close

Tortino di carciofi e sedano rapa in sfoglia croccante e dal cuore morbido: il fascino di un sapore nuovo

Torno alla mia fillo. Sospirate, ho terminato la confezione e credo che per un po' non me ne concederò altra ^_^
Ogni volta che cedo alla cremosità di una buona certosa, immagino contestualizzazioni differenti, ma il classico tortino salato torna sempre ad imporsi. Per cui, se una metà la concedo ad una nuova sperimentazione, l'altra parte finisce qui. Questa volta l'ho immaginata come una tela bianca, fissata in una cornice di pasta fillo, da colorare a piacimento e su cui incastonare insolite pepite di carciofo e sedano rapa. Già, perché se ai carciofi si trova sempre un posto più o meno dignitoso, davati a quella palla bitorzoluta che è il sedano rapa, in molti indietreggiano. Molti non sanno neanche come sia fatto un sedano rapa. E qualcuno ne ignora anche l'esistenza. Ma io, che lo amo per la sua dolcezza e consistenza che ben si prestano a innumerevoli preparazioni, vi do un nuovo suggerimento. La novità, per chi lo è, dev'essere stimolo. E come stimolo ve lo propongo. Immaginate un gratinato leggero e accostatelo ad una torta salata. Ecco come si presenta questo cestino croccante, dal cuore morbido. Pronti ad affilare i coltelli?

Ingredienti

2 fogli di pasta fillo
1 carciofo
4 fettine di sedano rapa
100 g di certosa light
2 cucchiai di parmigiano grattugiato
paprika dolce
pepe
zenzero in polvere
sale
olio evo

Pulite i carciofi, eliminando le foglie esterne, le punte, le spine e le barbette interne. Tagliateli a fettine sottili e lasciateli in ammollo in acqua e limone, per evitare che anneriscano.
Aiutandovi con un coltello, eliminate la parte esterna del sedano rapa. Tagliate 4 fettine sottili (circa 1/2 centimetro) e quindi dividete ciascuna fetta in 4 spicchi. Fate sbollentare sedano rapa e carciofi in acqua salata, per un paio di minuti al massimo, quindi trasferite tutto su un piatto e lasciate intiepidere.
Stendete i due fogli di pasta fillo e tagliateli in quattro. Spennellate ciascun quadrato con un po' di olio evo, sovrapponeteli tra loro e, una volta teminato, trasferite tutto in uo stampo a piacere, facendo aderire bene la pasta alla superficie. Con queste dosi vi verranno tortini mono porzione (se considerato come piatto unico).
Impastate la certosa con paprika, zenzero e pepe a piacere. Io non ho aggiunto ulteriore sale, ma voi assaggiate ed eventualmente correggete. Schiacciate bene con una forchetta, in modo da creare un composto omogeneo.
Sistemate questa crema sulla base della pasta fillo e iniziate ad incastonare le fettine di carciofo e sedano rapa, alternati tra loro. Fate in modo che siano molto vicini.
Quando avrete terminato e avrete riempito tutto il tortino, coprite la superficie con il parmigiano grattugiato. Accendete il forno a 200°.
Una volta raggiunta la temperatura, infornate il vostro tortino e lasciatelo cuocere per circa 20 minuti. Lasciatelo gratinare, facendo però attenzione che la fillo non scurisca troppo.
Arrivato ad una doratura perfetta, sfornatelo e lasciatelo intiepidire. Quindi sformatelo e servitelo.

Fragrante, scrocchiarello, filante, avvolgente e meravigliosamente consistente. I sapori sono armoniosi, non pungenti, e questo dettaglio renderà particolarmente piacevole e confortante ogni boccone.

Tutti gli strati di fillo sono meravigliosamente affascinanti, da sfogliare e da gustare. Vi divertirete e ne godrete la bontà!


abc

50 sfumature di…. mela: rose di mela annurca alla cannella e cardamomo in fillo croccante

