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No-scotch eggs ai lupini con salsa agrodolce di pera

Se dovessi descrivermi attraverso un'immagine mi racconterei così: un po' vaso, un po' grondaia. Non del tutto poetica, come immagine, ma non possiamo essere solo poesia. Mi sento un vaso che raccoglie, raccoglie, raccoglie. E, racchiuse là dentro, tutte queste immagini, informazioni, idee, pensieri, si muovono come particelle cellulari che elaborano e si evolvono. Per poi fluire. Ed eccomi grondaia. Tutte queste informazioni, queste immagini, questi pensieri, elaborati e strutturati, scivolano via, per lasciare spazio a tutto il nuovo che potrà arrivare e che arriverà. Circa un anno e mezzo fa ho coronato due sogni: visitare Londra e incontrare una persona magica, Olga, conosciuta grazie a questo mio piccolo spazio. Tre giorni intensi, belli, emozionanti, in cui ho scoperto meraviglie, condiviso, imparato, ricevuto tantissimo e....assaggiato. Sedute su una gradinata, vicina al chiosco presso cui abbiamo acquistato il nostro pranzo, Olga mi ha fatto assaggiare il primo Scotch Egg. Da sempre curiosa di assaggiare questo concentrato di sapori, ho percorso contromano la strada delle mie abitudini alimentari per svelare il grande mistero al mio palato. Beh, non certo una scelta da portare nella mia quotidianità, ma ricordo di aver pensato "Devo farle. Rivisitate. A modo mio. Con i miei ingredienti. Con le mie cotture. Ma devo farle!!". Era il 5 luglio 2016, e dal vaso questo pensiero è finalmente scivolato nella grondaia e ha preso forma. Il successo??? Machevvelodicoaffare! Le vedete? Ecco, la loro bellezza non arriva neanche ad un quarto, rispetto al valore della loro bontà! Mia cara Olga, il primo pensiero, ovviamente, è per te e per quei momenti che nessuno mai cancellerà dai miei ricordi. Miei cari tutti :) vi esorto ad applicarvi. Rimarrete estasiati!! Ingredienti Per le uova 2 uova 70 g di lupini puliti 50 g di cavolfiore 60 g di funghi (a piacere) 5 g di olio extravergine di oliva 1 cucchiaino di paprika affumicata 1 cucchiaino di lievito alimentare sale pepe pangrattato di riso

Per la salsa 1 pera 1 cucchiaino di senape 5 g di olio extravergine di oliva 1/2 limone biologico sale pepe

Mettete le uova in un pentolino, copritele con acqua fredda e posizionatele sul fuoco. Portate ad ebollizione e, raggiunto quel momento, lasciate bollire per 4 minuti. Trascorso il tempo prelevate le uova e immergetele in acqua ghiacciata. Nel frattempo cuocete a vapore il cavolfiore e i funghi, fino a quando saranno morbidi. Pulite i lupini e inseriteli in un boccale. Unite il cavolfiore e i funghi, la paprika affumicata, l'olio, il lievito alimentare, poco sale e pepe. Tritate e frullate tutto, fino ad avere in composto pastoso e omogeneo. Se fosse troppo morbido aggiungete lievito alimentare (o un cucchiaino di farina, farina di ceci, farina di riso, fecola di patate o amido di riso). Sgusciate le uova, facendo attenzione a non romperle. Su un foglio di carta assorbente versate il pangrattato. Prelevate un buon cucchiaio di impasto, sistematelo nel palmo di una mano e fateci un incavo nel mezzo. Sistemateci un uovo e lavoratelo in modo da distribuire l'impasto tutto intorno. Se fosse necessario aggiungetene altro, fino ad arrivare alla metà dell'impasto preparato. Adagiate la sfera appena ottenuta nel pangrattato e ruotatelo, in modo da essere completamente impanato. Ripetete anche per l'altro uovo. Lasciate riposare le uova, in modo che la panatura si compatti bene. Prendete, a questo punto, la pera. Sbucciatela e tagliatela a tocchetti. Frullatela, insieme alla senape, all'olio, alla scorza e al succo di 1/2 limone, al sale e al pepe. Dovrete ottenere una crema liscia e ben emulsionata. Tenetela da parte. Irrorate le uova con un filo di olio extravergine di oliva e adagiatele delicatamente nel cestello dela friggitrice ad aria calda. Nel caso in cui non aveste ancora ceduto a questo prezioso elettrodomestico (ancora?????? :D ) posatele su una placca da forno. Cuocete a 200° per 15 minuti (funzione ventilata, se utilizzate il forno). Quando satanno ben dorate estraetele e servitele, insieme alla salsa agrodolce e ad un contorno a piacere (ma sempre di stagione!!).

