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Crocchette di batata dolce in panatura di semi con salsa mediterranea di arachidi: il “benEssere” della condivisione

Ormai è più di tre settimane che il mio contest Un Mondo di benEssere ha preso vita, e sono felice di vedere come, giorno dopo giorno, si arricchisca delle vostre proposte. Vorrei gustarle tutte, lo confesso, e mi proporrei, ogni volta, per entrare nelle vostre cucine a dare un risvolto concreto all'idea di sapori che l'assaggio virtuale mi concede. Perché mi prendete per la gola mica da ridere ^_^
Ad oggi, però, il tempo tiranno mi ha permesso di approcciarmi direttamente solo ad una di queste ricette. Il colpo di fulmine, un po' curiosità un po' risveglio di un interesse latente, è stato per la batata dolce. Ebbene sì, Silvia mi ha lanciato un guanto di sfida dicendomi, con le sue crocchette, provaci.... è arrivato il momento!!
Non ho riproposto la sua versione, ho solo utilizzato la sua idea per creare la mia versione, dettata da esigenze di dispensa, da elucubrazioni mentali, da curiosità varie e dall'idea di accostare sapori come mai avessi fatto prima. Ma non è tutto. Se Silvia ha accompagnato la sua crocchetta con un dip allo yogurt, io sono stata portata a provare una salsa assaggiata virtualmente in altre vesti, ma che la mia dolce Nocciolina mi ha piazzato davanti agli occhi conquistandomi senza scampo. Non ho potuto utilizzare gli anacardi, perché ne sono tanto ghiotta da essere in grado si mangiarne due etti per volta, senza accorgermene (salvo poi svuotare l'anima e morire come una mongolfiera bucata che precipita verso l'inferno), motivo per cui sono portata a concedermeli con spiccata rarità. Ma le arachidi non mancano mai ^_^ E allora ecco la soluzione. Di spinaci non ne ho trovato neanche l'ombra, quindi mi sono ingegnata con qualche ghiotta e curiosa alternativa. Insomma, quello che è venuto fuori è qualcosa di decisamente nuovo, ispirato da due persone che stimo molto.

Ingredienti

Pre le crocchette
130 g di batata dolce
80 g di tofu al naturale
40 g di foglie di sedano verde
5 g di foglie di menta
1 cucchiaino di peperoncini sott'olio
sale rosso delle Hawaii
paprika dolce
10 g di semi di lino
10 g di semi di sesamo
1 cucchiaio di pangrattato di riso
1 cucchiaio di olio evo

Per la salsa
20 g di arachidi
8 pomodorini Pizzutello
1 cucchiaino di lievito alimentare
sale rosso delle Hawaii
5 foglie di basilicp

Sgusciate le arachidi, pulitele bene e mettetele in ammollo in acqua. Lasciatele più tempo possibile. Io le ho lasciate una mattinata.
Sbucciate la batata, tagliatela a tocchetti e fatela bollire in abbondante acqua. Io non ho aggiunto sale. Ho proceduto a questa cottura perché una batata intera per me sarebbe stata davvero troppa!! Ho preferito alleggerire l'apporto di carboidrati con l'aggiunta del tofu, ma voi fate la vostra scelta ^_^
Una volta che sarà morbida scolatela e inseritela in un boccale, insieme al tofu tagliato a dadini, alle foglie di sedano e di menta lavate e asciugate e al peperoncino. Frullate tutto, fino a rendere gli ingredienti una crema liscia ed omogenea. Unite paprika e sale a piacere, mescolate bene e assaggiate, affinché abbia raggiunto la sapidità a voi congeniale.
Lasciate riposare l'impasto e occupatevi della panatura. Inserite in un mortaio i semi di lino e di sesamo. Pestateli, spezzandoli bene (ricordate che i principi dei semi di lino si trovano tutti all'interno. Ma ricordatevi anche che ossidano facilmente, per cui è un passaggio che non va effettuato in anticipo!!). Versate il battuto su un foglio di carta assorbente, unite il pangrattato di riso e mescolate bene. Formate, con l'impasto, delle piccole polpette. Saranno molto morbide, per cui sarà piuttosto difficile lavorarle. Fatele scorrere velocemente sulla panatura, dando la forma di un bastoncino. Lasciate riposare in frigo per una decina di minuti.
Occupatevi, ora, della salsa. Scolate le arachidi, sciacquatele e inseritele in un boccale. Lavate i pomodorini, eliminate la pelle (con questo tipo di pomodorino ci si riesce anche enza farli sbollentare), tagliateli a metà ed eliminate succo e semi. Inserite la polpa nel boccale, unite le foglie di basilico lavate e asciugate, il lievito alimentare e il sale. Frullate a lungo, cercando di inglobare quanta più aria possibile, in modo da far vellutare bene la crema e renderla soffice. Mantenetela fresca, in frigorifero, per il tempo di cottura delle crocchette. Fate scaldare l'olio in una padella e, una volta ben caldo, adagiatevi le crocchette. Io generalmente sporco di olio tutta la superficie, in modo da non aggiungere ulteriore olio e lasciare che la cottura sia uniforme e ben dorata.
Continuate la cottura a fuoco medio, girando di tanto in tanto le crocchette. Ci vorranno circa 10 minuti per ottenere una doratura perfetta.
Versate la salsa di arachidi e pomodori in un bicchierino, guarnite con una cima di basilico e servitela accanto alle crocchette, che potrete presentare in un cartoccio, o semplicemente in un piatto da portata. E' una pietanza che si presta ad essere consumata con le mani (le posate non le ho neanche immaginate ^_^) e che, per questo, trasforma il pasto in un momento di piacevole convivialità.
Leggera, fragrante, ricca di nutrienti preziosi, ma anche fresca, grazie all'accompagnamento dal sapore estivo e mediterraneo di pomodori e basilico, questa crocchetta è un'insolita alternativa alle necessità e ai desideri di una cucina meno impegnativa, come i giorni di canicola estiva ci chiedono.

