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Budino di lupini aromatizzato alla salvia e limone con gelatine e pesto di asparagi: anche il caldo è scongiurato!

Quest'anno, contrariamente alle estati passate, il mio appetito risente un po' della stagione. Lo stomaco fa i capricci e devo cercare di convincerlo a fare strada a qualche pietanza, studiando piatti freschi e leggeri. Credo, questa volta, di aver fatto centro! Lo so, io vi parlo di piatti che generalmente vengono presentati come apripasto raccontandovi che sono i miei pranzi e le mie cene. Il caro amico Max dice: "Vai a dosi pediatriche.... certo, così magni tutto". Beh, forse non ha tutti i torti, saranno anche contenute, ma non sono mai improvvisate! Del mio approccio con l'agar agar ve ne ho parlato nel post della Panna cotta alla vaniglia, che ha riscosso un gran bel successo. Da lì è partita una sorta di sfida che, dopo diverse creazioni dolci, ha iniziato a sconfinare nel salato, con il Budino di robiola ai peperoni e basilico. Lo ammetto, un successo anche quello. Questa volta volevo tornare ai miei amatissimi lupini e creare uno sformato freddo che prendesse la loro consistenza e che si accostasse, esaltandoli, a differenti aromi. Beh, il mio stomaco dice che la missione è riuscita. La porzione sarà stata da antipasto, ma il gusto è valso una cena!!

Ingredienti

Per il budino di lupini
100 g di lupini puliti (io li acquisto sottovuoto, trattati con acqua e sale)
200 g di latte di avena
3 foglie di salvia (4 se fossero piccole)
scorza di 1/4 di limone
sale
noce moscata
1 g di agar agar
olio

Per la gelatina e il pesto di asparagi
200 g di acqua
60 g di asparagi
sale aromatizzato
0,5 g di agar agar
5 g di parmigiano
1 cucchiaio di latte di avena
sale

Pulite i lupini togliendo la loro pellicina. Metteteli in un pentolino, versatevi il latte di avena, un pizzico di sale (i lupini sono già abbastanza salati), la scorzetta del limone e l'agar agar e portate a bollore. Lasciate a fiamma bassa e cuocete, da quando inizierà a bollire, per un paio di minuti. Nel frattempo lavate le foglie di salvia, asciugatele bene e, quando avrete spento il fuoco, unitele al latte e ai lupini. Mescolate e fate insaporire per un minuto circa. Passate tutto con un frullatore ad immersione fino ad ottenere una crema omogenea.
Ungete con olio evo una coppetta (o più coppettine, se voleste creare delle mini porzioni) e versateci il composto cremoso. Livellatelo in superficie e lasciatelo raffreddare. Quando sarà freddo mettetelo in frigo almeno per un'ora.
Passate al pesto e alla gelatina. Tagliate a tocchetti il fondo degli asparagi, lasciando circa 15 centimetri di punta intera. Metteteli in 200 g di acqua fredda e portate a bollore, aggiungendo il sale aromatizzato alle erbe (e vi consiglio anche un po' di sale puro.... dovrà essere piuttosto saporita). Fate bollire per una decina di minuti a fiamma moderata. Aggiungete il resto degli asparagi e fate cuocere ancora per qualche minuto. Il tempo dipenderò dalla dimensione degli asparagi stessi. Io ho utilizzato i più sottili. Spegnete il fuoco. Prelevate gli asparagi interi e metteteli da parte. I tocchetti ricavati dal fondo trasferiteli in un bricco e il brodo filtratelo in un pentolino più piccolo.
Aggiungete al brodo 0,5 g di agar agar e fate bollire per un paio di minuti. Nel frattempo tagliate le punte di 12 asparagi (sempre perché io li ho utilizzati piccolini), in pezzi lunghi circa 2 cm. Metteteli in un biccherino (io a forma di cono..... un bicchierino da liquore) e versateci il liquido di cottura, con l'agar agar, che nel frattempo sarà pronto. Fate raffreddare e poi lasciate riposare in frigo per un'ora almeno.
Aggiungete ai fondi degli asparagi messi nel bricco un cucchiaio di latte di avena e mettete nuovamente sul fuoco. Tagliuzzatevi dentro il parmigiano e, non appena arrivato a bollore, spegnete e passate tutto con il frullatore ad immersione. Tagliate gli asparagi rimasti in piccolissimi tocchettini o rondelline e aggiungeteli alla crema appena ottenuta.
A questo punto componete il vostro piatto: alla base versate il pesto di asparagi e parmigiano, nel mezzo posatevi il budino di lupini e accanto le gelatine. Decorate a piacere e servite.

Il sapore del pesto lega deliziosamente all'aroma del budino e le piccole gelatine spezzeranno i sapori, tra un boccone e l'altro.