Tagliatele a metà, afferratene una, pucciate e addentate. NON servirà altro :D

Con questa ricetta partecipo al contest The Free Food Lover, questo mese ospitato da Senza è Buono.

abc

Petto di pollo farcito con verza, frutti rossi e nocciole

Si cerchino una momentanea distrazione da questa pagina gli amici vegani e vegetariani per questa mia parentesi carnivora. Rara, ma comunque presente, a cadenza regolare, nel mio quadro alimentare. "Lo farai felice, Massimo. Perché non gli lasci rimasugli". Già, il mio macellaio di fiducia, che mi vede solo quando finisco le scorte di pollo, è felice che io gli dica "separami tutto, petto, ali, cosce, sovraccosce. E..... dammi anche il collo, che ho voglia di un buon brodo". Le zampe se le tiene strette, ma la prossima volta non la scampa. Non è forse della gallina che non si butta via niente? Ahahahahahah. I suoi polli sono buoni, non c'è dubbio e io mi diverto ad arricchire la loro semplicità con sapori sempre nuovi, talvolta bizzarri, sempre appaganti. Questa volta è nata la sfida di una farcitura audace. La dolcezza della frutta, la nota pungente del cavolo verza, la croccantezza delle nocciole e una crosticina sfiziosa a mo' di panatura all'esterno. Beh, io mi avvalgo della preziosa alleanza con una friggitrice ad aria calda che rende tutto più leggero e lascia, così, che i sapori delle materie rimangano liberi di esprimersi naturalmente. Per chi ancora non avesse ceduto ^_^ il forno può sempre rappresentare una valida alternativa. Insomma, trovate il vostro escamotage, ma provate questo piatto: rimarrete meravigliati! Ingredienti 170 g di petto di pollo intero 50 g di nocciole sgusciate 30 g di frutti rossi essiccati 1 spicchio d'aglio 2 foglie di alloro 40 g di foglie di cavolo verza 20 g di miele d'arancia 1/2 cucchiaino di foglie di aneto essiccato albume d'uovo sale rosa pepe 1 cucchiaio di fiocchi d'avena 1 cucchiaio di pangrattato (io di riso) olio evo 4 foglie di cavolo verza 1/2 pera Williams Fate ammorbidire in acqua i frutti rossi, per almeno un paio d'ore. Strizzateli e insetiteli in un boccale. Aggiungete le nocciole, l'aglio, le foglie di alloro, l'aneto, il sale, il pepe e tritate tutto. Lavate le foglie di cavolo verza, asciugatele bene e tagliatele a striscioline. Unitele al trito di frutti rossi e frullate nuovamente, aggiungendo anche il miele. Incidete il petto di pollo in modo da ricavare una tasca. Farcitelo con il trito appena preparato e chiudetelo sigillandolo bene con un filo o con degli stuzzicadenti. Sistemate su un piatto il pangrattato e i fiocchi d'avena e mescolateli tra loro. A parte versate del tuorlo d'uovo (io uso quello pastorizzato, ma in alternativa potreste usare un uovo o una parte di questo), passateci il petto di pollo farcito. Rotolatelo nel pangrattato e lasciatelo riposare per una decina di minuti. In questo modo la panatura aderirà bene alla carne. Irrorate leggermente la superficie con dell'olio evo, quindi cuocete per 30 minuti nel cestello della friggitrice ad aria calda, oppure in forno, a 200°. Nel frattempo lavate le restanti foglie di cavolo verza, asciugatele e tagliatele a julienne. Tagliate a bastoncini anche la pera e unitela al cavolo. Condite con olio, sale e pepe a piacere. Quando avrete ottenuto una bella crosticina dorata, estraete il pollo farcito e lasciatelo riposare qualche minuto. Tagliate la vostra tasca a fettine non troppo sottili e servite accompagnandolo con l'insalata. Dolcezza, pienezza, freschezza, per un piatto che vi sorprenderà.abc