   La batata dolce mi ricorda molto la consistenza e la delicatezza della zucca. E, vi dirò, per la testa ho già idee particolari legate al suo utilizzo.

Non vedo l'ora di sperimentare, e poi di raccontarvi.
Per il momento vi lascio il piacere di questo assaggio.abc

Insalata di fagioli piattoni con pesto fresco di nocciole: il valore insindacabile e la ricchezza della natura

Una semplice insalata, nulla di più. In questo genere di semplicità credo si nasconda tutta la bellezza della natura. Un leggero passaggio di cottura al vapore, che non altera le proprietà nutrizionali e poi un'esplosione di sapori, tra erbe, spezie e dettagli che non sono marginali, ma si integrano perfettamente creando un piatto pieno e ricco. Ecco come vivo un semplice pasto, anche il più veloce e leggero. Mai nulla è lasciato al caso e mai nessun momento è vissuto con leggerezza. Neanche un'insalata.
Cerco sempre di dare alle mie pietanze un apporto nutrizionale bilanciato, ma mi piace farlo variando quanto più possibile generi di pietanza e forme di sapori. A volte identifico tutto in un impasto, a volte salto in padella. A volte mi fermo all'immagine espressa dalla natura. In ogni caso è sempre un gioco, sempre una sfida, sempre una ricerca. Che mi fa star bene. Scopro, ogni giorno, un mondo genuino, trasparente, sincero. E sento che tutto questo mi appaga e mi fa star bene.
Questo, per me, è il benEssere, questo mi piace condividere. In semplicità.

Siamo a luglio, avete ancora un mese di tempo per condividere la vostra idea con noi!!

http://www.lacuocherellona.it/2015/06/unidea-un-pensiero-un-progetto-il-primo.html

Ingredienti

15 fagioli piattoni
2 rametti di rosmarino
2 rametti di menta fresca
10 g di nocciole
10 g di olive taggiasche
1 cucchiaino di olio di olive taggiasche
4 pomodori Pizzutello

Pulite i fagioli eliminando le punte. Tagliateli in bastoncini lunghi pochi centimetri, lavateli e lasciateli cuocere al vapore per cinque minuti al massimo.
Nel frattempo lavate e asciugate la menta e il rosmarino, quindi sfogliateli e tritateli insieme alle nocciole e alle olive.
Trasferite i fagioli in una terrina e, mentre saranno ancora caldi, conditeli con il trito aromatico. Unite ancora un cucchiaino di olio di olive taggiasche e lasciate raffreddare. In questo modo i fagioli insaporiranno perfettamente.
Quando sarà ora di servire, lavate i pomodorini e tagliateli a fettine sottili (o come preferite). Unite ai fagioli, mescolate bene e.... servite.
Non ho voluto aggiungere altri sapori, non ho utilizzato sale. A piacere potrete utilizzare qualche goccia di succo di limone o un po' di aceto di mele. Le olive conferiscono sufficiente sapidità, gli aromi riempiono il gusto e il sale, laddove possibile, cercate di limitarlo.
A questo punto non vi rimane che assaporare. Accompagnate tutto con una buona fetta di pane casereccio, o con qualche galletta (quelle di semi sono perfette) e apprezzatene la piena freschezza.

