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Risotto al mango con pepe e zenzero: i sapori travolgenti della curiosità e il piacere dell’assaggio

Quando mi diedero quel pacchetto-assaggio sottovuoto di riso Carnaroli Gran Riserva del peso di 200g e dissi loro che ci avrei mangiato tre volte, rimasero pietrificati. Senza approfondire il fatto che, di quelle tre porzioni, mai una volta sono riuscita a finire il piatto senza smezzare la dose (lo so, sono un caso patologico), pensai subito a quanto, questo dettaglio, mi avrebbe avvantaggiato sulla possibilità di sperimentare un chicco tanto pregiato. Il riso è buono, non c'è niente da dire. Favolosa la consistenza, ottima la resa, gradevole il sapore. E questo piatto, che è il frutto dell'elaborazione di una precedente elucubrazione, è da urlo!! Mi piace molto accostare sapori dolci a pietanze salate. Ormai non è un mistero che spesso, per quanto questo troverà contrariato il mio nutrizionista, utilizzi la frutta per arricchire i miei piatti. Lo so, la frutta andrebbe consumata lontana dai pasti, ma la tentazione è sempre forte. E se poi le risposte sono di questo calibro.... facciamo quello strappo alla regola che ci rende tanto vivi!!!!! :D

Ingredienti

Per il brodo
600 ml di acqua
1 carota
2 coste di sedano
1/2 cipolla
1 parte di radice di zenzero fresco
5 grani di pepe
scorza di 1/4 di limone
1/2 cucchiaino di curry
2 foglie di alloro
sale rosa

Per il risotto
70 g di riso Carnaroli Gran Riserva
1/2 mango
15 grani di pepe
3 foglie di alloro
1 cucchiaino scarso di zenzero grattugiato
1/2 bicchiere di Chardonnay
1 cucchiaio di olio evo

Per la crema
1/4 di mango
1 cucchiaino di panna di riso
radice di renzero e scorza di limone del brodo
Chardonnay q.b.

Pulite la verdura e la radice di zenzero e mettete tutto in acqua. Aggiungete il pepe in grani, il curry, l'alloro e la scorza di limone, quindi portate ad ebollizione. Aggiungete il sale e lasciate sobbollire per una decina di minuti, coperto.
Nel frattempo pestate, in un mortaio, i grani di pepe per il risotto insieme alle foglie di alloro e aggiungetele in una padella, in cui avrete fatto scaldare l'olio. Lasciate insaporire, a fiamma bassa, per un paio di minuti.
Sbucciate il mango e prelevatene metà. Tagliatelo a dadini e fatelo saltare in padella con il pepe. Aggiungete il riso, lasciatelo insaporire per un minuto, quindi versato lo Chardonnay.
Procedete con la cottura versando il brodo, poco alla volta, e mescolando di tanto in tanto.
Mentre il riso cuoce, preparate la crema. Inserite in un boccale 1/4 di mango tagliato a dadini, la panna di riso, lo zenzero e la scorza di limone del brodo e un cucchiaio di Chardonnay. Aggiungete, eventualmente, un pizzico di sale. Passate tutto con il frullatore ad immersione, fino ad ottenere una crema vellutata.
Quando il riso sarà ad un paio di minuti dalla cottura, versate la crema (tenendone da parte un paio di cucchiai), mantecate e lasciatelo riposare, a fiamma spenta, coperto, per il tempo rimanente.

Servite il risotto su una base di crema al mango e guarnite con del mango fresco.
Ed ora lasciatevi travolgere. Il mix di sapori è irresistibile. Completo, ma delicato e rispettoso di ogni singolo dettaglio.



Ho imparato, dalla mia amica Olga, a pestare il pepe, invece che tritarlo. Mi piace molto la resa: vi consiglio di provarci!!!! Il mortaio è uno di quegli accessori che, in cucina, non dovrebbe mai mancare.

Enjoy! Magari con qualche chicco in più nel piatto :)abc

Budini di pera al rosmarino: l’incontro irresistibile tra sorpresa e piacere in una cornice di semplicità