Tempo di bilanci. Forse. Fino a qualche anno fa ho sempre pensato al tempo come ad un meccanismo preciso in cui il lunedì iniziano i piccoli buoni propositi, il primo del mese ci si dà obiettivi più consistenti, la mezzanotte è un orario in cui le cifre sono tonde e perfette per inspirare e chiudere gli occhi con un sorriso e la fine dell'anno si impacchettano tutti gli eventi trascorsi e si archiviano, apprecciandosi al nuovo anno completamente resettati. Ma sono sempre stata anche quella che le 17:58 sono l'ora perfetta, e il puntino che divide le ore dai minuti deve segnare un bilanciamento preciso di somme, seppur le cifre sarebbe meglio siano tutte diverse, e le date palindrome mi sono sempre piaciute, ma anche le infinite combinazioni di numeri. Traducetemi la vita in numeri e la ricorderò per sempre. Date un nome ad ogni evento della vita e non saprò neanche di essere nata. Forse per questo ho sempre cercato di rimanere negli schemi. Oggi, però, non farò grandi bilanci. Per me ogni giorno è diventato un piccolo bilancio, ogni giorno si impara e ogni giorno si può crescere. Ogni giorno, nel suo susseguirsi di infiniti attimi, si può carpire e definire un disegno, si può perfezionare il tratto, sfumare i colori. O accenderli. Scostandosi dalla tela, di tanto in tanto, per osservare l'operato, e valutare la resa. Senza aspettare la fine dell'anno. Senza rimandare le scelte al lunedì o a inizio mese. Di certo so che questo anno mi ha tolto tanto, più di quello che credevo potessi sopportare. Ma sono qui a parlarvene, motivo sufficiente a farmi credere viva. E sono consapevole che, proprio in quanto mi è stato tolto, ho avuto occasione di arricchirmi. E ricca mi sento. Cresciuta, rafforzata, temprata e sensibilizzata. Ho smesso da tempo di credere che sarà un anno, finalmente, felice. La felicità ce l'ho dentro, sono fortunata. Sta a me proiettarla nel quotidiano. La felicità non arriva da eventi, o da terzi. Quella è fortuna. Sono stimoli. La vera felicità nasce dentro, grazie a quegli stimoli, ma secondo il modo di approcciarsi ai piccoli momenti di una vita. Anche i più banali. Anche quelli difficili. Inevitabili.
Chiudo l'anno di blog con un dolce a cui tengo particolarmente. Sono rose senza spine: delicate, profumate, invitanti e confortanti. Sono il frutto di una mia fantasia, riuscita al primo tentativo. Un dolce racchiuso in un abbraccio di pasta fillo: ce l'avevo ronzante in testa da molto tempo ^_^
Ciascuna di questa rosa ha un messaggio preciso: osate, ma sappiate essere obiettivi. Credete in voi stessi. Cercate sempre un risvolto positivo, perché anche la peggior sfortuna regala insegnamenti e gioia.

Che sia un anno ricco di emozioni, in cui possiate costruire la vostra gioia e condividerla.

Con questa ricetta incremento il mio contributo alla raccolta di
50 sfumature di... mela della dolce Valentina

Ingredienti

300 g di ricotta vaccina
3 uova
100 g di farina Petra 1
40 g di farina integrale
70 g di malto di riso
3 mele annurche
3 fogli di pasta fillo
25 ml di olio evo
8 g di cremor tartaro
4 bacche di cardamomo
1 cucchiaino di cannella in polvere
1 cucchiaino di bicarbonato di sodio
1 pizzico di sale

Versate in una ciotola la ricotta, insieme alle uova e al malto di riso. Sbattete energicamente con le fruste, fino ad ottenere un impasto soffice e omogeneo.
Aprite le bacche di cardamomo e pestate i semi in un mortaio, fino a renderli polvere. Uniteli all'impasto insieme alla cannella e al pizzico di sale, quindi mescolate bene.
Setacciate le farine, il cremor tartaro e il bicarbonato e aggiungetelo, un cucchiaio alla volta, all'impasto. Per ultimo versate l'olio a filo, facendo sempre lavorare le fruste. Prendete le mele e lavatele bene. Con l'aiuto di un pelapatate prelevate la buccia creando una striscia continua, che dividerete in parti più piccole.
   Tagliate le mele, private del torsolo, in pezzi piccoli e piuttosto sottili. Incorporateli all'impasto e amalgamate bene il tutto.
Stendete i fogli di fillo e sovrapponeteli tra loro, dopo averli unti in superficie.
Tagliateli in quadrati della dimensione sufficiente a ricoprire le pareti interne degli stampi che utilizzerete, e sistemateli ciascuno in ogni cocottina. Versate ora, in ciascuno stampo, impasto sufficiente a riempirne i 3/4. 
Con le bucce create delle spirali e posatele in superficie, facendole affondare leggermente nell'impasto.
Portate il forno all temperatura di 190° e, una volta caldo, infornate i tortini. Cuoceteli per circa 40 minuti, ma controllate, con la prova coltello, che siano ben cotti all'interno. Quando saranno pronti sfornateli e lasciateli intiepidire appena. Quindi prelevateli dalle cocottine e lasciateli raffreddare completamente.
Assaporateli nella loro fragranza, apprezzando la morbida avvolgenza in contrasto con la croccantezza della fillo. 