Ci vuole poco per coccolarsi, poco per dimostrare di volersi bene. Piccole attenzioni quotidiane e semplici scelte genuine.

A voi il piacere della decisione ^_^
abc

Melanzana ripiena estiva: il perfetto ritrovo di sapori in un piacevole ‘ritrovo’ di sorrisi

Tutto è partito dalla voglia di qualcosa di semplice, ma che portasse con sé tutti i sapori intensi che la nostra terra e la stagione ci offrono. Tutto è partito dalla voglia di sezionare una melanzana e ricomporla con un piccola rivisitazione. In questa melanzana ripiena, infatti, c'è poco di più della melanzana stessa. Ma è il modo di rivisitarla, che mi è piaciuto. Quei bocconcini dorati legano perfettamente con la dolcezza dei pomodorini e il parmigiano unisce tutto senza coprire i sapori. Tiepida, delicata e.... sorridente. Sì, per me un piatto riuscito è un piatto che fa sorridere. La tendenza di questo periodo, quasi come se volessi trovare certezze nelle piccole cose, è di prediligere i sapori naturali. Non mi piace stravolgere, non mi piace rivoluzionare. Amo riempirmi della pienezza della natura. Questo piatto mi soddisfa proprio per questo. Questo piatto mi fa sorridere.
Porto ancora qualche raggio di sole estivo tra le mie pagine, convinta che le tracce di un'estate in punta di piedi rimarranno dentro di me, nei segni di gioia e nei vuoti che ha lasciato.

Ingredienti

1/2 melanzana viola
4 pomodorini Pizzutello
10 g di semi di zucca
15 g di parmigiano
1 cucchiaio di semolino di riso
1 cucchiaio di olio di olive taggiasche
12 foglie fresche di basilico
sale rosa dell'Himalaya

Lavate la melanzana, tagliatela a metà, cospargetela con del sale e cuocetela a vapore fino a quando sarà morbida, ma non troppo. Mantenete il picciolo.
Lasciatela raffreddare, quindi prelevate con un coltellino la polpa, lasciando sulla buccia uno spessore di un paio di centimetri. Tagliatela a dadini non troppo piccoli e infarinateli nella semolina di riso. Scaldate, in una padella, l'olio di olive taggiasche e, quando sarà ben caldo, buttateli la dadolata di melanzana, facendola saltare a iamma viva.
   Nel frattempo lavate i pomodorini, asciugateli e tagliateli in otto.
Lavate e asciugate le foglie di basilico, quindi spezzettatele, unitele ai pomodori e lasciate che insaporiscano, per qualche minuto.
Aggiungete, ora, alle melanzane in padella, i semi di zucca. Fate saltare bene ancora per qualche minuti il tutto, salate a piacere, quindi spegnete la fiamma e aggiungete le melanzane ai pomodorini. Mescolate e lasciate intiepidire.
Tagliate a scaglie il parmigiano, aggiungetela alla farcia e mescolate.
Riempite, con il composto ottenuto, il guscio di melanzana svuotato. Cercate di compattare bene il ripieno, quindi grattugiatevi sopra parmigiano a piacere.
Accendete il forno a 200°. Una volta che sarà in temperatura, versate un filo di olio sulla melanzana (ne sarà necessario davvero pochissimo) e infornate. Lasciate cuocere per circa 30 minuti, o comunque fino a quando sulla superficie si sarà formata una crosticina dorata.

A questo punto sfornate la melanzana e lasciatela intiepidire.

Impiattatela e servitela, respirandone il profumo, prima ancora di immergervi nei suoi intriganti sapori.

