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Bombette di biete e patate con cuore filante: la verdura a prova del più scettico dei palati

Quella delle verdure, per me è una sfida senza fine. Ne mangio tante e ogni volta cerco di renderle diverse e irresistibili. Beh, certo non per un capriccio del mio palato, che, confesso, le apprezzerebbe anche crude, ma per dimostrare quanto possano essere versatili e assumere aspetto e forma tanto avvincente da soddisfare anche i palati più ostici. Provate a mettere nel piatto dei vostri bambini una polpetta colorata o create degli spiedini con una versione più piccola di bombetta, vicino ad un calice di prosecco, e offritela al vostro compagno, o magari fatene un antipasto per i vostri ospiti.... e divertitevi a vedere le espressioni sorprese e deliziate. Il segreto sta nel calibrare i sapori e nel renderli sfiziosi, cercando l'ingrediente segreto con cui arricchirli, ma mantenendo il sano principio della genuinità. E lasciatevi andare alla meraviglia.
Avevo a disposizione delle buonissime biete dell'orto di mamma. Le adoro, soprattutto saltate in padella con dei bocconcini di patata, sempre lei, la mitica patata rossa di papà ^_^ Questa volta ho deciso di utilizzare gli stessi ingredienti, ma di dar loro una forma diversa. Sono nate, così, queste bombette. Sono semplici, ma sono pronte ad esplodere di sapore sui vostri palati!!

Ingredienti

100 g di patate rosse pulite
200 g di biete bollite
15 g di burro di arachidi salato
15 g di senape
10 g di crusca d'avena
40 g di Fontal Nazionale
sale rosa dell'Himalaya
noce moscata
farina di riso
latte di avena
pangrattato di riso

Tagliate le patate a tocchetti e fatele bollire in acqua salata, fino a quando saranno morbide. Inserite le biete in un boccale e, quando saranno pronte, trasferitevi anche le patate scolate.
Aggiungete il burro di arachidi e frullate. In questo modo l'amido delle patate creerà un impasto compatto e cremoso. Assaggiate la sapidità ed eventualmente correggete con un po' di sale rosa.
   Aggiungete una bella grattugiata di noce moscata e la crusca d'avena. Amalgamate bene tutto, quindi unite la senape e mescolate ancora, fino ad ottenere un composto omogeneo.
Fate riposare l'impasto per circa mezz'ora, in modo che si assesti e si armonizzi nei sapori.
Nel frattempo tagliate il Fontal (o qualsiasi altro formaggio filante vi piaccia) in cubetti. Ne serviranno circa 8, ma dipenderà dalla dimensione che vorrete dare alle vostre bombette.
Sistemate su un foglio di carta assorbente della farina di riso e il pangrattato. In una ciotolina versate un po' di latte d'avena (o qualsiasi altro latte vegetale o vaccino).
Inumiditevi le mani. Prendete un po' di impasto di biete e fateci un solco nel centro. Sistemate un dadino di formaggio, quindi richiudete la bombetta. Passatela nella farina di riso, poi nel latte d'avena, quindi nel pangrattato di riso.
Ripetete l'operazione fino a terminare l'impasto, quindi fate riposare le bombette, in frigorifero, per circa mezz'ora.
Scaldate in una padella un cucchiaio di olio evo. Quando sarà caldo sistemate le bombette e fate in modo che vengano irrorate completamente dall'olio.
Lasciatele cuocere a fiamma viva per circa dieci minuti, in modo che si formi una bella crosticina all'esterno e che il ripieno fonda.

A questo punto togliete dal fuoco la padella e servite le bombette.
Gustate calde o tiepide (ma anche fredde, ve lo garantisco!!), questi piccoli concentrati di salute e bontà sapranno stupirvi!

