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Crocchette di batata dolce in panatura di semi con salsa mediterranea di arachidi: il “benEssere” della condivisione

Ormai è più di tre settimane che il mio contest Un Mondo di benEssere ha preso vita, e sono felice di vedere come, giorno dopo giorno, si arricchisca delle vostre proposte. Vorrei gustarle tutte, lo confesso, e mi proporrei, ogni volta, per entrare nelle vostre cucine a dare un risvolto concreto all'idea di sapori che l'assaggio virtuale mi concede. Perché mi prendete per la gola mica da ridere ^_^
Ad oggi, però, il tempo tiranno mi ha permesso di approcciarmi direttamente solo ad una di queste ricette. Il colpo di fulmine, un po' curiosità un po' risveglio di un interesse latente, è stato per la batata dolce. Ebbene sì, Silvia mi ha lanciato un guanto di sfida dicendomi, con le sue crocchette, provaci.... è arrivato il momento!!
Non ho riproposto la sua versione, ho solo utilizzato la sua idea per creare la mia versione, dettata da esigenze di dispensa, da elucubrazioni mentali, da curiosità varie e dall'idea di accostare sapori come mai avessi fatto prima. Ma non è tutto. Se Silvia ha accompagnato la sua crocchetta con un dip allo yogurt, io sono stata portata a provare una salsa assaggiata virtualmente in altre vesti, ma che la mia dolce Nocciolina mi ha piazzato davanti agli occhi conquistandomi senza scampo. Non ho potuto utilizzare gli anacardi, perché ne sono tanto ghiotta da essere in grado si mangiarne due etti per volta, senza accorgermene (salvo poi svuotare l'anima e morire come una mongolfiera bucata che precipita verso l'inferno), motivo per cui sono portata a concedermeli con spiccata rarità. Ma le arachidi non mancano mai ^_^ E allora ecco la soluzione. Di spinaci non ne ho trovato neanche l'ombra, quindi mi sono ingegnata con qualche ghiotta e curiosa alternativa. Insomma, quello che è venuto fuori è qualcosa di decisamente nuovo, ispirato da due persone che stimo molto.

Ingredienti

Pre le crocchette
130 g di batata dolce
80 g di tofu al naturale
40 g di foglie di sedano verde
5 g di foglie di menta
1 cucchiaino di peperoncini sott'olio
sale rosso delle Hawaii
paprika dolce
10 g di semi di lino
10 g di semi di sesamo
1 cucchiaio di pangrattato di riso
1 cucchiaio di olio evo

Per la salsa
20 g di arachidi
8 pomodorini Pizzutello
1 cucchiaino di lievito alimentare
sale rosso delle Hawaii
5 foglie di basilicp

Sgusciate le arachidi, pulitele bene e mettetele in ammollo in acqua. Lasciatele più tempo possibile. Io le ho lasciate una mattinata.
Sbucciate la batata, tagliatela a tocchetti e fatela bollire in abbondante acqua. Io non ho aggiunto sale. Ho proceduto a questa cottura perché una batata intera per me sarebbe stata davvero troppa!! Ho preferito alleggerire l'apporto di carboidrati con l'aggiunta del tofu, ma voi fate la vostra scelta ^_^
Una volta che sarà morbida scolatela e inseritela in un boccale, insieme al tofu tagliato a dadini, alle foglie di sedano e di menta lavate e asciugate e al peperoncino. Frullate tutto, fino a rendere gli ingredienti una crema liscia ed omogenea. Unite paprika e sale a piacere, mescolate bene e assaggiate, affinché abbia raggiunto la sapidità a voi congeniale.
Lasciate riposare l'impasto e occupatevi della panatura. Inserite in un mortaio i semi di lino e di sesamo. Pestateli, spezzandoli bene (ricordate che i principi dei semi di lino si trovano tutti all'interno. Ma ricordatevi anche che ossidano facilmente, per cui è un passaggio che non va effettuato in anticipo!!). Versate il battuto su un foglio di carta assorbente, unite il pangrattato di riso e mescolate bene. Formate, con l'impasto, delle piccole polpette. Saranno molto morbide, per cui sarà piuttosto difficile lavorarle. Fatele scorrere velocemente sulla panatura, dando la forma di un bastoncino. Lasciate riposare in frigo per una decina di minuti.
Occupatevi, ora, della salsa. Scolate le arachidi, sciacquatele e inseritele in un boccale. Lavate i pomodorini, eliminate la pelle (con questo tipo di pomodorino ci si riesce anche enza farli sbollentare), tagliateli a metà ed eliminate succo e semi. Inserite la polpa nel boccale, unite le foglie di basilico lavate e asciugate, il lievito alimentare e il sale. Frullate a lungo, cercando di inglobare quanta più aria possibile, in modo da far vellutare bene la crema e renderla soffice. Mantenetela fresca, in frigorifero, per il tempo di cottura delle crocchette. Fate scaldare l'olio in una padella e, una volta ben caldo, adagiatevi le crocchette. Io generalmente sporco di olio tutta la superficie, in modo da non aggiungere ulteriore olio e lasciare che la cottura sia uniforme e ben dorata.
Continuate la cottura a fuoco medio, girando di tanto in tanto le crocchette. Ci vorranno circa 10 minuti per ottenere una doratura perfetta.
Versate la salsa di arachidi e pomodori in un bicchierino, guarnite con una cima di basilico e servitela accanto alle crocchette, che potrete presentare in un cartoccio, o semplicemente in un piatto da portata. E' una pietanza che si presta ad essere consumata con le mani (le posate non le ho neanche immaginate ^_^) e che, per questo, trasforma il pasto in un momento di piacevole convivialità.
Leggera, fragrante, ricca di nutrienti preziosi, ma anche fresca, grazie all'accompagnamento dal sapore estivo e mediterraneo di pomodori e basilico, questa crocchetta è un'insolita alternativa alle necessità e ai desideri di una cucina meno impegnativa, come i giorni di canicola estiva ci chiedono.

