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Scarola farcita con feta e noci al forno: storie di certezze perdute e conquiste raggiunte

Quando ho dichiarato a mia mamma di sentire il desiderio di un bel piatto di scarola saltata in padella, la sua risposta ha fatto crollare il castello di certezze. "Non ho mai pensato alla scarola, se non per la minestra". E la mia idea che quest'insalata fosse patrimonio genetico della mia adolescenza in famiglia si è silenziosamente frantumata. Ma come????? E io da quale cilindro l'avrei tirata fuori, in tempi decisamente lontani dalla concezione di cucina compulsiva e salutista, questa insalata? Quale barbaro folletto mi ha portato a prendere un cespo di scarola, quando ancora mi nutrivo di alimenti che oggi non riesco neanche a pronunciare? Buco, vuoto, nebbia fitta. C'è questo passaggio della mia esistenza che è un salto nel buio, una tessera mancante di un puzzle più o meno definito. Ad oggi non sono ancora convinta che sia realmente così, ma di certo non ne farò questione di stato. Meglio elaborare da me e, in ogni caso, godere della conquista, qualsiasi sia stato il percorso che mi abbia permesso di raggiungerla. Perché, ve lo confesso, la scarola passata in padella è uno dei miei contorni preferiti. Se arricchita con un paio di olive taggiasche e, magari, delle acciughe.... beh, resistere mi risulta davvero impossibile. Ma nel tempo, oltre che proporvela nella succitata minestra del pastore e alla piastra, l'ho assaporata e contestualizzata in molteplici versioni. Questa vale la pena di essere condivisa. Un cespo farcito e ricco, che si tinge di sapori armoniosi e diventa piatto unico (punti di vista ^_^). Insomma, semplicità e gusto entrano nuovamente in scena. Vuoti di memoria o no, questa insalata non mi delude davvero mai!!

Ingredienti

1 ceppo piccolo di insalata scarola
50 g di foglie di tarassaco
80 g di feta light
4 noci
1 uovo
olio evo

Pulite il ceppo di insalata eliminando le foglie più esterne (in padella con un filo d'olio sono favolose!!) e lavatelo mantenendolo unito al torsolo. Scolatelo bene e tenetelo da parte.
Fate bollire l'uovo fino a farlo diventare sodo, quindi scusciatelo. Lavate le foglie di tarassaco e unitele su un tagliere. Aggiungete i gherigli di noci e tritate tutto con una mezzaluna. Quando sarà piuttosto fine, aggiungete le uova e la feta. Tritate ancora, fino a rendere tutto omogeneo.
Riprendete la scarola. Coprite una pirofila con della carta forno, quindi iniziate ad adagiare le foglie più esterne del ceppo di insalata (staccatele e create una base). Coprite tutto con una parte di farcitura, quindi posate il ceppo stesso e farcite tra le foglie in modo uniforme. Spostate bene foglia per foglia e fate arrivare il trito fin nel cuore.
Accendete il forno e portatelo alla temperatura di 180°. Irrorate leggermente con qualche goccia di olio evo, quindi infornate.
Tenete la pirofila su un ripiano piuttosto basso del forno. In questo modo eviterete di bruciare le estremità delle foglie.
Quando sarà ben dorata, estraete la vostra scarola e servite. Non ci penso un attimo a dire che è perfetto come centro tavola, da sfogliare con le mani e assaporare, foglia per foglia, strato per strato.
E non mi vergogno a dire che, seppur all'inizio abbia dato priorità alle nozioni base del galateo, anche io ho ceduto alla tentazione e l'ho assaporata così, foglia per foglia, rigorosamente con le mani ^_^

Sapori travolgenti che mi conquistano sempre, per un piatto che non mi delude affatto. Un'altra piccola conquista nel mondo del sano e buono.


abc

Filetto di merluzzo farcito in crosta di porro: piccoli spaccati di sapori veri

Nel tempo, grazie al mio trascorso di vita, ho imparato che quelle piccole e sane regressioni, che mi hanno fatto perdere l'accessibilità alla materialità superflua, mi hanno permesso di entrare in contatto con una parte di me più vera, forte e sensibile. Nelle grandi difficoltà ho imparato che sono in grado di non arrendermi. Ho imparato che non è importante se qualcuno mi dà della pazza perché non ho quasi più vita sociale: so accettare di non averla, se la necessità mi impone questo. Non è importante che tutti capiscano. L'importante è che io continui a lottare per costruire qualcosa. Che sappia di esserne all'altezza. E che lo faccia non per avere un consenso, ma per poter vivere di qualcosa di edificante, da far crescere su sani principi. Non mi sono mai piaciute le scelte semplici, trovo diano poche soddisfazioni. Mi piacciono le decisioni per cui mostrare di avere quel pizzico di follia, forte determinazione e sufficiente fiducia in se stessi. Mi piacciono quelle decisioni che mi fanno credere di essere qualcuno. Ed è proprio nel momento in cui reimposto e contengo la mia vita, che mi accorgo di quanta bellezza risiede nelle piccole cose.
Con voi condivido una passione, ma forse in questa stessa passione, vi trasmetto qualcosa di più...

Leggendo e rileggendo le tue ricette mi viene in mente Picasso... Ora spiego.... 
L'arte e la passione nel creare... Picasso usava la pittura...e sono famosi i suoi periodi, evidenziati dalla diversità di colori utilizzati e anche dalla diversità di pittura...e la stessa cosa mi è capitato con te ! Dalle tue ricette traspaiono anche i tuoi stati d'animo ed è bellissimo.
E' come se i tuoi lettori sbirciassero il tuo diario segreto... Per farla breve la magia che avvolge le ultime tue creazioni mi fa capire che sei in un periodo combattivo: impasti tutto piadine, brioche, sfoglie, biscotti e non solo.. Hanno tutti gusti cazzutti da nn smettere mai di mangiarli ..
Sei forte potente e decisa nel tentare il tutto per tutto....