Adatte ad una dieta vegetariana e celiaca, non tolgono la scena al piacere del gusto!


abc

Chips di patate senza frittura: l’incontro tra curiosità, aspettativa, desiderio e gusto

Io sapevo che avrei cercato, da subito, di approcciarmi in maniera edificante al mio nuovo acquisto. Sapevo che avrei dovuto cercare un posticino di facile accesso, in cui riporlo, perché di frequente ne avrei sentito il bisogno. Sapevo che, per quei ripiani, sarebbero passati i più svariati alimenti e che, ciascuno di questi, mi avrebbe conquistato. E sapevo che, alla fine, avrei ceduto anche alle patate. Solo una cosa non avevo previsto: che proprio le patate sarebbero state tra le prime ad essere sperimentate ^_^
Il primo esperimento l'ho eseguito utilizzando le patate crude. L'essiccatore permette di essere utilizzato seguendo un programma crudista, che non prevede una temperatura superiore ai 42°. Ci ho provato. No, abbandono l'idea crudista sulle patate. Il loro sapore forte non mi conquista affatto. Ci riprovo: faccio sbollentare le patate, poi le passo sull'essiccatore, poi le aromatizzo. Decisamente d'impatto e molto sfiziose, ma gli aromi scivolano via facilmente. Con il terzo tentativo ho fatto centro. Ho affettato molto finemente le patate, le ho bollite velocemente con gli aromi e poi le ho essiccate. Che dire??!! Uno spasso ^_^
E con il brodo ottenuto..... una zuppetta niente male. Perché in cucina ci sono sempre infinite risorse da sfruttare!!

Ingredienti

2 patate rosse
2 rametti di rosmarino
1/2 spicchio d'aglio
sale grosso
noce moscata
paprika dolce

Pelate le patate e affettatele, con una mandolina, in fettine molto sottili. Lasciatele in ammollo, cambiando acqua un paio di volte, in modo che perdano il loro amido.
Nel frattempo lavate i rametti di rosmarino, Asciugateli, sfogliateli e tritateli, insieme all'aglio pulito. Aggiungete la noce moscata e la paprika secondo il vostro gusto (oppure utilizzate spezie diverse) e mescolate bene.
Mettete sul fuoco un pentolino con circa un litro di acqua. Aggiungete una piccolissima manciata di sale grosso e il trito di erbe e spezie. Portate ad ebollizione, quindi immergetevi le sfoglie di patata. Se fosse necessario cuocetele in due volte.
Lasciatele sbollentare per un paio di minuti, non di più. Più tempo le farebbe disfare. Prelevatele, quindi, con una schiumarola e sistematele su un canovaccio pulito, stendendole bene. Lasciatele asciugare.
A questo punto sistemate le sfoglie sui ripiani dell'essiccatore. Accendetelo alla temperatura di 42° e lasciatelo in azione per circa 4 ore. Controllate che siano ben asciutte e secche. Sarà facile che qualche fettina raggiunga prima la consistenza perfetta, e qualcuna dopo. Man mano togliete quelle pronte e lasciate terminare la preparazione delle altre. In totale, comunque, non ci dovremìbbero volere più di 4 ore. A questo punto potreste già essere soddisfatti. Io, però, non mi sono fermata qui.
Per rendere più sfiziose le mie chips le ho passate, per un paio di minuti, sotto il grill. In questo modo le ho fatte dorare e le ho rese ancora più croccanti.
E' un passaggio che vi consiglio vivamente. Vi permetterà di ottenere delle chips molto simili alle patatine, ma senza un solo filo di olio.
Per chi non avesse l'essiccatore, la stessa preparazione potrebbe essere effettuata in forno, ad una temperatura di 50°, con lo sportello leggermente socchiuso, in modo che il capore esca e non faccia ammorbidire le patate. Certo, però, sarebbe una scelta alquanto dispendiosa ^_^

