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Involtini filanti di melanzana: gusto mediterraneo nella rivisitazione di un ricordo

Quando il palato richiede un certo sapore e una certa consistenza, non c'è molto da fare: devo appagarlo. Melanzane. Il mio palato desidera melanzane. Per molto tempo ho guardato la melanzana come un ortaggio poco versatile. Credo fosse per i modi in cui, in famiglia, l'ho sempre mangiata: pizzette al forno, parmigiana, in umido, e poi ancora pizzette, parmigiana, in umido.... Santa la mia mamma, è sempre stata molto brava, quando ancora aveva voglia di cucinare : ) ma non si è mai scostata più di tanto dalle sue abitudini. Devo anche dire che quello che mi ha sempre bloccato, di fronte al pensiero della melanzana, era quel gusto amarognolo che lasciava in bocca. Insomma, non le ho mai amate tanto, ma non ho neanche fatto molto per conoscerle meglio. Perché succede che, è sempre così nella vita..... le cose occorre volerle, la mia solita curiosità verso tutto ciò che potrebbe farmi superare i limiti personali mi fa scoprire la pozione magica per risolvere l'inconveniente. Ed è così che, lasciando per qualche ora le melanzane sotto sale, posso godere appieno di questa prelibatezza e fantasticare sulla loro preparazione. Questa volta sono partita da una crosticina croccante, merito della farina di mais fioretto, e da una cottura in forno, che mi ha permesso di ridurre notevolmente la quantità di olio necessaria!! Questa sì.... rimane sempre una necessità, un punto fermo nella mia ricerca di novità!

Ingredienti

5 fette di melanzana tagliate per la lunghezza (io violetta striata)
farina di mais fioretto
1 mozzarella (io light)
8 pomodorini Pizzutello
1 rametto di rosmarino
1/2 spicchio d'aglio
sale
olio evo
noce moscata
1 cucchiaio di parmigiano grattugiato

Iniziate tagliando le fettine della melanzana, di circa 1 centimetro di spessore. Mettetele su una superficie piatta alternando gli strati con del sale grosso. Ponete un peso che le schiacci leggermente (io le ho chiuse tra due piatti) e lasciatele riposare per un paio d'ore almeno. Perderanno, in questo modo, la loro acqua e il gusto amarognolo. Sciacquatele bene e asciugatele su un canovaccio pulito. Spennellatele con dell'olio evo e passatele della farina di mais fioretto su entrambi i lati. Ponetele su una placca da forno e cuocetele a 200° per circa 20 minuti, girandole a metà cottura.
Nel frattempo lavate e fate sbollentare in acqua, per un minuto circa, i pomodorini. Scolateli, privateli della loro pellicina e tagliateli a dadini. Metteteli in un colino, sopra un contenitore, e fate scolare il loro liquido.
Lavate il rametto di rosmarino, prelevate gli aghi e tritateli finemente con lo spicchio d'aglio. Trasferite i pomodorini in una ciotola e unite il trito appena ottenuto e mescolate bene. Lasciate riposare in modo che il pomodoro si insaporisca, per almeno mezz'ora.
Tagliate a fettine sottili la mozzarella e mettetela in uno scolapasta, condita con sale e noce moscata, in modo che insaporisca e perda la sua acqua. Io ho utilizzato una versione light, che sicuramente toglie il sapore della vera mozzarella. Sentitevi liberi di utilizzare una buona versione da papille in festa, ignorando le mie fisime salutiste, per una volta!!
Passate alla composizione del piatto: su ciascuna fettina di melanzana adagiate la mozzarella e poi i pomodorini. Arrotolate la fetta partendo dalla parte più stretta della melanzana, fermate l'involtino con uno stuzzicadenti e riponete in una pirofila, affiancate.
Cospargete gli involtini con dell'olio evo e con il parmigiano grattugiato e passateli sotto il grill del forno per dieci minuti circa.
Sfornate e decidete: sono buonissimi da gustare caldi e filanti, ma sono prelibatissimi anche da assaporare freddi.



Che le giornate di questa estate pazzerella siano fresche o roventi, il vostro palato verrà accontentato!
abc

Fiori di zucchina in pasta Phyllo dal cuore morbido e avvolgente: delicatezze che si incontrano e che incantano

Come si fa a resistere a dei fiori così belli? Li aspetto tutto l'anno e, se permettete, non appena se ne riempiono i giardini io non mi tiro assolutamente indietro! Questa volta, però, ho voluto unirli ad un'altra grande colonna portante della mia cucina: la pasta Phyllo. Chiamatemi monotematica, ditemi che sono ripetitiva, ma cosa c'è di più prelibato di due delicatezze che si incontrano? E tutto accompagnato da un ripieno cremoso e avvolgente......
E poi, ve lo devo confessare: questa Phyllo mi viene buona ogni volta di più!
Questa è una ricettina veloce veloce e buona buonissima a cui veramente non potrete resistere!!

