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LATEST POSTS from Erica Di Paolo

Pane in cassetta semi integrale e il piacere di poter dire “è opera mia”!

Quella che sto iniziando a raccontarvi è una storia che parte da lontano, da quando ho iniziato a scoprire che oltre al pane classico per i toast esisteva una versione, chiamata bauletto, molto più soffice, gustosa e morbida. Finché ho vissuto con mammà e papà non ne sono mai entrata in confidenza: le tradizioni sono tradizioni e guai cedere a qualcosa di diverso! Ma non appena ne ho assaggiato la consistenza.... per me ha iniziato ad esistere solo lui!! Bianco, integrale, ai cereali..... come lo si voglia, a me piace! Poi è subentrato lo sport, il controllo dell'alimentazione e le mie solite turbe mentali. Tra queste, ben contenta di averle, le domande su "cosa mangiamo negli alimenti confezionati?". Beh, da quel giorno non ha mai più toccato un pane bianco in cassetta, ma confesso che la gola è sempre tanta!! Ricordo che avevo una tecnica tutta mia per mangiarlo: prima staccavo gli angolini in basso, poi staccavo tutto il resto della crosta. La arrotolavo stretta e la mordevo avidamente. Poi la mollica morbida. Lo so... ognuno ha i suoi difetti: a me lasciate i miei : ) Insomma, tornando al presente, vedo nei vari blog le differenti proposte di ricette e intrugli per un buon pane in cassetta e non ho proprio resistito. Guardate qui, MelaZenzero. Questa incantevole donzella palermitana ha fatto breccia nel mio cuore (e nel mio stomaco.... si dice??) illustrando una ricetta precisa al grammo. Sembra la formula magica di una vita perfetta. Mi sono detta: è un segno del destino, devo provarci! Avrei solo dovuto sostituire il burro, che assolutamente NON uso, e così mi sono rivolta a Mela per qualche consiglio. Beh, non vi illustro tutta la conversazione perché probabilmente finirei domani, ma credetemi se vi dico che Mela ha curato ogni dettaglio come se si stesse parlando del parto di un figlio!!!! E' una grandissima donna, e artista culinaria e per eseguire questo impasto ho seguito alla lettera la sua ricetta. Burro a parte..... ma per la sostituzione ha pensato bene lei a istruirmi. Non ci sono se e non ci sono ma..... si esegue così!! Per il procedimento vi rimando al sito di Mela, spiegato egregiamente. Io mi prendo solo il merito di essere stata una buona allieva (e contro ogni proposito.... al primo tentativo! ), ma sappiate che il vero merito di questo capolavoro è tutto suo!!!! Grazie Mela!!

Ingredienti
Per uno stampo di 24 cm x 10 cm

178 g di farina integrale
179 g di farina di Manitoba
211 g di acqua
13 g di zucchero di canna grezzo
9 g di sale
2 g di malto d'orzo
24 g di olio evo
14 g di lievito madre secco (io Antico Molino Rosso)

Io ho usato il Bimby e il procedimento ve lo indico su questa base. 
Setacciate e mescolate bene le farine, il lievito e il malto. Versate nel boccale l'acqua e unite metà del composto di farine e lo zucchero. Azionate le lame a velocità minima fino a quando si creerà una pasta omogenea. Aggiungete l'olio a filo (mi raccomando pochissimo alla volta). Quando avrete ultimato l'olio unite il sale e la restante farina, un cucchiaio per volta, facendo andare le lame a velocità spiga. Io ho lavorato l'impasto per 5 minuti. Quando si sarà incordato bene trasferite l'impasto su una spianatoia infarinata e poi ponetelo in una ciotola capiente. Coprite con la pellicola trasparente e fate lievitare in un luogo tiepido (io nel forno con la lucina accesa) fino al raddoppio del volume.
Prendete ora l'impasto e stendetelo, con delicatezza, su un piano infarinato. Procedete con le pieghe, spiegate dettagliatamente qui, e fate riposare per 10 minuti sotto una campana di vetro (io ho usato la stessa terrina della lievitazione). 
Allungate poi la forma a misura di stampo, eseguite le ultime pieghe indicate da Mela e adagiate nel vostro stampo da plumcake, spennellandolo con acqua mista a uovo (sarebbe necessario il tuorlo, ma io ho usato un po' di albume pastorizzato che uso per le mie colazioni quotidiane), o del latte. Io ho unto e ricoperto di semola la superficie interna dello stampo, ma potrete anche utilizzare della carta forno. Coprite con la pellicola e lasciate lievitare fino a quando la pasta raggiungerà il bordo dello stampo. 
Accendete il forno a 220° e quando sarà in temperatura infornate, abbassando la temperatura a 190°. Cuocete per 30 / 35 minuti, in base al vostro forno. 
Sfornate, estraete il pane e adagiatelo su una griglia a far raffreddare, appoggiato sul fianco. Io sono stata bravissima e ho resistito fino al completo raffreddamento, ma vedere un capolavoro così fa venire voglia di tagliarlo subito!
Tagliatelo, quindi e farcitelo o utilizzatelo come meglio credete. Marmellate, creme di cioccolato, salumi, verdure..... avrete solo l'imbarazzo della scelta!!
La prova sofficità? Eccovi accontentati!!

