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Biscotti “petit coconut beurre” all’avena

Talvolta, per quanto sia stretto e forte il piacere che mi lega ai cookies, confortevole il barattolo sempre pieno, stimolante sporcarmi le mani per impastarne sempre e di nuovi, l'esigenza del mio corpo mi porta a spostare l'attenzione su altre forme di dolcezza. Il forno assaggia preparazioni alternative e le consistenze che coccolano il palato cambiano. Ma, alla fine, si torna sempre qui. Così un gelato chiede un biscotto, una cheesecake una base home baked e...... la mente torna a focalizzarsi sulla serialità di produzione :) Che è davvero un attimo riprendere le abitudini consolidate. Così eccomi approdare su questi pètit coconut beurre. Avena a tuttotondo, in farina e il fiocchi. Burro che non è burro. Assenza di uova e di latticini. Pochissimo zucchero (e si sente). Fragranza, compattezza, friabilità. Li impasti, li integli, li cuoci, li sforni, attendi che raffreddino resistendo al profumo, li assaggi e..... sorridi. Questo vizio di ignorare i prodotti industriali a favore di quelli autoprodotti mi conquista sempre più. Gli ingredienti sono selezionati, limitati allo stretto necessario e sani. E il valore aggiunto dell'esperienza tattile e olfattiva rende tutto meravigliosamente impagabile e insuperabile. L'assaggio si trasforma in esperienza e il piacere tocca i sensi senza lasciare scampo! Ingredienti 185 g di farina di khorasan 185 g di farina d'avena 40 g di fiocchi d'avena 100 g di olio di cocco 100 g di burro di arachidi 50 g di zucchero di canna integrale Demerara 50 ml di bevanda d'avena 4 g di cremor tartaro sale rosa cannella 1 pizzico di bicarbonato Inserite in un boccale i fiocchi d'avena e tritateli non troppo finemente. Aggiungete le farine, lo zucchero, il sale, la cannella, il cremor tartaro e il bicarbonato e amalgamate tutto. Aggiungete il burro di arachidi e l'olio di cocco, quindi impastate. Aggiungete poco latte d'avena alla volta, fino ad ottenere un impasto compatto, ma piuttosto asciutto. Coprite l'impasto e lasciatelo riposare un'ora in frigorifero. Tenete il panetto a temperatura ambiente per circa mezz'ora, poi stendete l'impasto e tagliate i biscotti. Sistemateli su una teglia e cuoceteli, a 170°, per circa 30 minuti. Regolatevi secondo il vostro forno: dovranno essere dorati. Sfornateli e trasferiteli su una gratella fino al completo raffreddamento. A questo punto dateci dentro :) Da soli, con della confettura, con farcitura di gelato, come base per torte fredde..... non avrete che l'imbarazzo della scelta. abc

Ravioli di magro con sfoglia di ceci aromatizzata, funghi shiitake e mela renetta