Polpette in panatura di sesamo con cuore di cavolino e salsa di avocado

Lo so, due proposte a base di carne, una di fila all'altra, potrebbero perplimere chi è entrato nel mood "low meat diet" che è parte di me. Ma spesso quello che vi propongo è stato messo a punto nel tempo, oppure fa fronte ad esigenze particolari. In questo caso, beh.... è il risultato di un periodo piuttosto polveroso. Diversi sono i cantieri aperti. Di alcuni vi parlerò presto, altri richiederanno ancora molto tempo. Ma anche le esigenze sono importanti. E' vero che non mangio molta carne, e quella che mi concedo difficilmente è rossa, ma avevo ancora da parte un filetto di manzo utilizzato per una bourguignon tra amici e, paladina del non si butta niente e inguaribile sognatrice, mai avrei scottato semplicemente in padella qualcosa che avrebbe potuto solleticare la fantasia. Così nascono queste meraviglie. Sane, perché forti della mia fedele amica, lei, la friggitrice ad aria calda. Gustose, perché ricche di sapori, seppur semplici e casalinghe. Confortevoli, con la loro salsina che le abbraccia calorosamente. E sfiziose, grazie a tutti quei semini che creano una crosticina irresistibile. Insomma, sopportate questa insistenza carnivora e concedetevi qualcosa di sorprendente!!
Ingredienti Per le polpette 200 g di filetto di manzo 150 g di cavolini di Bruxlles 15 g di parmigiano 3 g di olio di semi di sesamo paprika dolce noce moscata sale rosa pangrattato di riso semi di sesamo olio evo Per la salsa 40 di polpa di avocado 15 g di senape delicata 10 g di olive taggiasche 10 g di capperi sotto sale origano acqua q.b. Mondate i cavolini di Bruxelles e cuoceteli al vapore per pochi istanti. Non dovranno risultare troppo morbidi: finiranno di cuocere con la cottura delle polpette. Tagliate a tocchetti il manzo e inseritelo in un boccale. Aggiungete gli aromi e il sale a piacere, l'olio di semi di sesamo e tritate. Unite il parmigliano e continuate a tritare, ottenendo una polpa omogenea. Prendete un po' di impasto di carne, fatene una pallina, scavatela al centro e inseritevi un cavoletto. Abbiate cura di asciugare bene i cavolini di Bruxelles, onde evitare che la carne si stacchi e si rompa durante la cottura. Procedete fino a temrinare gli ingredienti. Mescolate il pangrattato di riso con i semi di sesamo e impanate le polpette. Lasciatele riposare per una decina di minuti in frigorifero, in modo che la panatura si compatti bene. Irrorate le polpette con un po' di olio evo, sistematele nel cestello della friggitrice ad aria e cuocetele, a 200°, per 20 minuti. In alternativa cuocetele in forno. Nel frattempo preparate la salsa di accompagnamento frullando la polpa dell'avocado insieme ai capperi, lasciati in ammollo per eliminar il sale in eccesso, la senape, le olive sgocciolate e l'origano. Aggiungete un goccio d'acqua fino ad ottenere una crema morbida e omogenea. Quando le polpette saranno ben dorate, estraetele e servitele.
L'imperativo è sporcarsi le mani, per cui mettetevi comodi e..... enjoy!!
abc