Grazie Mela.... sarai sulla mia tavola ogni giorno!! ; )
abc

Sandwiches di parmigiano alla crema di porcini…. ossia il piatto nato da un errore

Non mi nasconderò dietro questo capolavoro facendovi credere che fosse tutto voluto. Sarò sincera: la mia idea era di creare tutt'altro. Non male come inizio, vero? Avevo in mente da tempo dei frollini al parmigiano, ma le mie solite fisime mentali mi hanno portato a questo ragionamento " se già crei un piatto con base di formaggio, e quindi proteine, perché aggiungere anche l'uovo, e quindi altre proteine? ". Dovete sapere che, per il carico e la tipologia di attività fisica che pratico quotidianamente, mi è stato consigliato di non mischiare tra loro le fonti proteiche. Il motivo? Se esagerassi potrei trasformarmi in una culturista!!! Magari sarebbe carino mantenere quantomeno la femminilità e fare attenzione a non sovrapporre tra loro queste care proteine. Beh, l'estenuante tentativo di seguire alla lettera il consiglio del coach mi ha portato a creare questo piatto pazzesco. Ah, non dite al coach la quantità di calorie che ho ingurgitato in questo pasto!!!!! Ma l'allenamento è stato intenso a sufficienza per potermelo permettere! E abbiate fede che tornerò sicuramente sui frollini......

Ingredienti

Per le cialde di parmigiano
80 g di parmigiano
1 rametto di rosmarino
50 g di margarina
60 g di farina di mais fioretto
sale aromatizzato alle erbe

Per la farcia
100 g di ricotta vaccina
100 g di funghi porcini freschissimi
1 bustina di zafferano
1 spicchio d'aglio
sale
olio

Lavate il rosmarino, asciugatelo bene e prelevate tutti gli aghetti. Tritatelo finemente insieme al parmigiano. Aggiungete la margarina, la farina e il sale aromatizzato e impastate fino ad ottenere una pasta omogenea. Formate un panetto e lasciatelo riposare in frigo per un'ora circa avvolto nella pellicola trasparente.
Stendete l'impasto con il matterello. Per non fare incollare la pasta e per non utilizzare altra farina io lascio la pasta coperta dalla pellicola e passo sopra il mattarello: viene una sfoglia perfetta!! Tagliate con uno stampino (non sarà necessaria la forma, come invece vedrete nei miei, perché in fase di cottura si scioglieranno). Se decideste di fare un formato finger food formate dei dischetti piccoli, diversamente mantenete un diametro classico da biscotto.
Sistemate i dischi su una teglia ricoperta da carta forno. Mi raccomando di mantenere una buona distanza tra loro, in modo che non si uniscano in cottura. Lasciate riposare in frigo ancora mezz'ora e infornate a 180° per 20 minuti circa. A cottura ultimata sfornate e lasciate raffreddare sulla placca da forno. Nel frattempo preparate la farcia.
Pulite i funghi porcini con una spugnetta umida, cercando di togliere tutta la terra, ma senza passarli sotto l'acqua.
Tagliateli a tocchetti piuttosto piccoli. Scaldate un cucchiaino di olio evo in padella e, quando sarà caldo, unite lo spicchio d'aglio tagliato in due. Fate insaporire per un paio di minuti e poi unite i funghi. Fate saltare per un minuto a fiamma viva, poi abbassate la fiamma, unite un goccio di acqua, salate e aggiungete lo zafferano. Lasciate che si asciughino bene, quindi spegnete la fiamma e fate intiepidire.
Mettete la ricotta in una ciotola. Tritate i porcini e uniteli al formaggio. Salate a piacere e amalgamate bene fino ad ottenere un composto omogeneo.
Ora potete farcire i vostri sandwiches. Maneggiate con molta cura le cialde perché tendono a frantumarsi facilmente (esagero in modo da rendere questo passaggio più semplice!!).
Dividete il composto di ricotta e porcini per il numero delle cialde e copritele con altrettante cialde.
Fate riposare in frigo per una buona mezz'ora e gustatele....