Ho trattenuto per lungo tempo il desiderio di condividere questo piatto. In teoria avrei voluto pubblicare la ricetta quando ancora questa pagina attraversava la sua ultima fase embrionale, ma i problemi nel caricare le immagini sul vecchio blog mi hanno impedito di mantenere fede ai miei obiettivi. Ma, allo stesso tempo, mi hanno permesso di dedicare maggiori energie su quella che, ad oggi, è una pagina che rispecchia decisamente chi sono e quella che è stata la mia evoluzione. Così eccomi, lo urlo a gran voce: TUTTA PER VOI LA PRIMA PROPOSTA, come ripresa delle vecchie e sane abitudini e come inizio di un nuovo e ricco percorso. Un'occasione speciale, che celebro con un piatto speciale. Chi mi segue da un po' sa bene che io e la pasta non siamo fedeli compagne. Sono passati i tempi in cui il piatto di pastasciutta (suona come "amarcord" anche solo la pronuncia) era presenza fissa e costante delle mie giornate. Oggi me la concedo una tantum, e sempre, comunque, ben studiata e bilanciata. Così ho optato per una farina integrale, impreziosita dalla mia amata farina di ceci. E l'ho aromatizzata per renderla unica nella sfoglia. Riempita di semplicità e leggerezza, condita con genuinità e contrasti. L'assaggio ha confermato il successo immaginato e io mi sono goduta lo strappo alla regola, come fosse un giorno di festa. Ingredienti Per la sfoglia 30 g di farina di ceci 15 g di farina di khorasan 20 g di acqua noce moscata aneto Per il ripieno 70 g di spinaci freschi 30 g di caprino spalmabile 10 g di olio evo pepe noce moscata Per il condimento 5 funghi shiitake 1 mela renetta 1 cucchiaino di sciroppo di agave 10 g di nocciole sale olio evo Iniziate mettendo a bagno i funghi shiitake in acqua. Richiederanno un'oretta per ammorbidirsi. Setacciate le farine e mescolatele, insieme alle foglioline di aneto e alla noce moscata grattugiata. Versate poca acqua alla volta e iniziate ad impastare. Aggiungetene fino ad ottenere un impasto morbido e compatto. Lavorate bene fino ad ottenere un panetto liscio, quindi avvolgetelo in un canovaccio umido e lasciatelo riposare per un'oretta. Nel frattempo lavate gli spinaci e cuoceteli al vapore per qualche minuto. Trasferiteli in un bicchierone e frullateli insieme al caprino, alle spezie e all'olio. Dovrete ottenere una crema liscia e piuttosto densa. Riprendete l'impasto e stendetelo in una sfoglia piuttosto sottile. Io l'ho stesa con il mattarello, ma potrete utilizzare la macchina della pasta, scegliendo il penultimo livello di spessore, o il più sottile, se preferiste. Tagliate la sfoglia con un coppapasta rotondo del diametro di circa 10 centimetri. Adagiate nel centro di ciascun disco un cucchiaino di farcitura agli spinaci. Piegate a metà il disco, formando una mezzaluna, quindi unite le due estremità dando la forma del raviolo. Scaldate l'olio in una padella, quindi fate saltare i funghi shiitake, precedentemente sgocciolati, strizzati e tagliati a fettine. Tagliate la mela renetta a dadini e aggiungetela ai funghi. Unite lo scirotto di agave, il sale e procedete con la cottura per qualche minuto. Portate ad ebollizione l'acqua con il sale e cuocete i ravioli per 2 o 3 minuti, in base allo spessore della sfoglia. Scolateli e sistemateli sul piatto, su cui avrete sistemato il condimento. Un filo di olio a crudo, l'aggiunta delle nocciole pestate al mortaio e tutto sarà pronto per l'assaggio. Sapori contrastanti che si esaltano tra loro, consistenze diverse, armoniosità. Tutto quello che cerco in un piatto e che mi fa dire "obiettivo raggiunto!!". abc

Ravioli di merluzzo al cacao con salsa agli spinaci e noci: gioie e imprevisti di una vita vissuta a mille

Non so se capiti anche a voi, ma a me succede di riuscire a trovare tempo proprio quando ne ho meno. Esattamente quando gli impegni si susseguono e si incastrano tra loro portando i miei emisferi cerebrali in modalità lobotomizzazione. Il fatto è che sono sempre mossa dalle emozioni. Quindi perché non organizzare una cena in pieno periodo di acquisto casa (con conseguente cantiere aperto, serate di lavoro raddoppiate, burocrazie inclementi)? E crederci, crederci fortemente, per poi fare i conti con la realtà dei fatti che mi vede sola a consumare la stessa cena (futili dettagli). Così, mentre pianifico i lavori del carpentiere e dell'idraulico, pensando che tutto dovrà essere perfetto per l'arrivo dell'elettricista, mentre cerco soluzioni affini alle richieste e preparo preventivi per clienti, mentre cerco il sanitario giusto e la rubinetteria perfetta, immagino un piatto, lo compongo mentalmente, mi procuro gli ingredienti e lo cucino. Ovviamente tutto in tempo per andare a vestire il nero della divisa. Ovviamente con il piacere di condividere una passione, un momento, un sorriso (futili dettagli).
La pasta al cacao, che ad oggi, oltre a costituire numero 3 razioni di pietanza nel congelatore, è stata gustata, in extremis, dal muratore (felice e incredulo di vivere una pausa pranzo con un piatto gourmet e una tartare di tonno!!!!!!), non è una novità nella mia cucina, seppur lo sia per questa pagina. A testimonianza del fatto che la cucina diversamente tradizionale è parte del mio dna e trova espressione da molto, molto tempo ^_^ Insomma, assaggiamo?