Adatte da servire come aperitivo, da accompagnare a salsine (sempre fatte in casa, mi raccomando e sempre con un occhio di riguardo alla salute ^_^), sono sfiziose e perfette anche per uno spuntino spezza fame. Si conserveranno molto bene, mantenendo la loro perfetta croccantezza, chiuse in un barattolo di vetro.
Ah!! Non di poca importanza: dal momento che le patate, prima della cottura, hanno rilasciato una buona parte di amido e che il brodo di cottura rimarrà perfettamente aromatizzato, perché non approfittarne per fare una bella zuppa? Io l'ho preparata con germogli di soia e alga wakame. E l'ho gustata fino all'ultima goccia!! ^_^

abc

Moscardini in umido con pere e peperoni su crema di patate alla rucola: l’irresistibile stimolo delle sfide

La verità è che difficilmente mi approccio ad un piatto tanto per cucinare qualcosa. Quando emerge il pensiero di una particolare pietanza, quella pietanza deve essere studiata e curata nei minimi dettagli. La sfida si fa stimolante quando, a fare da protagonista, è un ingrediente che nel tempo non ha mai rappresentato grande versatilità sulla mia tavola. Polipo o moscardino che sia, è sempre stato in insalata, e sempre con quelle verdurine in barattolo che ho felicemente abbandonato una volta intrapresa la mia vita lontana da mamma e papà. Ma comunque, anche nei primi tempi di indipendenza, è sempre stata insalata: con patate bollite, olive, formaggio a cubetti, prosciutto a dadini e basilico, ma sempre insalata. Fatale fu quell'assaggio, in una lontana cena a base di pesce. Ve ne parlai quando vi riproposi la mia versione di quel piatto, qui. Uno dei miei migliori piatti polposi. Allora capii che avrei dovuto stravolgere la convinzione che l'insalata fosse l'unica incastonatura possibile per questo mollusco. Quando mi trovai, così, tra le mani questi tentacoli, seppur si stia parlando di un moscardino, ho iniziato a vagare tra le più varie specie di sapore e cottura. Non credo sia immediato immaginare che un peperone possa accostarsi ad una pera, ma, complice la stagione ancora estiva (ai tempi in cui lo ideai) e la mia predisposizione all'aggiunta della frutta nelle pietanze, tutto si è legato davanti ai miei occhi con sorprendente semplicità. Diciamo che ci ho provato. Diciamo che i sapori immaginati hanno scatenato una fervida curiosità di assaggio. E diciamo che il piatto, nel suo dedalo di sapori e consistenze, mi ha appagato ampiamente. E, giusto per concludere con una curiosità, non mi concedo più l'acquisto di un polpo per farne insalate. Mai ^_^

Ingredienti

Per il polpo
2 moscardini
1 peperone rosso
1 pera Williams
sale
olio evo
pepe
1 spicchio d'aglio
1 cucchiaino di scorza di limone bio grattugiata

Per la crema di patate
1 patata rossa (per me direttamente dall'orto di famiglia)
1 mazzetto di rucola (circa 100/150 g)
latte di avena
2 cucchiaini di senape delicata

Lavate i moscardini, togliendo le parti non commestibili ^_^
Tagliate i tentacoli e la testa a listarelle. Scaldate un po' di olio evo in una padella e, una volta caldo, aggiungete lo spicchio d'aglio schiacciato. Lasciate insaporire per un minuto circa, quindi unite i moscardini.
   Fate saltare per qualche istante, quindi abbassate leggermente la fiamma e lasciate cuocere il pesce, salandolo leggermente.
Nel frattempo lavate il peperone. Tagliatelo a metà, privatelo dei semi e delle parti interne e tagliatelo a listarelle.
Unitele ai moscardini, quindi aggiungete altro sale e procedete con la cottura, coprendo con un coperchio, per circa 50 minuti. Se fosse necessario unite dell'acqua durante la cottura.
Sbucciate la patata, tagliatela a dadini e bollitela in acqua salata, fino a quando sarà morbida.
Sbollentate velocemente anche la rucola, precedentemente lavata, quindi scolate e inserite tutto in un bicchierone di plastica.
Passate con un frullatore ad immersione, aggiungendo un cucchiaino di senape e correggendo con il latte di avena (la quantità dipenderà dalla quantità di amido presente nella patata, per cui regolatevi). Assaggiate e correggete eventualmente di sale. Quindi tenete la salsa al caldo, da parte. Nel frattempo tornate al piatto e tagliate la pera, precedentemente lavata, a fettine non troppo sottili.
A me piace utilizzarela frutta con la loro buccia, voi procedete secondo il vostro gusto.
Unitela ai moscardini, insieme alla scorza del limone e al pepe. Saltate tutto a fiamma vivace per circa 5 minuti, in modo che la pera si insaporisca, ma non si sciolga. Assaggiate la sapidità ed eventualmente correggete.
A questo punto il piatto è pronto.
Versate su metà piatto la crema di patate e rucola, quindi posatevi sopra i moscardini.
La restante crema versatela in un bicchierino e ponetelo accanto al piatto stesso. Sarà piacevole alternare i sapori e gustarne le differenti sfumature.

