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Crocchette di patate al pistacchio e rosmarino: la scelta che conquista fino all’ultima briciola

Me ne rendo conto continuamente, ad ogni scelta di "piatto": le patate rosse di papà stanno dominando sempre più la scena culinaria di casa mia. Studio, immagino, pianifico, organizzo..... ma davanti ad una proposta di questo tipo non ci sono compromessi: si fa, si mangia e se ne gode alla grande.
Superata la fase 'però tutto questo amido....' le crocchette di patate sono la scelta vincente di quelle volte in cui ho voglia di mangiare sporcandomi le mani. Allora questa polpa morbida è un invito ad utilizzare colori e sapori sempre nuovi, come fosse la mia tela bianca, come solleticasse la mia fantasia. Confesso che, fra le tante, questa è la versione che preferisco. Il rosmarino fresco dà un aroma delicato, ma deciso, e il pistacchio..... cos'altro aggiungere ancora in merito a questo deliziosissima pepita d'oro? Il pangrattato di riso è sempre l'unica scelta della mia dispensa e rende questa sfiziosità ideale anche per chi non tollera il glutine e l'assenza dell'uovo trasforma la crocchetta in un piatto irrinunciabile anche per chi vive veg. Ovviamente, per una salutista come me, la scelta della cottura è la ciliegina sulla torta. Con il tempo sto affinando la pratica, con risultati sempre migliori ^_^

Ingredienti

125 g di patate (peso da patate bollite)
10 g pistacchi
2 rametti di rosmarino
10 g burro salato di arachidi
pangrattato di riso
sale
olio evo

Sbucciate le patate e tagliatele a tocchetti. Fatele bollire in acqua salata, fino a quando saranno morbide. A questo punto scolatele e trasferitele in una ciotola capiente.
Tagliuzzate le foglioline del rosmarino e pestate i pistacchi in un mortaio, in modo da lasciarli piuttosto spessi. Versate tutto nella ciotola, insieme alle patate, e unitevi anche il burro di arachidi salato.
Con una forchetta impastate tutto, schiacciando le patate. Quando sarà tutto ben amalgamato, lasciate riposare per circa mezz'ora.
A questo punto riprendete l'impasto e formate delle piccole polpettine, con le mani.
Versate su un foglio di carta assorbente il pangrattato di riso e rotolateci sopra le polpettine, dando loro la forma della crocchetta. Lasciatele riposare ancora una decina di minuti: in questo modo la panatura acquisirà compattezza e faciliterà la cottura.
Scaldate un cucchiaio di olio evo e, quando sarà molto caldo, trasferite le crocchette in modo che tutta la superficie venga intrisa di olio.
Procedete con la cottura a fiamma viva, smuovendo spesso la padella, fino a quando saranno belle dorate e croccanti. Quindi trasferitele in un piatto e servitele.
Io le ho presentate con delle sfoglie di zucchina essiccata, condite con una crema di rucola. Un contorno avvolgente e perfettamente legato ai sapori della crocchetta.

Un piatto che non richiede altri commenti: un invito ad assaporarlo fino all'ultima briciola!!

abc

Crèpes integrali senza uovo: un classico in una chiave di lettura diversa

Sono ghiottissima, tra le tante cose, di crèpes, crespelle e ogni tipo di interpretazione si voglia dare a queste sfoglie morbidissime. Quando ho scoperto che non sarebbe stato necessario l'uovo per renderle compatte, ho iniziato a crearne le più impensabili interpretazioni. In una dieta bilanciata l'abbinamento di nutrienti è importante ed eliminare una fonte proteica da una preparazione base, permette farciture tra le più varie. Se poi ci mettiamo una farina integrale.... non veniamo a meno ad alcun principio di buona nutrizione.



Ingredienti

Per circa 10 crèpes di 15 cm di diametro
90 g di farina integrale
200 ml di latte di avena (o vaccino, o di soia, o acqua)
1 cucchiaino di olio evo
1/2 cucchiaino raso di sale
1 pizzico di bicarbonato di sodio

Mescolate tutti gli ingredienti e sbatteteli energicamente con una frusta fino a creare una pastella densa ed omogenea. Non è necessario lasciarla riposare.
Scaldate un padellino antiaderente e ungetelo. Il mio segreto per usare meno olio è passare un foglio di carta assorbente unto sul fondo. Questa procedura la ripeto sempre, anche tra una cottura e l'altra.
Versate quindi circa 3 cucchiai di pastella (io li preparo prima in una tazzina da caffè, in modo da avere il quantitativo giusto per ogni crèpe) e stendetela uniformemente sulla superficie della padella. Lasciate cuocere a fiamma moderata per circa un minuto, poi girate la crèpe e cuocetela per un minuto scarso (ma anche meno) anche dall'altra parte.
Trasferite ciascuna crèpe su un piatto e procedete con una nuova cottura fino a terminare la pastella.




Divertitevi ora a trovare la vostra migliore interpretazione, 
ma non evitate di assaggiarne una al naturale..... 
scoprirete il piacere che una chiave di lettura salutista può dare 
ad una preparazione base largamente utilizzata!
abc

Crocchette di carote: quando l’imperativo è mangiare con le mani!

Credo esistano cose, nell'immaginario della mente umana, che ci riportino ad essere bambini. Non che da bambina mi sia mai stato permesso di mangiare con le mani, chiarisco, ma davanti ad una crocchetta così..... al diavolo tutte le regole del buon caro Galateo: mi rimbocco le maniche e dimentico le posate!! Scontato dirlo, ma ciò che crea questa golosissima panatura non è niente che abbia a che fare con fritture varie e l'interno ha una sofficità che sorprende..... e che nasconde un piccolo segreto. L'assenza di uova le rende leggerissime..... Insomma, non avete scuse: su le maniche e zampine al lavoro!!
Ingredienti per 7 crocchette circa 3 carote piuttosto grandi 5 g di parmigiano grattugiato 1 cucchiaino colmo di farina di riso pangrattato (io di riso) sale olio Pulite le carote. Tagliatene una e mezza a rondelle e fatela bollire in acqua salata fino a quando non risulterà morbidissima. La restante carota e mezza grattugiatela in scaglie piuttosto grandi (ho usato una grattugia dai fori grossi). Quando la carota bollita sarà pronta, scolatela e ponetela in un bicchiere da mixer. Frullate fino a farla diventare una crema. Aggiungete il parmigiano grattugiato (di cui potrete ampiamente abbondare), la farina di riso e continuate a frullare fino a rendere tutto omogeneo. Seppur la quantità di carote grattugiate vi sembri eccessiva per la crema ottenuta, unitela al composto e mescolate bene in modo da amalgamare tutto perfettamente. Preparare il pangrattato su un piattino. Prendete un cucchiaio di composto (è normale che risulti morbido, molto morbido) e, adagiandolo sul pangrattato, lavoratelo facendogli assumente la forma di una crocchetta. Ripetete l'operazione fino a terminare l'impasto. Lasciate riposare su un piatto, coperto con un po' di pangrattato, per una mezz'ora circa. Scaldate ora, in una padella, due cucchiai di olio evo. Quando sarà a temperatura mettete le crocchette a cuocere, a fiamma media. Girate delicatamente in modo da farle dorare uniformemente. Se voleste il tocco in più, fate gratinare per 5 minuti in forno (microonde). Io questo passaggio l'ho omesso, ma non essendo una frittura vera potrebbe aiutare a rendere la panatura ancora più croccante. Servite e....gustate. Scoprirete che sette crocchette possono durare il tempo di un respiro. abc

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