   La batata dolce mi ricorda molto la consistenza e la delicatezza della zucca. E, vi dirò, per la testa ho già idee particolari legate al suo utilizzo.

Non vedo l'ora di sperimentare, e poi di raccontarvi.
Per il momento vi lascio il piacere di questo assaggio.abc

Polpette di tofu e lupini al sugo di verdure: un tuffo tra ricordi, ritorni e il piacere di sorprendersi

Le polpette al sugo, nella più classica versione con il macinato, sono uno dei ricordi più forti della mia infanzia. Non le amavo particolarmente, preferivo già da piccola la versione in bianco. La rosolatura che conferiva croccantezza in superficie e manteneva tutti i sapori succosi all'interno, mi conquistava decisamente di più. Ma, visto che in casa il sugo andava per la maggiore e visto che a papà avresti potuto togliere tutto, ma non il rosso pomodoro, allora spesso si cenava con questo piatto. La carne tritata non la mangio più. Ma sono tornata al rosso. Ogni tanto ho desideri che devo soddisfare. Le polpette (o burger) di lupini, o di tofu, non sono una novità nella mia cucina. Ma questa volta hanno un qualcosa in più. Gli ingredienti sono naturali, non sono stravolti, ma si incontrano in un insieme di sapori da lasciare a bocca aperta. La ricchezza della verdure, a dare supporto ad un sugo gustoso, rende tutto perfetto. Proteine a non finire e una bontà che solo chi prova, può comprendere ^_^
Per un periodo ho utilizzato la soia in granuli, per sostituire l'effetto macinato della carne. E' durata poco: valido sostituto, ma non necessario. La consistenza morbida, delicata e piena di questo impasto non ha la presunzione di sostituire nulla. E' a sé, è perfetta così. E merita di essere assaggiata!

Ingredienti

Per le polpette
75 g di tofu naturale
55 g di lupini (peso da puliti)
10 g di olive di riviera
1 rametto di timo limone
tabasco (a piacere)
1 cucchiaino di insaporitore vegetale (per me autoprodotto)
farina di riso
olio evo

Per il sugo
400 ml di passata di pomodoro (preparata da mamma con i suoi pomodori ^_^)
verdure a piacere (per me carote, melanzane, zucchine, porro, fagioli piattoni)
insaporitore vegetale
olio evo

Pulite i lupini e metteteli in un bicchierone insieme al tofu, tagliato a tocchetti, al timo limone lavato, alle olive sgocciolate e all'insaporitore vegetale. Unite qualche goccia di tabasco e passate tutto con un frullatore ad immersione, fino a creare un impasto liscio ed omogeneo.
Inumiditevi le mani e prelevate poco impasto alla volta. Formate delle polpette, quindi passatele nella farina di riso. Lasciatele riposare il tempo di preparare il sugo: in questo modo la panatura si compatterà bene e vi agevolerà nella cottura.
   Pulite le verdure. Tagliatele a dadini e fatele saltare in padella, con un filo di olio. Versate la passata di pomodoro, aggiungete eventualmente un cucchiaino di insaporitore vegetale e fate cuocere per una ventina di minuti, fino a quando la salsa si sarà asciugata e le verdure ammorbidite. A questo punto mettete a scaldare un cucchiaio scarso di olio evo in una padella e, una volta che sarà ben caldo, fate rosolare le polpette. Lasciatele cuocere a fiamma media, girandole spesso, fino a quando saranno dorate e croccanti su tutta la superficie. Ci vorranno circa una decina di minuti.
A questo punto tuffate le polpette nel sugo, lasciatele insaporire per un paio di minuti, quindi spegnete il fuoco e servite.

Il contrasto di sapori, tra la delicatezza delle polpette e la forza del sugo, si sposeranno perfettamente donando un piacevole equilibrio.

Morbide e delicate, queste sono polpette che non si dimenticano facilmente e che, ne sono certa, possono conquistare anche i più piccini!!

   


abc

Spiedini di asparagi marinati su chips di tofu speziato: fate le vostre scelte e poi rivoluzionatele

Vi capita mai di desiderare un ortaggio in una forma differente? Abituati a cucinare le carote in un modo, le patate in un altro, gli spinaci in un altro ancora, arriva il momento in cui la forma determina il sapore. Ma se con ortaggi come patate, carote, spinaci, zucchine la sfida non è poi così difficile, come ce la caviamo con gli asparagi? Ecco cosa mi ha portato a questo piatto. Adoro gli asparagi e li adoro anche, semplicemente, cotti al vapore e conditi con due gocce di limone. Ma volendo pensare a qualcosa di sfizioso, ecco che ho avvertito il richiamo di una marinatura. Sapori intriganti che richiedono, però, una magia anche nella presentazione. Così ecco che, su un letto di chips di tofu ho immaginato i miei spiedini. Che poi vai a pensare di infilzare degli asparagi: se troppo spessi, non si arrotolano, se troppo fini, si sfaldano. Beh, ci ho voluto provare, testarda e caparbia come so essere e il risultato.... valutatelo voi.
Rimane un piatto leggero, completo, sfizioso e versatile. Per me è stato un piatto unico, piacevole al palato per i suoi aromi e gradevole nel contrasto di consistenze. Ma sorprendentemente semplice. Una coccola a regola d'arte per chi, come me, sceglie la genuinità senza separarsi dal piacere del buono. E, per i non amanti del tofu, le possibilità rimangono comunque infinite ^_^