Non vi dico quante sono riuscita a mangiarne io..... e voi non dite niente al mio coach!! ;)




abc

Strozzapreti con vongole e broccoli: il piacere di prendersi sul serio con una pasta fatta in casa

Continuo a rincorrere il mio piatto di pasta preferito, girandogli intorno. E' come se, preparandolo e gustandolo, vedessi svanire il fascino dell'attesa. Gli spaghetti con le vongole, rigorosamente bianchi, rigorosamente con spaghettino fine (unico piatto in cui prediligo questo tipo al classico spaghettone), con un po' di prezzemolo e stop ! Cerco quindi delle alternative per gustare questi molluschi saporiti e non smettere di desiderare il buon piatto di spaghetti. E oggi.... oggi ho voglia di pasta fresca. Pasta fatta in casa. Generalmente quando parto con questa idea mi pento dopo i primi esemplari creati. Un pentimento che viene ampiamente ripagato dal piacere di gustarmi la pietanza finita, ma vi dico che per farmi questo piattino di strozzapreti ho impastato, steso, tagliato, arricciato e arrotolato pezzo per pezzo per oltre un'ora!! Però sì, ne è valsa la pena!! Probabilmente per più di un ospite a cena ricorrerei a pasta fresca confezionata (ebbene sì....), ma volete mettere la soddisfazione?????

Ingredienti

Per la pasta
80 g di semola di grano duro rimacinata (io Mugnaio di Altamura)
50 g di acqua
noce moscata
sale alle erbe

Per il condimento
1/4 di broccolo
300 g di vongole veraci
1 spicchio d'aglio
olio evo
sale

Mettete le vongole in ammollo in acqua salata per 4 ore, in modo che spurghino la sabbia presente all'interno.
Lavate il broccolo e separate le cimette dal torsolo. Cuocete le cimette a vapore per pochi minuti e fate bollire in acqua appena salata il torsolo, tagliato a pezzi, fino a quando risulterà tenerissimo (ci vorrà almeno mezz'ora).
Versate la farina a fontana su una spianatoia. Grattugiatevi sopra una buona quantità di noce moscata e versateci del sale speziato alle erbe. Aggiungete l'acqua e impastate fino a creare un panetto liscio e compatto. Tagliate piccoli pezzi alla volta, stirateli a spaghettoni del diametro di mezzo centimetro, tagliateli a tocchetti di circa 4 cm, appiattiteli e arrotolateli su un ferro. Trasferiteli su un canovaccio ben separati tra di loro e procedete il lavoro fino ad ultimare la pasta.
Fate scaldare un filo d'olio in padella e aggiungete lo spicchio d'aglio tagliato a metà. Tagliate le cimette in piccoli pezzi e fatele soffriggere aggiungendo poco sale.
Sciacquate le vongole e fatele aprire in padella, a fuoco medio, coperte. Quando si saranno aperte sgusciatene metà e aggiungetele alle cime del broccolo. Scolate il torsolo bollito in un bicchiere da mixer, aggiungete un cucchiaino di olio e frullate tutto fino ad ottenere una crema liscia.
Aggiungete poco fondo di cottura delle vongole alla volta, diluendo la salsa. Quando sarà piuttosto liquida aggiungetela alle vongole rimaste con il guscio e fate insaporire bene.
Portate intanto a bollore l'acqua per la pasta, facendo attenzione a non salarla troppo perché la vongola ha già un sapore deciso.
Unite il soffritto di cimette e vongole alla crema con i gusci e fate cuocere a fiamma bassa. Aggiungete eventualmente un po' di acqua di cottura del torsolo di broccolo se dovesse asciugare troppo.
Fate cuocere la pasta piuttosto al dente. Facendola fresca come nella mia versione basteranno pochi minuti.
Scolatela senza farle perdere troppa acqua e trasferitela nella padella insieme alle vongole. Saltate e lasciate insaporire a fiamma alta e servite.
Sul fatto che finisca troppo in fretta rispetto al tempo di preparazione non ci sono dubbi.