Ingredienti

1/2 dose di pasta Phyllo (qui)
8 fiori di zucchina
100 g di certosa (io light)
1 cucchiaio di olive taggiasche denocciolate
olio evo
2 zucchine piccole chiare
farina di riso
sale

Dopo aver preparato la pasta Phyllo e averla messa a riposare tra due fondine calde, pulite e lavate i fiori di zucchina. Preparate il ripieno mescolando la certosa con le olive, fino a rendere il composto cremoso.
Asciugate i fiori di zucchina e farciteli, aiutandovi con un cucchiaino, con la crema di certosa.
Stendete quindi la pasta Phyllo in una sfoglia sottilissima (trasparente..... tirate bene, difficilmente si romperà!) che spennellerete bene su tutta la superficie con olio evo. Ricavate 8 rettangoli. Adagiate ciascun fiore di zucchina sull'estremità del lato più lungo di ogni rettangolo, con le punte del fiore fuori dalla pasta e circa due centimetri di pasta libera alla base. Ripiegate il lato più lungo coprendo il fondo del fiore e poi arrotolate il fiore stesso per tutta la lunghezza del rettangolo di Phyllo. Ricaverete tanti cartoccini.
Tagliate ora le zucchine a fiammiferi, versateci sopra della farina di riso e del sale e giratele fino a fare aderire uniformemente la farina. Sistemate i fiori in una teglia coperta da carta forno e le zucchine su un'altra, sempre con carta forno. Versate sulle zucchine un filo d'olio e giratele aiutandovi con le mani.
Cuocete in forno a 200° per circa 20/25 minuti. Dopo circa 15 minuti girate i fiori in modo che diventino croccanti anche sul fondo. Sfornate e servite. Non faranno in tempo ad intiepidire.....abc

Polpette di salmone in canestro di Carasau: il mare incontra l’isola e si tinge d’oriente

Avete presente quel desiderio di deliziarvi con un particolare sapore, cercandone una rivisitazione accattivante? Bene, questo piatto nasce da qui. Mi scuso per quel terribilissimo dettaglio di ogni foto.... ma dovete sapere che, a meno che non abbiate una dozzina di braccia autonome e indipendenti che possano fare una dozzina di cose contemporaneamente senza intralciarsi l'un l'altra..... dedicate attenzione alla preparazione di questa cialda di Carasau. La mia ha semplicemente cotto un po' troppo. Va beh, dai, sarò sincera: si è carbonizzata!! Sdrammatizzo? Forse era invidiosa del colorito della mia pelle post giornata al lago. In ogni caso... prestate attenzione, stiamo parlando di una sfoglia sottilissima molto molto cagionevole! L'accostamento con le pere, questa volta nostrane in una Abate classicissima, l'ho trovato molto gradevole.

Ingredienti

140 g di salmone fresco pulito
20 g di olive (io taggiasche)
10 g di crusca di grano (ma va bene anche del pangrattato)
1 spicchio d'aglio
paprika dolce a piacere
1 rametto di rosmarino
sale
olio evo
1 foglio di pane Carasau
1 pera Abate