Ingredienti

Per gli spiedini
15 asparagi
1 cucchiaino di miele di tiglio (malto di riso per la versione vegana)
1 cucchiaino di olio evo
1 cucchiaino di mosto cotto
1 cucchiaino di rosmarino fresco tritato
sale rosso delle Hawaii
qualche goccia di tabasco

Per le chips
90 g di tofu al naturale
sale nero di Cipro
pepe
paprika dolce

Pulite gli asparagi, eliminando la parte più coriacea e cuoceteli al vapore, fino a quando saranno morbidi, ma non troppo affinché non si sfaldino. Lasciateli intiepidire (ma non raffreddare, completamente!).
Preparate la marinatura tritando il rosmarino e mescolandolo al miele, all'olio, al mosto, al tabasco e al sale rosso.
Avvolgete su loro stessi gli asparagi, formango delle girandole e infilzateli in 5 spiedi (3 per spiedo). Ci vorrà un po' di pazienza, ma la pazienza è la virtù dei forti ^_^
Sistemate gli spiedi su una teglia coperta da carta forno e spennellateli con la marinatura. Lasciate riposare tutto per circa un'ora, il tempo necessario per preparare (con calma) le chips di tofu.
Prendete il panetto e tagliatelo in due diagonalmente. Ricavate, quindi, delle fettine spesse un paio di millimetri al massimo. Si raglia facilmente, per cui sarà sufficiente una semplice lama di coltello e un po' di accuratezza ^_^
Sistemate le fettine ottenute su una teglia, anch'essa ricoperta con carta forno, e procedere al condimento, con sale nero, pepe, paprika e tutti i  gusti a voi congeniali. Girate le fettine e condite anche dalla parte opposta.
   Accendete il forno e portatelo alla temperatura di 190°. Infornate il tofu e fatelo cuocere per circa 15/15 minuti (dipenderà dal vostro forno), possibilmente in modalità ventilata. Girate, quindi, le cialde e proseguite con la cottura per altri cinque minuti, fino a quado saranno croccanti e dorate. Estraete la teglia e infornate gli spiedini, che lascerete cuocere una ventina di minuti, il tempo necessario affinché inizierà a crearsi una lieve caramellatura. Capovolgete le spirali di asparago e procedete con altri 5 minuti di cottura.
Lasciate raffreddare le chips. In questo modo acquisiranno croccantezza. Trasferitele, quindi, su un piatto.
Quando gli asparagi saranno pronti, sfornateli e adagiateli sul tofu.

Servite e deliziatevi.

Leggeri, fragranti e inebrianti, si prestano molto bene per un pranzetto light, ma anche come sfizioso antipasto, da gustare rigorosamente con le mani ^_^
Tornare bambini e scoprire il cibo senza lo zampino del galateo è sempre un'esperienza da vivere in pienezza!


abc

Spezzatino di tofu marinato con salsa di sedano e noci: per chi la chiama diffidenza, per chi si lascia conquistare

Palati diffidenti, siete pronti? Se siete riusciti ad abbattere la barriera della diffidenza da tofu e a cliccare sul titolo del post, allora sarete pronti a sfidare i vostri pregiudizi e a gustare un piatto saporito, sfizioso e delicato. Oltre che leggero ^_^ E se proprio il tofu non vi conquisterà..... preparatevi questo deliziosissimo piatto con i bocconcini di qualsiasi altra cosa desideriate.
Io continuo a divertirmi nell'interpretare questo panetto bianco e insapore e a dargli forma, colore, gusto e carattere. Questa volta non ci ho studiato sopra più di dieci minuti. Il tempo di capire che il piatto avrebbe appagato il mio desiderio e soddisfatto le mie aspettative e mi sono trovata a lavare, sminuzzare, tritare, tagliare, miscelare, saltare e insaporire. E poi, finalmente, a gustare. I sapori sono pazzeschi, in un'alternanza di dolce e salato, di pungente e avvolgente, di morbido e croccante. Questa salsina agrodolce accompagna superbamente il piatto e lo lega alla perfezione a qualsiasi contorno di verdure vogliate accostargli.
Non riesco a trovare un solo motivo per cui dare ragione a chi sostenga che il tofu sia un alimento immangiabile. Sfoderate gli attrezzi e lavorate i più semplici ingredienti: non potrete che rimanere soddisfatti.