Ricordate quanto riportato nella pagina diamoci un taglio : uno dei segreti di una buona digestione è la masticazione lenta!!


Mai come in questa occasione.... fate tesoro del consiglio ; )


abc

Funghi porcini in crosta di nocciole, ossia il piatto che sa sfruttare l’occasione

Quando passo davanti al reparto funghi l'occhio cade sempre, in cerca di quella qualità. Difficilmente la trova e quando accade, difficilmente ne rimane tanto affascinato da farsi convincere. Ma questa volta...... Quei porcini erano una favola!!!! Perfetti, carnosi, freschissimi. Insomma, come poterli lasciare lì? Ma allo stesso tempo.... come poterli interpretare in modo da renderli non troppo.... come dire.... usuali? Pensa e ripensa ne è nato questo piatto, che può essere un contorno, ma anche uno sfizioso aperitivo. Gustoso, ma al tempo stesso naturale. Il sapore incredibile di questo signor fungo, infatti, rimane deciso e inalterato. Croccante, grazie ad una copertura di nocciole che dà un tocco in più. Delizioso..... nella sua grandiosa armonia.

Ingredienti

200 g di porcini freschissimi
15 g di nocciole
1 cucchiaino di prezzemolo tritato
farina di riso
olio
sale
1 spicchio d'aglio

Pulite i funghi con un foglio di carta assorbente leggermente imbevuto di acqua e tagliateli a tocchetti piuttosto grandi. Tritate 10 g di nocciole e mischiatele ad un cucchiaio di farina di riso. Passateci pochi pezzi di funghi alla volta, in modo da creare una panatura.
Scaldate un buon cucchiaio di olio evo in padella e, quando sarà caldo, unite uno spicchio d'aglio tagliato in due. Unite poi i funghi, facendo cuocere a fiamma viva per qualche minuto. Abbassate leggermente la fiamma, aggiungete il prezzemolo tritato, il sale e cuocete per una decina di minuti, saltandoli affinché cuociano bene su tutti i lati.
Quando saranno ben dorati spegnete il fuoco e servite.

Caldi o tiepidi, sapranno deliziare i vostri palati!!abc

Bocconcini di tonno in alga Wakame e un tuffo in alto mare

Sono una grandissima amante del tonno, soprattutto crudo, in tartare. Se dovessi immaginarlo cotto, non potrà essere più che appena scottato, affinché riesca a gustarlo. Allora in tagliata, o in crosta di pistacchi, o con glassa di balsamico. Ma cos'altro? Ecco la risposta: tuffiamo nuovamente questo tonno in mare, accostiamolo a sapori di provenienza marina, diversi e ben distinti, che si sposano perfettamente tra loro. L'aggiunta del peperone lo renderà un prelibato piatto unico, leggero e saporito, grazie ad una cottura salutare. Tanti piccoli bocconcini di irresistibile piacere.


Ingredienti

8 bocconcini di tonno fresco
8 g di alga Wakame
1 peperone (io verde)
2 filetti di acciuga sott'olio
olio

Arrostite il peperone e privatelo della pelle e dei semini. Sfilettatelo ricavando 8 striscioline.
Mettete l'alga in ammollo, in modo che ammorbidisca bene.
Scaldate una padella e fate sciogliere i due filetti di acciughe. Spegnete il fuoco e lasciate intiepidire. Condite i bocconcini di tonno in superficie ricoprendoli con questa crema.
Scolate l'alga e tagliatela a striscioline. Avvolgete il tonno nel peperone e poi nell'alga, infilzando i bocconcini ottenuti in più spiedini. Scaldate un filo d'olio nella padella in cui avete lavorati i filetti di acciuga e, quando sarà molto caldo, posate i bocconcini in modo che il tonno aderisca alla superficie.
Fate cuocere a fiamma viva per 3 minuti, circa, per parte. A cottura ultimata servite e mangiate immediatamente.
Il cuore rimarrà piuttosto crudo e rosato e la superficie bella croccante.