Semplicità, niente di più.
Semplicità che travolge.


abc

Fagottini di zucchina con crema di ricotta aromatizzata: il saluto all’estate in un piatto fiorito

Alle prese con frammenti di piatti freschi, complice una fine d'estate che ci regala ancora giornate piuttosto calde e magicamente soleggiate, mi faccio attrarre dalle ultime zucchine. In genere la fine della bella stagione per me significava arrivo delle sospirate ferie e questo addolciva decisamente il passaggio dall'abbigliamento leggero ai maglioncini e alle scarpe chiuse. Da qualche anno non è più così e, anzi, questi giorni sono scanditi da un senso di malinconia difficile da affrontare. Allora mi coccolo con piccoli flash di freschezza, con il sapore delle tavolate alla ricerca di un filo d'ombra per contrastare la canicola, o dei miei pranzi su un lettino in riva al lago, rigorosamente sotto il sole, perché sotto il sole io vivrei 365 giorni l'anno!!! Mi dedico, e vi dedico, quest'ultima parentesi d'estate. Gli ingredienti tipicamente autunnali abitano già il mio frigo e presto entreranno in scena ^_^

Ingredienti

1 zucchina tonda
100 g di ricotta
1 cucchiaio di olive taggiasche
10 g di semi di zucca non salati
1 pizzico di sale
noce moscata
olio evo
4 pomodori Pizzutello per guarnire

Lavate e pulite la zucchina. Aiutandovi con una mandolina tagliatela a fettine sottili. Scaldate una piastra sul fuoco e grigliatele per pochi minuti. Trasferitele su un piatto e, a piacere, conditele con olio e sale (io le ho lasciate al naturale).
Preparate la farcitura tritando i semi di zucca e le olive. Aggiungete la ricotta, il sale e la noce moscata e mescolate con cura formando un composto omogeneo.
Prendete le fettine di zucchina grigliata e sistemate, su ciascuna di queste, un cucchiaino circa di crema di ricotta nel centro.
Richiudete la fettina di zucchina formando un fagottino a forma di fiore e sistematela su un piatto. Procedete così fino alla fine della farcitura, accostando bene ciascun fagottino.
Versate, a piacere, un filo d'olio (ancora una volta, io non l'ho aggiunto ^_^) e servite. Fresco e leggero, vi conquisterà ad ogni boccone.


Il contrasto con il pomodoro, che potrete usare come guarnizione, attribuirà al piatto una gradevole sfumatura cromatica e di sapori.


Un bouquet delicato per salutare l'estate e predisporci all'arrivo della nuova stagione.


abc

Spiedini di pollo arcobaleno: il trofeo di chi fa del bon ton uno spettacolo da guardare

A volte è solo la semplicità a dover entrare in scena. Nessuna elaborazione particolare, nessun miscuglio di sapori, farine, aromi: pura e semplice naturalezza, racchiusa in una cottura salutare e veloce. Ho giocato sui colori, che nel piatto sembra che invoglino a mangiare. I gusti sono del tutto inalterati e accostati, semplicemente accostati tra loro. Un piatto a prova di bambino e, d'accordo che lui è un bambino speciale, ma mentre noi due donzelle in maniera garbata ci occupavamo di sfilare ciascun bocconcino dallo stecco con tanto di forchetta, lui, il piccolo ometto di neanche 3 anni, afferrava con le mani lo spiedino e lo addentava. Forse ho fatto centro. Forse lo scopo è stato raggiunto: ho attirato la sua attenzione e l'ho conquistato. Care mamme provate! E che magari, dolce donzella compagna di bon ton, da qui parta la nuova iniziativa che mi hai proposto, forse curiosa, forse disperata: a tavola con i bambini!!

Ingredienti

2 sovraccosce di pollo
4 pomodori Pizzutello
1/2 zucchina scura
1 rametto di rosmarino
olio evo
sale
paprika dolce