Si conserveranno per diversi giorni, in frigorifero. Questo farà perdere croccantezza alla fillo, ma il sapore rimarrà travolgente in ugual misura ^_^


Un motivo in più per provarci, no?


abc

Strudel salato di ricotta e castagne con briciole di frutta secca alla salvia: momenti, sorrisi ed energia pura

Non è da me lasciare che le cose accadano. Io pianifico, valuto, programmo, studio e non lascio nulla al caso. Sono sempre stata così. Fino a quando la vita mi ha insegnato che niente si può programmare. Il destino spiega il suo progetto sul nostro mondo a prescindere dai nostri calcoli e dalle nostre statistiche. E' destabilizzante, per chi deve sempre avere tutto sotto controllo, come me. Ma ho imparato ad accettare che non posso domare il destino. Lui arriva, e travolge. Nel bene e nel male. E ho imparato a lasciarmi trasportare, senza puntare troppo i piedi. E vivere di cuore, più che di testa. La possibilità di avere quattro sere consecutive libere da impegni di lavoro è davvero insolita, direi impossibile. Ma a volte anche l'impossibile accade. Così ho seguito il cuore e ho abbandonato, per un po', i miei modesti set fotografici di preparazioni bizzarre, le ore interminabili passate a sistemare foto, scrivere post, condividere articoli e ho destinato questo tempo al mio più grande amore: la mia scricciolina. Nulla è scontato con lei. Non più. Abbiamo trascorso giornate meravigliose, nella loro semplicità. Ci siamo inventate tempi e spazi, facendo cose che andassero oltre i soliti schemi. E siamo state bene. Abbiamo riso, sorriso e condiviso. Ho cucinato, sì. Non posso farne a meno ^_^ Ma con uno spirito diverso. Ho riabbracciato vecchi amici, ritrovando un sorriso lontano. Ed ora torno qui, con la serenità di cui mi sono arricchita e tanto desiderio di dedicarmi, nuovamente, a questo spazio.
Torno con una ricetta che avevo in archivio. Perdonate la presenza di un ortaggio non più di stagione, ma questo strudel è tanto buono da meritare la condivisione, a prescindere dai dettagli. Attualizzatelo a piacimento, ma non lasciatevelo sfuggire: merita un assaggio e, dopo l'assaggio, merita la replica ^_^

Ingredienti

1 melanzana
100 g di castagne bollite
15 g di anacardi
10 g di pistacchi
4 foglie di salvia
100 g di ricotta vaccina
50 g di Fontal Nazionale
4 fogli di pasta fillo
1 spicchio d'aglio
sale
noce moscata
olio evo

Lavate la melanzana. Tagliatela nel senso della lunghetta e cuocetela in forno (o al vapore) fino a quando sarà morbida. Lasciatela raffreddare e prelevate la polpa, tagliandola a tocchetti.
Riducete in briciole gli anacardi e i pistacchi e teneteli da parte.
Fate scaldare un cucchiaio scarso di olio in una padella e, quando sarà caldo, unitevi l'aglio schiacciato. Lasciate insaporire, quindi togliete l'aglio e versate le melanzane. Salate a piacere e unite la noce moscata. Cuocete a fiamma media per qualche miuto, quindi unite le foglie di salvia, precedentemente lavatem sepezzettandole con le mani. Unite anche le castagne bollite, ridotte a tocchetti, e lasciate che i sapori si armonizzino, per circa 5 minuti, sul fuoco dolce.
   Nel frattempo preparate la pasta fillo, sovrapponendo i fogli tra loro, ciascuno unto con un po' di olio evo.
Spegnete il fuoco sotto la farcia, unite il Fontal a dadini, mescolate velicemente e versate tutto sulla fillo, lasciando un buon margine su un lato della sfoglia.
Ripiegate i due bordi laterali verso l'interno e arrotolate lo strudel lasciando la parte libera alla fine. Trasferitelo su una teglia coperta da carta forno e spennellatelo con pochissimo olio.
   Accendete il forno, portatelo a 190° e, quando sarà in teperatura, infornate per circa 20 minuti. Controllate che la pasta diventi bella dorata, senza che scurisca troppo.
Quindi sfornate e lasciate intiepidire.
Ragliate lo strudel a fette di circa un paio di centimetri e servitelo. Accompagnatelo con una fresca insalata o con verdura saltata in padella e avrete grande successo.

Vi confesso che le due estremità, per gli amanti della croccantezza come me, sono una vera e irresistibile tentazione, per cui, se avrete più di due ospiti a tavola, evitate liti e teneteli per voi :D Non è mai un bene mettere in difficoltà i commensali, ahahahahahah.