Pulite il salmone dalla pelle e dall'eventuale lisca. Sciacquatelo, asciugatelo e tagliatelo a tocchetti.
Inseritelo in un boccale (io uso il Bimby) con il rosmarino lavato, asciugato e liberato dal suo rametto, ago per ago, l'aglio, la paprika, le olive e la crusca di grano.
Tritate tutto fino ad ottenere un composto omogeneo. Aggiungete sale a sufficienza e secondo il vostro gusto.
Formate delle polpette di circa 5 cm di diametro (con questa quantità di impasto vi verranno circa 8 polpette di queste dimensioni). Fatele rosolare in padella con un filo d'olio a fiamma moderata, girandole in modo da farle cuocere uniformemente. Basterà un quarto l'ora circa. A questo punto dedicatevi alla cialda di Carasau.
Mettete a bagno in una miscela di 3/4 di acqua, 1/4 di olio evo, sale e paprika un quadrato ottenuto dalla sfoglia di Carasau. La grandezza sarà soggettiva: io ho creato un quadrato di 20 cm circa di lato. Lasciatelo in ammollo per qualche minuti, fino a quando sarà completamente morbido.
Prelevatelo, scolatelo bene e tamponatelo con un canovaccio per togliere l'acqua in eccesso. Sistematelo in una ciotola o in una fondina (io ho piatti molto fondi e mi sono servita di quelli). Fate cuocere circa 10/15 minuti in forno a 180°, MA CONTROLLATE LA COTTURA : )
Quando sarà piuttosto dorato estraetelo dal forno. Se il bordo sarà croccante e il fondo umido, sfilatelo dalla fondina, capovolgetelo sulla griglia del forno e fatelo tostare ancora per qualche minuto.
Ora divertitevi ad assembrale il piatto. Questa volta la pera l'ho tagliata a mano, ma potrete aiutarvi con una mandolina.
Io ho gustato le polpette appena tiepide e sono rimaste morbidissime. A voi la scelta secondo il vostro gusto....

Se preparate più piccole possono essere proposte come sfizioso appetizer!abc

Sformatini di ricotta al pesto di pistacchi: un lavoro di squadra dal risultato garantito

Come stuzzicare l'appetito quando lo stomaco proprio non ne vuole sapere di fare spazio ad una cena? Focalizzo l'attenzione su diversi alimenti pensando se preparassi questo ? E quando nulla fa smuovere la recettività dei miei neuroni è proprio il caso di mettere in azione il piano B: mani in pasta in un lavoro di complicità testa / gola. Insomma, questa volta ne è venuto fuori questo piattino. Veloce, sfizioso, e leggero. Diciamo che è stato un piatto "apri stomaco"..... della serie toglietemi il pane Carasau da davanti!!!! Io le mezze misure.... MAI!!



Ingredienti

100 g di ricotta
40 g di albume (1 albume)
10 g di pistacchi + 5 g per guarnire
5 g di pinoli
2 g di basilico fresco
2 g di olio evo
1 g di sale
pepe
3 piccole zucchine (o 1 grande)
porro
pane Carasau per decorare

Tritate le foglie di basilico ben lavate e asciugate insieme ai pinoli e ai 10 g di pistacchi. Dovrà risultare un composto non troppo fine. Unitelo alla ricotta. Aggiungete l'olio, il sale e mescolate bene fino a ottenere un composto omogeneo.
Montate a neve fermissima l'albume con una frusta elettrica e mescolatelo delicatamente alla crema di ricotta.
A questo punto ungete e ricoprite di pangrattato due cocotte e versateci dentro il composto. Fate cuocere a bagno maria in forno, a 180°, per 15 / 20 minuto circa.
Nel frattempo fate rosolare in padella con un filo d'olio il porro. Unitevi le zucchine tagliate a fettine sottili, salate, pepate e fate saltare fino a quando saranno morbide e dorate. Aggiungete poca acqua di tanto in tanto per non farle bruciacchiare.
Versate le zucchine in un piatto, sistemate sopra i due sformatini e decorate con sfoglie di pane Carasau.





Buon appetito, e ricordate che il pane Carasau crea dipendenza : nascondetelo dopo l'uso!!!!!abc

Toast di spinaci e occhio di bue in croccanti fette di pane home made: la soddisfazione che non ha eguali

Capita, di tanto in tanto, che niente, tra la miriade di cose che ho tra frigo e dispensa, riesca a catturare la mia attenzione e farmi propendere per quel piatto o per quell'altro. Sono i giorni in cui non ho voglia di spadellare più di tanto, di perdermi dietro esperimenti vari, di elaborare. Giorni in cui voglio semplicità e gusto.
Oggi è un giorno di quelli e.... no, forse sono ancora rapita dal successo del mio pane in cassetta e voglio assaporarmelo in una versione semplice e delicata. Sì, è davvero così. La stanchezza ha preso il sopravvento e sono affascinata da questa opera d'arte!! Allora tosto due fettine di pane, due le mangio morbide (così, pre e post cena) e le farcisco a modo. E sapete che vi dico? Cenerei così anche domani, e poi domani e domani ancora.....

