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Biscotti “petit coconut beurre” all’avena

Talvolta, per quanto sia stretto e forte il piacere che mi lega ai cookies, confortevole il barattolo sempre pieno, stimolante sporcarmi le mani per impastarne sempre e di nuovi, l'esigenza del mio corpo mi porta a spostare l'attenzione su altre forme di dolcezza. Il forno assaggia preparazioni alternative e le consistenze che coccolano il palato cambiano. Ma, alla fine, si torna sempre qui. Così un gelato chiede un biscotto, una cheesecake una base home baked e...... la mente torna a focalizzarsi sulla serialità di produzione :) Che è davvero un attimo riprendere le abitudini consolidate. Così eccomi approdare su questi pètit coconut beurre. Avena a tuttotondo, in farina e il fiocchi. Burro che non è burro. Assenza di uova e di latticini. Pochissimo zucchero (e si sente). Fragranza, compattezza, friabilità. Li impasti, li integli, li cuoci, li sforni, attendi che raffreddino resistendo al profumo, li assaggi e..... sorridi. Questo vizio di ignorare i prodotti industriali a favore di quelli autoprodotti mi conquista sempre più. Gli ingredienti sono selezionati, limitati allo stretto necessario e sani. E il valore aggiunto dell'esperienza tattile e olfattiva rende tutto meravigliosamente impagabile e insuperabile. L'assaggio si trasforma in esperienza e il piacere tocca i sensi senza lasciare scampo! Ingredienti 185 g di farina di khorasan 185 g di farina d'avena 40 g di fiocchi d'avena 100 g di olio di cocco 100 g di burro di arachidi 50 g di zucchero di canna integrale Demerara 50 ml di bevanda d'avena 4 g di cremor tartaro sale rosa cannella 1 pizzico di bicarbonato Inserite in un boccale i fiocchi d'avena e tritateli non troppo finemente. Aggiungete le farine, lo zucchero, il sale, la cannella, il cremor tartaro e il bicarbonato e amalgamate tutto. Aggiungete il burro di arachidi e l'olio di cocco, quindi impastate. Aggiungete poco latte d'avena alla volta, fino ad ottenere un impasto compatto, ma piuttosto asciutto. Coprite l'impasto e lasciatelo riposare un'ora in frigorifero. Tenete il panetto a temperatura ambiente per circa mezz'ora, poi stendete l'impasto e tagliate i biscotti. Sistemateli su una teglia e cuoceteli, a 170°, per circa 30 minuti. Regolatevi secondo il vostro forno: dovranno essere dorati. Sfornateli e trasferiteli su una gratella fino al completo raffreddamento. A questo punto dateci dentro :) Da soli, con della confettura, con farcitura di gelato, come base per torte fredde..... non avrete che l'imbarazzo della scelta. abc

Polpette di cereali alla cannella e pistacchi con salsa di senape: le forme di una dispensa da riorganizzare

Per fare spazio a nuovi prodotti, che ho già adocchiato e segnato sul taccuino dei must have, occorre dare fondo a quelli già presenti, magari da un po', in dispensa. E, credetemi, la mia dispensa non ha bisogno di presentazioni. Della serie chiedete e vi sarà dato ^_^
Avena, orzo e riso integrale. Li prendi per mettere a punto un progetto e concretizzare un'idea. Poi rimangono lì, perché tre chili di prodotto, per le dosi e le frequenze a cui sono abituata, sono davvero un eccesso, per me. Arriva sempre, però, il momento in cui si corre ai ripari e lo si fa in un modo che non sia banale. Si aspetta il momento giusto, ma quando arriva, si afferra e si esalta. Un amuse bouche che arriva al centro del bersaglio. L'ecletticità dei sapori, che rimane racchiusa in una leggera panatura e che viene rinfrescata e solleticata dalla pungenza di una salsa dal carattere forte, mi fa sorridere di fronte al pensiero che, in fondo, non ci sia mai fine alle sinfonie di sapori che un piatto può donare. Continuo a immaginare, a mettere insieme, ad assaggiare e continuo a godere dell'interminabile sequenza di vibrazioni che un boccone può donare. Magia, poesia, senza che una sola parola venga espressa. Il potere emozionale della cucina è una forza contagiosa che porta oltre, sempre oltre.

Ingredienti

Per 15 polpettine
25 g di riso integrale
25 g di orzo
25 g di avena
25 g di feta light
10 g di pistacchi tostati
10 foglie di basilico
1 cucchiaino di olive di Riviera
1/2 cucchiaino di cannella in polvere
sale rosa dell'Himalaya
pangrattato di riso
olio evo

Per la salsa
1 cucchiaio di senape
10 foglie di basilico
10 g di semi di zucca
zenzero in polvere
pepe mix creolo