Un piatto che richiede tempo e cura, ma che dà importanti e insolite soddisfazioni!! Provare per credere.

abc

Spiedini di fiori di zucca ripieni di patate e feta: tempo che scorre, emozioni che scaldano, ricordi che segnano

La scelta di questo piatto, da proporre oggi, non è casuale. Questo piatto è speciale. La preparazione di questo piatto, lo è stata. E, speciale, è questo giorno, questo venerdì 29 agosto.
Sarebbe stato il 38mo anniversario di matrimonio dei miei genitori. Mi è sempre piaciuto festeggiare insieme a loro e questa ricorrenza è sempre stata motivo di semplici e grandi condivisioni. Da oggi questo giorno rappresenta qualcosa di più: laddove il destino toglie, noi uniamo. Papà non c'è più, ma oggi, da.... oggi, lui sarà libero sulle sue montagne, nel suo paese di origine, quello per cui ha sempre avuto un amore incontenibile. Siamo tutti insieme, oggi, proprio su quel lago a cui appartengono tanti ricordi.
Questo piatto è stato pensato e preparato insieme a mamma. Quattro mani e la gioia di condividere piccoli momenti e semplici piaceri. I fiori di zucca mi legano, in qualche modo, a momenti vissuti con loro: appena la scorsa estate, nella passeggiata mattutina intorno al lago, proprio lo stesso lago che ci vede oggi ancora insieme, arrivavamo davanti all'orto di mio zio e, attratta da quelle macchie arancioni, mettevo in moto papà affinché cogliesse tutto quello che si potesse cogliere (zio avvisato!!!! "Ti rubo un po' di fiori.... tanto tu non li mangi... vero???" ^_^). E lui coglieva.
In questi fiori ci sono le sue patate, le splendide patate rosse di cui sarebbe andato fiero. E l'idea di presentarle su uno spiedino ha dapprima reso scettica mamma, poi l'ha conquistata.
Vi lascio questi colori, dentro cui ci sono infinite emozioni. E vi lascio la libertà di assaggiare qualcosa di veramente intenso, delicato e travolgente.

Ingredienti

200 g di fiori di zucca
80 g di feta light
2 patate rosse
1 zucchina
4 foglie di salvia
olio evo
sale

Lavate le patate e mettetele a bollire, con la buccia, in acqua salata. Quando saranno morbide pelatele e schiacciatele. Lavate le foglie di salvia e tagliuzzatele sulle patate. Mescolate tutto e lasciate raffreddare, in modo che insaporiscano.
Togliete dai fiori il fondo e il pistillo. Lavateli delicatamente e tenetene 15 da parte, facendoli asciugare su un canovaccio pulito. Gli altri tagliateli a listarelle e teneteli da parte. Scaldate un cucchiaio di olio in una padella. Lavate e mondate le zucchine, quindi tagliatele a julienne, aiutandovi con una mandolina. Versate in padella e fate saltare a fiamma viva per un paio di minuti, aggiungendo un pizzico di sale. Unite anche i fiori di zucca tagliati a listarelle, abbassate la fiamma e cuocete fino a quando saranno morbidi e avranno consumato la loro acqua di vegetazione. A questo punto spegnete il fuoco e unite tutto alle patate schiacciate.
Aggiungete anche la feta sbriciolata e impastate, fino ad ottenere un impasto omogeneo.
Sistemate, i fiori tenuti da parte, su un piano. Versate sopra ciascuno di essi un po' di farcia. Chiudeteli a fagottino e infilzatene 3 per ogni spiedo.
Portate il forno alla temperatura di 200°. Sistemate gli spiedini su una teglia coperta da carta forno, vaporizzate sipra dell'olio evo e infornate.
Cuocete per circa 15 minuti, controllando che non scuriscano troppo: il fiore tende a bruciacchiare facilmente. Eventualmente girate la teglia per rendere uniforme la cottura.
Quando saranno ben dorati sfornateli e lasciateli appena intiepidire.
Trasferiteli su un piatto da portata tiepido, che mantenga la temperatura degli spiedini, e servite.