Un tuffo nel mare in piccoli bocconi sfiziosi!abc

Frollini d’orzo con mandorle e semi di girasole: storia di un barattolo che non vuole restare vuoto

Torno a casa, bene. Nella mia mente malata e contorta, pianificatrice e lungimirante avevo già predisposto gli ultimi 4 biscotti (questi) per la prima colazione post trasferta. Beh, era stato un gran bel sacrificio lasciarli là soli soletti nel barattolone di vetro, e se non fosse per la mia gioia nell'elucubrare nuove versioni..... quei biscotti non mancherebbero mai in quel vaso. Ho però pensato che avrei potuto elaborare una nuova formula: ho chiuso gli occhi, mi sono concentrata sulla dispensa e mi sono detta "forse ci siamo". Ho voluto provare ad utilizzare i semi di girasole. Proprietà benefiche che danno consistenza ad un frollino goloso.... I flakes, questa volta di orzo, mi piacciono particolarmente per la frangranza che conferiscono. Insomma, sono soddisfatta!! E il barattolone è quasi pieno ; )

Ingredienti

25 g di mandorle spellate
25 g di semi di girasole
40 g di margarina
50 g di zucchero di canna integrale
60 g di farina d'orzo
40 g di farina integrale
1 uovo
1 pizzico di sale
1/2 cucchiaino raso di bicarbonato
25 g di orzoflakes bio (io Baule Volante)

Tritate non troppo finemente le mandorle e i semi di girasole. Aggiungete quindi il resto degli ingredienti, escludendo gli orzoflakes, e impastate. Se doveste procedere a mano, mescolate questo trito alle farine, al sale e al bicarbonato. Sbattete l'uovo con lo zucchero e unite il mix di ingredienti secchi poco alla volta, amalgamando bene.
Quando avrete ottenuto un impasto omogeneo unite i fiocchi di orzo e incorporateli impastando con le mani. L'impasto avrà una consistenza piuttosto morbida.
Inumiditevi le mani e formate delle palline della grandezza di una piccola noce, prendendo poco impasto per volta.
Sistematele su una teglia coperta da carta forno lasciando un po' di distanza tra loro. Fatele riposare mezz'ora circa.
Infornatele a 180°. Dopo circa 10 minuti schiacciate ciascuna pallina con i rebbi di una forchetta. Saranno morbide e si abbasseranno facilmente.
Fate cuocere ancora per circa 15 minuti, ma controllate che non dorino troppo: ogni forno ha sempre le sue caratteristiche.
Sfornate i biscotti e trasferiteli su una griglia a far raffreddare.
Come sempre io non ho resistito alla tentazione e mi sono fatta attirare.... addentando tutta la dolcezza e la croccantezza di questo frollino.
Al completo raffreddamento, se ne rimarranno, conservateli in un barattolo di vetro o di latta. E.... buona colazione (o merenda, o spuntino, o..... gola!!)abc

Filetto di vitello al pesto di basilico e limone: il piacere di ritrovarmi

Sono stati pochi giorni, è vero..... e ogni tanto una piccola pausa ci vuole. Ma togli la tela ad un pittore: gli toglierai il respiro!! Torno alla mia vita: apro casa, poso la valigia, apro le finestre e guardo la mia cucina. Sorrido. Sono stati pochi giorni, è vero..... ma mi è mancata da morire!!! Ho riempito il carrello della spesa, prima, e il frigo, dopo, di tante di quelle cose che potrei campare per mesi. Ma questo vuol dire tornare a sentirmi viva e attiva. Ho bisogno dello sfrigolare di un filetto in padella, del profumo di una spezia, dei miei intrugli..... Ho deciso che avrei iniziato da qui, da un semplice filetto di vitello. Semplice, è vero, ma in questa semplicità ritrovo tutto il piacere di gustare sapori sani e avvolgenti. Il piacere di dipingere la mia tela. Torno a farlo e ve ne parlo.....

Ingredienti

1 filetto di vitello
1 manciata abbondante di foglie di basilico
1 di limone biologico
1/2 spicchio l'aglio
sale
olio
zenzero in polvere
peperoncino