Tagliate le sovraccosce di pollo in pezzi piuttosto grossi (ne serviranno 5 per spiedino). Metteteli in una terrina in cui avrete mischiato 3 cucchiai di olio, sale, paprika e il rosmarino lavato e asciugato. Girate bene con le mani affinché la marinatura avvolga perfettamente ciascun bocconcino. Coprite con un foglio di pellicola trasparente e lasciate riposare in frigo per un'oretta.
Lavate e asciugate i pomodorini. Tagliateli a rondelle spesse 1/2 centimetro (ne serviranno 3 per spiedino), poneteli su un piatto piano e cospargeteli con sale fino.
Tagliate la zucchina a rondelle, anch'esse di mezzo centimetro circa, e aggiungetele alla marinatura con il pollo. Serviranno 3 pezzi per spiedino.
Iniziate a comporre gli spiedi, iniziando dalla zucchina, poi con un pezzo di pollo, poi pomodoro, poi pollo e ancora zucchina, fino a riempire con i pezzi menzionati in precedenza,
Scaldate una padella piuttosto larga e ungetela passando sulla sua superficie un foglio di carta assorbente. Quando sarà calda adagiatevi gli spiedini e coprite con un coperchio.
Cuocete a fiamma media per circa mezz'ora, avendo cura di girarli di tanto in tanto, in modo da far cuocere uniformemente la carne. A fine cottura alzate leggermente la fiamma e fateli rosolare per un paio di minuti. Spegnete il fuoco e servite.


Io li ho accompagnati con le crocchette di carote che già tanto successo avevano avuto. Come voler completare un secondo piatto variopinto, se non con un bel colore acceso?

Il piccolo ometto ringrazia e io ringrazio loro, il piccolo ometto e la cara donzella, per la meravigliosa giornata trascorsa insieme.

abc

Babà di pizza farciti: da foodblogger a foodblogger un amore a prima vista

Tra le pagine delle amiche blogger che preferisco c'è quella di Debora. Il suo sito è Diario della Mia Cucina (che rientra in un contesto decisamente più complesso e molto molto ben curato) e ad inizio luglio mi sono imbattuta in una delle sue prelibatezze: la pizza babà. I miei occhi sono caduti letteralmente sullo schermo del portatile ed ho subito capito che quello spettacolo irresistibile avrebbe preso forma nel mio forno. Non c'è estate che tenga, nessuna paranoia di temperatura: la pizza babà DEVE entrare in casa Cuocherellona. La personalizzazione è stata sul tipo di ripieno e sulla miscela di farine dell'impasto, ma alla fine l'idea è tutta di Debora e il merito va tutto a lei. E come lei ha precisato che la prossima volta farcirà di più (consiglio che ho seguito alla lettera), io aggiungo che la prossima volta distribuirò meglio la farcitura affinché non rimanga solo nel cappuccio, ma sia meglio distribuita lungo tutta la forma di babà. Però il successo è stato confermato da chi ha avuto la fortuna di averne un minimo assaggio, cari Denise e Juri, anche loro piacevoli incontri della mia estate.

Ingredienti

Per l'impasto
100 g di semola di grano duro
25 g di farina 0 di Manitoba
2 g di malto d'orzo (io Antico Molino Rosso)
2 g di lievito madre secco (io Antico Molino Rosso)
2 g di sale
100 g di acqua
7 g di olio evo

Per la farcitura
2 zucchine piccole chiare
1 cucchiaio di olive taggiasche snocciolate
10 g di pistacchi tostati
50 g di certosa (io light)
4 pomodorini pizzutello
2 filetti di acciughe
olio evo
Sale

Miscelate le farine, il malto e il lievito madre. Versate in un'impastatrice o in una terrina (io uso sempre il Bimby) e aggiungete metà miscela di farine. Creare una crema a cui aggiungerete l'olio e il sale. Incorporate la farina restante e impastate bene fino ad ottenere una bella incordatura. E' un impasto molto idratato per cui risulterà difficile da maneggiare. Ponetelo in una terrina infarinata, copritelo con una pellicola trasparente e lasciatelo lievitare per almeno 4 ore (io l'ho lasciato per 6 ore, ma è sufficiente che l'impasto raddoppi di volume).
A questo punto prelevate l'impasto dalla terrina e lavoratelo su una spianatoia infarinata, incorporando Manitoba fino a renderlo non appiccicoso.
Mentre riposerà, coperto da un canovaccio, fate scaldare un filo d'olio evo e saltate le zucchine lavate e tagliate a dadini piccoli. Salatele e, quando saranno dorate, aggiungete le olive. Abbassate la fiamma e fate insaporire. Sgusciate i pistacchi e tritateli.
Trasferite le zucchine in un contenitore e unitevi i pistacchi. Mescolate bene e tenete da parte.
Nella stessa padella utilizzata per la farcia fate sciogliere i filetti di acciuga. Aggiungete poi i pomodorini tagliati a dadini e fate appassire, a fiamma bassa, per 15 minuti circa. Correggete eventualmente di sale.
Spegnete quindi la fiamma e tornate ad occuparvi della pasta.
Ungete 5 stampi monoporzione di babà (io ho usato uno stampo al silicone), aiutandovi con un pennellino per uniformare bene.
Dividete l'impasto in 5 pezzi e stendete con le mani ciascuno di questi. Posizionate nel centro la farcia di olive, zucchine e pistacchi e ponete sopra un pezzo di certosa. Richiudete a fagottino la pasta.
Sistemate ciascun fagottino in una forma di babà in modo che la pasta rimanga verso il basso e la farcitura verso l'alto. Il mio perfezionamento prevederà che la farci sia sistemata lungo tutta la lunghezza del babà.
Ricoprite ciascun fagottino con un cucchiaino di salsa di pomodorini e infornate, a 200°, per mezz'ora abbondante. Consiglio di cuocerli su un ripiano piuttosto basso del forno, poiché il rischio sarebbe quello di bruciacchiare la superficie e di avere la base ancora piuttosto cruda. Sfornate quando saranno ben dorati, rimuoveteli dagli stampi e servite.
Sono ottimi mangiati caldi (attenzione che appena sformati sono davvero caldi, troppo caldi!), ma sono stati ampiamente apprezzati anche freddi, il giorno dopo!
   L'interno morbido, il ripieno goloso, la possibilità di mangiarli con le mani, faranno dei vostri pizza babà un perfetto pranzo per un picnic all'aria aperta.
abc