Ingredienti

Per la pasta
190 g di farina di khorasan
10 g di cacao amaro
2 uova
1 cucchiaio di latte vegetale

Per il ripieno
200 g di merluzzo fresco
100 g di latte di cocco
olio piccante
sale
noce moscata
1 cucchiaino di farina di limoni

Per la salsa
2 cespi di spinaci
1 cucchiaio di olio evo
50 g di latte di cocco
20 g di gherigli di noci
noce moscata
sale

Miscelate la farina con il cacao, quindi rompeteci dentro le uova e iniziate a impastare, aggiungendo, all'occorrenza, il latte vegetale.
Create un panetto morbido, avvolgetelo in un canovaccio pulito e lasciatelo riposare per almeno mezz'ora.
Pulite il merluzzo, eliminando le lische. Fatelo rosolare a fiamma bassa in padella, insieme all'olio piccante, al sale e alla noce moscata. Aggiungete, quindi la farina di limoni e il latte di cocco e fate cuocere fino a ridurre tutto in un composto sufficientemente asciutto. Schiacciate il merluzzo con una forchetta, in modo da sbriciolarlo perfettamente per utilizzarlo come farcitura.

Stendete la pasta in una sfoglia molto sottile (il più sottile possibile. Io l'ho mantenuta più spessa e ne ho pagato in cottura). Sistemate un cucchiaino di impasto su una parte di sfoglia e, con la restante, coprite tutto.
  Chiudete i ravioli accertandovi di fare uscire completamente l'aria tra le due sfoglie. Schiacciate bene i bordi, quindi tagliate i ravioli con un coppapasta della forma desiderata. Sistemateli su un tagliere e teneteli da parte. Portate ad ebollizione, nel frattempo, abbondante acqua salata.
Fate appassire le foglie degli spinaci, lavate bene, in una padella, con un po' di acqua e sale. Quando saranno morbide e piuttosto asciutte trasferitele in un boccale, unite la noce moscata, il latte di cocco e l'olio, quindi passate tutto con un frullatore ad immersione, fino a creare una crema vellutata.
Trasferite tutto in padella e lasciate andare a fiamma bassa, aggiungendo le noci sbriciolate.
Buttate i ravioli nell'acqua bollente e lasciateli cuocere per qualche minuto (il tempo dipenderà dallo spessore della sfoglia).
Create una base di salsa su un piatto da portata (o in ciascun piatto). Quando i ravioli saranno pronti scolateli e trasferiteli nel piatto. Conditeli con la restante salsa, unite altre noci spezzettate e servite. A piacere versate altro olio piccante.

Ed ora lasciatevi trasportare dall'incontro di sapori. Inconsueti. Delicati. Perfettamente armonizzati.

Un abbraccio di sorprendente bontà.

abc

Croissant di khorasan con burro di arachidi e datteri: chiamamola follia ma tingiamola di sorrisi

La mia è una lotta contro i mulini a vento, lo so. Non lavoro con la pasta madre, non utilizzo farine forti (riesco a resistere senza frumento, ma non mi arrendo ai lievitati!!), non mi accosto neanche all'idea di ricorrere al burro per le sfogliature e non metto neanche le uova nell'impasto. Eppure pretendo che i croissant siano soffici, alveolati e sfogliati. Impossibile? Forse. Ma io non ne sono sicura e continuo a provarci.
Questo è un tentativo e non è neanche riuscito. Ma perché nascondermi dietro un croissant che non sarà affine alle aspettative, ma è comunque favolosamente buono? Anche perché, diciamocelo, se già senza farine forti è difficile creare un impasto adeguato, immaginiamoci senza gli ingredienti fondamentali alla riuscita di un croissant!! Della serie: masochista fino al midollo. Non solo mi piacciono le sfide, talvolta salto direttamente sui vetri :D
In ogni caso questo sono: frutto della mia follia, con un burro assolutamente insolito e una farcitura semplice e golosa. Io me le sto gustando con profondo godimento. E, comunque, ve le racconto.

