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LATEST POSTS from Erica Di Paolo

Merluzzo croccante con crema di sedano e salvia, l’accessorio che fa la differenza

Parto sempre dall'idea che il gusto autentico si racchiuda in una cottura semplice. Soprattutto quando si parla di pesce bianco. Questi filetti di merluzzo li ho voluti interpretare così. Semplici, da accompagnare con una salsa dall'aroma deciso. Ho fissato mentalmente qualche costa di sedano, delle foglioline di salvia e.... le ho legate con un po' di zafferano, in cottura. Particolare. Proprio per questo ho trovato fosse un buon abbinamento con un bocconcino dolce e delicato. Ma vi avverto: la salvia lascia un gusto amarognolo che..... deve piacere!!



Ingredienti

2 coste di sedano
3 foglie di salvia
1 bustina di zafferano
1 filetto di merluzzo fresco
farina di riso
paprika dolce
sale
olio evo

Lavate le coste di sedano e togliete tutti i filamenti. Tagliatele a tocchetti e mettetele in acqua fredda, sufficiente a coprire il sedano. Aggiungete le foglie di salvia ben lavate e mettere sul fuoco. Salate pochissimo (l'acqua consumerà e il sapore sarà deciso). Unite il quantitativo di zafferano di una bustina e fate bollire, a fuoco basso, fino a quando le coste risulteranno morbidissime.
Passate tutto con un frullatore ad immersione, fino ad ottenere una crema liscia. Stemperate un cucchiaino di farina di riso con un paio di cucchiaini di crema, aggiungendola, poco alla volta, tutta. Mettete nuovamente sul fuoco e portate ad ebollizione. Lasciate sobbollire per 5 minuti, mescolando affinché non attacchi. Spegnete il fuoco e tenete da parte.
Sciacquate il filetto di merluzzo e tagliatelo in bastoncini. Mescolate 1 cucchiaino di farina di riso con 1 cucchiaino scarso di paprika dolce. Scaldate dell'olio evo in padella, passate velocemente i bastoncini su questa panatura e fateli rosolare a fiamma viva in padella. Girateli dopo circa un minuto. A questo punto abbassate leggermente la fiamma e proseguite con la cottura, su entrambi i lati, per altri 15 minuti.
Versate su un piatto parte della crema di sedano e adagiatevi sopra i bastoncini di merluzzo. Aggiungete, accanto al pesce, il resto della salsa.
Io ho accompagnato questo piatto con un semplice contorno di fagiolini e carote. La salsa ha carattere e non richiede altri sapori forti.




abc

“Very inspring blogger award” e una sorpresa cioccolatosa che vi lascerà senza fiato… per festeggiare

Buongiorno mondo!! 
Ho ricevuto questo premio da Floriana, del blog Semi di vaniglia e voglio festeggiare insieme a voi.



Mi attengo alle regole per poter meritare questo premio. Mettetevi comodi, perché ho un po' di cose da dirvi. Dovrò raccontare 7 cose di me, prima di inviare questo premio a 15 bloggers che hanno meno di 200 followers e che, a loro volta, dovranno ripetere questo iter, diventando followers stessi.

Bene. Sette cose possono sembrare tante, ma per me sono poche, e non so proprio da dove iniziare......

1. Sono una persona solare, semplice e trasparente: non serve farmi parlare per capire il mio stato d'animo

2. Sono particolarmente testarda e questo, seppur con infinite accezioni negative, mi ha portato a dimostrare a me stessa, nel tempo, che posso arrivare dove voglio

3. Non mi spaventano fatica e sacrificio.... anzi, per sentirmi soddisfatta pienamente di un traguardo credo che fatica e sacrificio siano non solo d'obbligo, ma sani compagni di viaggio

4. Vivo di passioni, da quando mi alzo a quando spengo la luce. Di questo sono orgogliosissima, ma lo sono soprattutto del fatto che sia arrivata a questo per averci creduto fermamente, anche quando tutti mi davano contro

5. Amo leggere, leggere, leggere. Quando apro un libro e inizio a leggere chiudo le porte alle sensazioni ostili della giornata, entro in un mondo perfetto e rinasco

6. Non toglietemi lo sport. Mi carica, mi sfoga, mi distrae, accresce l'autostima, mi fa star bene. E' una conditio sine qua non del successo delle mie giornate

7. Sono già qui......all'ultimo punto e avrei ancora tante di quelle cose da dire!! Beh, devo attenermi alle regole per cui qui mi fermo. Concludo dicendo che amo dilettarmi tra i fornelli. Sorrido mentre cucino e mi tingo di mille sfumature di emozioni assaggiando un piatto.