Nuggets di pollo con finta frittura

Seppur nel tempo abbia imparato ad assaporare gli alimenti senza sottoporli a grandi trasformazioni, quella per i nuggets di pollo rimane una vera passione. A cui non cedo spesso, direi quasi mai, ma che mi stuzzica sempre appetito e curiosità. Ormai in simbiosi con la mia friggitrice ad aria calda, che rappresenta uno degli elettrodomestici più utili e utilizzati nella mia cucina, avrei potuto non rendere onore a queste polpettine meravigliose, alleggerendone la sostanza senza privarle del loro gusto caratteristico? Pochi ingredienti, passaggi veloci e la magia di una cottura salutare: il pasto è pratico, completo e appagante. Se poi tutto può essere assaporato sporcandosi le dita, in totale relax, o stuzzicando la curiosità dei più piccoli, magari ostili a certi tipi di alimenti, cosa poter chiedere di più? Non serve mangiare tanta carne, se la dieta quotidiana sa essere bilanciata e sa apportare i giusti nutrienti, ma per quella volta in cui si cede, scegliete bene: un pollo di cortile lo riconoscerete dal colore intenso e dal sapore pieno. E, soprattutto, una volta provato non lo barattere più con nient'altro!! Ingredienti 230 g di petto di pollo 10 g di maizena 1/2 limone biologico (con la scorza edibile) sale rosa q.b. paprika dolce q.b. noce moscata q.b. rosmarino 1 cucchiaino di farina di riso impalpabile latte vegetale pangrattato di riso olio evo Tagliate a tocchetti il petto di pollo e inseritelo in un boccale insieme al succo di mezzo limone, alla sua scorza grattugiata, alla maizena, al sale, alla paprika, alla noce moscata e al rosmarino. Frullate tutto, fino ad ottenere un composto omogeneo. Formate delle pallottoline e sistematele su un piatto. Miscelate la farina di riso con la paprika e un pizzico di sale. Aggiungete latte vegetale a sufficienza per ottenere una pastella piuttosto densa. Passateci dentro le polpette appena formate, quindi impanatele con il pangrattato di riso. Lasciate riposare i nuggets per circa mezz'ora, in modo che la panatura si consolidi. Irrorate le polpettine con un filo di olio evo e trasferitele nel cestello della friggitrice ad aria calda (in alternativa su una placca da forno). Cuocetele a 180° per circa 30 minuti. Quando saranno ben dorate trasferitele in un piatto e servitele, accompagnandole con verdura a piacere e, magari, una bella salsina. Io ho optato per una maionese di avocado e senape, una delle mie preferite ^_^ La croccantezza della crosticina sarà sfiziosa e lascerà il giusto spazio al cuore morbibo e pieno del cuore. Delicate, ma intense. Si mangeranno, una dietro l'altra, senza riuscire a fermarsi!! Se servisse, ma iniziate ad educare il vostro palato a sapori meno sapidi, aggiungete un po' di sale a fine cottura. Tuffare i vostri nuggets nella salsina preferita, sarà un divertente passatempo :D
abc

Wrap agli spinaci in sfoglia di riso croccante: la grandiosità di una scelta semplice nella quotidianità