C'è una cosa che mi tiene lontana dall'immagine di una perfetta foodblogger: alla cura dei dettagli, delle rifiniture, delle inquadrature, preferisco la convivialità, quando il piatto che presento dev'essere fotografato nel momento stesso in cui lo condivido. E per questo budino è davvero andata così. Non sarei riuscita a dedicare tempo alle decorazioni quando, allargando i margini dell'immagine, mi trovavo immersa in un contesto così ampio e vario. Anche voi avreste faticato a concentrarvi su un solo dettaglio ^_^ Pensando poi al desiderio di affondare un cucchiaino in tanta morbida meraviglia.... beh, devo dire che ho già fatto molto :D
Se per me l'incontro audace di sapori insoliti è ormai pane quotidiano, sono consapevole che per qualcuno potrebbe stridere un po' immaginare un dolce al sapore di rosmarino. La mia mamma rientra in questa categoria. Ma fa parte anche di una sottocategoria: quella rassegnata alla curiosità! Della serie "io non lo farò mai, ma se ci pensi tu non mi sottraggo all'assaggio". Che poi finisce con "sorprendente!!". Ecco, questo dolce è sorprendente. Delicato, leggero, avvolgente, sa stupire e appagare. Toglie quel desiderio di qualcosa di sfizioso senza appesantire troppo il nostro sistema ^_^
Cosa chiedere di più?

Ingredienti

4 biscotti tondi (per me fatti con questo impasto)
2 pere Angelys
4 rametti di rosmarino
1 cucchiaino di farina di limoni
1 cucchiaino raso di pepe macinato
15 g di maizena
1/2 cucchiaino di agar agar

Sbucciate le pere e tagliatele in piccoli pezzi. Mettetele in un pentolino e fatele cuocere, a fiamma bassa. Nel frattempo tritate finemente gli aghetti del rosmarino, precedentemente lavato, e unite tutto alla frutta, insieme al pepe e alla farina di limone.
Lasciate cuocere fino a quando la frutta diventerà morbida. Ci vorranno almeno 30/40 minuti. Setacciate la maizena e aggiungeteci l'agar agar. Stemperate con un po' di purea di frutta, quindi versate tutto nel pentolino delle pere.
Con un frullatore ad immersione create una crema liscia e vellutata, quindi lasciate cuocere ancora per un paio di minuti.
   Versate la crema in quattro stampi da budino, senza riempirli conpletamente. Coprite ciascuno stampo con un biscotto, quindi fate raffreddare. Quando saranno a temperatura ambiente spostate gli stampi in frigorifero e lasciateli almeno un paio d'ore. Io li ho preparati il giorno prima, per cui sono stati in frigorifero tutta la notte.
Al momento di servire rovesciate gli stampi su dei piattini e..... decorate a piacere o assaporate senza attesa :D
Il biscotto che ho utilizzato io era molto friabile, ma non mi sono preoccupata che il risultato non fosse perfetto. Il sapore era decisamente all'altezza delle aspettative e, per quanto l'occhio voglia la sua parte, qui la gola ha avuto la meglio ^_^

Il cucchiaino ha fatto il suo tuffo in men che non si dica e i sapori si sono armonizzati splendidamente in questa cassa armonica che è il nostro palato.

Scegliendo il biscotto giusto questa proposta si presta ad essere una perfetta scelta vegana e gluten free ; )


abc

Carpaccio di pere Abate…. quando il semplice non è banale

Non è detto che la semplicità debba essere sinonimo di banalità. Vi sto parlando di una semplicissima pera, è vero, ma lo faccio dando un'identità precisa a questo frutto, mettendo in risalto tutte le sue qualità e rendendolo gustoso e piacevole, tanto da diventare irresistibile.
Amo particolarmente accompagnare le pietanze con la frutta. Cotta o cruda che sia, mi soddisfa il modo in cui ne completa la forma. Per questo carpaccio ho utilizzato una pera Abate: croccante, sostanziosa, con un'importante consistenza, delicata e gustosa al tempo stesso. Non l'ho voluta coprire con altri sapori, se non del semplice pepe, ma le personalizzazioni possono essere infinite. Immaginatela con un'emulsione di olio e limone, o con una glassa di aceto balsamico, o ancora con un succo di amarena, o una piccola dadolata di fragole. Da semplice contorno potrebbe trasformarsi in un perfetto spuntino!

Ingredienti

1 pera Abate
pepe
sale
olio evo

Lavate la pera e asciugatela bene. Generalmente uso la frutta con la buccia per sfruttare tutte le proprietà benefiche, che sono contenute soprattutto nella parte che generalmente si elimina. Tagliatela a metà nel senso della lunghezza, togliete il picciolo, il fondo, e con l'aiuto di uno scavino eliminate il torsolo. Con l'aiuto di una mandolina tagliate delle fettine sottili. Trasferite ciascuna fettina su un piatto (io le ho piegate in due per mantenere una certa morbidezza). Cospargetele con un pizzico di sale e con pepe macinato a piacere. Versate sopra dell'olio evo a filo e servite.
Semplici e veloci, sono certa vi sapranno stupire e deliziare!!



abc

Ravioli al saraceno con pere al pepe…. e la prova che anche i caratteri forti vanno d’accordo