Ed ora a me, miei cari bloggers.....

1. Inizio da te Micol. Sei stata una grandissima scoperta! Le ricette di Micol

2. Lorena... Briciole di Sapori

3. Daniela... I fornelli di Alice

4. La Cucina di Pattylou

5. Dolci e delizie di Giusy

6. Le ricette di Maripatty

7. La mia amica Erika... Le ricette a modo mio

8. Laura e Terry.... Belle in pentola

9. Ricette a prova di.... Bina

10. Pane e panna

11. Briciole di Gusto

12. La voglia di vaniglia

13. ...io pasticcio

14. mmm...buonissimo!

15. La cucina di Giu Gen


Ed ora che i premi sono stati spartiti, perché non festeggiare insieme????

Dalla prima volta in cui ho proposto questa prelibatezza mi sono sempre divertita ad osservare le espressioni incredule degli assaggiatori.... Mi piace tantissimo guardare come cambino le linee del viso man mano che il palato ne attraversa gli strati.... Perché diciamolo, ciò che si vede è una gran bella colata di cioccolato nerissimo!!! Vi porto con me in questo viaggio sensoriale e condivido con immenso piacere, vista l'occasione, una delle prelibatezze di cui i miei invitati non si scordano mai!!




Ingredienti

80 g di cioccolato extra fondente
peperoncino a piacere
100 g di parmigiano

Iniziate con mettere a fondere, a bagno maria, il cioccolato ridotto in pezzi. Mi raccomando, il cioccolato dev'essere di qualità e l'acqua non deve mai raggiungere l'ebollizione: questi sono presupposti fondamentali affinché venga una bella cremina liscia. Aggiungete il peperoncino (a piacere, ma è bene che si senta!) e mescolate in modo da rendere tutto omogeneo.
Tagliate il parmigiano in cubetti di circa 2 centimetri di lato.Affinché non si rompa in scaglie sarebbe opportuno utilizzare un filo d'acciaio, diversamente accettate che i pezzi non siano regolarissimi.
Intingete ciascun pezzo di parmigiano nel cioccolato fondente, uno alla volta, coprendolo bene su tutti i lati. Con l'aiuto di una forchetta sollevatelo, fate scendere tutto il cioccolato in eccedenza con piccoli colpetti e riponetelo su un foglio di carta forno (o su un setaccio o graticola, in modo che scoli il cioccolato).
Riponete i bocconcini in frigorifero per almeno un paio d'ore.
Ed ora assaggiate e poi.....deliziate, affascinate e conquistate chiunque vogliate!!abc

Sofficini di avena agli spinaci…. un desiderio prèt à porter

Se vi dicessi che non ho mai mangiato i famosissimi sofficini confezionati, nonostante fossero nei miei sogni di bambina? Mia madre era maggiormente propensa ad un'alimentazione sana e casalinga e difficilmente accontentava questi capricci! Così mi sono trovata in età matura ad esaudire questo fortissimo desiderio che, comunque, è rimasto intatto negli anni. Le mie ormai appurate fisime mentali mi portano a rivisitare tutto in chiave salutista, e quindi niente frittura e pochi alimenti raffinati. Insomma, il primo tentativo, risalente a qualche mese fa, è stato abbastanza fallimentare. Questa volta però, i miei sofficini sono belli, compatti, saporiti e...... appaganti!! Peraltro semplicissimi da preparare e congelabili. Come dire: un desiderio prèt à porter.

Ingredienti

250 ml di latte di avena (o vaccino)
100 g di farina di avena
100 g di farina 00
30 g di margarina
1 pizzico di sale
100 g di spinaci
100 g di certosa (io light) - per la versione vegana besciamella veg
noce moscata
sale
pangrattato (io di riso)