Ingredienti

2 fettine di pane in cassetta
1 uovo
5 cimette di spinaci freschi
sale alle erbe
olio evo
1 spicchio d'aglio

Lavate bene le cime degli spinaci. Scaldate un filo di olio in una padella e, quando sarà caldo, aggiungeteci lo spicchio d'aglio tagliato a metà. Fate insaporire per un minuto circa e poi unite gli spinaci, saltandoli a fiamma viva per qualche istante. Aggiungete il sale speziato, abbassate leggermente il fuoco e procedete la cottura per cinque minuti circa. Non dovranno risultare troppo appassiti.
Nel frattempo tostate bene le due fette di pane in cassetta (a me piacciono schiacciate bene con la bistecchiera elettrica). Quando gli spinaci saranno cotti trasferiteli in un piattino e mettete nuovamente un filo d'olio nella padella. Approfittate della temperatura del tegame per cuocere l'uovo croccantissimo: rompetelo e versatelo nel centro della padella, insaporendolo con il sale speziato, facendo attenzione a non rompere il tuorlo. Dopo circa 2 minuti giratelo, per pochi secondi, dall'altra parte.
Mentre l'uovo cuocerà sistemate gli spinaci su una fettina di pane tostato e sopra poneteci il vostro occhio di bue, che intanto si sarà cotto a puntino (il rosso dovrà rimanere fluido).
Coprite con l'altra fetta di pane tostato e servite.

Sarà un tripudio di semplicità e vi ingolosirà morso dopo morso.
Il cuore cremoso del tuorlo, il croccante dell'albume e la morbidezza degli spinaci in una corazza di pane genuino domineranno i vostri sensi.abc

Bocconcini di tonno in alga Wakame e un tuffo in alto mare

Sono una grandissima amante del tonno, soprattutto crudo, in tartare. Se dovessi immaginarlo cotto, non potrà essere più che appena scottato, affinché riesca a gustarlo. Allora in tagliata, o in crosta di pistacchi, o con glassa di balsamico. Ma cos'altro? Ecco la risposta: tuffiamo nuovamente questo tonno in mare, accostiamolo a sapori di provenienza marina, diversi e ben distinti, che si sposano perfettamente tra loro. L'aggiunta del peperone lo renderà un prelibato piatto unico, leggero e saporito, grazie ad una cottura salutare. Tanti piccoli bocconcini di irresistibile piacere.


Ingredienti

8 bocconcini di tonno fresco
8 g di alga Wakame
1 peperone (io verde)
2 filetti di acciuga sott'olio
olio

Arrostite il peperone e privatelo della pelle e dei semini. Sfilettatelo ricavando 8 striscioline.
Mettete l'alga in ammollo, in modo che ammorbidisca bene.
Scaldate una padella e fate sciogliere i due filetti di acciughe. Spegnete il fuoco e lasciate intiepidire. Condite i bocconcini di tonno in superficie ricoprendoli con questa crema.
Scolate l'alga e tagliatela a striscioline. Avvolgete il tonno nel peperone e poi nell'alga, infilzando i bocconcini ottenuti in più spiedini. Scaldate un filo d'olio nella padella in cui avete lavorati i filetti di acciuga e, quando sarà molto caldo, posate i bocconcini in modo che il tonno aderisca alla superficie.
Fate cuocere a fiamma viva per 3 minuti, circa, per parte. A cottura ultimata servite e mangiate immediatamente.
Il cuore rimarrà piuttosto crudo e rosato e la superficie bella croccante.

Un tuffo nel mare in piccoli bocconi sfiziosi!abc

Filetto di vitello al pesto di basilico e limone: il piacere di ritrovarmi

Sono stati pochi giorni, è vero..... e ogni tanto una piccola pausa ci vuole. Ma togli la tela ad un pittore: gli toglierai il respiro!! Torno alla mia vita: apro casa, poso la valigia, apro le finestre e guardo la mia cucina. Sorrido. Sono stati pochi giorni, è vero..... ma mi è mancata da morire!!! Ho riempito il carrello della spesa, prima, e il frigo, dopo, di tante di quelle cose che potrei campare per mesi. Ma questo vuol dire tornare a sentirmi viva e attiva. Ho bisogno dello sfrigolare di un filetto in padella, del profumo di una spezia, dei miei intrugli..... Ho deciso che avrei iniziato da qui, da un semplice filetto di vitello. Semplice, è vero, ma in questa semplicità ritrovo tutto il piacere di gustare sapori sani e avvolgenti. Il piacere di dipingere la mia tela. Torno a farlo e ve ne parlo.....