Ingredienti

1 filetto di merluzzo
2 foglie di porro + q.b.
20 g di foglie di sedano
10 g di nocciole
15 g di olive taggiasche
1/2 cespo di insalata scarola
1 cucchiaino di farina di mandarino
sale rosa dell'Himalaya
olio evo
semi di sesamo

Prelevate due foglie dal porro, lavatele e sbollentatele in acqua salata. Stendetele su un canovaccio e lasciatele asciugare. 
Tagliate una parte di porro a fettine sottili, quindi fatele rosolare in una padella con dell'olio. Unite l'insalata scarola tagliata a striscioline, salate, aggiungete la farina di mandarino e cuocete a fiamma moderata per circa 10 minuti, in modo da farla appassire.
Nel frattempo occupatevi del battuto di sedano. Lavate le foglioline e asciugatele. Unite le nocciole e le olive taggiasche, quindi tritate tutto. Io preferisco utilizzare la mezzaluna per avere omogeneità, qualsiasi sia il livello di finezza del trito. In questo caso ho lasciato tutto piuttosto grossolano. Le olive, per i miei gusti, danno già un sapore deciso, per cui ho preferito non aggiungere sale.
Sistemate le due foglie di porro una accanto all'altra, sovrapponendole leggermente. Togliete le lische dal filetto di merluzzo, quindi sciacquatelo e salatelo appena su entrambe i lati. 
Ricoprite le foglie di porro, nella parte centrale, con metà pesto di sedano. Adagiatevi il merluzzo, quindi terminate con il pesto, coprendo la superficie superiore del filetto.
Avvolgete il merluzzo nelle foglie di porro, sistematelo in una pirofila leggermente unta e cospargetelo, in superficie, con i semi di sesamo. Finite con un filo di olio. Portate il forno a 180° e infornate, per 30 minuti.
Quando la superficie sarà dorata, estraete la pirofila e servite, insieme alla scarola e al porro.

Boccone dopo boccone, un percorso di semplicità, dove i sapori si accostano delicatamente senza coprirsi. Si rispettano e si completano in maniera incantevole, coccolando il palato con morbide pennellate.


Non servono grandi magie per portare in tavola sapori appaganti e genuini. Talvolta serve soltanto quel sano pizzico di follia ^_^


abc

Oggi mi vesto d’arancio: fiori di zucchina ripieni di merluzzo e olive taggiasche

Ci sono giorni in cui mi metto in testa di voler mangiare quella particolare cosa e non c'è verso di pensare ad altro. Ma neanche da mangiare come capita. Dev'essere studiata in modo che appaghi quanto il palato chiede. Parte così una "prova abiti" in cui accosto, nel mio camerino immaginario, colori, gusti, consistenze, cotture, condimenti. Uno scorrere di idee che continua, incessante, fino a quando tutti i dettagli si sistemano magicamente in uno styling perfetto. Con soddisfazione maneggio e trasformo le materie prime fino a veder sfilare quel piatto che veste armoniosamente le mie papille gustative. Oggi....mi vesto d'arancio.

Ingredienti

1 filetto di merluzzo fresco
8 fiori di zucchina
8 piccole zucchine (1 normale, se i fiori fossero separati)
20 olive taggiasche denocciolate
1/4 di cespo di insalata scarola
latte di avena (o latte vaccino)
1 spicchio d'aglio
1 bustina di zafferano
noce moscata
pepe
sale
vino bianco
pangrattato (io a base di riso, per celiaci)

Sciacquate il filetto di merluzzo e mettetelo a mollo nel latte di avena (o vaccino) fino a coprirlo interamente. Unite il pepe, un pizzico sale, la noce moscata e lo spicchio d'aglio. Amalgamate tutto e lasciate riposare per almeno un'ora.
Versate il pesce con tutto il liquido in una casseruola. Aggiungete la bustina di zafferano che farete sciogliere bene nel latte e cuocete, a fuoco dolce, fino al completo assorbimento del latte.
Lavate e fate cuocere in padella, a fiamma bassa, con un filo d'olio la scarola tagliata a striscioline. Sfumate con un goccio di vino bianco e salate. Dovrà diventare molto morbida e piuttosto asciutta, per cui curatela con attenzione e giratela spesso affinché non bruci.
Quando tutto sarà pronto trasferite scarola e merluzzo in un bicchiere da mixer, unite 10 olive taggiasche e, con un frullatore ad immersione, create una crema omogenea. Aggiungete, a questo punto, le restanti olive tagliate a rondelle. Mescolate tutto e correggete, eventualmente, di sale.
Tagliate in una piccola julienne le 8 mini zucchine, o la zucchina grande. Fatele saltare velocemente in padella a fiamma viva con un filo d'olio e un pizzico di sale e tenetele da parte.
Pulite i fiori di zucchina, lavateli e asciugateli delicatamente.
Farciteli con il composto di merluzzo, aiutandovi con un cucchiaino, e sistemateli a raggiera su un piatto piano. Versateci nel mezzo le zucchine e cospargete tutto con un filo d'olio evo e pangrattato.
Passateli, ora, in forno a 200° per 10° facendoli gratinare bene e serviteli
Amate anche voi vestirvi d'arancio?abc

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