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Quinoa rossa con lamponi, mirtilli e rosmarino: l’inatteso stupore per un risultato che toglie le parole

Sì, mi tocca confessarlo, questa è una di quelle volte in cui, penso, immagino, metto insieme, taglio, salto, mescolo, impiatto e all'assaggio..... rimango letteralmente senza parole. Nella possibile casistica ci sono sapori che piacciono, sapori che non piacciono, quelli che ti lasciano indifferente e quelli che "neanche te li aspetti". Quando ho coinvolto le mie papille in questa esperienza ho capito che sì, si sarebbe trattato dell'ultimo caso: questi sapori non te li immagini proprio. E non immagini neanche quanto bene possano legarsi e quanta magia possano regalare al palato. Io ho solo pensato che sì, un bel battuto di rosmarino ci sarebbe stato bene, accanto a quella quinoa. Ho pensato che avrei potuto spezzare quell'equilibrio con un tocco dolciastro e che, magari, la salsa di soia avrebbe legato tutto. Ci provo, mi sono detta. Credo che il risultato mi abbia anche dato la risposta: ci ho preso in pieno!! Gusti, certo, ma l'avvolgenza di questo piatto è qualcosa che a fatica si può immaginare. E l'audacia, in cucina, mi riserva sempre grandi soddisfazioni.

Ingredienti

35 g di quinoa rossa
70 g di acqua
15 g di frutti rossi essiccati
1 rametti di rosmarino
1 cucchiaino di salsa di soia
1 pizzico di sale
olio evo

Lavate e asciugate i rametti di rosmarino. Prelevate le foglioline e tritatele, non troppo finemente.
Fate scaldare un cucchiaio scarso di olio evo e, quando sarà ben caldo, unitevi il rosmarino. Lasciatelo rosolare per un minuto circa.
   Nel frattempo sciacquate, sotto un getto di acqua corrente, la quinoa. Unitela al soffritto e mescolate velocemente. Unite anche i frutti rossi e fate insaporire tutto per poco tempo. Versate quindi l'acqua bollente (deve sempre essere in quantità doppia rispetto alla quinoa), aggiungete un pizzico di sale fino, coprite e fate cuocere fino al totale assorbimento.
Quando sarà quasi cotta, aggiungete alla quinoa un cucchiaino di salsa di soia.
Mescolate e lasciate che insaporisca bene e che i sapori leghino perfettamente tra loro. Spegnete il fuoco e fate riposare per un minuto circa il tutto.
A questo punto impiattate, decorate con qualche frutto rosso e servite.

Piatto semplice e veloce (giusto il tempo di cottura della quinoa, circa 15 minuti) che saprà sicuramente stupirvi con i suoi sapori intensi e particolari. E, ancora una volta, tanti benefici di ingredienti ricchi di proprietà salutari.
Quando il buono è salubre il piacere è doppio!!abc

Crema di cavolfiori con briciole di anacardi e bresaola: il piacere del “dolce buttar via niente”

Quante volte vi sarà capitato di utilizzare degli ortaggi e di avere degli scarti che, ohimè, buttar via fa piangere il cuore? Quelle belle cimette di broccolo, o le foglie più tenere del finocchio, o ancora il cuore di un carciofo. Già, ma la metà dell'ortaggio finisce per essere accantonato. Ecco, davanti al mio bel cespo di cavolfiore, ancora nell'abbraccio delle sue forti foglie verdi, mi sono detta che, forse, trovare una collocazione per quelle parti meno pregiate avrebbe alleggerito il mio cuore e appagat il mio palato. Così ecco che, tagliuzzato, stufato e tritato tutto, quello che ne è uscito è un piatto sano e gustoso. Il tocco accattivante è condizione necessaria, ma a fronte del "qui non si butta via niente" ogni strategia è bene accetta! In fondo cosa c'è di meglio di un'avvolgente crema calda, in queste fredde giornate uggiose?

Ingredienti

1 cavolfiore (foglie e torsolo)
10 g di anacardi
50 g di bresaola
sale
noce moscata
1/2 cucchiaino di bicarbonato.