In ogni caso vedrete quanto le singole fettine sapranno conquistare i vostri palati, e quelli dei fortunati assaggiatori.abc

Caramelle di cavolini in pasta fillo con germogli e pistacchi: dall’orto al palato con un soffio di magia

Da quando mi proposi con quella sorta di inizializzazione alla fillo ho fatto passare un po' di tempo, prima di dare seguito a quel primo piatto, che tanto avete apprezzato. A dirla tutta questa è stata la preparazione che ha dato termine alla scorta di fillo. Ecco il motivo per cui la realizzazione non è perfetta. Per quanto abbia posto tutta l'attenzione possibile nella conservazione, la pasta è seccata un po', per cui la formazione delle caramelle ha comportato quel difetto nella rottura. Ma sapete cosa vi dico? Chissene dell'aspetto, quando ho assaggiato questi bocconcini non ho pensato ad altro, se non alla perfetta riuscita nell'incontro di sapori e consistenze. E il crunch del morso.... come ve lo spiego? Mamma coglie cavolini di Bruxelles a tutto spiano dal suo orto e io li adoro tanto da chiederle continuamente "ce ne sono per me?". Ad oggi è l'unica forma di "cavolo" che il mio stomaco riesce a digerire, per cui..... cavoletti a non finire!!!! Sono buoni, ricchi di proprietà e fanno bene al corpo e allo spirito. Ovviamente è un modo diverso di concepire un antipasto, o un aperitivo. Ma lo sapete, io sono fatta così ^_^
Con questa ricetta partecipo al contest de La Taverna degli Arna
Il Natale che non ti aspetti - Categoria antipasti
 Ingredienti
8 fogli di pasta fillo
12 cavolini di Bruxelles
150 g di germogli di soia
15 g di pistacchi di Bronte
farina di riso
sale
olio evo
Pulite i cavolini, eliminando le foglie più esterne. Bolliteli in acqua salata per cinque minuti circa, quindi scolateli e fermate la cottura immergendoli in acqua ghiacciata. Teneteli da parte.
Fate sbollentare anche i germogli di soia. Basteranno un paio di minuti, quindi trasferiteli su un canovaccio pulito, allargateli bee e lasciateli asciugare. Quando saranno freddi, infarinateli e fateli saltare in padella, a fiamma viva, con un buon cucchiaio di olio evo. Salateli a piacere e lasciate che dorino bene, facendoli saltare in modo che la rosolatura sia uniforme.
Prendete ora 4 fogli di fillo. Spennellateli con olio in modo che siano completamente coperti, quindi sovrapponete su ciascuno, uno dei 4 fogli rimasti senza olio. Tagliate in tre strisce ciascun doppio strato, spennellate ancora di olio la superficie e posizionate su un lato una forchettata di germogli dorati.
Tritateci sopra un po' di pistacchi e posizionate nel centro un cavolino di Bruxelles. Iniziate ad arrotolare il lato più corto della striscia di fillo, chiudendo bene ai lati la pasta, a formare una caramella.
Posizionate le caramelle su una teglia coperta da carta forno e cuocete a 180° (il forno dovrà essere in temperatura quando infornerete!!) per 10 minuti. Controllate che i bordi non scuriscano troppo. Sfornateli quando satanno croccanti e sfogliati.
Serviteli su un letto di germogli saltati in padella e.... divertitevi a scartare le vostre caramelle.
Ma divertitevi anche ad osservare come preferiscano assaporare queste delizie i vostri compagni di tavola. Ci sarà chi partirà dalla sfoglia esterna, chi addenterà direttamente il cuore, chi finirà tutto in due bocconi, chi srotolerà.
In ogni caso, è garantito, questi bocconcini sono puro piacere!!
E badate bene che con la fillo non ho finito!!!!! La ricetta è stata riadattata nelle dosi, perché sarebbe dovuta essere per 4 persone, ma io l'ho preparata solo per me e vi garantisco che non sono arrivata oltre le 3 caramelle ^_^
abc

Millefoglie di tofu e asparagi in pasta fillo: il cruccio che trova la via d’espressione in una nuova conferma di gusto

Mi ronzava da un po' nella testa, l'idea di fare una millefoglie di pasta fillo. Ora che la pasta sfoglia, seppur abbia lasciato ricordi importanti nel mio trascorso, risulta essere una vecchia abitudine lontana, surclassata da queso impasto altrettanto sfizioso e decisamente più leggero, non mi risparmio sulle differenti forme di interpretazione.
Esclusa l'ipotesi della versione dolce (mamma mia quanti dolci in questo periodo!!), ho voluto immaginare un piatto gustoso e completo, ma allo stesso tempo leggero.
In settimana i miei vecchi verranno a farmi visita, portandomi quel che l'orto, ad oggi e nonostante le intemperie di una primavera folle, è riuscito a donare. Allora quale migliore occasione per ultimare la scorta di asparagi congelati (ma pur sempre di famiglia), prima di deliziarmi con quelli freschi? E perché non darvi ancora una volta l'esempio di quanto possa essere prezioso e gustoso un bel panetto di tofu, se aromatizzato a modo e con fantasia? Non crederete alle vostre papille....