Lavate e asciugate delicatamente le foglie di basilico. Tagliate la scorza di 1/3 di limone (mi raccomando solo la parte gialla per evitare il gusto amarognolo) e pulite il mezzo spicchio d'aglio. Tritate tutto molto finemente con una mezzaluna. Fate soffriggere a fuoco basso con mezzo cucchiaio di olio, aggiungendo sale q.b.e peperoncino a piacere. Dopo circa 3 minuti allungate con 1 cucchiaino di succo di limone e, in un secondo momento, con 2 cucchiaini di acqua. Fate cuocere ancora qualche minuto, girando bene, e mettete da parte.
Prendete il filetto di vitello e chiudetelo a medaglione, legandolo con lo spago da cucina. Fate scaldare un filo d'olio in padella con un po' di zenzero. Quando sarà caldo alzate la fiamma e fate rosolare bene il vitello per circa 2 minuti per parte. Salate, abbassate leggermente la fiamma, e fatelo cuocere per 10 minuti scarsi, girandolo un paio di volte.
Quando sarà abbastanza cotto (dentro dovrà rimanere piuttosto rosato) trasferitelo in un piatto su qualche fettina di limone. Versate il pesto nella padella in cui avete cotto il filetto e amalgamatelo al suo fondo di cottura. Coprite il vitello con la salsina di basilico e scorza di limone e servite.
La carne rimarrà morbida e il pesto darà un tocco di sapore deciso alla delicatezza del vitello.abc

Medaglioni croccanti di mozzarella, lo sfizio di un piatto prèt à manger

Se dovessi pensare ad un piatto tanto veloce da preparare quanto buono e sfizioso da gustare.... mi verrebbero in mente i medaglioni di mozzarella. Non c'è nulla di più semplice, nulla di particolarmente ingegnoso, non ci sono studi alle spalle, scoperte varie.... solo il piacere di farsi avvolgere da questa crosticina dal cuore filante.
Ero partita con l'idea di prepararmi una velocissima insalata con la mozzarella. Buona, certo....direi buonissima, anche perché non mi sarei limitata all'insalata e alla mozzarella. E invece mi sono detta: tingiamo di gusto questo bocconcino bianco ed eccomi qui, ancora con le lacrimucce di piacere. E' una versione che rievoca i ricordi di una stagione in villaggio, nel lontano 2001, quando la sera capitava di uscire con il gruppo di colleghi animatori a mangiare le mozzarelline fritte, a Scansano. Era un appuntamento piacevole trovarsi tutti (e non eravamo certo pochi) attorno a quel tavolo pieno di ciotole di mozzarelline. E così ricordo ognuno di loro.... in una delle tante esperienze che hanno segnato la mia vita e che mi hanno fatto crescere.

Ingredienti

1 mozzarella (io light)
latte di avena (o vaccino, o altro latte)
farina di riso
pangrattato ( io di riso)
olio
noce moscata
sale

Preparate su due piattini o fogli di carta assorbente la farina di riso, da una parte, e il pangrattato, dall'altra. In uno scodellino versate del latte. Ne sarà sufficiente poco.
Tagliate la mozzarella in cubetti piuttosto grossi. Passateli bene nella farina, poi immergeteli velocemente nel latte e impanateli nel pangrattato, cercando di coprirli perfettamente. Scaldate in una padella due cucchiai di olio evo e, quando sarà molto caldo, alzate la fiamma e ponete la mozzarella. Dovrà cuocere pochissimo a fiamma viva, in modo che non si sciolga e che si formi una crosticina ben dorata e croccante.
Girateli con cura in modo da farli cuocere su tutti i lati e sistemateli su un piatto. Spolverizzateli con un po' di sale e noce moscata e servite.
Ricordate che masticare lentamente è una delle regole fondamentali di una corretta alimentazione ; )abc

Fagottini di sogliola e melanzana in pasta fillo: la fragranza dal cuore tenero

Mezza intenzione di deliziarmi con qualche creazione fillo ce l'avevo. Poi ecco che la grande Micol mi dimostra di aver apprezzato la mia ricetta con queste caramelle da leccarsi le dita! Allora ho dissolto tutti i dubbi.  Il mio piattino di pesce lo metto in crosta.
Quello che colpisce è una cottura che rende tutto molto delicato, ben legato, ma allo stesso tempo curioso nel gioco di consistenze. E come tutte le versioni in pasta fillo..... finiscono troppo in fretta!! Ma sono anche velocissimi da infagottare, per cui.... niente scuse!! Insomma, vi ho convinti sulla praticità di preparazione e la versatilità di impiego di questa irresistibile pasta?