Apprezzatene l'avvolgenza e lasciatevi conquistare dalla delicatezza. Non servirà aggiungere altro, sono un'esperienza di sensi, a partire dai profumi.

A me basta guardare queste foto per tornare a quel giorno, e a tutti i giorni racchiusi nei ricordi. Questo piatto, oggi, è per te, papà. Una piccola e stupida cosa che condivido e che ti renderà presente, con noi, oltre noi.

abc

Insalata di pere e patate con pesto di pistacchi: le quattro P di un piatto perfetto

"Mmmmmmmmmmmmmhhhh, non hai idea di quanto sia buona!!!! Poi condita tiepida, assorbe tutti i sapori.... Dovresti provarla!!". Questo è l'entusiasmo che ha travolto mia mamma quando, alzato il telefono, ha ascoltato, e inevitabilmente assaggiato, l'insalata preparata con le "patate di cui papà sarebbe andato fiero". Un piatto semplice, come semplice è stato pensare alle pere accanto alle patate, come semplice è stato pensare ad un pesto per aromatizzare tutto. Un piatto veloce, che può essere preparato in anticipo e gustato nella sua freschezza. Un modo diverso per gustare delle semplici patate dell'orto. Rosse. Perfette. Lui ne sarebbe andato fiero e, anche se questo non è un genere di pietanza che avrebbe scelto, sono certa che avrà apprezzato. A lui piacevano bollite, tagliate a metà e condite con olio e sale. Allora da qui sono partita e intorno ci ho costruito un teatrino di sapori delicati e completi. Conquistata all'istante!!

Ingredienti

5 patate piccole rosse
1 pera coscia
10 foglie di basilico
3 foglie di salvia
5 g di semi di zucca
10 g di pistacchi
2 cucchiaini di olio evo
sale

   Lavate le patate, con la buccia, e mettetele a bollire in abbondante acqua salata. Fatele cuocere fino a quando diventeranno morbide (dipenderà dalla dimensione delle patate).
Nel frattempo lavate e asciugate bene le foglie di salvia e di basilico. Unitele ai pistacchi e ai semi di zucca e pestatele in un mortaio, con un cucchiaino di olio, fino ad ottenere una crema grossolana. Tenete da parte in pesto.
Lavate una pera e tagliatela a fettine sottili (io non tolgo mai la buccia, ma procedete secondo i vostri gusti).
Quando le patate saranno pronte scolatele e sbucciatele, quando saranno poco meno che roventi ^_^
Tagliatele a fettine sottili e conditele con il pesto.
Salate a piacere, mescolate bene e lasciatele intiepidire.
Unite quindi le fettine di pera, versate un cucchiaino di olio evo e mescolate.
Lasciate raffreddare l'insalata, in modo che i sapori si armonizzino perfettamente, quindi impiattate e servite. E' molto buona e particolare anche tiepida, assecondate le vostre preferenze.
La freschezza della pera, la pienezza della patata e il sapore intenso del pesto, uniti in un boccone di splendida magia.