Ingredienti

90 g di tofu al naturale
3 cucchiaini di salsa di soia
1 cucchiaino di mosto cotto
1/2 arancia (succo)
1/2 cucchiaino di farina di mandarino (sempre lei)
1 spicchio d'aglio
1 cucchiaio di olio evo + q.b.
1 costa di sedano
3 noci
1 cucchiaino di capperi sotto sale
2 cucchiaini di uvetta

Iniziate preparando la marinatura: mescolate la salsa di soia con il mosto cotto, il succo d'arancia, la farina di mandarino e lo spicchio d'aglio schiacciato (lasciandolo con la buccia il sapore rimarrà più delicato). Tagliate il tofu a dadini di circa 1 centimetro di lato e immergetelo nella marinatura. Mescolate delicatamente, in modo che tutto il tofu venga coperto, quindi coprite con un foglio di pellicola trasparente e lasciate riposare, in frigorifero, per 5 ore.
   Pulite la costa del sedano, togliendo i filamenti. Quindi tagliatela a pezzi piccoli, che inserirete in un bicchierone da minipimer. Unite i gherigli di noce, i capperi sciacquati e l'uvetta.
Frullate tutto, unendo un cucchiaio di olio evo, fino ad ottenere una crema omogenea. Tenetela da parte. In questo modo i sapori legheranno tra loro.
Trascorso il tempo della marinatura fate scaldare una padella con un fil di olio. Quando sarà ben caldo trasferite il tofu, scolato dal liquido, e fatelo saltare a fiamma viva. Unite, poco alla volta, la marinatura, facendola sfumare.
Una volta che i dadini saranno rosolati su tutti i lati, unite la salsa al sedano e fate insaporire tutto per pochi attimi.

A questo punto trasferite tutto in un piatto, accompagnate il tofu con verdure a piacere e gustate in pienezza il vostro spezzatino.

Io ho creato un contorno con insalata scarola, piselli e porro, saltati in padella con un filo di olio e pochissimo sale. Semplice, perché l'aroma del piatto non richiede grandi strutture di sapori.


abc

Biscotti piccanti di tofu alla pizzaiola: la strategia migliore inizia dall’approccio alla condivisione

Ci sono stati periodi in cui la paura di non soddisfare le aspettative altrui mi destabilizzava. Tanto da modificare il mio approccio, pur di assecondare i gusti terzi. Negli anni, però, ho affinato, con un meticoloso lavoro di intaglio, il mio tronco. Piuttosto che sentirmi una bandiera al vento, preferisco dimostrare che, talvolta, i pregiudizi sono il più grande scudo dietro cui ci nascondiamo. Lo faccio a costo di non incontrare l'accondiscendenza di coloro con cui mi confronto. Sapevo che, chi ha assaggiato questi biscotti, mostrava grandi riserve nei confronti del tofu. Onestamente la maggior parte di voi nutre questa diffidenza. Non ho accennato a nulla, nell'offrire queste gallette, certa che il colore acceso, il sapore deciso e la particolarità della consistenza avrebbero dato ragione al mio concetto: il tofu non è altro che un'importante base da modellare e insaporire a piacere. "C'è il peperoncino!!!", "...pomodoro?", "sento l'origano". Ma vi garantisco che non ho sentito nessuno dire "orrore, qui dentro c'è quel disgustosissimo tofu!!!!".
Siate diffidenti nei confronti delle cose che richiedono diffidenza, ma imparate che ogni dettaglio può assumere sfaccettature differenti..... se saprete imprimere il vostro segno.

Ingredienti

170 g di tofu naturale
140 g di burro di arachidi salato
25 g di pomodori secchi (per me essiccati in casa, senza sale e conservanti)
2 g di origano secco
30 g di farina di riso
1/2 cucchiaino di peperoncino (di produzione dell'orto di famiglia)
sale

Tagliate il tofu in pezzetti. Inseritelo in un boccale, insieme ai pomodori secchi, all'origano, al peperoncino e al burro di arachidi. Frullate tutto a più riprese, fino a creare una crema morbida e vellutata.
Aggiungete poca farina alla volta e continuate ad impastare, per incorporarla perfettamente. Aggiungete, eventualmente, del sale. Personalmente l'ho inserito perché i miei pomodorini, preparati nell'essiccatore con dolcissimi datterini della stagione estiva, sono dolcissimi. Nel caso in cui utilizzaste pomodori secchi che trovate in commercio, potrebbe essere sufficiente la loro sapidità. In ogni caso assaggiate per accertarvene. Compattate bene l'impasto, che dovrà rimanere comunque molto morbido, e avvolgetelo in un foglio di pellicola trasparente. Fate riposare in frigorifero per almeno un'ora.
Infarinate leggermente una spianatoia. Stendete l'impasto in una sfoglia spezza di circa mezzo centimetro. Tagliate i biscotti della forma desiderata e trasferiteli su una teglia, coperta da carta forno.
Portate il forno alla temperatura di 175° e infornate. Cuocete per circa 30 minuti, facendo attenzione che cuociano uniformemente.
Quando saranno dorati estraete la teglia e trasferite i biscotti su una gratella. Fateli raffreddare completamente, quindi serviteli.
Possono essere presentati come gallette, crackers o sostituto del pane. Ma possono anche essere farciti con una crema, a base di formaggio, di ceci, di tofu, di verdura o di qualsiasi cosa possa dare spazio alla vostra fantasia.
Certamente sono ricchi di sapore, intensi e audaci.
Il peperoncino si fa sentire, ma il sapore del pomodore, unito a quello dell'origano, rendono questi biscottini un vero tripudio di mediterraneità ^_^

Vi sfido a mettere alla prova i vostri palati e poi quelli dei vostri amici. La ricerca dell'ingrediente segreto sarà interminabile!!
E ne frattempo continuerete a favorire.abc