Ingredienti

1 filetto di vitello
1 manciata abbondante di foglie di basilico
1 di limone biologico
1/2 spicchio l'aglio
sale
olio
zenzero in polvere
peperoncino

Lavate e asciugate delicatamente le foglie di basilico. Tagliate la scorza di 1/3 di limone (mi raccomando solo la parte gialla per evitare il gusto amarognolo) e pulite il mezzo spicchio d'aglio. Tritate tutto molto finemente con una mezzaluna. Fate soffriggere a fuoco basso con mezzo cucchiaio di olio, aggiungendo sale q.b.e peperoncino a piacere. Dopo circa 3 minuti allungate con 1 cucchiaino di succo di limone e, in un secondo momento, con 2 cucchiaini di acqua. Fate cuocere ancora qualche minuto, girando bene, e mettete da parte.
Prendete il filetto di vitello e chiudetelo a medaglione, legandolo con lo spago da cucina. Fate scaldare un filo d'olio in padella con un po' di zenzero. Quando sarà caldo alzate la fiamma e fate rosolare bene il vitello per circa 2 minuti per parte. Salate, abbassate leggermente la fiamma, e fatelo cuocere per 10 minuti scarsi, girandolo un paio di volte.
Quando sarà abbastanza cotto (dentro dovrà rimanere piuttosto rosato) trasferitelo in un piatto su qualche fettina di limone. Versate il pesto nella padella in cui avete cotto il filetto e amalgamatelo al suo fondo di cottura. Coprite il vitello con la salsina di basilico e scorza di limone e servite.
La carne rimarrà morbida e il pesto darà un tocco di sapore deciso alla delicatezza del vitello.abc

Fagottini di sogliola e melanzana in pasta fillo: la fragranza dal cuore tenero

Mezza intenzione di deliziarmi con qualche creazione fillo ce l'avevo. Poi ecco che la grande Micol mi dimostra di aver apprezzato la mia ricetta con queste caramelle da leccarsi le dita! Allora ho dissolto tutti i dubbi.  Il mio piattino di pesce lo metto in crosta.
Quello che colpisce è una cottura che rende tutto molto delicato, ben legato, ma allo stesso tempo curioso nel gioco di consistenze. E come tutte le versioni in pasta fillo..... finiscono troppo in fretta!! Ma sono anche velocissimi da infagottare, per cui.... niente scuse!! Insomma, vi ho convinti sulla praticità di preparazione e la versatilità di impiego di questa irresistibile pasta?


Ingredienti
Per 8 fagottini

1/2 dose di pasta fillo
1 filetto di sogliola
8 fettine di melanzana
farina di riso
latte di avena (o vaccino)
1 bustina di zafferano
olio
sale
noce moscata

Preparate la pasta fillo secondo le dosi indicate nella lista ingredienti, avendo cura di far riposare l'impasto un paio d'ore.
Tagliate sottilmente le fettine di melanzana. Sistematele in un piatto, cospargetele di sale, e fate che spurghino la loro acqua per un paio d'ore. Sciacquatele bene, asciugatele e passatele nella farina di riso. Ungete una teglia aiutandovi con un pennellino per non utilizzare troppo olio, sistemate le melanzane e passatele in forno per 20 minuti circa, a 200°, avendo cura di girarle a metà cottura.
Sciacquate e asciugate il filetto di sogliola, tagliatelo in 8 bocconcini e rosolatelo in padella su entrambi i lati, a fiamma viva, con un filo d'olio. Salate e grattugiatevi sopra noce moscata a piacere. Quando si saranno rosolati bene aggiungete circa 100 ml di latte di avena.
Aggiungete una bustina di zafferano e cuocete a fiamma media fino a quando il latte si sarà quasi completamente assorbito.
Stendete molto finemente la pasta fillo, ungetela con l'aiuto di un pennellino su tutta la superficie e dividetela in 8 rettangoli.
Sistemate su ciascuna estremità una fettina di melanzana e, sopra, un bocconcino di sogliola. Piegate i bordi dei due lati più lunghi su se stessi e poi arrotolate su se stesso il lato più corto, formando dei saccottini.
Cuocete in forno a 200° per 20 minuti circa e, anche questa volta, girateli un paio di volte durante la cottura, in modo che la doratura e la croccantezza della pasta siano ben definite su tutte le parti. Sfornate e servite, facendo attenzione alla temperatura del ripieno!!! La tentazione sarà forte, ma prestate attenzione al palato...
L'involucro croccante nasconderà un cuore morbido e dal sapore delicato. Impossibile resistere!!abc

Spiedini di pollo con melanzana e pera: vivacità e gusto

Poi non mi venite a dire che questa è una carne triste, che un piatto a base di pollo è insapore e che vi ricorda vagamente una mensa aziendale o, ancor peggio, un ospedale. Pensate a quanti abbinamenti si possono fare con una carne così delicata! E senza neanche chissà quale ingrediente segreto.... Chi non ha in casa della frutta e un po' di verdura? Mettere insieme tutto e giocare in una stuzzicante alternanza di sapori è una vera passeggiata. Non ci credete? Guardate qui......