Prelevate le foglie del cavolfiore e lavatele bene, Tagliatele a tocchetti e mettetele in un tegame, insieme al torsolo, ridotto a dadini piccoli. Aggiungete acqua fredda per la metà del volume della verdura. Salate e grattugiate noce moscata a piacere e portate ad ebollizione. Aggiungete il bicarbonato, abbassate la fiamma e cuocete la verdura fino a quando sarà morbidissima, coperta da un coperchio. Ci vorrà almeno mezz'ora.
Nel frattempo scaldate una padella, senza aggiungere grassi. Tritate gli anacardi e fateli tostare sul fuoco per circa un paio di minuti. Unitevi la bresaola, anch'essa tritata, e procedete la cottura per altri 5 minuti, cercando di sgranare bene la carne.
Fate attenzione a non fare bruciare gli anacardi: tritati fini è davvero un attimo che scuriscano. Abbiate cura di girare spesso e di spegnere la fiamma non appena li vedrete ben dorati.
   Quando le verdure saranno ben cotte, spegnete il fuoco e passate tutto con un frullatore ad immersione. Lavorate bene con le lame fino ad ottenere una crema vellutata.
Trasferite la crema in uno scodellino. Cospargete la superficie con le briciole tostate e servite.

Assaporate il contrasto di consistenze, la dolcezza della crema accanto alla sapidità della guarnizione: non è forse una coccola senza sensi di colpa?

abc

Tortini di tofu in crosta di cous cous integrale: perché questa sono io e questa è la mia forma di espressione

Perché che gusto c'è a mangiare il cous cous nel solito modo? Quali esaltanti emozioni nel ripetere pietanze classiche? E' che è più forte di me: li vedo crearsi nei miei pensieri, questi piatti. Li trasformo in concreto, poi ne rimango meravigliata. Ogni volta penso "forse ho azzardato troppo", ma poi mi rispondo "troppo per chi? Troppo rispetto a cosa?". Non ho mai amato i luoghi comuni e le scelte facili, ho sempre cercato di assecondare la mia voce, anche quando andava contro ogni flusso di ideologia e pensiero sociale ^_^ Volete che cambi strategia proprio sulla mia tavola? Naaaaa, non accadrà mai. La mia tavola è la mia tela, la mia cucina è il mio seti di pennelli e questi meravigliosi ingredienti sono le tempere. Questa è la mia forma d'espressione. Questa sono io. Semplicemente. Che piaccia o no!!

Ingredienti

40 g di cous cous integrale
60 g di brodo vegetale + q.b.
40 g di radicchio semilungo rosso
100 g di tofu naturale + 25 g
10 g di capperi sotto sale
10 g di nocciole
15 g di burro vegetale
5 g di olio evo + q.b.
2 cucchiaini di fecola di patate
1 tametto di timo fresco
noce moscata
farina di riso
sale

Sciacquate il cous cous sotto un getto di acqua corrente. Versatelo in un tegame, unite l'olio, la noce moscata, mescolate bene e aggiungete il brodo vegetale. Accendete il fuoco e portate a bollore. Abbassate la fiamma, coprite e cuocete fino al totale assorbimento del liquido. Sciogliete un cucchiaino di fecola di patate in un po' di brodo (ne basterà pochissimo) e unitelo alla cottura.
   Quando sarà cotto spegnete la fiamma e rovesciate il cous cous in uno stampino (con questa dose ho rivestito uno stampo da 18 cm di diametro). Schiacciate il centro, con il fondo di un bicchiere, creando una cavità, e dei bordi sufficientemente alti. Lasciate raffreddare completamente il cestino di cous cous.
Lavate e asciugate bene il radicchio. Spezzettatelo, insieme al tofu e tritateli, con il timo, i capperi precedentemente dissalati e il burro vegetale. Correggete eventualmente di sale. Sciogliete un cucchiaino di fecola di patate in poco brodo e unitelo al trito. Mescolate bene, affinchè venga amalgamato tutto. Unite quindi le nocciole e tritate ancora, velocemente. Queste ultime, infatti, non dovranno essere troppo fini, ma dovranno conferire croccantezza alla farcitura.
Quando tutto sarà pronto, versate la crema all'interno del cestino di cous cous. Cercate di compattarla bene, in modo che riempia perfettamente tutto lo stampo.
Infornate il tortino a 200° e cuocete per 15/20 minuti, fino a quando si sarà formata una bella crosticina dorata. Se voleste, prima di inforare versate sulla superficie un filo di olio evo.
Nel frattempo tagliate a dadini i 25 g di tofu rimasti (generalmente un panetto è di 125 g) e fateli saltare in padella con un po' di olio, a fiamma viva. Fateli cuocere fino a quando saranno belli croccanti e dorati. Una volta che il tortino sarà cotto, trasferitelo in un piatto e unite la dadolata di tofu.
Nulla di più delicato e appagante, genuino e prezioso per il vostro organismo. Proteine, sali minerali, fibre grassi buoni e quanto di più salutare il vostro corpo possa meritare!!