Mettete in un pentolino il latte di avena con la margarina e il sale e portate ad ebollizione. Mischiate le due farine e versate tutto nel latte. Mescolate energicamente con un cucchiaio di legno, fino a formare una massa omogenea. Spegnete il fuoco.
Prendete la pasta e lavoratela con le mani su un ripiano per pochi istanti, quindi stendetela in una base di 1 centimetro di spessore. Ritagliate dei dischi (io ho usato una scodella di 18 cm di diametro) fino all'utilizzo completo dell'impasto. Con queste dosi ve ne verranno 5.
Condite gli spinaci con un pizzico di sale e una grattugiata di noce moscata. Posizionate su una metà di ciascun disco una fettina di crescenza e un po' di spinaci. Bagnate con acqua i bordi di ogni disco e chiudeteli, pressando bene per farli aderire perfettamente, senza che si aprano in cottura.
Immergeteli velocemente in acqua (io non uso l'uovo per la panatura, e questo impasto non ne necessita.....vedrete!!) e passateli bene nel pangrattato.
Sistemate le mezzelune su una teglia, coperta da carta forno. Versateci sopra un filo d'olio e infornatele. Cuocete per 30 minuti a 180°.
Certo la doratura della frittura verrà sacrificata, ma..... il sapore vi conquisterà!!!

Attenzione.... un sofficino tira l'altro! E io vi ho avvisato...abc

Se un dettaglio fa la differenza, tanti dettagli fanno un capolavoro? Chitarrina Senatore Cappelli con salmone

E' piacevole, talvolta, tornare alle vecchie abitudini di famiglia, quando domenica era sinonimo di pasta fresca all'uovo e papà impastava con forza e tagliava con maestria ora tagliatelle, ora tagliolini. Ci si sedeva intorno al tavolo e si commentava. Mmmmmm, sono davvero buone..... sei stato bravissimo! Non che cambiasse, di settimana in settimana, ma era il nostro grazie. Perché il dettaglio dell'amore che ci si mette nella preparazione....è un ingrediente fondamentale per un risultato speciale.
Questa "arte", perché la sua è davvero arte, mi è stata tramandata, e anche se non sono solita a lasciarmi andare a piatti di pasta, quando desidero deliziarmene tengo viva la tradizione di famiglia. Questo piatto è fatto di tanti piccoli dettagli, dove il condimento è solo una comparsa. L'amore per la pasta all'uovo, una semola da chapeau, un taglio alla chitarra che esalta il sapore.... insomma, non esistono parole che possano realmente descriverla. E assaggiarla è un viaggio tra i sensi....

Ingredienti

100 g di semola di grano duro Senatore Cappelli
1 uovo
1 trancio di salmone fresco
1 piccola zucchina
1 spicchio d'aglio
vino bianco secco
prezzemolo
sale
olio evo

Impastate la farina con l'uovo, un pizzico di sale e un filo di olio. Create una pasta liscia e compatta. Coprite con un canovaccio e fate riposare per 30 minuti.
Scaldate in una padella un po' di olio e, quando sarà caldo, unite uno spicchio d'aglio tagliato a metà e privato dell'anima. Lavate la zucchina e tagliatela a dadino piccoli. Fatela rosolare nell'olio, aggiungendo sale e prezzemolo tritato. Pulite il trancio di salmone dalla pelle e dalle lische e tagliatelo a cubetti piccoli. Aggiungetelo alle zucchine e fate saltare per un minuto a fiamma piuttosto viva. Sfumate con il vino bianco, abbassate il fuoco e procedete la cottura per una decina di minuti.
Prendete l'impasto tenuta da parte e iniziate a stenderlo in sfoglie non troppo sottili. Ricavatene dei tagliolini. Io mi sono avvalsa dell'ausilio di una chitarra di origine abruzzese.
Infarinate i tagliolini appena tagliati e poneteli su un canovaccio.
Mettete a bollire l'acqua con il sale, per la cottura della pasta.
Cuocete al dente, basteranno 3 o 4 minuti. Scolate e fate saltare in padella, insieme al condimento, aggiungendo un filo di olio evo a crudo.


                                       Impiattate e servite. 
Ma soprattutto...... GUSTATELA !!