Quando una sana abitudine diventa quotidianità, quella che agli occhi di tutti parrebbe un'eccezione, una straordinarietà, ai tuoi occhi si trasforma, magicamente, in felicità. Quel tipo di felicità che ti fa stare bene, che ti fa pensare "allora è davvero possibile", "anche oggi me ne sono data dimostrazione". E continuo, non in una ricerca accanita del folle, dell'insolito, del bizzarro, ma nel quotidiano incastro di modi di essere e di volermi bene che emergono sempre più naturali. Scoprendo sapori nuovi, provando nuovi ingredienti, mettendo insieme gusti e tipologie di cottura diverse, dando fiducia a quegli amici di cucina da cui non potrei più prescindere. E creando qualcosa che sappia sempre stuzzicare l'appetito e che non risulti mai banale, o triste, o senza identità. Ecco cos'è oggi per me la cucina. Ecco cos'è per me l'alimentazione. Ed ecco cosa provo ogni volta che nomino lei, friggitrice ad aria calda, che mi concede il piacere di un pasto sfizioso senza appesantire il mio stomaco e il mio senso di colpa. Che poi uno voglia fare o meno una scelta più complessa, o meglio dire radicata, e approcciarsi ad un'etica vegana, questo è un di più. Oggi mi racconto, con i miei involtini in sfoglia di riso, in questa veste, lasciando piena libetà di provare i medesimi sapori in una versione decisamente più onnivora ^_^ Ingredienti Per gli involtini 4 wrap di riso 200 g di spinacini freschi 40 g di formaggio vegano affumicato (ioVEG) 10 g di semi di zucca 1 cucchiaino di olio evo + q.b. per la cottura paprika dolce rosmarino in polvere (per me essiccato e tritato) sale integrale pepe Per la salsa 45 g di avocado maturo 15 g di anacardi (ammollati per almeno 10 ore) sale paprika dolce 1/2 cucchiaino di spirulina 2 cucchiai di latte vegetale (per me di avena) Bagnate un canovaccio e strizzatelo bene. Piegatelo su se stesso e inserite le i fogli di riso, in modo che si ammorbidiscano. Lasciateli riposare per circa mezz'ora. Nel frattempo lavate gli spinati e cuoceteli al vapore. Non troppo. Strizzateli bene e conditeli, con olio, sale e pepe. Teneteli da parte. Tritate le fettine di formaggio veg con i semi di zucca e la paprika, non troppo finemente.    Prendete un foglio di riso alla volta e posatelo su un ripiano in legno. Posizionate ad un'estremità un cucchiaio di spinaci, ponete sopra un cucchiaino abbondante di farcia vegana alla paprika, quindi procedete alla chiusura, piegando prima un'estremità, poi i due lati, quindi arrotolando tutto l'involtino fino al fondo del foglio di riso. Spennellateli con un po' di olio, se voleste potrete aromatizzarlo a piacere, e cuocete nella friggitrice ad aria calda (o in forno) per circa 20 minuti a 190° e per 10 minuti a 200°. Nel frattempo occupatevi della crema. Inserite in un boccale l'avocado a pezzi, gli anacardi, il sale, la paprika e la spirulina (prendete la sana abitudine di tenerne un vasetto in dispensa). Iniziate a frullare, aggiungendo poco latte alla volta, fino a quando la crema sarà liscia e morbida. Assaggiate ed eventualmente correggete con i sapori. Lasciatela riposare per qualche istante.
Quando gli involtini saranno pronti estraeteli dal cestello di cottura e impiattate. Accompagnateli con la salsa, cospargete tutto con briciole di semi di zucca e godetene la meravigliosa travolgenza. Croccanti all'esterno, fondenti e morbidi all'interno, delicati nei sapori, ma dal carattere forte. Leggeri, completi. Esattamente quello che mi aspetto da un pasto. Esattamente quello che serve al mio corpo per avere energia e forza. E poi..... vorreste dirmi come poter resistere?
 abc

Polpette di pollo e patate: il boccone di puro piacere che racchiude un tuffo nei ricordi e un salto tra i desideri

Le chiamavamo "le polpette di Marrabbio". Avevamo quell'età che sta intorno ai dieci anni e la mensa scolastica ci dispensava poche robine buone. Su quelle lì ci costruivamo sopra storie!!! Non ho la più pallida idea di cos'avessero dentro, ma ci piacevano davvero tanto. Ci piaceva pensare fossero le polpette che il babbo baffuto e cipiglioso di Licia vendeva nel suo locale. Ed era festa ogni volta in cui comparivano nei nostri piatti. Negli anni ho sempre conservato quel sapore e ho sempre preservato il ricordo dall'erosione del tempo. Diverse volte ho provato a replicarle, ma mai sono riuscita a trovare la formula perfetta. Però trovo sempre una soluzione che mi faccia sorridere e che appaghi il mio palato. Adesso, forte dell'alleanza con la mia mitica friggitrice ad aria calda, queste polpette hanno una marcia in più. E mi fanno brillare gli occhi ^_^ Sono leggere, sono delicate, gustose e sfiziose. Sono il capriccio di un palato esigente in fatto di genuinità e la risposta al desiderio di quella proteina che, nella mia cucina, ogni tanto chiedere di entrare in scena. Ma sono anche una prelibatezza che merita di ammaliare i vostri sensi ^_^

Ingredienti

280 g di petto di pollo
160 g di patate rosse bollite
2 rametti di rosmarino
1 cucchiaino di farina di limoni
sale integrale
pepe
pangrattato di riso