Siete pronti all'assaggio?

abc

Panbrioche dei “senza” con goloso ripieno di uva fragola e la dimostrazione che solo chi osa… ottiene

Dai tempi della mia prima volta con il pane in cassetta, e poi ancora con la versione ai cereali, avevo in mente di cimentarmi nella variante dolce di questo pane goloso e versatile. Ovvia la mia propensione all'utilizzo di ingredienti selezionati e all'esclusione di altri ritenuto d'obbligo. Nel tentativo di trovare la formula perfetta, mi sono imbattuta in questa pagina: Ritroviamoci in cucina. E' stato amore a prima vista. Trovo che Valentina sia molto brava e che dia ottimi spunti. Da qui è nata la mia versione: le mie farine, la mia farcitura, la mia dose minima di zuccheri integrali e la mia fantasia. Non credo che la mia amica Laura (l'archi.... colei che mi chiese ricette a base di frutta di stagione di cui vi ho parlato qui) si cimenti in preparazioni così laboriose, ma qui dentro c'è un buon assaggio di frutta di stagione, avvolta da genuina bontà. Quell'uva fragola dal profumo irresistibile... Ovviamente le mie colazioni si sono tinte di viola ^_^

Ingredienti

150 g di farina di farro bianca bio
150 g di farina integrale (io Molino Chiavazza)
185 g di latte di avena
8 g di lievito madre secco (io Antico Molino Rosso)
20 g di malto di riso
10 g di zucchero di canna grezzo (io non l'ho messo, ma ve lo consiglio per un sapore più dolce)
25 g di olio di semi di soia
1/2 stecca di vaniglia
200 g di uva fragola
10 g di zucchero integrale di canna per la marinatura
25 g di gherigli di noci
latte di avena per spennellare la superficie

Fate scaldare il latte di avena con la mezza bacca di vaniglia incisa a metà nel senso della lunghezza.
Spegnete il fuoco prima che arrivi a bollore e lasciate intiepidire.
Setacciate e mescolate le farine, insieme al lievito madre e allo zucchero. Unite, poco alla volta, il latte aromatizzato, l'olio, il malto di riso e impastate fino ad ottenere una pasta di consistenza piuttosto morbida e appiccicosa. Trasferite il composto in una terrina infarinata, coprite con un foglio di pellicola trasparente e fate riposare e lievitare, in un luogo tiepido, fino al raddoppio. A me è servita circa un'ora e mezzo.
Nel frattempo preparate l'uva: lavate gli acini, tagliateli a metà e liberateli di tutti i semini. Raccoglieteli in una ciotola e versateci sopra lo zucchero di canna. Mescolate bene e lasciate macerare per un'ora circa. Giusto il tempo che l'impasto lieviti a sufficienza. Nell'attesa tritate le noci non troppo finemente, o comunque secondo il vostro gusto: io amo che si senta la noce distintamente ad ogni morso, per cui le ho lasciate piuttosto grossolane.
Riprendete, a questo punto, la vostra pasta e stendetela su un ripiano infarinato, in una sfoglia di circa 2 cm di spessore. Piegatela in tre e stendetela nuovamente, formando un rettangolo che abbia il lato minore di lunghezza pari a quella dello stampo in cui lo cuocerete. Lo spessore non dovrà essere superiore ai 2 cm, anche questa volta.
Ricoprite la sfoglia ottenuta con le noci tritate, lasciando libera una striscia, sul lato minore, alta circa 5 cm, che vi servirà per far chiudere bene l'impasto prima della cottura. Sistemate, sopra le noci, gli acini di uva macerati, cercando di non includere il succo che avranno formato: più asciutto sarà il ripieno e più soffice rimarrà l'impasto.
Iniziate ad arrotolare la sfoglia, lasciando la striscia libera dalla farcitura in fondo. Cercate di arrotolarla piuttosto stretta, in modo che in cottura non si creino spazi. Quando sarete giunti al fondo fate aderire bene la pasta libera dalla farcia al rotolo stesso.
Ricoprite lo stampo con carta forno, oppure ungetelo e infarinatelo.
Sistemate il rotolo ottenuto, con l'apertura in appoggio sul fondo, e copritelo con pellicola trasparente. Sarà necessario che la pellicola aderisca all'impasto, in modo che non si formi la crosta durante la seconda fase di lievitazione. Fate riposare fino a quando l'impasto raggiungerà il bordo dello stampo. A me c'è voluta circa un'ora.
Accendete il forno, a 190° e quando sarà in temperatura togliete la pellicola, spennellate la superficie con latte di avena e infornate lo stampo. Cuocete per circa 40 minuti, ma regolatevi in base al vostro forno. Quando sarà ben dorato in superficie potrebbe essere cotto ^_^ Vi consiglio di non sistemarlo su un ripiano troppo alto, in modo che cuocia bene all'interno, senza che diventi troppo scuro all'esterno.
Una volta cotto sfornatelo, estraetelo dallo stampo e sistematelo, poggiato su un fianco, su una grata per il raffreddamento.
Resistete giusto il tempo che sia ben freddo e procedete al taglio.