Ingredienti
Per 8 fagottini

1/2 dose di pasta fillo
1 filetto di sogliola
8 fettine di melanzana
farina di riso
latte di avena (o vaccino)
1 bustina di zafferano
olio
sale
noce moscata

Preparate la pasta fillo secondo le dosi indicate nella lista ingredienti, avendo cura di far riposare l'impasto un paio d'ore.
Tagliate sottilmente le fettine di melanzana. Sistematele in un piatto, cospargetele di sale, e fate che spurghino la loro acqua per un paio d'ore. Sciacquatele bene, asciugatele e passatele nella farina di riso. Ungete una teglia aiutandovi con un pennellino per non utilizzare troppo olio, sistemate le melanzane e passatele in forno per 20 minuti circa, a 200°, avendo cura di girarle a metà cottura.
Sciacquate e asciugate il filetto di sogliola, tagliatelo in 8 bocconcini e rosolatelo in padella su entrambi i lati, a fiamma viva, con un filo d'olio. Salate e grattugiatevi sopra noce moscata a piacere. Quando si saranno rosolati bene aggiungete circa 100 ml di latte di avena.
Aggiungete una bustina di zafferano e cuocete a fiamma media fino a quando il latte si sarà quasi completamente assorbito.
Stendete molto finemente la pasta fillo, ungetela con l'aiuto di un pennellino su tutta la superficie e dividetela in 8 rettangoli.
Sistemate su ciascuna estremità una fettina di melanzana e, sopra, un bocconcino di sogliola. Piegate i bordi dei due lati più lunghi su se stessi e poi arrotolate su se stesso il lato più corto, formando dei saccottini.
Cuocete in forno a 200° per 20 minuti circa e, anche questa volta, girateli un paio di volte durante la cottura, in modo che la doratura e la croccantezza della pasta siano ben definite su tutte le parti. Sfornate e servite, facendo attenzione alla temperatura del ripieno!!! La tentazione sarà forte, ma prestate attenzione al palato...
L'involucro croccante nasconderà un cuore morbido e dal sapore delicato. Impossibile resistere!!abc

L’arte di stupire e lasciare a bocca…. piena con un tortino di melanzane al cioccolato aromatizzato

Che mi piaccia stupire si sa. A volte abbandono le mie classiche versioni light perché.... quando ci vuole ci vuole! A chi assaggia questo tortino non dico mai cosa si nasconda dentro. Nessuno mai immaginerebbe un simile accostamento e, soprattutto, l'assaggio non lascerebbe trasparire alcun sospetto. L'aroma è pazzesco, il cioccolato è avvolgente. Parliamo di una bomba di sapore.... e di gola! Pura gola. Questo è un dolce per chi ama il dolce. Ma soprattutto è un dolce che dipinge espressioni incredibili sui volti di chi si fa tentare... Io mi diverto tantissimo, e voi? Vi sentite pronti a provarci?


Ingredienti
Per un tortino monoporzione

8 fettine di melanzane spesse circa 1/2 cm
10 g di zucchero di canna integrale
scorza di 1/2 limone
10 g di pinoli
cocco in scaglie
60 g di cioccolato fondente
1 cucchiaino raso di essenza di arancia
1 cucchiaino di olio di soia
farina di riso

Tagliate le melanzane a fettine tonde e lasciatele sotto sale per almeno 2 ore. Infarinatele e soffriggetele in poco olio evo da entrambe i lati. Fatele scolare su un foglio di carta assorbente.
Preparate un composto con lo zucchero di canna e la scorza di limone, mescolate bene e spolverizzate le fettine di melanzana soffritte su entrambi i lati. Lasciate insaporire tra due fogli di carta assorbente, in modo che perdano quanto più olio di cottura possibile. Io le lascio qualche oretta. Preferibilmente la melanzana sarebbe da usare senza buccia, in modo da rimanere più morbida all'assaggio.
Fate fondere, a bagno maria, il cioccolato fondente. Aggiungete l'essenza di arancia e l'olio di semi di soia e amalgamate bene.
Ungete un pirottino di alluminio e cospargete l'interno di cocco in scaglie, in modo che tutta la superficie ne sia ricoperta.
Iniziate ora la composizione, alternando gli strati in questo modo: 1 fettina di melanzana, un po' di pinoli tritati, 1 cucchiaino abbondante di cioccolato sciolto, una spolverata di cocco e ancora la melanzana, fino alla fine delle fettine.
Terminate con la fettina di melanzana e i pinoli tritati. Mettete in frigo e fate raffreddare per un'oretta.
Quando sarà ora di servire, lasciate fuori dal frigo per una mezz'ora almeno, in modo che il cioccolato di ammorbidisca ed estraete il tortino dal pirottino, sistemandolo su un piatto.
Stupite i vostri ospiti, ma prima.... meravigliate voi stessi!! E' un dolce che non solo crea dipendenza, ma che vi toglierà le parole!

abc

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