abc

Spiedini di zucchina farciti: lo scettro di una regina che sa stupire

Avete una cena con ospiti importanti, non siete famosi per le vostre doti culinarie e non potete permettervi brutte figure? Ecco il piatto che fa al caso vostro. Ricordo che un giorno di qualche mese fa fui ispirata dal web nella realizzazione di queste zucchine. Chiedo scusa all'artefice di questo piatto, ma ai tempi non ne registrai la fonte. Adattai semplicemente la ricetta ai miei gusti e la realizzai. Pubblicai qualche foto in Facebook e fu un successo! Perché il segreto sta proprio nella semplicità! La mia amica Michela, che ancora oggi mi parla di queste zucchine come della sua migliore folgorazione e conquista culinaria (vi garantisco, però, che tutte le qualità che possono mancarle in campo culinario la rendono unica e speciale in tanti altri aspetti della vita), mi chiese subito lumi. Ho ospiti importanti a cena, non posso fare brutta figura e voglio stupire; queste zucchine mi sembrano perfette e....facili! Mi spieghi come si preparano? Dovete sapere che una richiesta di questo tipo è, per me, fonte di orgoglio e felicità. Ho subito dato un seguito a quelle sue parole dicendole di provarci assolutamente e che sarebbe stato un successo. E.....che ve lo dico a fare.....successo fu!! Credo che i suoi invitati siano increduli ancora oggi....

Ingredienti

2 zucchine
2 crackers integrali al sesamo e amaranto (ma va benissimo del pane o del pangrattato)
1 cucchiaino di prezzemolo tritato
1 cucchiaio di parmigiano grattugiato
4 gherigli di noci
5 g di pinoli
olio evo
sale

Mondate, lavate e asciugate le zucchine. Tagliatele, per il lungo, in fettine sottili, con l'aiuto di una mandolina. Lasciatele a bagno in acqua salata per una buona mezz'ora. Questo passaggio è fondamentale perché permetterà loro di non rompersi quando le arrotolerete.
Preparate ora la farcia. Tritate i crackers o il pane (ricordate che più è morbida questa parte di farcia e meno olio richiederà), le noci e i pinoli. Mescolate tutto insieme al prezzemolo tritato e al parmigiano. Aggiungete quindi un filo di olio extravergine di oliva e rendete il composto omogeneo.
Distribuitene un po' su ogni fettina di zucchina, arrotolate e infilzate su uno spiedo, formando spiedini di circa 4 pezzi. Sistemate le zucchine così formate su una placca da forno e spolveratele con la panatura rimasta. Infornate a 180° per 30 minuti circa.
Una volta sfornati non riuscirete a resistere. Sono delicati, ma gustosi e si mangiano senza riuscire a fermarsi.....

Ringrazio chi mi ha ispirato nella realizzazione di questo successo, a cui va tutto il merito del piatto.

E... non è detto dobbiate avere ospiti speciali a cena, davanti a cui non potervi permettere brutte figure, per cedere a questo sfizio. A voi la vostra contestualizzazione...

abc

Carpaccio piccante di frutta in pasta phillo e una grande dichiarazione d’amore

Sì, è vero, confesso di essere innamorata perdutamente della pasta fillo (o phillo). La scoprii quando la svestii dei chili di olio con cui la addobbano le cucine cinesi nostrane. Sai, è quella dell'involtino primavera! Bene, anzi ottimo: proviamo a renderla commestibile, adesso. Così imparai che i suoi utilizzi possono essere molteplici. Confesso che non sono mai riuscita a trovarla in alcun supermercato, ma ho anche imparato in fretta quanto sia semplice da preparare in casa. Essendo un'amante della pasta sfoglia, che mangerei in qualsiasi forma, colore, impiego e variante, ma essendo anche un'irriducibile salutista attenta al grammo di grasso in più, ho iniziato a sostituirla con queste sfoglie finissime e croccantissime. E vi garantisco che non solo ha eliminato il tarlo della sfoglia, ma è diventata una continua fonte di sfida per creare varianti nuove e sfiziose. Con questa versione non ho certo scoperto l'acqua calda, ma sapete che soddisfazione dire..... l'ho fatto io?!?!?

Ingredienti

100 g di tonno affumicato
1 pesca (a vostro piacimento, bianca, gialla, noce o no)
1 mela (io ho usato una Fuji, ma credo che una Granny Smith avrebbe contrastato maggiormente la dolcezza della pesca)
5 fragole
pasta phillo (dosi di questa ricetta)
1 cucchiaino di mosto d'uva cotto
1 cucchiaino di olio evo
2 cucchiaini di succo di limone
sale
peperoncino

