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Nodini di brioche al cocco con ricotta: dalla visione all’assaggio attraverso la magia dell’interpretazione

Ci sono preparazioni che mi colpiscono, generalmente per l'immagine di golosità, sofficità, consistenza e travolgenza che mostrano. In quel momento, con gli occhi spalancati dalla meraviglia, sfido la sorte e affronto il mio cruccio: gli ingredienti. Molte volte, lo confesso, ci sono talmente tanti dettagli da modificare, in favore dei miei principi, che depongo le armi prima ancora di accostarmi all'idea di replicare. Alte volte, invece, raccolgo lo spunto ed elaboro la mia personale versione. Tutto questo è successo, qualche tempo fa, con le brioche di riso e ricotta della mitica Federica. Le ho viste, me ne sono innam oratae ho capito che sarebbero potute essere mie!!!! Le modifiche ci sono state, dalle farine al lievito, dallo zucchero all'olio, e anche i tempi di lievitazione, proprio per la scelta della qualità e della quanità del lievito, sono stati adattati. Ma se tutto questo ha preso forma, è solo grazie a lei. E queste brioches, ve lo garantisco, sono qualcosa di pazzesco, travolgente e sconvolgente. Sono la mia colazione domenicale perfetta, un incontro di leggerezza, fragranza e delicatezza. Ne ho sfornato una quantità infinita e sono felice di averlo fatto: il congelatore è pieno di nodini al cocco e..... in quanti mi chiederete un cappuccino?

Con questa ricetta partenzo alla raccolata di Panissimo
che per il mese di maggio è ospitata da Sandra



Ingredienti

300 g di farina Petra 1
208 g di semola di grano duro di Castelvetrano
150 g di latte di cocco
85 g di ricotta vaccina
45 g di cocco rapè
125 g di malto di riso
70 g di olio di semi di soia
50 g di lievito madre secco naturale
4 g di sale
2 albumi

Per la finitura
1 tuorlo
1 cucchiaino di cocco rapè
1 cucchiaino di zucchero di canna

Preparate il lievitino, mescolando 50 g di Petra 1 e 40 g di lievito madre essiccato. Unite 50 g di malto di riso e 60 g di latte di cocco, quindi impastate fino ad ottenere un composto omogeneo. Lasciate lievitare per almeno 1 ora e mezzo (per me 2 ore).
Preparate tutti gli altri ingredienti.
Una volta che il lievitino sarà pronto, aggiungete il restante malto di riso e le farine, mescolate tra loro, al cocco rapè e ai 10 g rimanenti di lievito madre, alternandole prima agli albumi, poi alla ricotta. In ultimo aggiungete l'olio, a filo, lasciando che venga assorbito perfettamente. Concludete con il sale.
Impastate fino a quando l'impasto sarà ben incordato, quindi rovesciate tutto in una ciotola, copritela con un foglio di pellicola trasparente e lasciatela riposare per 6 ore, fino al raddoppio.
Una volta che la vostra pasta sarà gonfiata, trasferitela su un piano di lavoro e allargatela leggermente con le dita. Arrotolatela in un verso, quindi nuovamente nel verso opposto.
   Lasciate l'impasto sulla spianatoia, copritelo con la boule e lasciatelo lievitare per altre 3 ore.
A questo punto stendete l'impasto in una sfoglia di circa un centimetro di spessore. Coprite la superficie con il mix di cocco e zucchero di canna, quindi ritagliate delle strice larghe al massimo un paio di centimetri.
Attorcigliate su se stesse ciascuna striscia, quindi chiudetele formando un nodo. Procedete fino a terminare l'impasto.
Sistemate tutti i nodini appena creati su una placca da forno foderata. Lasciateli a distanza l'una dalle altre. Copritele con un foglio di pellicola trasparente e lasciatele riposare per 9 ore circa. Io le ho lasciate tutta la notte.
In genere riservo a questa fase di lievitazione un posto in frigorifero, ma vedendo la compattezza dell'impasto, ho lasciato la teglia nel forno spento, tutta la notte. Al mattino mi sono trovata delle belle briochine gonfie e vive, e assolutamente composte.
Portate il forno alla temperatura di 180°. Nel frattempo spennellate con il tuorlo la superficie di ciascun nodino.
Infornate e lasciate cuocere per 15 minuti circa, facendo attenzione che la cottura sia uniforme.
Quando saranno ben dorate in superficie, sfornatele e.... lasciatele raffreddare. O, almeno, provateci!

Vi posso garantire che solo "pesando" la leggerezza di ciascuna brioche e lasciandovi avvolgere dal profumo sprigionato, sarà una tentazione irrefrenabile, quella di spezzarne un tentacolino.
  
