

Tritate il parmigiano con la salvia, precedentemente lavata e asciugata.
Aggiungete la ricotta, il tuorlo d'uovo e mescolate fino ad ottenere un composto omogeneo. Io non ho aggiunto sale perché per me era sufficiente il sapore del parmigiano. Assaggiate e valutate secondo il vostro gusto. Versate il semolino su una spianatoia, a fontana e aggiungete nel mezzo la crema di ricotta e salvia.
Impastate fino a quando la farina sarà completamente incorporata. Formate un panetto e lasciate riposare in frigorifero, avvolto in una pellicola, per mezz'ora circa.
Riprendete l'impasto e iniziate a lavorarlo formando un filone, che taglierete in 4. Lavorate ogni filone ricavando dei salamini dal diametro di circa 1 centimetro. Aiutandovi con della farina affinché non attacchino, tagliate gli gnocchi della lunghezza preferita (io li ho tagliati di circa un paio di centimetri), e sistemateli in un piatto piano o su una superficie piatta, precedentemente infarinata.
Mettete sul fuoco l'acqua di cottura e, in attesa del bollore, occupatevi del condimento.
Tagliate in quadrotti la mezza pera e fatela saltare in padella con un filo di olio caldo, a fiamma viva, per qualche minuto, fino a quando dorerà. Aggiungete il vino e insaporite con il sale, a piacimento. Abbassate la fiamma e fate consumare il vino. Aggiungete quindi poca acqua alla volta, in modo che continuino a cuocere rimanendo morbide.
Fate cuocere gli gnocchi nell'acqua salata. Da quando inizieranno a venire a galla contate un minuto e poi, con una schiumarola, scolateli e versateli nella padella con le pere.
Saltate a fiamma viva aggiungendo un po' di acqua di cottura e le mandorle tritate.
Impiattate, grattatevi sopra del parmigiano e passate sotto il grill del forno per una decina di minuti (per questa funzione io mi avvalgo del forno a microonde). A questo punto non vi resta che servire e gustare.

Io sto già pensando a come condire i prossimi.... perché ovviamente delle due porzioni pediatriche una riposa nel congelatore..... : )
abc

Polpette di salmone in canestro di Carasau: il mare incontra l’isola e si tinge d’oriente

Avete presente quel desiderio di deliziarvi con un particolare sapore, cercandone una rivisitazione accattivante? Bene, questo piatto nasce da qui. Mi scuso per quel terribilissimo dettaglio di ogni foto.... ma dovete sapere che, a meno che non abbiate una dozzina di braccia autonome e indipendenti che possano fare una dozzina di cose contemporaneamente senza intralciarsi l'un l'altra..... dedicate attenzione alla preparazione di questa cialda di Carasau. La mia ha semplicemente cotto un po' troppo. Va beh, dai, sarò sincera: si è carbonizzata!! Sdrammatizzo? Forse era invidiosa del colorito della mia pelle post giornata al lago. In ogni caso... prestate attenzione, stiamo parlando di una sfoglia sottilissima molto molto cagionevole! L'accostamento con le pere, questa volta nostrane in una Abate classicissima, l'ho trovato molto gradevole.

Ingredienti

140 g di salmone fresco pulito
20 g di olive (io taggiasche)
10 g di crusca di grano (ma va bene anche del pangrattato)
1 spicchio d'aglio
paprika dolce a piacere
1 rametto di rosmarino
sale
olio evo
1 foglio di pane Carasau
1 pera Abate

Pulite il salmone dalla pelle e dall'eventuale lisca. Sciacquatelo, asciugatelo e tagliatelo a tocchetti.
Inseritelo in un boccale (io uso il Bimby) con il rosmarino lavato, asciugato e liberato dal suo rametto, ago per ago, l'aglio, la paprika, le olive e la crusca di grano.
Tritate tutto fino ad ottenere un composto omogeneo. Aggiungete sale a sufficienza e secondo il vostro gusto.
Formate delle polpette di circa 5 cm di diametro (con questa quantità di impasto vi verranno circa 8 polpette di queste dimensioni). Fatele rosolare in padella con un filo d'olio a fiamma moderata, girandole in modo da farle cuocere uniformemente. Basterà un quarto l'ora circa. A questo punto dedicatevi alla cialda di Carasau.
Mettete a bagno in una miscela di 3/4 di acqua, 1/4 di olio evo, sale e paprika un quadrato ottenuto dalla sfoglia di Carasau. La grandezza sarà soggettiva: io ho creato un quadrato di 20 cm circa di lato. Lasciatelo in ammollo per qualche minuti, fino a quando sarà completamente morbido.
Prelevatelo, scolatelo bene e tamponatelo con un canovaccio per togliere l'acqua in eccesso. Sistematelo in una ciotola o in una fondina (io ho piatti molto fondi e mi sono servita di quelli). Fate cuocere circa 10/15 minuti in forno a 180°, MA CONTROLLATE LA COTTURA : )
Quando sarà piuttosto dorato estraetelo dal forno. Se il bordo sarà croccante e il fondo umido, sfilatelo dalla fondina, capovolgetelo sulla griglia del forno e fatelo tostare ancora per qualche minuto.
Ora divertitevi ad assembrale il piatto. Questa volta la pera l'ho tagliata a mano, ma potrete aiutarvi con una mandolina.
Io ho gustato le polpette appena tiepide e sono rimaste morbidissime. A voi la scelta secondo il vostro gusto....

Se preparate più piccole possono essere proposte come sfizioso appetizer!abc

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