Dal panetto di impasto, se non vi affidate alla pasta phillo pronta, ricavate una sfoglia sottilissima (dovrà essere trasparente). Copritela con dell'olio evo aiutandovi con un pennellino e tagliatela in quadrati uguali.
Prendete una piccola terrina o delle coppette che sopportino la cottura in forno, ungetela all'esterno e adagiatevi il primo quadrato, lasciando la parte oliata a contatto con il recipiente utilizzato. Procedete in questo mondo, sfalsando gli angoli dei quadrati, fino a terminare le sfoglie. Abbiate cura di fare aderire bene le sfoglie, eliminando tutte le bolle d'aria, perché a cottura ultimata causerebbero la rottura e la conseguente caduta degli strati. Cuocetela in forno a 19° per circa 10 minuti, ma controllate che i bordi non brucino!!
Sfornatela e lasciatela intiepidire. Con una lama sottile separate la forma di pasta dalla terrina, facendo attenzione a non romperla, e separate le due parti. Lasciatela raffreddare completamente (io l'ho preparata la sera prima, ma sarà sufficiente anche meno tempo!!). L'importante è che sia fredda.
Rivestite l'interno della coppetta di pasta con le fettine di tonno affumicato. Lavate la frutta e tagliatela a spicchi. Alternate mela e pesta sui lati e riempite il centro con le fragole. Preparate ora l'emulsione, mescolando mosto d'uva cotto con olio, succo di limone, sale e peperoncino a piacere. Con l'aiuto di un pennellino cospargete le fettine di pesce verso l'interno, in modo da non bagnare la pasta, e la frutta.
Ed ora gustate come desiderate: con una forchetta, con un cucchiaino, con le mani.... prima la frutta, poi il tonno, o tutto insieme..... lasciando il cestino di phillo alla fine o spezzandolo e gustandolo insieme al resto come fosse pane...... Non esistono regole. Esiste solo il piacere di concedersi ad un pasto leggero e sfizioso.

abc

Si va in scena: dolcetti di semolino al cocco e pistacchio e una dispensa sempre pronta ad esaudire i desideri

Dal giorno in cui non sono riuscita a soddisfare l'impellente desiderio di mangiare un buon piatto di gnocchi alla romana ho sempre, in dispensa, una buona scorta di semola di grano duro. E insieme a questi importanti quantitativi c'è il desiderio di provarlo in una versione dolce. Credo che, l'ultima volta, nonché unica, in cui ho mangiato semolino dolce, fosse una sera di infiniti anni fa, quando, appena operata di tonsille e adenoidi, mia madre mi coccolò con qualcosa di morbido e piacevole da buttare giù. Ricordo un piatto e un cucchiaio e quella dolcezza invitante, che non ho mai più ritrovato. Qualche giorno fa leggo sul blog di Tiziana, amica de Il Peperoncino Dispettoso, una deliziosissima versione al cioccolato e mi dico "cara Cuocherellona datti da fare". Ringrazio Tiziana per lo spunto e vi propongo la mia versione.

Ingredienti

100 ml di latte di riso alla vaniglia
100 g di ricotta
35 g di semola di grano duro
1 uovo
10 g di fruttosio (in alternativa 15 g di zucchero di canna o bianco)
10 g di cocco in piccole scaglie
10 g di pistacchi tostati non salati
5 g di olio di soia

Portate ad ebollizione il latte di riso con l'olio. Versate a pioggia il semolino, mescolando. Quando l'avrete versato completamente mantenete sul fuoco per un minuto circa, poi spegnete e lasciate intiepidire.
In un recipiente a parte mescolate la ricotta, il fruttosio (o zucchero), i pistacchi tritati, il cocco e mescolate accuratamente per ottenere un composto omogeneo. Incorporate il tuorlo dell'uovo e continuate a mescolare. Unite quindi il semolino lasciato da parte e create una crema uniforme.
Accendete il forno a 190°. Montate a neve fermissima l'albume e con estrema delicatezza unitelo alla crema, mescolando con un cucchiaio di legno dal basso verso l'alto fino a rendere il composto liscio e omogeneo. Versate, a questo punto in una teglia, imburrata e infarinata (o, come ho fatto io, coperta con carta forno) creano una mattonella di circa 2 centimetri di spessore. Livellate bene la superficie e infornate per 40 minuti. Quando sarà ben dorato in superficie sfornatelo e lasciate intiepidire. Tagliate i bordi e dividete il tortino in quadratini.