Ingredienti

pasta fillo (questa dose)
80 g di tofu
1 mazzetto di asparagi cotti a vapore
10 g di mandorle
7 g di capperi sotto sale
30 g di latte di soia
5 g di farina di soia
2 rametti di rosmarino
4 foglie di salvia
sale
olio

Lavate e asciugate il rosmarino e la salvia. Inseriteli in un boccale insieme al tofu, alle mandorle e ai capperi sciacquati. Tritate tutto in modo da avere un composto omogeneo.
Stemperate la farina di soia nel latte e unitela al composto. Salate a piacere e impastate, rendendo cremoso l'insieme. Tagliate gli asparagi in modo da ottenere una lunghezza di circa 15 centimetri dalla punta. Eliminate, quindi, le code, che inserirete nella crema di tofu.
Tritate tutto insieme, fino a dare omogeneità al composto. Assaggiate la sapidità ed eventialmente correggete con del sale. Tenetela da parte, in modo che i sapori si armonizzino.
Nel frattempo fate saltare le punte degli asparagi in padella, con un po' di olio evo. Salateli e lasciate che rosolino bene.
Prendete la pasta fillo e stendetela in una sfoglia sottilissima, quasi trasparente. Ritagliatela in quadrati di circa 15 centimetri di lato.
   Ungeteli in superficie e sistemateli su una placca coperta da carta forno. Accendete il forno a 180° e, quando sarà in temperatura, infornate. Controllate il procedere della cottura, poiché ci vorrà davvero poco tempo affinché risultino cotti (e altrettanto affinché brucino ^_^). Controllate anche che la cottura sia uniforma (nel mio forno non accade, per cui devo sempre girare la teglia).
Quando saranno ben dorate, sfornate le sfoglie e lasciatele raffreddare su una gratella. Riprendete la crema e procedete alla composizione della millefoglie.
Spalmate su una prima sfoglia un cucchiaio di crema e adagiatevi quattro asparagi. Coprite con una nuova sfoglia e procedete, nuovamente, fino al termine degli ingredienti.

   Una volta terminata non vi rimarrà che servirla. Ricordate che non è un piatto da preparare con anticipo, a meno che non vogliate che si perda la friabilità della sfoglia: la crema tende ad ammorbidirla e un tempo di attesa eccessivo ne comprometterebbe la resa.

Divertitevi a sfogliarla e ad assaporarla cme maggiormente vi ispira: avventurandovi con forchetta e coltello, oppure, semplicemente, come il galateo non suggerisce.... con due dita ^_^

Il piacere è comunque garantito!!abc

Scrigni di mozzarella e pistacchi in pasta fillo: l’idea, il pensiero e il tempo pianificato

Ci sono volte in cui, per la fretta o per un'idea balzata in testa troppo tardi, non riesco a mettere nero su piatto ciò con cui desidererei deliziarmi. Talvolta rimando il pensiero, cercando di perfezionarlo o di reinterpretarlo. Talvolta lo mantengo intonso fino al momento in cui possa diventare reale e tangibile. Questo piatto non richiede tempi lunghi di preparazione, ma richiede una preparazione pianificata nel tempo. La pasta fillo (ovvio, parlo di una pasta che mi faccio in casa) ha bisogno di riposare prima della preparazione in sfoglia e la mozzarella sarebbe meglio insaporisse un po', per armonizzarsi bene negli aromi prima di finire in quel fagotto. Ma il perfezionamento di un'idea che mi ronzava in testa da un po' e la giusta organizzazione di tempi hanno fatto sì che questo piatto arrivasse a soddisfare in pieno le mie aspettative. Chiaramente, se foste soliti utilizzare la pasta fillo confezionata, questo piatto sarebbe un gioco da ragazzi che vi potrebbe tirare fuori dai pasticci anche con ospiti improvvisi a cena. Ma per me, portabandiera del fai in casa tutto ciò che ti è possibile, rimane una appagante pianificazione e una sfiziosa coccola.