Ingredienti

Per il poolish
100 g di farina di khorasan
15 g di lievito madre secco
115 g di acqua

Per l'impasto
poolish
180 g di farina di khorasan
20 g di maizena
20 g di lievito madre secco
20 g di olio evo
110 g di latte di avena
40 g di zucchero di canna grezzo
5 g di malto d'orzo in polvere

Per la sfogliatura
100 g di burro di arachidi
10 g di olio evo
5 datteri
2 cucchiai di maizena

Per la farcitura
50 g di cioccolato fondente
20 g di noci
zucchero di canna grezzo

latte di avena
olio evo

Preparate il poolish versando l'acqua nella farina mescolata al lievito madre secco. Mescolate grossolanamente, fino a quando tutta la farina sarà irrorata, coprite con un foglio di pellicola trasparente e lasciate riposare per 15 ore. Dovrete ottenere un composto pieno di bollicine e leggermente collassato al centro.
Occupatevi del burro: frullate i datteri, creando una purea, e unitevi il burro di arachidi. In ultimo aggiungete olio e maizena a sufficienza per creare un composto compatto. Lasciate riposare in frigorifero.
   Riprendete il poolish. Unitevi il resto della farina, mescolata al lievito madre, alla maizena e al malto, lo zucchero, il latte e impastate fino a quando sarà diventato elastico. Ponete l'impasto in una terrina, copritelo con pellicola trasparente e lasciatelo lievitare fino al raddoppio. A me ci sono volute 5 ore.
Stendete il burro in una sfoglia quadrata di circa 20 cm di lato e tenetela da parte. Riprendete l'impasto e stendetelo in un rettangolo di circa 20 cm x 40 cm. Posizionate al centro la sfoglia di burro e chiudete l'impasto a libro. Ripiegate, ora, ciascuna punta verso l'interno. Avvolgete l'impasto in un foglio di pellicola e lasciate riposare in frigo per un'ora. Trascorso il tempo stendete nuovamente l'impasto e piegatelo in 3. Fatelo riposare nuovamente, ben chiuso nella pellicola, per un'ora, quindi stendetelo nuovamente ed effettuate una piega a quattro.
Trascorsa l'ultima ora di riposo stendete l'impasto in una lunga striscia. Tagliate i croissant (io ho usato il mattarello apposta). Spolverizzate ciascun pezzo con un po' di zucchero di canna, quindi posizionate un cucchiaino di noci e cioccolato tritati.
Avvolgete ciascun croissant e poneteli, tutti, su una teglia coperta da carta forno. Copriteli con un foglio di pellicola e lasciateli riposare per tutta la notte (o almeno per altre 6 ore). La pellicola servirà a non far creare la crosticina.
Prima di infornare, spennellate con un'emulsione di latte e olio. Cuocete, quindi, a 180°, per 20 minuti circa. Dovranno essere ben dorati.
Quando saranno pronti sfornateli e lasciateli raffreddare. Quindi..... assaggiate e fate le vostre considerazioni: la sfogliatura non sarà perfetta (anzi...), ma la fragranza e la consistenza rapiscono senza ritegno ^_^

Il cuore è sfizioso e goloso e anche il profumo trasuda benessere e genuinità. Le scorte sono garantite e il piacere della colazione sempre più radicato!

Con questa ricetta partecipo alla raccolta di Panissimo, che per il mese di febbraio
è ospitato nel Condominio delle mie pazze amiche

abc

Muffin alla zucca con farina di mandorle e pistacchi: la dolcezza che racchiude grandi novità