Spezzettate il petto di pollo (o la polpa della coscia e della sovraccoscia) e inseritelo in un boccale. Unite le patate bollite, il sale, il pepe e la farina di limoni. Frullate tutto a più riprese, fino ad ottenere un'impasto compatto ed omogeneo.
Versate il pangrattato di riso su un foglio di carta assorbente e, dopo aver prelevato un cucchiaio scarso di impasto, date forma alle polpette rotolandole sopra.
Fate riposare le polpette per almeno una decina di minuti. In questo modo la panatura si compatterà bene. Quindi irrorate la superficie con un filo di olio e trasferitele nel cestello della friggitrice ad aria (in alternativa cuocetele in forno). Cuocete a 180° per circa 30 minuti.
Estraetele e servitele, accompagnandole con della buona verdura di stagione, magari appena saltata in padella.

A questo punto sporcatevi le mani ^_^
E deliziatevi!!

abc

Crocchette di merluzzo allo zafferano: storie di desideri soddisfatti e deliberatamente interpretati

E' difficile che mi capiti di non sentirmi ispirata e attratta da un determinato alimento. Ogni periodo, ogni giorno, ogni pasto è segnato da una particolare sensibilità e i miei pasti si susseguono così, per ispirazione. Quando questo non accade, allora è sintomo di malessere. Questa volta è successo che volessi proprio delle crocchette e che le volessi a base di pesce. E, in un baleno, è venuto a galla il merluzzo. Quale migliore opportunità per imprimere sapori precisi e di carattere, se non quella di un filetto di merluzzo? Carne delicata e non particolarmente gustosa, l'ideale!! Un'accurata preparazione, perfetta per quei giorni in cui l'ispirazione non arriva nei tempi supplementari, e il gioco è fatto. La friggitrice ad aria calda trepida e io sono pronta per un nuovo esperimento.
Il bello della mia dispensa, fortemente voluta così, varia e variopinta, è che mi permette di arricchire semplici pietanze con chicche di valore, piccole gemme preziose nel panorama alimentare. Così ecco spuntare dettagli come zafferano, Umeboshi, semi di chia, capperi sotto sale (appena arrivati dalla Sicilia insieme a pomodori secchi, pistacchi, olio DOP e mandorle), che non solo sento legarsi alla perfezione, ma che regalano all'assaggio quella soddisfazione che decreta il successo. Il cartoccio, quindi, si riempie di genuina bontà e..... il pasto è salvo!!

Ingredienti

270 g di merluzzo
125 g di patate rosse pulite
100 ml di latte (per me vegetale)
1 cucchiaino di capperi sotto sale
1 cucchiaio di olive taggiasche
1 cucchiaio di semi di chia
1/2 cucchiaino di Umeboshi
1 bustina di zafferano
1 spicchio d'aglio
sale integrale di Cervia
pepe
pangrattato di riso

Sciacquate il merluzzo, privatelo di tutte le lische aiutandovi con una pinzetta e tagliatelo a bocconcini. In una terrina versate il latte, scioglietevi la bustina di zafferano, unite i semi di chia, il sale, il pepe e lo spicchio d'aglio schiacciato. Mescolate tutto, quindi aggiungete il merluzzo.
Fate in modo che venga coperto perfettamente, quindi coprite tutto con un foglio di pellicola trasparente e fatelo riposare per almeno 3 ore. Volendo potrete lasciarlo dal mattino alla sera, o tutta la notte, se voleste prepararlo per pranzo. Più tempo rimarrà in marinatura, migliore sarà il risultato.
Sbucciate le patate rosse, tagliatele a fette e fatele cuocere a vapore fino a renderle morbide.  Potrete procedere anche con una cottura classica in acqua. Tenetele da parte. Mettete in ammollo i capperi e lasciate che perdano un po' di sapidità.
Trascorso il tempo di riposo del merluzzo, prelevatelo dal liquido e trasferitelo in un boccale. Mi raccomando di eliminare lo spicchio d'aglio!! Aggiungete le olive, le patate, i capperi sciacquati e l'Umeboshi. Azionate le lame e lavorate tutto fino ad ottenere un impasto fine e omogeneo.
Versate il pangrattato di riso su un foglio di carta assorbente, quindi, prelevando poco impasto alla volta, procedete con la formazione e la panatura delle crocchette.
Sistematele tutte, una volta pronte, su un piatto e lasciatele riposare per almeno mezz'ora. In questo modo la panatura aderirà perfettamente alla crocchetta e si compatterà bene. Vedrete che non ci sarà bisogno dell'uovo per avere un risultato perfetto.
A questo punto procedete con la cottura. Io ho utilizzato la friggitrice ad aria calda, ma potrete avvalervi del forno classico. Vaporizzate dell'olio evo sulla superficie delle crocchette (ne servirà davvero poco), quindi cuocete, a 200° per 15 minuti. In forno ci vorrà qualche minuto in più, ma controllate la cottura e girate almeno un paio di volte le crocchette stesse per uniformare la doratura.
Nel frattempo preparate una salsa di accompagnamento a vostro piacere. Io ho optato per una salsa a base di senape delicata, Umeboshi e mosto cotto. Due gocce di tabasco e diventa perfetta per abbracciare la fragranza del pesce. Pensate anche ad un contorno. Nel mio caso ho gratinato dei broccoli, precedentemente cotti a vapore, con una semplice grattugiata di parmigiano e un pizzico di sale.