Va bene, la dirò tutta, io non ho saputo resistere ^_^

E così, in questo gesto istintivo e incontrollabile, mi sono trovata a inserire, nel cuore della brioche calda di forno, un quadratino di cioccolato fondente..... Riuscite ad immaginare l'esplosione di meraviglia? :D

Golosa io? Naaaaa.... Sono piccoli piaceri di vita!!
Cedete. Deliziatevi. Coccolatevi.
In leggerezza. In consapevolezza.

abc

Pane nero di grano duro di Castelvetrano alle noci: ricordi, sogni, desideri e richiami di palati presenti e non

Quando sentii il campanello suonare e il corriere rispondere, con la sua voce allegra e portatrice di buone novelle, rimasi perplessa. Che pacco ho da ricevere? Ancora acciaccata e rallentata nei movimenti dalla febbre alta, scesi le rampe di scale con i miei interrogativi e la poca lucidità per trovare una soluzione. Il suo sorriso, di chi è incredulo che per la quarta volta di fila sia riuscito a trovarmi in casa al primo tentativo senza cercare per le strade del vicinato la mia auto o chiamarmi per avvisarmi del suo passaggio, ha accolto la consegna del pacco. Leggo il mittente, ma qualcosa ancora non mi convince. E poi..... eccolo, il pacco speciale. Paste siciliane e un sacchetto preziosissimo, di semola di grano duro. Una semola unica, prodotta in terra siciliana. Semola per pane nero. Quanto ho desiderato, in quel momento, poter avere tutti i sensi in quadro per vivere l'aroma e gustarne i sapori!!!! E invece, obbligata a passare la mano, ho riposto nella mia preziosa dispensa quel sacchetto magico, ringraziando la meravigliosa Mela per il dono inviato. E ho atteso, e atteso e atteso. Ho atteso fino a quando i sensi non ancora tornati in auge hanno riposto le aspettative nei desideri di una mamma golosa a cui non far mancare la genuinità di un pane fatto in casa. E mi sono fidata di quelle aspettative, preparando uno dei pani migliori di sempre.
Ci sono momenti in cui mi dico che papà avrebbe apprezzato. Lui non era quello delle farine speciali. Non era quello dell'integrale. Non era quello degli impasti arricchiti con frutta secca, semi, cereali. A lui bastava una crosta croccante e una mollica fitta e compatta. Ben cotta, sempre. E questo pane a lui sarebbe piaciuto. Le ore di lievitazione sono garanzia di successo. L'amore e la cura per ogni passaggio sono la condizione fondamentale. L'attenzione per il dettaglio sono il segreto vincente. Mamma ha assaggiato, papà se ne sarà compiaciuto. E io..... io vivo nella semplicità di questa arte, che regala fortissime emozioni, sempre.

Ingredienti

Per il poolish
110 g di farina di grano duro per pane nero
90 g di farina di segale Jurmano
12 g di lievito madre secco naturale
210 g di acqua a temperatura ambiente

Per l'impasto
poolish
300 g di farina di grano duro per pane nero
200 g di acqua
10 g di malto d'orzo in polvere
20 g di olio evo
7 g di sale
18 g di lievito madre secco naturale
40 g di noci

Mescolate tra loro le farine e il lievito. Versateci l'acqua e mescolate grossolanamente, fino a quando tutta la farina sarà bagnata. Coprite con un foglio di pellicola trasparente e lasciate riposare il poolish per 15 ore, nel forno spento.
Trascorso il tempo, prendete il poolish e inseritelo nel boccale dell'impastatrice (io utilizzo il Bimby). Unite la farine, il malto e il rimanente lievito madre secco. Impastate tutto, versando l'acqua, il sale e, per ultimo, l'olio a filo.
Lavorate fino ad ottenere un impasto liscio e ben incordato.
   L'impasto è molto idratato, ma in base alle farine che utilizzerete potrebbe variare la quantità di acqua. Dovrete ottenere una pasta compatta e piuttosto appiccicaticcia.
Trasferite tutto in una terrina leggermente infarinata, copritela con la pellicola e lasciate lievitare, al riparo da correnti di aria e dalla luce, per 5 ore (fino al raddoppio).
Trascorso questo periodo riprendete l'impasto, uniteci le noci spezzettate e impastate nuovamente, in modo sufficientemente veloce da incorporare bene i gherigli. Riponete nuovamente nella terrina e lasciate nuovamente lievitare, coperto dalla pellicola, per 8 ore.
Trasferite l'impasto su un ripiano infarinato. Stendete l'impasto in un salamotto e tagliatelo in pezzi di uguale misura. Stendete leggermente ciascun pezzo, quindi arrotolatelo su se stesso.
   Trasferite i bocconcini su una teglia coperta da carta forno infarinata e lasciate lievitare per un paio di ore. Se, come me, avrete la necessità di lasciarlo a riposo tutta la notte, ponete la teglia in frigorifero. In questo caso ricordate di portare l'impasto a temperatura ambiente prima di infornare la teglia. Basterà mezz'ora.
Portate il forno a 200°. Una volta raggiunta la temperatura, infornate la teglia e abbassate a 190°. Cuocete per circa 40 minuti, ma controllate la doratura della crosta e regolatevi in base al vostro forno.
Estraete la teglia quando il pane sarà cotto e lasciate raffreddare le pagnottine.
Gustatele nella loro incontenibile fragranza. La crosticina croccante che racchiude un cuore morbido, dall'aroma avvolgente. Sapori che lasciano il segno e una leggerezza che rende speciale ogni morso.
Adatto per accompagnare un pasto, è speciale a colazione con qualche cucchiaino di genuina marmellata.

Il piacere di ottenere genuina bontà eliminando gli ingredienti raffinati e utilizzando solo farine integrali, regala una gioia difficilissima da descrivere, che appaga il palato e coccola il corpo!

E poi una mamma soddisfatta è sinonimo di successo ^_^







Con questa ricetta partecipo alla raccolta mensile di Panissimo di Sandra e Barbara
questo mese ospitata da I pasticci di Terry
http://www.ipasticciditerry.com/colomba-glassata-al-cioccolato/

abc

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