E' davvero appagante, alla vista quanto per il palato.


Le farciture potranno essere diverse e assecondare i vostri gusti e le vostre fantasie. Questo panbrioche si conserva in frigo, morbido, per 5 giorni, avvolto in un sacchetto di plastica per alimenti.


abc

Insalata di cereali al prosciutto e melone: gli strascichi di un’estate in un primo piatto gustoso


Mettete un giorno in cui l'appetito proprio non arriva. Un giorno in cui vorreste solo dormire.... chiudere gli occhi e spegnere le luci sui troppi pensieri che assillano la mente. Un giorno in cui stare sdraiati sotto gli ultimi raggi di sole di un'estate bizzarra. Ecco.... prendete un giorno così e cercate di trasformarlo, di dargli colore, di fargli assumere sapori.
Così è nato questo piatto. E così ho trasformato la mia giornata.
L'idea di rendere un semplice prosciutto e melone un piatto unico ce l'avevo da tempo. Dalla breve parentesi abruzzese, poi, ho portato a casa un sacchettino di cereali, acquistato per non traumatizzare troppo il mio stomaco con una cucina decisamente buona, ma un po' troppo diversa dalle mie abitudini. I pistacchi in casa mia non mancano proprio mai...... E' stato un attimo!! Trita, cuoci, salta, pesta, taglia, mescola, mangia..... GODURIA!!!!
Se fosse sempre così semplice.... ^_^

Ingredienti

60 g di mix 5 cereali (io Colfiorito)
15 g di pistacchi tostati non salati
4 fettine di prosciutto crudo
1/4 di melone
sale
olio evo

Portate ad ebollizione abbondante acqua salata e fate cuocere i cereali per il tempo indicato sulla confezione. Io li ho cotti per 10 minuti.
Nel frattempo scaldate un filo di olio evo. Tritate il prosciutto crudo e fatelo rosolare a fuoco medio per un minuto. Spegnete il fuoco e lasciate intiepidire.
Quando i cereali saranno cotti scolateli e uniteli al prosciutto. Mescolate bene e fate insaporire fino a quando saranno freddi.
Sgusciate i pistacchi, puliteli dalla loro pellicina e pestateli in un mortaio (o tritateli grossolanamente).
Uniteli ai creali e mescolate bene.
Pulite il melone togliendo i semi e la scorza e tagliatelo a dadini piuttosto piccoli (o comunque secondo il vostro gusto). Uniteli al resto della preparazione, mescolate e lasciate insaporire per qualche minuto.
Servite e gustate.


Un piatto decisamente completo, salutare e sfizioso che appagherà palato e corpo!!
abc

Chioccioline di bresaola, melanzane e pesto di pistacchi: gli ultimi bocconi d’estate che lasciano una scia di nostalgia

Succede così tutti gli anni. Succede con l'abbigliamento e succede con la cucina: non riesco a rassegnarmi ad abbandonare le abitudini, i vestiti scollati e smanicati, le scarpe che lasciano il piede quasi nudo e i piattini freschi e tipicamente estivi. Ci metto sempre un po', prima di abbandonarmi allo sconforto dell'arrivo della stagione fredda. E allora mi aggrappo con mani, piedi e ci metto anche i denti alle ultime giornate di caldo avvolgente, per deliziarmi con sfiziose creazioni che accostano sapori freschi e delicati.
E proprio lì si incontrano pensieri, idee e creatività. Il concetto di base è sempre lo stesso: un gruppo proteico - la bresaola, verdura - la melanzana e i pomodorini, un mix di grassi salutari e vitamine e... e... e...  - i pistacchi, gusto - l'insieme del piatto!!
E poi vi garantisco che riuscirò ad adattarmi al lento progredire dell'autunno. Ma per ora lasciatemi ancora sognare....