Ne rimarrete affascinati!abc

Budino di riso al pistacchio con gelatina di fragole: quell’incontro che determinò una dipendenza

Ebbene sì, lo confesso: alla fine sono diventata una vittima dell'agar agar. Insomma, mi piace misurarmi con qualche piccola novità e quando il gioco si trasforma in qualcosa di buono non è facile fermarmi! Vi garantisco che ne rimarrete soddisfatti anche voi.
Proprio dopo il successo della panna cotta veg, in un confronto con una donna dolcissima e molto capace (lei dice che si tratta di pura passione, ma io vi garantisco che lei della sua passione ne fa opere d'arte.... guardare per credere!!), e in un'incantevole carrellata di sue creazioni con l'agar agar, scopro che questo naturale addensante è ampiamente versatile. Strano a dirsi, si innesca una curiosità tale da far partire all'istante una sfida tra le mie capacità e la mia fantasia. Nulla da togliere alla panna cotta, ma qui si aprono strade che promettono grandi cose!!

Ingredienti
Per 1 sformato monoporzione

20 g di riso
110 ml di latte di riso alla vaniglia (è già zuccherato, diversamente aggiungete 1 cucchiaino raso di zucchero)
100 g di fragole
20 g di acqua
1 pizzico di sale
5 g di zucchero di canna integrale
1/2 cucchiaino raso di agar agar
8 g di pistacchi tostati non salati
10 gocce di tabasco

Versate in un pentolino 100 ml di  latte con il riso e un pizzico di sale. Mettetelo sul fuoco a fiamma moderata e portate a bollore.
Mantenete la fiamma bassa e fate cuocere fino al completo assorbimento del latte. Il riso deve essere quasi scotto, per cui, eventualmente, aggiungete ancora latte. Sciogliete 1/4 di cucchiaino raso di agar agar nei restati 10 ml di latte e aggiungetelo al riso, mescolando bene. Dopo 1 minuto spegnete il fuoco.
Tritate grossolanamente i pistacchi e uniteli al riso. Mescolate creando un impasto omogeneo e versatelo in una coppetta, compattando bene il riso e livellando la superficie.
Tagliate le fragole, ben lavate, in un pentolino. Aggiungete l'acqua, il tabasco e lo zucchero di canna e portate a bollore. Fate cuocere fino a quando l'acqua si sarà parzialmente consumata, creando uno sciroppo, e le fragole saranno morbide. Aggiungete il 1/4 di cucchiaino restante di agar agar e fate cuocere per circa 3 minuti a fiamma bassa.
Versate la composta composta di fragole nella coppetta, sopra al riso, e livellate bene la superficie.
Lasciate raffreddare e mantenetelo in frigo per almeno un'ora (ad essere sincera il mio nel frigo non ci è proprio passato!).
Con una spatolina sottile separate il vostro budino dalle pareti della coppetta e rovesciatelo su un piatto.


Guarnitelo a piacere e gustatelo!!
abc

Spezzatino di soia con carciofini in agrodolce e gelatina di soia: dove osano i palati arditi

Per molti giorni ho vagato intorno al desiderio di preparare dei bocconcini di soia. Ovviamente non mi sono fermata fino a quando sono stata catturata da un pensiero: e se li preparassi in agrodolce? E cosa, meglio di un carciofino, sarebbe stato bene nel contesto di gusto di un piatto simile?
La soia richiede condimenti importanti, perché di suo non ha sapore. Quello che è nato da questa idea è un piatto deciso, pungente, da proporre a palati arditi.





Ingredienti

30 g di bocconcini di soia disidratati
2 carciofi
120 ml di aceto bianco
240 ml di acqua
2 cucchiaini di zucchero
300 ml di brodo vegetale
sale
farina di riso
salsa di soia
vino bianco
olio

Per prima cosa preparate i carciofi. Puliteli togliendo le foglie più esterne e le punte e lasciando una parte del gambo. Tagliateli in 4 ed eliminate le barbette interne ed eventuali spine. Portate ad ebollizione l'aceto insieme all'acqua, a mezzo cucchiaino di sale e ai 2 cucchiaini di zucchero. Buttateci i carciofi e fate cuocere per 20 minuti circa a fiamma bassa. Spegnete il fuoco quando saranno morbidi e lasciate raffreddare.
Preparate ora il brodo vegetale (mi raccomando che sia intenso perché la soia ha bisogno di sale per acquisire gusto) e portatelo ad ebollizione. Versateci i bocconcini disidratati di soia e fateli rinvenire per 10 minuti. Spegnete il fuoco e fare riposare per altri 10 minuti. Scolateli e strizzateli, togliendo l'acqua in eccesso. Passateli in un piattino con della farina di riso e fateli rosolare in padella con un filo di olio caldo, a fiamma viva, per un paio di minuti. Sfumate con del vino bianco e abbassate la fiamma. Mentre si insaporiscono preparate la gelatina. Stemperate un cucchiaino raso di farina di riso con 3 cucchiai di liquido agrodolce, in cui avete fatto cuocere i carciofi, e 6 cucchiai di brodo vegetale. Mettete sul fuoco e fate addensare la salsa mescolando bene. Aggiungete 2 cucchiaini di salsa di soia, continuando a mescolare. Quando il composto avrà raggiunto la densità desiderata, spegnete la fiamma e lasciate riposare.
Unite i carciofi alla soia, aggiungendo ancora del vino bianco se risultasse troppo asciutto. Impiattate lo spezzatino, versando sopra la gelatina alla soia. E inizi l'avventura......


abc

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