Ingredienti

Pasta fillo (questa dose)
100 g di mozzarella
20 g di olive taggiasche
20 g di pistacchi tostati (peso senza guscio)
rosmarino q.b.
noce moscata
sale
olio evo

Preparate la pasta fillo e mettetela a riposare per almeno un paio d'ore. Diversamente scongelate 5 fogli di quella confezionata.
Sgusciate i pistacchi e puliteli al meglio dalle loro pellicine.
Tritateli grossolanamente (o schiacciateli, o tagliateli al coltello) e teneteli da parte.
Tritate finemente il rosmarino, precedentemente lavato.
   Unite tutto in un boccale, aggiungete la mozzarella tagliata a tocchetti e leggermente strizzata e le olive taggiasche, scolate dal loro olio (o liquido) di conservazione. Completate con sale e noce moscata a piacere e tritate fino ad avere un composto omogeneo.
Non lavorate troppo il composto, perché non dovrà venire una poltiglia compatta.
Versate il composto in una scodella e lasciatelo riposare per almeno mezz'ora.
Trascorso il tempo prelevate parte dell'impasto e compattatelo bene, tra le mani, dandogli una forma a filoncino. Con questo quantitativo di mozzarella dovranno venirvene cinque.
Stendete la pasta fillo il più possibile sottile e spennellatene la superficie con un po' di olio evo. Tagliatela in cinque strisce e adagiate ciascun bocconcino di mozzarella su ogni striscia, modificandone la forma in base alla larghezza della striscia stessa.
Avvolgete la mozzarella nella pasta fillo cercando di chiuderla perfetamente da tutti i lati. E' importante che anche lateralmente avvolgiate bene la sfoglia.
Coprite una teglia con carta forno e sistemateci i fagottini.
Portate il forno in teperatura e cuocete, a 200°, per circa 10 minuti, su un ripiano alto. Dovranno dorare uniformemente, ma controllate la cottura affinché non scuriscano troppo.
Quando saranno pronti sfornateli e trasferiteli su un piatto da portata.
Se sarete stati bravi a ciudere bene il fagottino, sarà fuoriuscita solo poca mozzarella, durante la cottura. Utilizzatela, eventualmente, come base su cui posare e  presentare gli scrigni.
Gustateli come preferite: caldi (ma attenzione a non ustionarvi il palato) saranno una coccola avvolgente, tiepidi saranno fragranti e maggiormente croccanti.

In ogni caso saranno un'irresistibile tentazione. In ogni caso finiranno troppo in fretta.

E l'ultimo boccone, proprio lui, lo guarderete con occhio languido, come ad implorare di non finire mai....

abc

Grissini farciti: la versatilità di una sfoglia che diventa sfiziosa e irresistibile

Avete presente quando amate follemente qualcosa da cercare una forma continuamente diversa di espressione, un'identità in costante evoluzione, per renderla sempre più perfetta e preziosa? Santo cielo, sembra vi stia parlando di chissà quale gemma e invece sto introducendo una semplicissima pasta phyllo!! Cos'è la pasta phyllo? Quando sento questa domanda mi tremano le gambe, in preda allo shock da dimmi come fai a non conoscere questa prelibatezza. Poi, ritrovate le forze, comprendo che il mio sapere non può essere obbligatoriamente il sapere del resto del mondo e inizio a parlarne, trasmettendo tutta la mia passione e il mio coinvolgimento emotivo per questa sfoglia sottile e croccante, che conquista senza lasciare speranze di salvezza! No, per me non esiste un degno sostituto. Tappezzerei di pasta phyllo le pareti di casa e anche l'interno dell'auto. E penso in phyllo qualsiasi prelibatezza culinaria. Oggi è toccato a dei semplici e gustosissimi grissini.

Ingredienti

Pasta phyllo (la dose indicata qui)
70 g di bresaola
20 g di pistacchi tostati non salati
2 g di aghi di rosmarino
olio evo

Preparate la pasta phyllo e lasciatela riposare, come indicato, per 20 minuti tra due fondine calde. Nel frattempo lavate il rosmarino, asciugatelo accuratamente e tritatelo insieme alla bresaola e ai pistacchi.
Stendete metà della pasta in una sfoglia rettangolare molto sottile, direi trasparente. Ungetela in superficie e copritela con il trito di bresaola.
Stendete anche l'altra metà di pasta in un rettangolo di pari dimensioni. Ungete anch'essa e adagiatela sopra la precedente, coprendo la farcitura. Sigillate bene i bordi. Con una rotella per pizza tagliate delle strisce di circa 2 centimetri di spessore.
Iniziate ad arrotolare l'estremità di ciascuna striscia su se stessa, formando una spirale. Procedete così con tutte le strisce.
Sistematele su una teglia coperta da carta forno, leggermente distanziate tra loro. Accendete quindi il forno a 200° e, quando sarà in temperatura, infornate e cuocete per 20 minuti circa. Dopo 15 minuti girate i grissini in modo che dorino uniformemente e, quando saranno belli croccanti, sfornateli e lasciateli raffreddare. In questo modo acquisiranno croccantezza e friabilità.