Mangiati da soli, caldi, tiepidi o freddi sono prelibatissimi, ma vi potrete sbizzarrire come vorrete.
Qui vedete un paio di versioni in cui li ho proposti, ma sono così versatili che avrete l'imbarazzo della scelta!!

abc

L’incontro fatale tra una sognatrice ed una celebrità. Tutto racchiuso in una chiocciola, la Chiocciola del Senatore

Tutto nacque nella mia bottega di fiducia. Si sa, tutti gli artisti hanno un luogo che è fonte di ispirazione.... perché io non dovrei averne uno? Mi trovai nella corsia delle farine e guarda, guarda, guarda, ecco che mi cade l'occhio su quel sacchetto, piccolo, solo soletto. Metto a fuoco l'etichetta e..... mi sembrava fosse speciale!!!! Una Senatore Cappelli. Sapete, ne ho sempre sentito parlare un gran bene, ma mai mi sono approcciata a questa semola. Mi sono detta che forse sarebbe stato il caso di iniziare e di adottare quel sacchetto tutto solo, quasi fosse un segno del destino trovarlo lì. L'ho sistemato nella teca protetta della dispensa come un prezioso che si rispetti e..... eh, e cosa ci faccio adesso? Pensaci e ripensaci sono arrivata alla conclusione che il primo lavoro sarebbe stato un lievitato. Certo non è come dirlo: i lievitati richiedono conoscenze che non sono così scontate. Mi sono allora rivolta al mio specialista di fiducia, il caro amico Max (visitate il suo blog perché dà vita a creazioni da favola!!), per avere lumi. Mischiala ad una 0, idratala al 70%, lavorala con molta farina..... insomma, dopo aver appreso dell'esistenza della maglia glutinica di una farina e di enzimi differenti che giocano antagonismi differenti nella lievitazione, ho provato a mettere insieme le idee. Max non ha saputo niente di quelle che fossero le mie intenzioni fino a quando il tutto è stato sfornato, ma devo dire che i suoi complimenti non si sono fatti attendere. E il complimento di un maestro vale orgoglio e fiducia. E poi.....non immaginereste mai che profumo sprigiona questa semola......

Ingredienti

20 g di farina di manitoba (0)
80 g di semola di grano duro Senatore Cappelli (io Baule Volante biologica)
70 g di acqua a temperatura ambiente
5 g di sale
5 g di lievito madre in polvere
3 g di malto d'orzo
1 zucchina
1 pezzo di porro
2 piccole manciate di olive taggiasche snocciolate
100 g di certosa light
1 rametto di rosmarino
5 pomodorini pachino
3 figlie di basilico
latte di avena (o latte vaccino)
sale
olio evo

Che usiate un'impastatrice, il Bimby (come me) o le manine.... mescolate le due farine, il lievito madre, il malto e il sale e unite l'acqua. Impastate fino a creare un impasto omogeneo (se lavoraste a mano il lavoro richiederà almeno una decina di minuti). Pesate l'impasto e dividetelo in due metà perfette. Ponete ciascuna metà in una terrina di vetro, copritela con la pellicola trasparente e ponetela nel forno, spento, per almeno 7 ore.
Nel frattempo dedicatevi ai ripieni e agli aromi.
Lavate e asciugate i pomodori pachino. Se non doveste gradire la buccia sbollentateli in acqua per pochi secondi e pelateli. Tagliateli a cubetti piuttosto piccoli. Mettete a scaldare in una padella un filo d'olio e versateci la piccola dadolata. Salate e aggiungete le foglie di basilico lavate e asciugate. Lasciate cuocere a fiamma bassa fino a quando avranno consumato tutta l'acqua. Spegnete e fate raffreddare.
Affettate finemente un piccolo pezzo di porro e fatelo rosolare con un po' di olio, in una padella. Lavate le zucchine e affettatele in rondelle molto fini, che aggiungerete al soffritto. Salate e fate appassire il tutto per una decina di minuti. Spegnete e lasciate raffreddare anche loro.
Prendete ora il vostro rametto di rosmarino e lavatelo. Asciugatelo bene e separate tutti gli aghi. Sistemateli su un tagliere e tritateli finemente con l'aiuto di una mezzaluna.
Terminato il tempo di lievitazione prendete il primo impasto e, su una spianatoia leggermente infarinata, unite il rosmarino tritato, impastando per qualche minuto fino ad aver completamente incorporato tutto il trito. Tenete da parte. Prendete il secondo impasto, ponete anche questo su una spianatoia con un bel po' di farina, togliete il basilico dai pomodori e versate il composto sulla pasta. Iniziate a lavorare per uniformare il tutto (con questo impasto il lavoro sarà un pochino più difficoltoso e sarà necessaria maggior quantità di farina).
Iniziate a stendere il primo impasto. Infarinate la spianatoia e lavorate con il mattarello fino ad ottenere un rettangolo alto circa 15/20 centimetri e lungo 50/60 centimetri.
Tagliate 50 g di certosa in tocchetti e posizionateli in riga su uno dei lati più lunghi del rettangolo. Versate sopra il formaggio il condimento: olive taggiasche (ben sgocciolate, mi raccomando) sull'impasto al rosmarino e le zucchine sull'impasto al pomodoro. Arrotolate ciascun impasto, in modo da formare due salsicciotti, che schiaccerete bene alle estremità in modo da sigillarli.
Avvicinate i due salsicciotti, unite le due estremità tra loro e piegatele verso il basso facendole spuntare nel loro mezzo. In questo modo durante la cottura non si divideranno. Intrecciate i due salamini per tutta la lunghezza e ripetete l'operazione sull'estremità di fondo. Afferrate molto delicatamente l'impasto ponendo le mani sotto le due estremità e trasferitelo su una teglia infarinata. chiudetelo a chiocciola, bagnatelo in superficie con il latte aiutandovi con un pennellino e infornate a 200° per 20 minuti (regolatevi in base al vostro forno, come sempre!!).
Impossibile spiegare il profumo che sprigiona durante la cottura. Inebria e appaga. E quando assaggerete..... sarà magico trovare un riscontro al palato.