Ingredienti

7 fettine di bresaola (50 g circa)
7 fettine di melanzana viola (dalla polpa soda)
20 g di pistacchi tostato non salati
4 ciuffetti di basilico fresco + 5 foglie
10 pomorodini pizzutello
insalata a piacere (io Little Jem)
10 g di olio evo
sale

Tagliate le fettine di melanzana piuttosto finemente (io non ho tolto la buccia) e ponetele in un colapasta a strati, alternati da sale grosso, schiacciandole con un peso in modo da far perdere il loro liquido di vegetazione. Lasciate riposare per circa 1 ora. Sciacquatele, strizzatele delicatamente e asciugatele in un panno di cotone pulito.
Lavate il basilico e asciugatelo delicatamente. Prendete le 5 foglioline e tagliuzzatele piuttosto finemente. Versate in un bicchierino l'olio di olivo. Unitevi il basilico e il sale e mescolate bene.
Grigliate le melanzane su una piastra calda, da entrambi i lati. Quando saranno dorate spennellatele sulle due parti con l'olio aromatizzato e lasciatele raffreddare.
Pulite i pistacchi, cercando di eliminare bene le pellicine e metterli in un mortaio con le cime del basilico. Pestare fino ad ottenere una crema piuttosto omogenea. Potrete anche tritare tutto con un minipimer. Io, da quando ho questo gioiellino, pesto qualsiasi cosa ^_^

Lavate e asciugate i pomodorini e le foglie di insalata. Tagliate i pomodorini a metà e teneteli da parte. Con le foglie di insalata, invece, create un letto su un piatto.
Stendete su un piano le fettine di bresaola e adagiate su ciascuna di queste una fettina di melanzana.
Stendete sopra la melanzana un cucchiaino di pesto di pistacchio, coprendo uniformemente l'intera superficie.
Arrotolate ciascun pezzo su se stesso fino ad ottenere tanti rotolini.
Tagliate ciascun rotolino in 3 e infilzate ogni chiocciolina con uno stuzzicadenti. Al fondo della chiocciolina infilzate la metà di un pomodorino e sistemate sul piatto da portata.
Ripetete l'operazione fino ad ultimare le chioccioline, lasciate riposare in frigo per mezz'ora circa e poi gustate..... quel che resta dell'estate!

Semplice, sfiziosa, appagante e saporita: come poterne fare a meno?


abc

Crema tiepida di lupini aromatizzata alla salvia: il trofeo di un premio che riempie di orgoglio

Di un pacco di lupini, tre pietanze. Lo sapete, ve l'ho già palesato. Dopo aver proposto i cannoli phyllanzana e le omelette di lupini al timo, arrivo con la terza proposta. Ormai non farò più spesa per un po', per cui siete salvi per un qualche giorno. E' anche vero che mi concederò una fresca parentesi tra le montagne del parco Nazionale d'Abruzzo, luogo di origine paterna, da dove arriva il mio amore per questo legume, per cui..... chi lo sa se proverò ancora quell'emozione di sgranocchiare due lupini tra le bancarelle del mercato di Castel di Sangro?
Questo piatto nasce in una calda giornata.... una di quelle afose giornate di fine luglio di cui mai mi sono lamentata, ma che hanno richiesto preparazioni veloci e fresche. E' un piatto molto semplice che può essere improvvisata in qualsiasi momento.

Non a caso presento questa crema in occasione di un importante riconoscimento, datomi dalla cara e dolce Consuelo, la zia Consu in questo post, dove la Cuocherellona è stata scelta tra le tante. Un premio prezioso perché ha un significato, prezioso perché non è campato in aria ma è mirato.... e proprio quella mira mi ha colpito e inorgoglito. Dedico a questo blog tutto il mio amore e alla cucina tutta la volontà di creare e proporre la genuinità di una passione e valori forti da trasmettere, per cui un regime salutare non vuol dire sacrificare il gusto. E che tutto questo venga colto e apprezzato non può che rendermi fiera e darmi gli stimoli per continuare.