Assaporateli con gusto, ben consapevoli che vi stregheranno e non vi lasceranno liberi fino a quando avrete afferrato l'ultimo!

Come poter resistere a una simile bontà?

abc

Fiori di zucchina in pasta Phyllo dal cuore morbido e avvolgente: delicatezze che si incontrano e che incantano

Come si fa a resistere a dei fiori così belli? Li aspetto tutto l'anno e, se permettete, non appena se ne riempiono i giardini io non mi tiro assolutamente indietro! Questa volta, però, ho voluto unirli ad un'altra grande colonna portante della mia cucina: la pasta Phyllo. Chiamatemi monotematica, ditemi che sono ripetitiva, ma cosa c'è di più prelibato di due delicatezze che si incontrano? E tutto accompagnato da un ripieno cremoso e avvolgente......
E poi, ve lo devo confessare: questa Phyllo mi viene buona ogni volta di più!
Questa è una ricettina veloce veloce e buona buonissima a cui veramente non potrete resistere!!

Ingredienti

1/2 dose di pasta Phyllo (qui)
8 fiori di zucchina
100 g di certosa (io light)
1 cucchiaio di olive taggiasche denocciolate
olio evo
2 zucchine piccole chiare
farina di riso
sale

Dopo aver preparato la pasta Phyllo e averla messa a riposare tra due fondine calde, pulite e lavate i fiori di zucchina. Preparate il ripieno mescolando la certosa con le olive, fino a rendere il composto cremoso.
Asciugate i fiori di zucchina e farciteli, aiutandovi con un cucchiaino, con la crema di certosa.
Stendete quindi la pasta Phyllo in una sfoglia sottilissima (trasparente..... tirate bene, difficilmente si romperà!) che spennellerete bene su tutta la superficie con olio evo. Ricavate 8 rettangoli. Adagiate ciascun fiore di zucchina sull'estremità del lato più lungo di ogni rettangolo, con le punte del fiore fuori dalla pasta e circa due centimetri di pasta libera alla base. Ripiegate il lato più lungo coprendo il fondo del fiore e poi arrotolate il fiore stesso per tutta la lunghezza del rettangolo di Phyllo. Ricaverete tanti cartoccini.
Tagliate ora le zucchine a fiammiferi, versateci sopra della farina di riso e del sale e giratele fino a fare aderire uniformemente la farina. Sistemate i fiori in una teglia coperta da carta forno e le zucchine su un'altra, sempre con carta forno. Versate sulle zucchine un filo d'olio e giratele aiutandovi con le mani.
Cuocete in forno a 200° per circa 20/25 minuti. Dopo circa 15 minuti girate i fiori in modo che diventino croccanti anche sul fondo. Sfornate e servite. Non faranno in tempo ad intiepidire.....abc

Fagottini di sogliola e melanzana in pasta fillo: la fragranza dal cuore tenero

Mezza intenzione di deliziarmi con qualche creazione fillo ce l'avevo. Poi ecco che la grande Micol mi dimostra di aver apprezzato la mia ricetta con queste caramelle da leccarsi le dita! Allora ho dissolto tutti i dubbi.  Il mio piattino di pesce lo metto in crosta.
Quello che colpisce è una cottura che rende tutto molto delicato, ben legato, ma allo stesso tempo curioso nel gioco di consistenze. E come tutte le versioni in pasta fillo..... finiscono troppo in fretta!! Ma sono anche velocissimi da infagottare, per cui.... niente scuse!! Insomma, vi ho convinti sulla praticità di preparazione e la versatilità di impiego di questa irresistibile pasta?


Ingredienti
Per 8 fagottini

1/2 dose di pasta fillo
1 filetto di sogliola
8 fettine di melanzana
farina di riso
latte di avena (o vaccino)
1 bustina di zafferano
olio
sale
noce moscata