Pappardelle di zucchine al ragù di tuorlo d’uovo: un’insalata che si finge un primo piatto

Desiderio, forte desiderio di mangiare qualcosa di fresco. Ma anche qualcosa di diverso da una solita fettina di zucchina o di peperone grigliate. Era già un po' che mi frullava nella testa la pappardella di zucchina. Mi spiego..... avevo questo stimolo di trasformare una zucchina in un primo piatto. Ovviamente con tutti i canoni che si rispettino: un finto primo piatto dovrà avere un finto ragù. Beh, mi sono veramente divertita ad immaginare questo piatto, prima di vederlo concretizzarsi in sapore vero e proprio.  E gustarmelo mi ha fatto sentire una bambina orgogliosa del nuovo vestitino della sua bambola! Una vera soddisfazione e una grande ventata di freschezza. Ovviamente il pane carasau ha completato l'opera.... per metà inzuppato nel condimento e per metà bello croccante.

Ingredienti

2 zucchine chiare piccole
1 cucchiaio di olive snocciolate (io di Riviera)
5 pomodorini Pizzutello
2 tuorli d'uovo
1/2 sfoglia di pane carasau
olio evo
sale
pepe

Tagliate, con l'aiuto di una mandolina, le zucchine precedentemente pulite e lavate in fettine lunghe e sottili. Mettetele a bagno in acqua e sale per circa mezzora. Fatele sbollentare in acqua salata per pochi istanti e fermatene subito la cottura versandole in acqua ghiacciata.
Nel frattempo fate rassodare i tuorli. Dal momento che non avrei utilizzato gli albumi sodi, mentre invece li utilizzo a crudo, ho separato il tuorlo, l'ho buttato in acqua bollente salata e l'ho fatto cuocere per 10 minuti abbondanti, a fiamma media. Li ho poi scolati e fatti raffreddare.
In alternativa potrete far rassodare l'uovo intero e poi separare il tuorlo dall'albume a cottura ultimata.
Scolate le zucchine e stendetele su un canovaccio pulito, in modo che asciughino bene. Versatele in una ciotola, conditele con olio, pepe ed eventualmente un po' di sale e mescolate in modo che il condimento si distribuisca in maniera uniforme.
Aggiungete al piatto i pomodorini lavati, asciugati e tagliati a fettine sottili, e le olive, anch'esse tagliate ad anellini. Mescolate e sbriciolatevi dentro uno dei due tuorli. Amalgamate tutto e trasferite in un piatto. Io ho usato una fondina, come per un qualunque un primo piatto che si rispetti.
Decorate con sfoglie di pane carasau e con il tuorlo d'uovo rimasto, sbriciolato sopra.
Per una che gli spaghetti li mangia così..... cucchiaio e forchetta e bon apètit...
abc

Gnocchi di lupini con dadolata di verdure e alga Wakame: l’esperimento azzardato e ampiamente riuscito