A questo punto non vi resta che procedere all'assaggio. Deliziatevi e sorprendetevi. Genuinità e gusto, ricchezza e sapore, non sono mai andati così d'accordo!abc

Crocchette autunnali di zucca in finta frittura: la stagione dalle mille, più una, inaspettate sorprese

E' difficile capire, esattamente, da dove partire. Ci provo da qui: l'autunno. Stagione difficile, per me. Amo il caldo, i piedi scalzi, la pelle scoperta sotto i raggi del sole, la ricerca dell'ombra per un attimo di respiro. Seppur i colori dell'autunno siano caldi e pieni, camminare verso stagioni fredde e buie mi soffoca. Ma, lo confesso, esiste un ma. Un'attenuante. Con l'autunno arriva il mio compleanno. Da sempre i compleanni, in famiglia, si sono vissuti con magia: l'attesa, la preparazione delle sorprese, la ricerca del regalo perfetto, il bigliettino accuratamente scritto e decorato e l'immancabile torta. Ho sempre amato le sorprese, mi è sempre piaciuto farmi stupire da un gesto, anche il più piccolo e semplice. Nonostante siano passati parecchi anni, questa piccola deviazione non mi ha mai abbandonato ^_^ Però ho acquisito una consapevolezza. Non sempre l'aspettativa è stata soddisfatta. Anzi, negli ultimi anni, a dirla tutta, è sempre stata delusa. Quindi, visto che non mi do mai per vinta, ho deciso di pensarci io. Ho iniziato a festeggiare il compleanno circa un mese prima della data (che, avete capito bene, deve ancora arrivare), chiedendo alla povera mamma "ma.... hai già un'idea per il tuo regalo del mio compleanno?" :D Santa donna. "Perché io lo avrei anche già scelto....". Mamma rassegnata alle mie follie. "Si tratta di una friggitrice, che frigge senza olio". Percepivo i suoi occhi sgranati al di là del telefono. "Funziona ad aria calda, dev'essere fichissima". I suoi pensieri sulla dimensione della mia cucina e sul numero degli ammennicoli presenti (e futuri) rumoreggiavano chiaramente a distanza di 160 chilometri. "Non so ancora dove metterla, ma un posto lo troverò sicuramente. Sul carrellino, accanto all'estrattore, dovrebbe starci". Credo che, a questo punto, si sia seduta.
La friggitrice ad aria calda, questa per l'esattezza, è arrivata ed è stata immediatamente messa alla prova. Favolosa. Basta vaporizzare una goccia di olio sugli alimenti che si vorrebbero non friggere e il gioco è fatto. Crosticina croccante, doratura perfetta e leggerezza garantita. Seppur questo sia solo uno dei tanti regali che mi sono concessa (tra cui un nuovo forno a mocroonde, un nuovo essiccatore, e il mio amato trx per gli allenamenti a casa), oggi mi concentro sulla sorprendente funzionalità della friggitrice. L'ho provata con preparazioni differenti: i bocconcini di feta proposti qualche giorno fa, melanzane e zucchine, pesce, crocchette varie, anche con semplici pomodorini. La prova ve la documento con queste crocchette: non vi sembrano irresistibili?