Tartufini di tofu e cioccolato bianco su biscotto integrale e salsa d’arancia: le coccole dell’anima

Mi piacciono le cose semplici, non ho mai pensato di essere tagliata per le elaborazioni folli. E seppur, nella vita, abbia ampiamente dimostrato di avere il dono di cacciarmi sempre in complicazioni da urlo, e abbia anche imparato a destreggiarmi tra esse, continuo a trovare pienezza nelle piccole e semplici azioni. Tra queste ce n'è una che mi affascina e mi soddisfa più di altre: il tavolino imbandito di piccole e semplici pietanze amorevolmente studiate e cucinate, un calice di vino, un paio di candele, due cuscinoni sul tappeto e un film, oppure un libro. Mi concedo questa coccola raramente, ma quando accade, dedico alla preparazione profonda attenzione. E il dessert non deve mancare. Era da diverso tempo che avevo in mente l'idea di trasformare il tofu in qualcosa di dolce. E' un po' come se volessi dare dimostrazione di quanto sia sufficiente un tocco di fantasia, per apprezzare un ingrediente, solitamente ostile. E il tarlo del tofu vestito a dessert non mi ha lasciato scampo. Fino ad oggi, giorno in cui ho avuto la conferma che la sua versatilità sia davvero impagabile. Deliziarmi con queste piccole prelibatezze mi ha soddisfatto: niente di 'già visto' o di lontanamente paragonabile ai dolci da grande distribuzione, ingredienti selezionati, leggerezza, avvolgenza..... non si finisce mai di assaporarli e di trovare qualità appaganti.
Riprendo da un dolce, quello che avevo concluso con un dolce. Mi piace viziarvi!!!

Ingredienti

Per i tartufini
160 g di tofu
40 g di cioccolato bianco
4 g di datteri al naturale
4 bacche di cardamomo
40 g di nocciole

Per i biscotti
250 g di farina integrale
30 g di fiocchi d'avena
20 g di crusca di grano
55 g di zucchero di canna Dulcita
80 g di olio di semi di soia
4 g di ammoniaca per dolci
100 ml di latte d'avena

Per la salsa
1 arancia
1 cucchiaino di farina di riso

Partite dalla preparazione dei tartufini: più tempo rimarranno a riposo, più si armonizzeranno i sapori.
Tagliate a tocchetti il tofu e inseritelo in un boccale. Unite anche il cioccolato bianco in pezzetti e i semi delle bacche di cardamomo (se non amaste trovare parti di cardamomo sul palato, prima polverizzatelo). Frullate tutto, a più riprese, fino a creare una crema vellutata.
Tagliate i datteri in parti piccole, privandoli dal nocciolo, e uniteli alla crema. Frullate ancora tutto, fino a creare un composto omogeneo. Trasferite l'impasto in un contenitore e lasciatelo riposare in frigorifero, più tempo possibile.
Passate alla preparazione dei biscotti.
   Sminuzzate i fiocchi d'avena e mescolateli alla farina integrale e alla crusca di grano. Aggiungete lo zucchero. Sciogliete l'ammoniaca nel latte d'avena e aggiungete tutto agli ingredienti secchi. Impastate, creando un composto compatto. Versate, quindi, l'olio a filo e continuate a lavorarlo fino a quando sarà perfettamente assorbito. Formate un panetto e avvolgetelo in un foglio di pellicola trasparente. Lasciatelo riposare in frigorifero, almeno per un'ora.
Prendete le nocciole e tritatele, formando una farina piuttosto grossolana.
Riprendete la crema di tofu e, con le mani inumidite, prelevatene una noce e formate una sfera. Passate ciascun tartufino nella farina di nocciole e posate su un piano. Quando avrete ultimato l'impasto, sistemate le sfere in frigorifero.
Spremete il succo dell'arancia. Stemperate un cucchiaino di farina di riso con una parte di succo, fino a unirlo tutto. Mettetelo sul fuoco e portate a bollore, mescolando. Se l'arancia sarà dolce non ci sarà bisogno di aggiungere zucchero (è bene che si senta la nota acidula nel dolce terminato). Abbassate la fiamma, quando vedrete che si addenserà, e cuocete mescolando per circa 4 minuti.
Spegnete la fiamma e lasciate raffreddare la crema. Occupatevi ora dei biscotti.
Stendete l'impasto in una sfoglia spessa circa un centimetro. Tagliate un numeri di biscotti uguale al numero di tartufini, della dimensione pari al raggio dei tartufini, o poco più grandi.
Il rimanente impasto tagliatelo della forma gradita e ricavatene biscotti da assaporare a colazione, o per un delizioso spuntino (magari uniti a due a due e farciti con marmellata, o cioccolata, oppure glassati, deorati, zuccherati in superficie.... sono decisamente versatili).
Sistemateli su una teglia foderata da carta foro e cuocete a 175° per 30 minuti. Quando saranno leggermente dorati sfornateli e sistemateli su una gratella, a far raffreddare. Raffreddando perderanno il sapore dell'ammoniaca sprigionato in cottura e acquisiranno croccantezza.
Una volta freddi procedete alla composizione dei dolcetti.
Versate su ciascun diamantino di biscotto un po' della salsa di arancia. Sistematevi sopra un tartufino di tofu. Procedete con tutti i biscotti e tutti i tartufini.
Lasciate riposare in frigorifero ancora per un'oretta.