No, tranquilli, non ho deciso di trasformare la mia cucina in una filiera di gnocchi.... è solo che non avrei visto altro formato di pasta, con i lupini!! Ebbene sì, vi ho già svelato il segreto: questa volta l'ho fatta grossa. Divoratrice di lupini, importantissima fonte proteica dalle molteplici proprietà e dal basso contenuto di grassi, cerco di trasformarli in qualsivoglia modo, in modo che non possiate dire ancora lupini e che io possa davvero non stancarmi mai di mangiarli. Confesso che una fase del procedimento per arrivare al risultato ultimo, è decisamente a rischio: rischio di non avanzarne a sufficienza per il prosieguo della preparazione!!!! La crema di lupini, frullata con un filo d'olio e un po' di acqua..... è da leccarsi dita, braccia e gomiti! Credo che, quando il clima tornerà ad essere autunnale, una bella vellutata non me la toglierà nessuno. Ma quella è un'altra storia.... Ora pensiamo a questo bel piattino.

Ingredienti

Per gli gnocchi
130 g di lupini puliti
5 g di olio evo
30 ml di acqua
45 g di farina di orzo

Per il condimento
1 carota
1 zucchina piccola
1 pezzo di porro
5 pomodorini Pizzutello
olio evo
sale
2 g di alga Wakame

Inserite i lupini in un bicchiere da mixer e frullateli insieme a 5 g di olio e 30 ml di acqua, fino a formare una crema omogenea. Disponete a fontana, su una spianatoia, la farina di orzo e metteteci nel centro la crema appena ottenuta. Impastate integrando, mano a mano, la farina e formate un panetto che farete riposare per circa mezz'ora, avvolto in un panno pulito. La pasta risulterà compatta, ma comunque morbida.
Portate ad ebollizione circa 200 ml di acqua salata e sbollentate per un paio di minuti i pomodorini, precedentemente lavati. Fate bollire 1/2 carota fino a quando sarà morbidissima. Nel frattempo sbucciate i pomodorini e puliteli dai suoi semini. Mettete la polpa in un bicchiere da mixer e, quando avranno raggiunto la cottura, aggiungete le carote. Frullate tutto fino ad ottenere una crema vellutata ed omogenea. Assaggiate e correggete, eventualmente, di sale (io, ovviamente, non ne ho sentito la necessità). Tenete da parte.
Mettete a bagno l'alga in acqua fredda, per dieci minuti. Tagliate a rondelle sottili il porro e fatelo rosolare in un cucchiaio di olio evo. Tagliate la metà della carota rimasta a dadini piccoli e unitela al porro. Fate saltare per un minuto, poi aggiungete, poco alla volta, l'acqua di cottura della mezza carota che avete utilizzato per la salsa. Quando inizierà ad ammorbidire, aggiungete anche la zucchina, che avrete tagliato a dadini nell'attesa. Continuate la cottura con lo stesso procedimento, aggiungendo poca acqua alla volta.
Tagliate l'alga, ormai idratata, in piccoli pezzi e unitela alle verdure.
Fate insaporire per qualche istante e poi versate la crema di carote e pomodori preparata in precedenza. Mescolate bene tutto e, a fiamma bassissima, fate cuocere ancora per 5 minuti, aggiungendo acqua se risultasse troppo asciutto.
Passate ora alla preparazione degli gnocchi. Tagliate la pasta in parti uguali e formate dei filoncini che allungherete con le mani fino a farli diventare di diametro di circa 1 centimetro. Divideteli durante il procedimento per agevolare la lavorazione e per evitare che si spezzino.
Tagliate ciascun filoncino ottenuto in tocchetti di un paio di centimetri, infarinateli e teneteli da parte.
Portate ad ebollizione abbondante acqua saltata e buttate gli gnocchi. Mescolate delicatamente e, non appena inizieranno a venire in superficie, scolateli con una schiumarola e trasferiteli nella padella insieme alle verdure. Aggiungete qualche cucchiaio di acqua di cottura e fate saltare a fiamma viva per pochi istanti.
Trasferite tutto in un piatto e gustate!! A piacere potrete versarci sopra un filo di olio evo, che proprio male non ci sta!!
Confesso, ora che ho spiegato tutto e che ho tratto le somme di questo nuovo esperimento, che ho temuto che, per qualche legge della fisica a me sconosciuta ma ipotizzata, questi gnocchi non mantenessero la forma in cottura. Senza uovo e con la sola farina d'orzo..... ero pronta a buttare nell'acqua, d'emergenza, una porzione di gnocchi pronta nel congelatore. E invece..... esperimento riuscitissimo!!