Sforno dolci a tutto andare! Date tutte le interpretazioni che volete, il concetto non cambia ^_^ Quello che cambia, e che deve cambiare per necessità, è il modo di affrontare questa rincorsa al piacere del palato. Difficile non è, non per una salutista incallita come me. Scelgo prodotti di stagione, arricchisco con preziosissima frutta secca, riduco i grassi nocivi, cerco di evitare gli ingredienti di origine animale. E mi sorprendo sempre di quanta bontà possa esserci in tutti i senza. Il mio è stato un percorso graduale verso la consapevolezza. Un modo di dimostrare rispetto per il mio corpo, e quindi per il mio benessere. Spesso mi viene detto "ma tu usi ingredienti strani", oppure "quante cose conosci!". Beh, vi svelo il mio segreto: sono partita da un foglio bianco, anche io. E' stata la curiosità a spingermi alla conoscenza, ad approfondire concetti, a scoprire alimenti nuovi, a provarli. Così ho pensato che sarebbe stato perfetto cogliere la proposta di Francesca, una grintosa ed euforica dietista che, incuriosita dalla mia cucina, mi chiese di unire le nostre forze in un progetto ambizioso e importante: portare consapevolezza. Ed è proprio oggi, con la condivisione di questi deliziosissimi muffin alla zucca, che vi annuncio la nascita della rubrica
Conoscere per scegliere: l'importanza di una sana alimentazione
che approfondirà aspetti teorici fondamentali, e che, volta per volta, vi aiuterà a metterli in pratica nel quotidiano. Insomma, condividere qualcosa in cui si crede, facilitare scelte corrette, sarà per noi come offrirvi l'occasione per creare delle fondamenta robuste su cui costruire il vostro nuovo stile di vita.
Non perdeteci di vista, perché presto si partirà per la nuova avventura.

Prima di passare alla dolcezza dei muffin vi annuncio che, udite udite, 
a partire da oggi TROVERETE IN EDICOLA IL SECONDO NUMERO DI JULIENNE
e su questo, esattamente a pagina 41 ^_^, il consiglio de La Cuocherellona

Ingredienti

800 g di zucca pulita
140 g di mandorle pelate
100 g di pistacchi di Bronte
140 g di farina di Khorasan (la mia non è Kamut, ma se voi foste abituati al Kamut....)
40 g di burro di arachidi
50 g di zucchero di canna integrale
1 bustina di cremor tartaro
100 g di aquafaba (liquido di cottura dei ceci. In alternativa un albume)
10 g di farina di limoni bio
1 pizzico di bicarbonato di sodio

Tagliate a dadini la zucca, precedentemente pulita dalla buccia e dai semi (che potrete far seccare e poi gustare come snack o in deliziose insalate). Frullatela fino a creare una purea e tenetela da parte.
Riducete in farina i pistacchi e le mandorle, frullando a più riprese per non surriscaldare la frutta e trasformarla in crema.
   Unite la purea di zucca alla farine di frutta secca e iniziate ad impastare, quindi procedete unendo anche la farina di Khorasan (Saragolla) nella quale avrete mischiato il cremor tartaro (meno la punta di un cucchiaino che terrete da parte), il burro di arachidi, lo zucchero, la farina di limoni e il bicarbonato. Impastate fino ad ottenere un composto omogeneo.
Versate in una ciotola l'aquafa*, unitevi il cremor tartaro tenuto da parte e montate a neve, con una buona frusta, per diversi minuti. Una volta che sarà soffice e compatta, unitela al composto di zucca e mescolate, con molta delicatezza, dal basso verso l'alto. Si tratta di una "neve" molto più delicata di quella ottenuta dagli albumi!!
Versate l'impasto Nei pirottini da muffin, iutilizzando lo stampo apposta. Infornate a 190° e cuocete per 30 minuti almeno. Quando saranno gonfiati bene e dorati in superficie, spegnete il forno ed estraete la teglia. Lasciate raffreddare e.... gustate!!!!!!
Leggerezza, sapore, delizia in ogni soffice morso. Accompagnati con un buon cucchiaio di confettura o crema di cioccolato saranno perfetti per iniziare la giornata con la giusta carica, ma anche per qualsivoglia pausa durante il procedere della giornata stessa ^_^

*Per ottenere un risultato migliore, utilizzando l'acqua di cottura dei ceci secchi, è necessario far riposare il liquido almeno 24 ore, in frigorifero. Questo passaggio potrà avvenire sia con i ceci in ammollo, sia con il solo liquido. In questo modo acquisirà vischiosità e monterà perfettamente a neve. Ma ricordate che dovrete avere tempo e pazienza nel lavorare con la frusta!!


abc

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