Prima di servirli lasciateli a temperatura ambiente: in questo modo i sapori verranno esaltati e saranno perfettamente armonizzati.
La festa sul palato, tra la dolcezza del tofu al cioccolato, l'aroma del cardamomo, l'asprognolo dell'arancia e la consistenza del biscotto, sarà decisamente inevitabile!
Fermarsi sarà un'impresa, ma se assaporerete queste delizie con un buon calice di vino, in un momento di pace e tranquillità, magari su un tappeto ^_^ allora sarà un piacere non potersi fermare.abc

Chicche di tofu e rucola alle nocciole: strategia d’approccio alle buffe espressioni della diffidenza

Negli anni in cui l'approccio ad ingredienti nuovi ha iniziato a decretare il mio reale cambiamento nell'alimentazione, facendomi scoprire alimenti visti con diffidenza dalle tradizioni mediterranee, ho collezionato così tante dichiarazioni di 'disprezzo' da poter scrivere un libro ^_^ Il primato, come peggior sostituto proteico, lo detiene il tofu.
Non sa di niente, è l'asserzione più comune. E il naso arricciato, la bocca serrata e lo sguardo torvo, è la più comune espressione. Ma il ricordo più affettuoso appartiene alla reazione di un carissimo amico che, ipotizzando una cena con la sua famiglia in cui avrei potuto cucinare io, mi disse: "Basta che non prepari nulla con il polistirolo". Beh, quella cena, per problemi logistici, non si è mai tenuta, ma sono certa che, se assaggiasse qualcosa con il polistirolo interpretato dai miei due neuroni e preparato dalle mie umili manine, non ne rimarrebbe affatto schifato. La prova, l'ennesima, sono questi sfiziosissimi bocconcini croccanti. Io ho ottimizzato gli ingredienti ottenuti dalla preparazione del latte di nocciole proposto qualche tempo fa, utilizzando l'okara, cioè quello che rimane dalla spremitura delle nocciole tritate, ma si possono usare direttamente le nocciole tritate (peraltro il sapore sarà più pieno!!). Nessuna scusa, quindi: la fantasia e un po' di furbizia non vi faranno pentire della scelta intrapresa!! Sono pronta a sperimentare!!

Ingredienti

90 g di tofu
50 g di okara di nocciole (o nocciole tritate)
1 mazzetto di rucola
sale
noce moscata
pangrattato di riso
olio evo
salsa rubra (la mia è fatta in casa)

Lavate la rucola e asciugatela accuratamente. Tritatela insieme al tofu in una ciotola e unitevi l'okara di nocciole.
Mescolate tutto, quindi aggiungete il sale, la noce moscata ed eventualmente altre spezie a vostro piacere (o del peperoncino ^_^).
Lasciate riposare l'impasto per una decina di minuti, quindi formate delle polpette grandi come noci.
Su un foglio di carta assorbente versate il pangrattato. Rotolateci le polpette, impanandole completamente.
Lasciate riposare le polpette panate in frigorifero per circa mezz'ora, oppure passatele in congelatore per una decina di minuti. Quindi mettete a scaldare poco olio evo in una padella antiaderente.
Quando sarà bel caldo, posatevi le polpette e fatele rotolare in modo che vengano completamente irrorate dall'olio. Fatele cuocere a fiamma viva per una decina di minuti, in modo che si formi una bella crosticina croccante e dorata.
Quando saranno pronte trasferitele su un piatto da portata. Accompagnatele con della verdura fresca tagliata a julienne, o con un'insalata e lasciate al centro del piatto della salsa. Io ho scelto una rubra dolcissima fatta da mia mamma (non vi so descrivere l'intensità del sapore).
Il mix perfetto di sapori rende il piatto completo e sfizioso, nutriente e leggero, ricco e saporito.

Il polistirolo si veste a festa!!!! E si tinge di colori intensi ^_^

Che qualcuno possa mangiare tofu senza saperlo e, soprattutto, senza disprezarlo? Credo che non verrò chiamata per l'organizzazione di una cena per molto, molto, molto tempo ^_^

abc

Spiedini agrodolci di ananas e tofu aromatizzato: un concetto di sapore che appaga corpo e spirito

E' tutta una questione di equilibrio: un piatto fresco e leggero non dev'essere banale, i sapori si devono completare tra loro, il sapido deve contrastare il dolce, l'insieme dev'essere sfizioso e appagante e lo spirito deve sentirsi stimolato e soddisfatto. A volte rincorro idee, altre volte le idee mi vengono incontro. In questo caso, ne sono stata travolta. Quell'ananas, che ho ampiamente inserito nella mia alimentazione estiva grazie all'interpretazione in cottura che le toglie quel tono troppo dolce per i miei gusti, al limite dello stucchevole, entra ancora una volta nella mia idea di cucina. E accosta un tofu che fa sempre storcere il naso agli scettici, ma che acquisisce carattere grazie ad una panatura aromatizzata. I pomodorini caramellati sono il tocco magico che lega il tutto. Gustare questi spiedini è stato decisamente appagante. E laddove il sapore incontra la leggerezza, perché non goderne in pienezza?