Preparate la pasta fillo secondo le dosi indicate nella lista ingredienti, avendo cura di far riposare l'impasto un paio d'ore.
Tagliate sottilmente le fettine di melanzana. Sistematele in un piatto, cospargetele di sale, e fate che spurghino la loro acqua per un paio d'ore. Sciacquatele bene, asciugatele e passatele nella farina di riso. Ungete una teglia aiutandovi con un pennellino per non utilizzare troppo olio, sistemate le melanzane e passatele in forno per 20 minuti circa, a 200°, avendo cura di girarle a metà cottura.
Sciacquate e asciugate il filetto di sogliola, tagliatelo in 8 bocconcini e rosolatelo in padella su entrambi i lati, a fiamma viva, con un filo d'olio. Salate e grattugiatevi sopra noce moscata a piacere. Quando si saranno rosolati bene aggiungete circa 100 ml di latte di avena.
Aggiungete una bustina di zafferano e cuocete a fiamma media fino a quando il latte si sarà quasi completamente assorbito.
Stendete molto finemente la pasta fillo, ungetela con l'aiuto di un pennellino su tutta la superficie e dividetela in 8 rettangoli.
Sistemate su ciascuna estremità una fettina di melanzana e, sopra, un bocconcino di sogliola. Piegate i bordi dei due lati più lunghi su se stessi e poi arrotolate su se stesso il lato più corto, formando dei saccottini.
Cuocete in forno a 200° per 20 minuti circa e, anche questa volta, girateli un paio di volte durante la cottura, in modo che la doratura e la croccantezza della pasta siano ben definite su tutte le parti. Sfornate e servite, facendo attenzione alla temperatura del ripieno!!! La tentazione sarà forte, ma prestate attenzione al palato...
L'involucro croccante nasconderà un cuore morbido e dal sapore delicato. Impossibile resistere!!abc

Carpaccio piccante di frutta in pasta phillo e una grande dichiarazione d’amore

Sì, è vero, confesso di essere innamorata perdutamente della pasta fillo (o phillo). La scoprii quando la svestii dei chili di olio con cui la addobbano le cucine cinesi nostrane. Sai, è quella dell'involtino primavera! Bene, anzi ottimo: proviamo a renderla commestibile, adesso. Così imparai che i suoi utilizzi possono essere molteplici. Confesso che non sono mai riuscita a trovarla in alcun supermercato, ma ho anche imparato in fretta quanto sia semplice da preparare in casa. Essendo un'amante della pasta sfoglia, che mangerei in qualsiasi forma, colore, impiego e variante, ma essendo anche un'irriducibile salutista attenta al grammo di grasso in più, ho iniziato a sostituirla con queste sfoglie finissime e croccantissime. E vi garantisco che non solo ha eliminato il tarlo della sfoglia, ma è diventata una continua fonte di sfida per creare varianti nuove e sfiziose. Con questa versione non ho certo scoperto l'acqua calda, ma sapete che soddisfazione dire..... l'ho fatto io?!?!?

Ingredienti

100 g di tonno affumicato
1 pesca (a vostro piacimento, bianca, gialla, noce o no)
1 mela (io ho usato una Fuji, ma credo che una Granny Smith avrebbe contrastato maggiormente la dolcezza della pesca)
5 fragole
pasta phillo (dosi di questa ricetta)
1 cucchiaino di mosto d'uva cotto
1 cucchiaino di olio evo
2 cucchiaini di succo di limone
sale
peperoncino

Dal panetto di impasto, se non vi affidate alla pasta phillo pronta, ricavate una sfoglia sottilissima (dovrà essere trasparente). Copritela con dell'olio evo aiutandovi con un pennellino e tagliatela in quadrati uguali.
Prendete una piccola terrina o delle coppette che sopportino la cottura in forno, ungetela all'esterno e adagiatevi il primo quadrato, lasciando la parte oliata a contatto con il recipiente utilizzato. Procedete in questo mondo, sfalsando gli angoli dei quadrati, fino a terminare le sfoglie. Abbiate cura di fare aderire bene le sfoglie, eliminando tutte le bolle d'aria, perché a cottura ultimata causerebbero la rottura e la conseguente caduta degli strati. Cuocetela in forno a 19° per circa 10 minuti, ma controllate che i bordi non brucino!!
Sfornatela e lasciatela intiepidire. Con una lama sottile separate la forma di pasta dalla terrina, facendo attenzione a non romperla, e separate le due parti. Lasciatela raffreddare completamente (io l'ho preparata la sera prima, ma sarà sufficiente anche meno tempo!!). L'importante è che sia fredda.
Rivestite l'interno della coppetta di pasta con le fettine di tonno affumicato. Lavate la frutta e tagliatela a spicchi. Alternate mela e pesta sui lati e riempite il centro con le fragole. Preparate ora l'emulsione, mescolando mosto d'uva cotto con olio, succo di limone, sale e peperoncino a piacere. Con l'aiuto di un pennellino cospargete le fettine di pesce verso l'interno, in modo da non bagnare la pasta, e la frutta.
Ed ora gustate come desiderate: con una forchetta, con un cucchiaino, con le mani.... prima la frutta, poi il tonno, o tutto insieme..... lasciando il cestino di phillo alla fine o spezzandolo e gustandolo insieme al resto come fosse pane...... Non esistono regole. Esiste solo il piacere di concedersi ad un pasto leggero e sfizioso.

abc

INSTAGRAM FEED

Follow on Instagram