La semplicità torna a rendersi protagonista. E sempre con un occhio alla salute e alla genuinità ^_^



abc

Gratin di zucchine e patate alle nocciole: lo sfodero delle forchette e la lotta all’ultima briciola

Il la me lo ha dato lei, qualche giorno fa, quando ci presentò una teglia di zucchine e patate al gratin che, solo a guardarla, faceva venire appetito. Ho avuto questo pensiero, come un chiodo fisso, per tutto il tempo in cui non sono riuscita a realizzarla. Poi..... è stata magia. Ovviamente la mia personalizzazione non ha atteso e, non appena ho immaginato questo piatto, ho sentito che il tocco croccante non sarebbe potuto mancare. Anzi, avrebbe reso particolare la crema delicata che avrebbe avvolto le verdure. Le patate sono quelle dell'orto di famiglia, e già vi avevo anticipato di come fossi felice di riacquisirle, saltuariamente, nella mia alimentazione, perché queste sono le patate di papà e sono belle (e buone) davvero. Non comprerò più patate, di questo sono certa, ma la rossa di papà è un piacere che non merita tentennamenti. Il risultato, come sempre accade nei miei piatti, è particolare e insolito, ma proprio per questo è decisamente intrigante. Non filano, no. Ma quella crosticina ti porta a grattare la pirofila cercando il sapore e la sfiziosità fin negli angolini. Grazie Marisa per l'ispirazione e..... sfoderate le forchette, che la lotta a chi si aggiudica l'ultima briciola abbia inizio!!

Ingredienti

2 patate rosse (le mie erano piccole)
1 zucchina piuttosto grande
150 g di fiocchi di latte allo yogurt
10 g di olive taggiasche
10 g di nocciole
parmigiano grattugiato
sale
pepe
olio evo

Pelate le patate, lavatele e tagliatele a fettine sottili, aiutandovi con una mandolina. Lasciatele a mollo in acqua per qualche minuto e poi trasferitele su un canovaccio pulito ad asciugare. Fate la stessa cosa con le zucchine, lasciandone da parte circa 70 g.
Portate ad ebollizione una pentola di acqua salata e bollite i 70 gi di zucchina, tagliata a tocchetti, fino a renderla morbida. Un avolta cotta, scolatela e, nella stessa acqua, sbollentate le fettine di verdura, in modo da intenerirle appena.
Trasferitele quindi in un piatto e lasciatele intiepidire.
Sistemate i tocchetti di zucchina in un bicchierone, insieme ai fiocchi di latte e al pepe. Frullate tutto fino a creare una crema omogenea.
Aggiungete ora le olive taggiasche e procedete ancora con il frullatore ad immersione, lasciandole piuttosto grossolane all'interno della crema.
Sgusciate le nocciole e pestatele in un mortaio. In questo modo rimarranno piuttosto spesse.
Diversamente schiacciatele con un peso (bicchiere, mattarello, o quant'altro): tritarle le renderebbe, a mio avviso, troppo fini.
Prendete una pirofila e ungetela bene alla base.
Sistemate le fettine di verdura alternando zucchine e patate.
Coprite le verdure con la crema di fiocchi di latte e olive, distribuendola omogeneamente su tutta la superficie. Cospargetela con le nocciole tritate.
Accendete il forno e portatelo a 200°.
Quando sarà in temperatura coprite la teglia con abbondante parmigiano grattugiato e infornate su un ripiano piuttosto alto.
Cuocete per 20 minuti circa, o comunque fino a quando la superficie sarà ben dorata e croccante.
A questo punto sfornate e lasciate riposare per un paio di minuti.
Sporzionate e servite (non vi sto dicendo di mangiare direttamente nella pirofila, ma sarebbe un bellissimo momento di condivisione ^_^ Solo un po' pericoloso per la temperatura della teglia!!!).

Delicato, leggero, avvolgente e saporito. Cosa potrei aggiungere? Provateci voi!!
E se la sola visione vi farà desiderare questo piatto, sarò felice di passare il testimone e di portare avanti la tradizione di Marisa!!
Attendo le vostre versioni ^_^

abc

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