Ingredienti

90 g di tofu naturale
2 fette di ananas fresco
6 pomodorini Pachino
10 g di mandorle
6 foglie di salvia
1 cucchiaio di zucchero di canna grezzo
2 cucchiai di acqua
sale
olio evo

Lavate e sbollentate, per un paio di minuti, i pomodorini Pachino. Scolateli e privateli della loro buccia. Mettete in una padella i due cucchiai di acqua con lo zucchero di canna, accendete il fuoco e, quando sarà calda, unite i pomodorini, facendoli caramellare per una decina di minuti a fiamma media. Spegnete il fuoco e fate raffreddare.
Nel frattempo occupatevi della panatura del tofu. Lavate e asciugate accuratamente le foglie di salvia e tritatele insieme alle mandorle. Tagliate il tofu in cubetti (dovreste ricavarne circa 6) e, dopo averli inumiditi in acqua, passateli nella panatura.
Scaldate un filo di olio evo in una padella e, quando sarà caldo, ponete il tofu, in modo che la panatura diventi croccante. Salate a piacere. Girate i cubi da tutti i lati, facendo attenzione a non rovinare la panatura.
Scaldate una bistecchiera e grigliate le due fettine di ananas. Quando sarà ancora calda salatela e tenetela da parte. Tagliatela in spicchi e tenetela da parte.
Procedete alla composizione degli spiedini. Iniziate ad infilzare uno spicchio di ananas, poi un pomodorino, poi un cubetto di tofu, poi ancora l'ananas, il tofu, il pomodorino e in ultimo l'ananas. Preparate tutti e tre gli spiedini, quindi scaldate nuovamente la padella con dell'olio.
Ponete gli spiedini e fateli rosolare bene da tutti e quattro i lati, salando ancora leggermente. Fateli cuocere a fiamma viva, in modo che dorino bene.
Quando raggiungeranno il grado di doratura desiderato, spegnete la fiamma e servite.

Caldi o tiepidi, accompagnati da una glassa di balsamico o da qualsiasi altra salsina a vostro piacere, saranno sfiziosi e leggeri.
 Da perderci la testa!!!
abc

Baci di dama al miglio con crema di friggitelli: quel sapore insolito che dà forma ad un pensiero

Non so dirvi cos'abbia innescato questo folle pensiero. Posso, però, garantirvi che il risultato ha lasciato senza parole anche me. La visita della mia bella mamma aveva lasciato un paio di tracce dell'orto nel mio frigorifero: qualche friggitello e taaaaaaaaaanti cipollotti. Visto che, seppur ultimamente non abbia così tanto appetito da stravolgere le provviste della dispensa, quelle stesse provviste mi sbirciavano con occhio rassegnato e stanco, cercando di capire quali intenzioni avessi nel far incontrare qualche folle ispirazione alla loro natura di alimento sano e gustoso. Ho passato una buona mezz'ora (non scherzo) a camminare dai ripiani tracimanti del reparto a lunga conservazione al frigorifero. Un'anima in pena!! "Quinoa? No, dai. Fregola, magari? Mmmmmhh, volevo farne altro. Spaghetti di riso basmati? Guarda quanti tipi di riso hai!!!! E tutti quei cereali..... Ma il miglio? O forse due ceci? Però non ho voglia di spadellare troppo. Certo che quel pomodoro di mammà..... No, dai, troppo impegnativo. Però non posso continuare a rimandare. E se.....", e intanto sul pavimento si formavano i primi solchi.
Alla fine ho spento le voci barbose e ho afferrato quel sacchetto di miglio e il vasetto di pomodoro di mammà. Questa l'idea di base. Il resto è venuto da sé ^_^

Ingredienti

Per il miglio
55 g di miglio bio
85 g di passata di pomodoro
90 g di acqua
5 gocce di tabasco
15 g di arachidi tostati non salati
45 g di feta light

Per la crema
80 g di friggitelli (peso da puliti)
2 cipollotti rossi
80 g di tofu
10 g di olive di Riviera
2 cucchiaini di farina di soia
sale
olio evo

Pesate il miglio e sciacquatelo sotto acqua corrente. Mettetelo in una pentola sufficientemente capiente, con l'acqua, la passata di modororo e il tabasco miscelati. Portate ad ebollizione, quindi abbassate la fiamma, coprite con un coperchio e lasciate cuocere per il tempo richiesto, fino a quando i liquidi verranno assorbiti interamente. Io ho utilizzato una passata preparata da mia madre, che era già insaporita. Se ne utilizzaste una senza sale, correggete a piacere (ma senza esagerare, perché il liquido si consumerà e non ne sarà necessaria una grossa quantità).
Nel frattempo pulite i friggitelli, liberandoli dal picciolo e dai semini interni. Lavateli e tagliateli a striscioline. Pulite anche due cipollotti (per me, anche loro, dell'orto di casa) e tagliateli a fettine sottili.
Mettete tutto in una padella con un filo di olio evo e fate appassire bene, affiché diventino morbidi. Salate a piacere. Coprite con un coperchio e abbassate la fiamma. Cuocete per una decina di minuti almeno.
Tritate gli arachidi insieme al tofu. Quando il miglio sarà cotto, versateceli dentro e mescolate fino a quando diventerà un composto omogeneo.
   Assaggiatene la sapidità ed eventualmente correggete (la feta, comunque, tenderà a dare sapore). Ungete uno stampo per baci di dama in silicone e riempite con il miglio cotto ciascuno stampo.
Compattate bene il composto e livellatene la puperficie, in modo che siano tutti uguali.
Infornate a 175° e cuocete per 20 minuti circa, ma regolatevi in base alle caratteristiche del vostro forno: dovranno risultare molto dorati e dovranno iniziare a staccarsi dai bordi dello stampo.
Sfornate e lasciate riposare per un paio di minuti. Quindi rovesciate lo stampo ed estraete i biscotti lasciandoli raffreddare su un piano.
Passate alla preparazione della farcitura.
Con un frullatore ad immersione passate i friggitelli e la cipolla, creando una crema liscia.
Aggiungete le olive di Riviera ben sgocciolate e frullate nuovamente, fino a renderle crema.
Sbriciolate il panetto di tofu e unite anche uesto. Procedete con il frullatore, aggiungendo la farina di soia, fino a quando la crema sarà di una bella consistenza densa. A me ne sono bastati un paio di cucchiaino. Assaggiate di sale ed eventualmente correggete.
Passate, ora, alla farcitura.
Dividete a metà i biscotti di miglio. Su una metà mettete un cucchiaino di crema. Uniteli ad un'altra metà e lasciateli riposare per circa una mezz'ora, in modo che si compattino bene.
A questo punto serviteli e assaporateli nel contrasto di sapori, di consistenze e nell'insolita forma.
Due caratteri che si trovano e si sostengono, regalando al palato giochi di antagonismo perfetti.