Credo che le mie paure e il mio grande scetticismo (che si nasconde sempre dietro ogni sfida a cui mi approccio) siano stati decisamente sconfitti. Credo che d'ora in poi, caro Senatore, quella teca in dispensa sarà tua!!



abc

Gratin di cozze allo zenzero con zucchine e fiori croccanti: una questione di protagonismo

Un paio d'anni fa, già ampiamente dedita a viziare le mie papille gustative, resi partecipe mia madre di una portata minuziosamente preparata e gustata, in pace con me stessa. Ovviamente la mia mania di fotografare tutto aveva fatto sì che immortalassi anche quella.... teglietta.... etta..... teglia.... beh..... porzioncina.... insomma..... una bella porzione.... diciamo abbondantina. Beh, ma era la mia cena!!! In sostanza ho visto mia madre strabuzzare gli occhi e chiedermi, incredula: "ti sarai mangiata mica tutte quelle cozze?". Vedete, il brutto (o il bello) di dover sfamare una bocca sola è che le dosi delle confezioni non sempre sono proporzionate all'esigenza. Per mangiarle in due tempi, ho pensato, tanto vale fare un pasto unico!! Da quella volta ho timore ad avvicinarmi al concetto "cozza". Se qualcuno al ristorante me la propone d'antipasto.... declino carinamente l'invito, a meno che non ci siano almeno due forchette a dividerne la porzione. Insomma, mi è chiaro che in questo non è facile pormi limiti: per me mangiare le cozze vuol dire.....mangiare le cozze. Chiaro, no?

Ingredienti

500 g di cozze
6 fiori di zucchina
6 zucchine piccole (generalmente annesse al fiore)
10 nocciole
1/2 cucchiaino di zenzero in polvere
farina di riso impalpabile
pangrattato (io di riso)
olio
sale