Cosa vuol dire blog 100% affidabile? Come si distingue un Blog Affidabile? Per alcuni semplici ma importanti regole:

1) E' aggiornato regolarmente
2) Mostra la passione autentica del blogger per l'argomento di cui scrive
3) Favorisce la condivisione e la partecipazione attiva dei lettori
4) Offre contenuti ed informazioni utili e originali
5) Non é infarcito di troppa pubblicità

Ringrazio di cuore Consuelo (per me zietta) per aver visto tutto questo nel mio blog. Fondamentalmente per me queste pagine sono un diario di bordo del mio modo di vivere, della volontà di scoprire, di conoscere, di poter scegliere consapevolmente e di condividere il mio sapere. Se tutto questo arriva...... allora la Cuocherellona sta facendo un buon lavoro.

E come zietta ha fatto con me, ora anche io consegno il premio a chi, secondo me, è affine a queste caratteristiche.

Dichiaro che i blog seguenti da me scelti rispettano le 5 regole del Premio "Il Blog Affidabile" disponibili a questa pagina http://www.gliaffidabili.it/a/altro/il-premio-il-blog-affidabile . Sono pertanto una risorsa utile per gli utenti della Rete e meritevoli di essere conosciuti da un pubblico più ampio come gli artigiani, le aziende e i professionisti iscritti su http://www.gliaffidabili.it/

1. Miele e Ricotta, mia cara Monique
2. GiroVegando in cucina, con Katiuscia
3. Mi piace mi fa bene, grande Federica
4. In cucina con il Naturopata, la mitica Silvia
5. Mia sorella è VEG... (ma io no...), della grande Spike

Che fatica dover scegliere.....

Ma ora passiamo alla velocissima crema di lupini!

Ingredienti

70 g di lupini puliti
4 foglie di salvia
1 zucchina (100 g circa)
50 g di peperone giallo arrostito (senza buccia)
5 g di olio evo
acqua q.b.

Fate bollire la zucchina, mondata e lavata, fino a quando sarà morbida, in acqua leggermente salata. Pulite il peperone arrostito eliminando la pelle e prelevatene una falda del peso indicato. 
Inserite in un boccale i lupini puliti, le foglie di salvia, lavate e spezzettate, le zucchine scolate e il peperone. Unite un cucchiaio dell'acqua di cottura delle zucchine e l'olio. 
Con un frullatore ad immersione lavorate tutto fino a creare una crema vellutata ed omogenea. Se occorresse aggiungete acqua fino ad ottenere la consistenza gradita.
Senza bisogno di essere scaldata, servitela accompagnandola con crostini, o gallette, o verdura. Io l'ho servita con sfoglie di pane Carasau.

Sì, è già pronta.... e come è veloce da preparare, è gradevole e veloce da gustare!!!! Delicata, completa, salutare e leggera. Non potrà che conquistarvi!!

abc

Biscotti “cuor di fragola” alle nocciole: la tentazione a portata di mano

Se c'è una cosa che in casa non manca mai, da qualche mese a questa parte, sono i biscotti. La mia scelta di "cucina consapevole" mi ha portato ad eliminare qualsivoglia prodotto confezionato a favore di validi sostituti di genuinità. La dolcezza che concedo al mio palato è questa: biscotti studiati con ingredienti precisi, seppur sempre vari, con ridotte quantità di zucchero, con una selezione di prodotti integrali a discapito di raffinazioni nocive all'organismo e con un controllato bilanciamento di valori tra grassi, zuccheri e calorie. Quando sbircio in giro tra le differenti proposte di ricette mi faccio sempre prendere dalla gola, ma incappo sempre nella lista degli ingredienti. A volte mi basta ridurre qualche quantità, altre volte chiudo tutto e passo oltre. Questa volta, leggendo il ricettario mensile Bimby, mi sono imbattuta in questi biscotti integrali alle fragole. Mi hanno incuriosito per molteplici motivi. Primo tra tutti è il nome biscotto: ovunque legga questa parola la mia attenzione si concentra tutta in quel punto. Poi ho letto integrale, che per me è quasi uno stile di vita. Ultimo, ma non poco importante, fragole. Non è usuale per me valutare l'inserimento di frutta fresca nella preparazione di un biscotto (non fino ad ora, almeno) e poi avevo quel mezzo cestino di fragole, ultime di una stagione bizzarra, da finire. Quale miglior motivo per leggere di cosa si trattasse? Ed ecco che sono stata affascinata da quanto avrei solo dovuto ridurre un paio di dosi. Ovviamente non parliamo di biscotti dolcissimi (a cui le mie papille non sono più neanche abituate) e per questo vi indicherò i valori della ricetta originale accanto alle mie modifiche, ma il risultato è stato strepitoso!!