Sfiziosi da presentare come aperitivo, sicuramente incuriosiranno i vostri commensali.
Sostituendo la feta con farina di soia, possono essere un ottimo aperitivo anche per gli amici vegani. Sicuramente ricchi di intenso sapore.
A voi l'assaggio.



abc

Millefoglie di tofu e asparagi in pasta fillo: il cruccio che trova la via d’espressione in una nuova conferma di gusto

Mi ronzava da un po' nella testa, l'idea di fare una millefoglie di pasta fillo. Ora che la pasta sfoglia, seppur abbia lasciato ricordi importanti nel mio trascorso, risulta essere una vecchia abitudine lontana, surclassata da queso impasto altrettanto sfizioso e decisamente più leggero, non mi risparmio sulle differenti forme di interpretazione.
Esclusa l'ipotesi della versione dolce (mamma mia quanti dolci in questo periodo!!), ho voluto immaginare un piatto gustoso e completo, ma allo stesso tempo leggero.
In settimana i miei vecchi verranno a farmi visita, portandomi quel che l'orto, ad oggi e nonostante le intemperie di una primavera folle, è riuscito a donare. Allora quale migliore occasione per ultimare la scorta di asparagi congelati (ma pur sempre di famiglia), prima di deliziarmi con quelli freschi? E perché non darvi ancora una volta l'esempio di quanto possa essere prezioso e gustoso un bel panetto di tofu, se aromatizzato a modo e con fantasia? Non crederete alle vostre papille....

Ingredienti

pasta fillo (questa dose)
80 g di tofu
1 mazzetto di asparagi cotti a vapore
10 g di mandorle
7 g di capperi sotto sale
30 g di latte di soia
5 g di farina di soia
2 rametti di rosmarino
4 foglie di salvia
sale
olio

Lavate e asciugate il rosmarino e la salvia. Inseriteli in un boccale insieme al tofu, alle mandorle e ai capperi sciacquati. Tritate tutto in modo da avere un composto omogeneo.
Stemperate la farina di soia nel latte e unitela al composto. Salate a piacere e impastate, rendendo cremoso l'insieme. Tagliate gli asparagi in modo da ottenere una lunghezza di circa 15 centimetri dalla punta. Eliminate, quindi, le code, che inserirete nella crema di tofu.
Tritate tutto insieme, fino a dare omogeneità al composto. Assaggiate la sapidità ed eventialmente correggete con del sale. Tenetela da parte, in modo che i sapori si armonizzino.
Nel frattempo fate saltare le punte degli asparagi in padella, con un po' di olio evo. Salateli e lasciate che rosolino bene.
Prendete la pasta fillo e stendetela in una sfoglia sottilissima, quasi trasparente. Ritagliatela in quadrati di circa 15 centimetri di lato.
   Ungeteli in superficie e sistemateli su una placca coperta da carta forno. Accendete il forno a 180° e, quando sarà in temperatura, infornate. Controllate il procedere della cottura, poiché ci vorrà davvero poco tempo affinché risultino cotti (e altrettanto affinché brucino ^_^). Controllate anche che la cottura sia uniforma (nel mio forno non accade, per cui devo sempre girare la teglia).
Quando saranno ben dorate, sfornate le sfoglie e lasciatele raffreddare su una gratella. Riprendete la crema e procedete alla composizione della millefoglie.
Spalmate su una prima sfoglia un cucchiaio di crema e adagiatevi quattro asparagi. Coprite con una nuova sfoglia e procedete, nuovamente, fino al termine degli ingredienti.

   Una volta terminata non vi rimarrà che servirla. Ricordate che non è un piatto da preparare con anticipo, a meno che non vogliate che si perda la friabilità della sfoglia: la crema tende ad ammorbidirla e un tempo di attesa eccessivo ne comprometterebbe la resa.

Divertitevi a sfogliarla e ad assaporarla cme maggiormente vi ispira: avventurandovi con forchetta e coltello, oppure, semplicemente, come il galateo non suggerisce.... con due dita ^_^

Il piacere è comunque garantito!!abc

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