Avete presente quella versione di spaghettone al ragù di polpo che vi ho presentato qualche giorno fa? Bene, 100 g di farina e 1 uovo sono decisamente eccessivi per sfamarmi una sola volta e onestamente perfino per due volte, ma prometto che non vi riproporrò più questo impasto. Non prima di avervi illustrato questa nuova versione, chiaro.
Il pensiero di partenza è stato il condimento, decisamente insolito per una pasta. Ma ormai l'avrete capito che l'azzardo è un aspetto fondamentale dei miei esperimenti. Che volessi una pasta ripiena era il secondo punto fermo. Ma.....ripiena di cosa? Di certo avevo bisogno di un sapore semplice, ma che allo stesso tempo risaltasse l'accento pepato delle pere. Credo che un pesce bianco e delicato ci sarebbe stato d'incanto- Ho, invece, optato per del semplice formaggio....con una punta di.....carattere.

Ingredienti

1 sfoglia di pasta al grano saraceno
100 g di ricotta
10 g di parmigiano (o del pecorino saporito)
peperoncino
2 cucchiai di confettura di pere con zafferano e pere
1 acciuga
olio evo
sale

Grattugiate il parmigiano, o il pecorino, e unitelo alla ricotta. Aggiungete il peperoncino (consiglio una quantità decisa) e il sale. Mescolate bene.
Tirate la pasta in una bella sfoglia non troppo sottile. Ponete su una metà il quantitativo di un cucchiaino di ricotta, a distanza di circa 7 centimetri uno dall'altro. Bagnate con un pennellino la metà sfoglia rimasta libera, ripiegatela sopra l'altra parte e schiacciate bene i bordi intorno al ripieno, in modo da unire le due sfoglie. Tagliate i ravioli della forma desiderata e sistemateli su un piatto.
Scaldate un filo di olio evo e unite un filetto di acciuga, lasciandola sfaldare. Aggiungete le pere e fate insaporire bene. Fate cuocere la pasta per circa 3 minuti (dipenderà dallo spessore della sfoglia). Con una schiumarola scolate i ravioli e sistemateli sul piatto. Cospargeteli con il sugo di pere e cospargete con un filo d'olio e una macinata di pepe.
Gustatene l'insolito contrasto e....fate il bis!!



abc

Storia di una folgorazione sotto vuoto: marmellata di pere, zafferano e pepe

Avevo creato questa marmellata lo scorso anno. Era stata una di quelle folgorazioni istantanee, in cui ho immaginato l'incontro tra una pera, dello zafferano e un po' di pepe. Come tutte le volte in cui la curiosità prende il sopravvento, ho dovuto testarne l'affinità. Avevo fatto una piccola giunta, a dirla tutta: qualche gheriglio di noce.... per completare l'armonia di gusti che avrei messo sotto vuoto. Già, il vasetto, quell'unico vasetto che riuscii a tenere da parte, prezioso, intoccabile.  C'è voluto del tempo prima che prendessi coraggio e lo aprissi. Il riposo obbligato era una scusa che ho trascinato ben oltre il tempo consigliato generalmente per una marmellata. In qualche modo, però, devo crearmi pretesti per resistere. Effettivamente tutti i torti non li avevo: dal clack del tappo, quell'unico reperto ha avuto vita breve. Brevissima. Torno nuovamente a quel sapore, sapendo che tutto quel tempo non passerà più. Me ne nutrirò con tutti i sensi.....tranne quelli di colpa. Niente zuccheri aggiunti, solo il sapore vero e autentico di una pera ben matura. Siete curiosi?

Ingredienti

750 g di pere Williams (io ho usato 3 pere gialle e 1 rossa)
1 bustina di zafferano
pepe macinato

Sbucciate le pere e tagliatele a dadini. Versatele in un pentolino e mettete sl fuoco, a fiamma bassa. Unite il pepe e mescolate delicatamente. Coprite e fate cuocere per una decina di minuti. A questo punto le pere inizieranno a rilasciare il loro liquido. Aggiungete la bustina di zafferano e girate il composto con un cucchiaio. Coprite nuovamente e lasciate cuocere a fuoco dolce per almeno un'ora. Verificate la consistenza della composta, assicurandovi che non sia troppo liquida. Se voleste invasarla, sterilizzate un vasetto lasciandolo bollire per 5 minuti e asciugandolo MOLTO bene. Versateci la marmellata di pere bollente, riempiendolo fino a 2 cm dal bordo. Chiudete il barattolo, capovolgetelo e copritelo con un panno. Lasciatelo riposare e raffreddare per almeno 24 ore. Quando lo preleverete verificate che sia sottovuoto (il tappo non dovrà fare "click" se premuto nel mezzo). Lasciate.....riposare la marmellata per un mese (ce la farete??) prima di consumarla.



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