Ingredienti

160 g di fragole 48 kcal
60 g di nocciole 416 kcal
200 g di farina integrale 646 kcal
100 g di farina 1 di grano tenero (io Molino Chiavazza - nella ricetta originale 200 g di farina ) 345 kcal
40 g di zucchero integrale di canna (nella ricetta originale 140 g)  160 kcal
130 g di fiocchi di avena 485 kcal
80 g di olio di semi di soia (nella ricetta originale 100 g di olio di oliva o di semi) 720 kcal
1/2 bustina di lievito per dolci (nella ricetta originale 3/4 di bustina) 13 kcal
1 pizzico di sale


Tritate finemente le nocciole e mettetele da parte.
Se utilizzaste uno zucchero integrale, generalmente dalla semola grossa, polverizzatelo quanto più potete. Aggiungete quindi le fragole lavate e tagliate a tocchi e tritate tutto insieme, velocemente, in modo che rimangano pezzetti e non venga un composto uniforme.
Setacciate e mischiate le farine con lo lievito e unitele alle fragole. Aggiungete le nocciole, i fiocchi di avena, il sale, l'olio e impastate, fino ad ottenere una pasta compatta e morbida. Formate un panetto, avvolgetelo in una pellicola trasparente e lasciate riposare in frigo per circa un'ora.
Stendete la pasta in una sfoglia spessa non più di mezzo centimetro e ritagliate i biscotti della forma a voi gradita. Per me questa volta sono stati cuoricini. Spostate ciascun biscotto su una teglia coperta da carta forno e fate riposare mezz'ora circa (io ho semplicemente atteso che il forno raggiungesse la temperatura).
Cuocete a 180° per circa 20 minuti, ma controllate la cottura perché ogni forno ha le sue caratteristiche.
Una volta che saranno ben dorati sfornateli e sistemateli su una griglia a far raffreddare, e poi.... deliziatevi!

Con questa dose mi sono venuti 130 biscotti. Lo so, non sono pochi, ma non sono così grandi!! E, soprattutto, non hanno scadenza breve, seppur non possa dirvi la durata di permanenza della scorta ; )
In questo caso ciascun biscotto avrà 21,80 kcal.




Missione riuscita: 
palato e cuore appagati!!





abc

Frollini rustici alle noci e pistacchi e una nuova conquista sul fronte vegan light

Ed eccomi ad una nuova sfida biscotti vegan light. E' vero che mi piace deliziare le colazioni con un biscotto senza sensi di colpa, ma è anche vero che mi piace sperimentare intrugli nuovi. In questa versione NON c'è una sola traccia di farina raffinata, né di zucchero. Ovviamente per i palati più esigenti occorrerà aggiungere almeno 30 g di zucchero (che consiglio di canna integrale). Io non amo il dolce stucchevole, per cui trovo che i 12 g di malto di riso possano essere sufficienti. La presenza di frutta secca dona al biscotto una fragranza particolare ed una consistenza friabile pari ad una digestiva, ma semplicemente senza burro!! L'uovo è ampiamente dimenticato, grazie ai semi di lino che, cotti nell'acqua, lo sostituiscono come addensante. Insomma, non ci sono scuse: se voleste provare l'ebbrezza della cucina veg e cedere ad un dolce senza ingurgitare miriadi di calorie, questo è il biscotto giusto per voi!!