Ma le sorprese non finiscono qui. Mentre vi lascio gustare i sapori autunnali di questi bocconcini, vi presento un nuovo evento.
L'occasione parte sempre dal mio compleanno.
Lo stimolo è il desiderio di conoscere voi, sostenitori della buona e sana cucina, amanti della lettura, appassionati di viaggi, sportivi e, perché no, di ritrovare amici che difficilmente riesco a vedere nell'incessante accavallarsi di impegni.
La cornice è un locale che solletica la mia curiosità da tempo, capitanata da uno chef, Vincenzo, che stimo per il suo valore umano e per la professionalità e passione con cui crea ogni piatto.
Il fine è quello di mostrarmi a chi mi legge, a chi mi conosce solo virtualmente, a chi non mi vede mai, a chi vorrebbe scambiare due chiacchiere reali in un mondo che è sempre più social.
Il desiderio è quello di farmi conoscere come Erica, come foodblogger, come anima della Mai Soli nel Mondo, con le mie passioni, con la mia semplicità, con la mia sensibilità e con la mia follia.

Il quando è domenica 11 ottobre, a partire dalle 20.00
Il dove è il ristorante Il Moro di Monza
Il chi è.... TUTTI QUELLI CHE LO DESIDERANO

Il tema, perché un tema ci sarà, lo chiamo book sharing. Da incorruttibile sostenitrice della lettura, ho pensato che sarebbe magico poter intrecciare i nostri sguardi condividendo le nostre passioni. Vi chiederò, quindi, di portare con voi un libro: che sia di letteratura, di cucina, di viaggi, di sport o di quasiasi altro genere, è importante che parli di voi e che vi introduca, in uno scambio di pareri e.... non solo. I nostri libri, infatti, verranno scambiati, a fine serata, così che ciascuno di noi porti con sé qualcosa di qualcun altro.

In questa occasione comunicherò ufficialmente le due ricette vincenti del contest Un Mondo di benEssere

E mentre riorganizzate i vostri impegni per poterci essere ^_^ vi lascio la ricetta...

Ingredienti

125 g di lupini
140 g di zucca
1 cucchiaino di salsa rubra (per me fatta in casa)
100 g di ricotta vaccina
20 g di semi di sesamo
10 g di semi di chia
paprika dolce
2 cucchiai di parmigiano grattugiato
pangrattato di riso
olio evo q.b.

Pulite i lupini, eliminando la buccia. Inseriteli in un boccale. Aggiungete la zucca, pulita e tagliata a cubetti non troppo grandi, la ricotta, la rubra e la paprika. Frullate tutto, riducendo gli ingredienti in composto fine ed omogeneo. Unite, quindi, i semi di sesamo e di chia e il parmigiano. Assaggiate per verificare la sapidità ed eventualmente correggete con del sale integrale.
Prelevate poco impasto alla volta e formate delle polpettine, grandi quanto una noce. Passatele nel pangrattato di riso e lasciatele riposare per almeno mezz'ora. In questo modo acquisiranno compattezza.
   Poco prima di procedere alla cottura, vaporizzate dell'olio evo su ciascuna polpettina, quindi sistemate tutto nel cestello della friggitrice, preriscaldato per un paio di minuti. Inserite il cestello nel vano e cuocete, a 200°, per 20 minuti circa, girando un paio di volte le palline durante la cottura. Nel caso vogliate provedere diversamente, sistemate le crocchette su una placca coperta da carta forno e infornate a 180° per 30 minuti circa.
Quando saranno ben dorate e croccanti, prelevatele e servitele. Io le ho accompagnate con la salsa rubra della mamma e le ho accostate a tre spicchi di scarola saltati in padella con olive taggiasche. I sapori si uniscono, in un contrasto irresistibile, e travolgono.

Insolito modo di concepire una crocchetta e di assaggiare il sapore dell'autunno, sotto una panatura sana, leggera e croccante da non poter resistere.
Proteine a gogò, rigorosamente di origine vegetale, nel rispetto dei principi di salute e genuinità.

Manine a me, perché queste pepite si gustano di più in versione fingers!! ^_^


abc

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