abc

Involtini filanti di melanzana: gusto mediterraneo nella rivisitazione di un ricordo

Quando il palato richiede un certo sapore e una certa consistenza, non c'è molto da fare: devo appagarlo. Melanzane. Il mio palato desidera melanzane. Per molto tempo ho guardato la melanzana come un ortaggio poco versatile. Credo fosse per i modi in cui, in famiglia, l'ho sempre mangiata: pizzette al forno, parmigiana, in umido, e poi ancora pizzette, parmigiana, in umido.... Santa la mia mamma, è sempre stata molto brava, quando ancora aveva voglia di cucinare : ) ma non si è mai scostata più di tanto dalle sue abitudini. Devo anche dire che quello che mi ha sempre bloccato, di fronte al pensiero della melanzana, era quel gusto amarognolo che lasciava in bocca. Insomma, non le ho mai amate tanto, ma non ho neanche fatto molto per conoscerle meglio. Perché succede che, è sempre così nella vita..... le cose occorre volerle, la mia solita curiosità verso tutto ciò che potrebbe farmi superare i limiti personali mi fa scoprire la pozione magica per risolvere l'inconveniente. Ed è così che, lasciando per qualche ora le melanzane sotto sale, posso godere appieno di questa prelibatezza e fantasticare sulla loro preparazione. Questa volta sono partita da una crosticina croccante, merito della farina di mais fioretto, e da una cottura in forno, che mi ha permesso di ridurre notevolmente la quantità di olio necessaria!! Questa sì.... rimane sempre una necessità, un punto fermo nella mia ricerca di novità!

Ingredienti

5 fette di melanzana tagliate per la lunghezza (io violetta striata)
farina di mais fioretto
1 mozzarella (io light)
8 pomodorini Pizzutello
1 rametto di rosmarino
1/2 spicchio d'aglio
sale
olio evo
noce moscata
1 cucchiaio di parmigiano grattugiato

Iniziate tagliando le fettine della melanzana, di circa 1 centimetro di spessore. Mettetele su una superficie piatta alternando gli strati con del sale grosso. Ponete un peso che le schiacci leggermente (io le ho chiuse tra due piatti) e lasciatele riposare per un paio d'ore almeno. Perderanno, in questo modo, la loro acqua e il gusto amarognolo. Sciacquatele bene e asciugatele su un canovaccio pulito. Spennellatele con dell'olio evo e passatele della farina di mais fioretto su entrambi i lati. Ponetele su una placca da forno e cuocetele a 200° per circa 20 minuti, girandole a metà cottura.
Nel frattempo lavate e fate sbollentare in acqua, per un minuto circa, i pomodorini. Scolateli, privateli della loro pellicina e tagliateli a dadini. Metteteli in un colino, sopra un contenitore, e fate scolare il loro liquido.
Lavate il rametto di rosmarino, prelevate gli aghi e tritateli finemente con lo spicchio d'aglio. Trasferite i pomodorini in una ciotola e unite il trito appena ottenuto e mescolate bene. Lasciate riposare in modo che il pomodoro si insaporisca, per almeno mezz'ora.
Tagliate a fettine sottili la mozzarella e mettetela in uno scolapasta, condita con sale e noce moscata, in modo che insaporisca e perda la sua acqua. Io ho utilizzato una versione light, che sicuramente toglie il sapore della vera mozzarella. Sentitevi liberi di utilizzare una buona versione da papille in festa, ignorando le mie fisime salutiste, per una volta!!
Passate alla composizione del piatto: su ciascuna fettina di melanzana adagiate la mozzarella e poi i pomodorini. Arrotolate la fetta partendo dalla parte più stretta della melanzana, fermate l'involtino con uno stuzzicadenti e riponete in una pirofila, affiancate.
Cospargete gli involtini con dell'olio evo e con il parmigiano grattugiato e passateli sotto il grill del forno per dieci minuti circa.
Sfornate e decidete: sono buonissimi da gustare caldi e filanti, ma sono prelibatissimi anche da assaporare freddi.



Che le giornate di questa estate pazzerella siano fresche o roventi, il vostro palato verrà accontentato!
abc

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