Ingredienti

100 ml di acqua
5 g di semi di lino 31 kcal
15 g di pistacchi tostati non salati 88 kcal
20 g di gherigli di noci 144 kcal
40 g di cereali d'orzo (io Orzo Flakes bio Baule Volante) 127 kcal
12 g di malto di riso 38 kcal
40 g di farina d'avena integrale 74 kcal
1 pizzico di sale
1/2 cucchiaino raso di bicarbonato di sodio
15 g di olio di semi di soia 135 kcal
15 g di fiocchi di avena 56 kcal

Portate ad ebollizione i 100 ml di acqua con i semi di lino tritati. Lasciate bollire per 10 minuti, poi spegnete il fuoco e fate raffreddare.
Tritate piuttosto finemente i pistacchi e le noci. Aggiungete 20 g di cereali d'orzo e tritate ancora velocemente. Aggiungete la farina d'avena, i fiocchi d'avena, il malto, il sale, il bicarbonato, l'olio di semi e mescolate uniformando velocemente l'impasto. Unite ora il composto di semi di lino e i restanti cereali d'orzo ed impastate fino a formare una pasta morbida.
Compattatela formando un panetto, avvolgetela nella pellicola trasparente e lasciate riposare l'impasto in frigo per un'ora.
Riprendete quindi l'impasto e stendetelo, cospargendo la spianatoia con un po' di farina d'avena. Lo spessore è soggettivo, io li ho stesi di circa mezzo centimetro. Tagliate i biscotti della forma che desiderate e trasferiteli su una teglia, coperta da carta forno.
Lasciate riposare ancora mezz'ora e poi infornate, a 180°, per 10 minuti.
Terminato il tempo di cottura, quando saranno ben dorati, sfornateli e trasferiteli su una griglia fino al raffreddamento.
A questo punto divertitevi ad assaggiare.
Con questo quantitativo di pasta mi sono venuti 17 biscotti del diametro di circa 10 m. Ciascun biscotto avrà quindi 40,75 kcal. Tre biscotti per colazione saranno perfetti!!abc

Alla ricerca del dolce perduto: biscotti di mais e fiocchi di soia al cocco

Sono continuamente alle prese con un'implacabile voglia di dolce. Ma rincorro sempre un modus operandi che eviti di farmi inciampare nei sensi di colpa. Studio miscele, abbinamenti, alternative....il mio piano di lavoro si riempie di ampolle, tanto da sembrare il tavolo di un piccolo chimico. Questa volta ho voluto rendere partecipi dei graditissimi fiocchi di soia tostati, che, fino ad ora, ho utilizzato soltanto in preparazioni salate. L'uovo è ormai bandito e il latte è sostituito da una gustosa bevanda di riso aromatizzata alla vaniglia. Ho voluto eliminare anche il miele.....sostituendolo con del malto d'orzo. Insomma, togli di qui e aggiungi di là, quanto ho sfornato si è dimostrato all'altezza delle mie aspettative. Vi avviso che il grado di dolcezza di questi biscotti è piuttosto basso, per cui ritenetevi liberi, se foste amanti del dolce....dolce, di apportare le vostre modifiche.... Su di voi garantisco che i miei sensi di colpa non valgono!!

Ingredienti

130 g di latte di riso alla vaniglia 89,4 kcal
30 g di acqua
10 g di malto (ma anche 15 andranno bene) 2 kcal
20 g di fiocchi di soia tostati 80.4 kcal
10 g di semi di lino 47 kcal
10 g di cocco disidratato 60,4 kcal
50 g di farina di manitoba (0) 158,4 kcal
100 g di farina di mais fioretto 359 kcal
20 g di olio di soia 180 kcal
1/2 bustina di lievito per dolci 13 kcal
1 pizzico di sale

Mischiate 70 g di latte di riso con 30 g di acqua, aggiungeteci i fiocchi di soia tostati e portate ad ebollizione. Fate bollire a fuoco basso per 10 minuti. Intanto tritate i semi di lino e uniteli ai fiocchi. Spegnete il fuoco e lasciate riposare per almeno mezz'ora. Unite adesso le farine, il malto e il lievito, mescolando bene affinché non rimangano grumi, e aggiungetevi l'olio, il sale, i restanti 60 g di latte di riso, il cocco e il composto di fiocchi di soia e semi di lino. Impastate fino ad ottenere un'impasto solido, che avvolgerete nella pellicola e lascerete riposare in frigorifero per un'oretta.
Stendete l'impasto su una spianatoia infarinata in una sfoglia di mezzo centimetro di spessore e tagliate a vostro piacimento. Sistemate i biscotti che avrete ottenuto su una placca coperta da carta forno. Infornate a 180° per 10/15 minuti. Controllate la cottura....ogni forno lavora a modo suo!! Lasciate raffreddare su una griglia (il momento più difficile per me....mia amata tentazione) e assaporate....





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