Lavate le cozze sotto l'acqua corrente, grattandole bene e togliendo le pagliuzze. Mettetele in un tegame, coperte, e fatele cuocere a fuoco medio per una decina scarsa di minuti. In questo modo si schiuderanno. Spegnete il fuoco e fate intiepidire. Prendete, poi, ciascuna cozza, scolatela dall'acqua di cottura, eliminate la parte di guscio vuota e posizionate a raggiera su un piatto la metà con il frutto.
Pulite i fiori di zucchina. Lavateli accuratamente e con molta delicatezza sotto il getto d'acqua corrente. Scrollate il grosso dell'acqua e lasciateli scolare su un foglio di carta assorbente. Tagliateli, quindi, a striscioline verticali, cercando di non rovinare le punte, generalmente molto delicate. Radunateli in una terrina, cospargeteli con un pizzico di sale e un filo di olio evo e mescolate bene. Aggiungete un cucchiaio di pangrattato e continuate a mescolare, sempre con estrema delicatezza, in modo che la panatura avvolga uniformemente ciascuna listarella di fiore.
Ponete i fiori impanati su una placca e fate gratinare fino a doratura (io li ho gratinati nel forno a microonde per 15 minuti, girandoli a 5 minuti dalla fine). Dovranno rimanere croccanti senza perdere il loro colore intenso e naturale.
Scaldate una padella con un filo d'olio. Lavate e asciugate le zucchine. Tagliatele in fiammiferi di circa 4 centimetri di lunghezza. Passateli nella farina di riso e fateli saltare in padella, a fiamma viva, fino a quando saranno ben dorati. Salateli.
Nel frattempo mischiate 1 cucchiaino di farina di riso con 1/2 cucchiaino di zenzero in polvere. Unite un cucchiaino scarso di olio evo e mescolate fino ad ottenere un composto denso. Aggiungete 2 cucchiaini di fondo di cottura delle cozze alla volta e mescolate in modo da amalgamare bene tutto senza creare grumi. In tutto dovrete aggiungere 15 cucchiaini. Mettere sul fuoco e portate lentamente ad ebollizione, senza smettere di mescolare. Quando inizierete a vedere le prime bollicine spegnete il fuoco e lasciate intiepidire.
Con l'aiuto di un pennellino cospargete le cozze con la salsina allo zenzero. Ponete al centro del piatto i fiammiferi di zucchina.
Tritate quindi le nocciole e mischiatele a 2 cucchiaini di pangrattato. Coprite, con questo mix, le cozze. Adesso io ho commesso un errorino: ho posizionato sul piatto i fiori di zucchina, facendoli cuocere ancora insieme alle cozze. Ecco, non fatelo!! E' bello quel tocco di colore sul piatto finito e a me è venuto a mancare!
Fate gratinare il piatto con zucchine e cozze per 15 minuti e alla fine posizionate tra le due i fiori croccanti e belli coloriti. Passate sotto il gratin ancora per un paio di minuti e servite. Il vostro piatto è pronto per essere gustato!
Immagino quanto sarebbe stata appagata anche la vista se avessi adottato quella piccola accortezza.... ma la soddisfazione nel gustare una cozza morbida e saporita ha comunque vinto sulla delusione. Siete stati avvertiti!!
abc

Necessità e virtù in un rotolino di zucchina con ricotta, olive taggiasche e semi di zucca

Non so quali pensieri mi distraessero nel momento in cui mi sono fermata davanti a quel cesto. Fatto sta che sono tornata a casa con una quantità decisamente consistente di zucchine, e la necessità di studiare molto più di qualcosa per utilizzarle tutte. C'è da dire che le sperimento in molteplici versioni, loro più di qualsiasi altra verdura, ma la curiosità di provare forme nuove mi stuzzica sempre. Avevo in frigo della ricotta da finire. Spesso la uso su cialde integrali al sesamo, coprendola con le zucchine tagliate a rondelle e stufate in padella con porro e sesamo. Ma oggi.....oggi è stata più forte la tentazione di provare altro. In questo piatto ci sono solo ingredienti presenti nella lista dei miei preferiti. Ovviamente ho gradito. Ovviamente.... condivido.

Ingredienti

1 zucchina
100 g di ricotta
1 cucchiaio di olive taggiasche
3 fogli di basilico fresco
10 g di semi di zucca
sale

Pulite e lavate la zucchina. Tagliatela a fettine lunghe e sottili e grigliatele. Disponete le fettine su un piatto piano, salatele e tenetele da parte.
Versate la ricotta in una terrina. Lavate le foglie di basilico e tagliuzzatele finemente all'interno della stessa terrina. Unite anche le olive taggiasche, ben sgocciolate se le utilizzate sott'olio, e un pizzico di sale. Mescolate tutto.
Tritate i semi di zucca grossolanamente (io li ho schiacciati con il mattarello). Uniteli al composto e mischiate bene fino a renderlo omogeneo. Posate sull'estremità di ciascuna fetta di zucchina un cucchiaino di composto (regolatevi in base al numero di fettine che avrete ottenuto) e arrotolate creando tanti piccoli involtini.
Poneteli verticalmente in un piatto, formando un bel mazzolino. A piacere potreste versarci sopra un filo di olio. Io, salutista fino all'osso, dove posso lo evito. Non vi resta che gustare.
Ah, un piccolo consiglio: se mangiati con le mani danno quel pizzico di piacere in più....




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