Ingredienti

Per 3 spiedini
1 sovraccoscia di pollo
1 pera Williams
2 fette spesse di melanzana violetta striata
farina di mais fioretto
olio
sale
noce moscata

Sbucciate la pera, tagliatela a metà per la lunghezza, privatela del torsolo e del filamento interno e tagliatela in cubetti piuttosto grandi. Ve ne serviranno 18 pezzi. Metteteli in una ciotola e spolverizzateli di noce moscata.
Tagliate le due fette di melanzana a tocchi piuttosto grandi. Ve ne serviranno 9 pezzi. Aromatizzate anche questa con la noce moscata.
Disossate, quindi la sovraccoscia di pollo e ricavatene 12 bocconcini piuttosto panciuti. Copriteli con farina di mais e mescolate bene affinché vengano ricoperti tutti i pezzi. Scaldate un filo d'olio in padella e fate saltare velocemente e a fiamma viva il pollo. Non importa che siano ben cotti, ma è essenziale che abbiano una bella crosticina.
Ripetete l'operazione con la pera: infarinatela con la farina di mais e fatela saltare in padella con un filo d'olio. Siate cauti a girare i quadrotti, perché tenderanno a spappolarsi. Fateli rosolare a fiamma viva, velocemente, su tutti i lati. Stessa cosa per le melanzane, ma questa volta servirà una piccola giunta d'olio a metà cottura.
Ora divertitevi a comporre i vostri spiedini, magari canticchiando: Po-Pe-Me-Pe-Po-Pe-Me-Pe-Po-Pe-Me-Pe-Po. Dove Po sta per pollo, Pe per pera e Me per melanzana. Ponete gli spiedini su un piatto o su una teglia e passate in forno a 180° per 10 minuti circa.
Quindi assaporate: il pollo risulterà morbidissimo, la melanzana soffice e delicata e la pera spezzerà con la sua dolcezza. Vi avverto che finiranno molto in fretta!!!!abc

Seppia in crosta di mais: quando soddisfare un desiderio è un gioco da ragazzi

Volete mettere una polpa morbida dalla crosticina croccante? E ci credereste mai che questo possa esistere senza che  si intraveda all'orizzonte una minima ombra di frittura?
Capita spesso che senta una insistente propensione per un piatto. Capita per fotografie che vedo, capita per pensieri che riesumano ricordi, capita perché, semplicemente, sento di avere desiderio di un particolare sapore. Ecco, così è capitato quando ho messo in crosta questa seppia. Sentivo di volere sfidare un'accattivante crosticina e perdermi nella tenerezza avvolgente di questo piacevole mollusco. E allora l'ho conciato per le feste!! Quella di cui vi sto parlando è, peraltro, una preparazione che richiede pochissimo tempo: cedervi è un attimo e soddisfarne il desiderio un gioco da ragazzi!!

Ingredienti

1 seppia da 120/150 g
sale
paprika dolce
farina di mais fioretto
olio evo

Sciacquate bene la seppia e accertatevi di aver eliminato gli occhi. Spolverizzatela con della paprika dolce e aggiungete del sale. Con l'aiuto delle mani fate aderire bene la speziatura su tutta la superficie.
Versate in un piatto un po' di farina di mais fioretto e impanate bene la seppia. Aprite bene la pancia affinché tutta la carne ne sia ricoperta.
Portate alla massima temperatura una bistecchiera elettrica a doppia piastra. Quando sarà pronta adagiate la seppia cercando di appiattirla bene. Chiudete la bistecchiera e fate cuocere per 5 minuti tenendo ben premuto. Trascorso questo tempo versate sulla seppia un filo (ne bastano veramente poche gocce) di olio evo, chiudete nuovamente, e cuocete ancora per 10 minuti, tenendo sempre ben premuto. Il tempo di cottura varierà in base alla dimensione della seppia stessa: regolatevi in base allo spessore.
Per chi desiderasse si potrebbe servire con un po' di olio a crudo versato in superficie. Io l'ho trovata particolarmente gustosa anche senza.
Non vi resta che affilare il coltello!!abc

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