Fate bollire i cereali in acqua salata fino a quando saranno ben morbidi. Scolateli e lasciateli intiepidire.
Tritate grossolanamente i pistacchi tostati. Aggiungete il mix di cereali, la feta, le foglie di basilico lavate e asciugate accuratamente, cannella e olive. Frullate tutto il tempo necessario per creare un impasto non troppo liscio, ma ben omogeneo. La feta e le olive daranno sapidità sufficiente a non aggiungere ulteriore sale. Fate riposare l'impasto per una decina di minuti.
   A questo punto create delle polpettine non troppo grandi. Passatele nel pangrattato di riso e lasciatele a riposo, in frigorifero, per un'oretta (potrete anche prepararle il giorno prima, o la mattina per la sera). In questo modo la panatura si compatterà bene.
Preparate la salsa. Lavate e asciugate accuratamente le foglie di basilico. Tritatele, insieme ai semi di zucca, quindi mescolate tutto alla senape. Aggiungete pepe e zenzero a piacere e mescolate bene.
Lasciate riposare la salsa, in modo che i sapori si armonizzino bene.
Scaldate in una padella un cucchiaio di olio evo, oppure coprite una teglia con carta forno e un filo di olio. Sistemate le polpettine e fare in modo che vengano irrorate completamente.
Nel caso di cottura in padella, fatele girare continuamente, in modo che cuociano e dorino in modo omogeneo. Nel caso di cottura in forno, lasciatele circa 20 minuti a 200° (il mio forno non è fortissimo, per cui potrebbe essere sufficiente portare la temperatura a 190°), girandole un paio di volte.
Quando saranno croccanti e dorate, sistematele su un piatto da portata e servitele, insieme alla salsa alla senape.

Se da sole saranno piene, gravi e avvolgenti, la punta acidula e pungente della salsa saprà donare freschezza e carattere, trasformando ogni boccone in un assaggio di poesia. Tanto che..... vi verrà da chiudere gli occhi, ogni volta ^_^

Accompagnatele con verdura di stagione e saranno perfettamente bilanciate!!abc

Gratin di avena con cime, pere e mandorle: un bottino che arricchisce lo spirito e il palato

La trasferta in terra torinese mi ha fruttato un bel bottino: le cime di rapa dell'orto di famiglia troneggiano nella dispensa, e di conseguenza nei piatti.
Mio padre ha confessato di averle raccolte apposta per me, sperando che mamma non facesse questioni sulla quantità, difficile da giustificare a fronte di una visita a sorpresa per il suo compleanno!!
Ma tutto è andato liscio e io sono tornata a casa con un sorriso a diecitremila denti e uno sferruzzare incessante di idee per la testa.
L'importanza della verdura nella dieta quotidiana è indiscussa. Se questa stessa proviene dal lavoro di mani sapienti, senza l'impiego di altri mezzi, se non la passione e l'amore, beh, l'importanza si amplifica. E ci insegna che il rispetto delle stagioni è tanto meraviglioso quanto ricco di insegnamenti. Anche se porta a parlare dello stesso ingrediente chiave per molto e molto tempo ^_^ Nutriamoci di genuinità e il nostro corpo ci sarà grato.

Ingredienti

40 g di avena precotta (io ne ho usati 30 g)
100 g di cime di rapa al vapore
15 g di mandorle pelate
1 pera Abate
olio evo
sale
parmigiano grattugiato
1 spicchio d'aglio

Portate ad ebollizione abbondante acqua salata e fate cuocere l'avena per circa 10 minuti (normalmente per quella precotta ci vogliono 15 minuti, ma ultimeremo la cottura con le verdure).
Scaldate un filo d'olio in una padella e, quando sarà caldo, unitevi uno spicchio d'aglio schiacciato. Lavate la pera e tagliatela in piccoli pezzi. Fatela rosolare in padella, aggiungendo un pizzico di sale.
Tritate con una mezzaluna le cime di rapa e le mandorle, lasciando che siano piuttosto grossolane.
   Quando la pera sarà ben dorata eliminate l'aglio e tritate tutto ottenendo una crema grumosa. Aggiungete le cime di rapa e le madorle e fate insaporire a fuoco medio, aggiustando di sale.
Aggiungete poca acqua per rendere tutto morbido.
Quando mancheranno 5 minuti alla cottura dell'avena, trasferitela nelle verdure, insieme ad una parte di liquido di cottura (circa 200 ml). Lasciate che termini la cottura insieme alle cime di rapa, fino ad assorbire tutta l'acqua.
   Aggiungete un cucchiaio abbondante di parmigiano, spegnete il fuoco e mescolate bene il tutto.
Impiattate, coprite con altro parmigiano e fate gratinare in forno per 5 minuti circa. Quindi servite e servitevene.
Non servirà che la gratinatura diventi croccante, ma procedete secondo il vostro gusto.
Gli equilibri nelle consistenze e nel contrasto di sapori sono una condizione necessaria per piatti di questo tipo. Confortevoli, appaganti e in linea con una visione salutista della cucina e dell'alimentazione. Un modo piacevole per gustare le verdure di stagione.

abc

Rose di amarena all’avena con crema di ricotta e cocco: il pensiero che arriva quando meno te lo aspetti

Le cause possono essere molteplici e non starò certo a tediarvi con racconti che poco avrebbero del costruttivo e del divertente, ma spesso le mie nottate sono irrimediabilmente interrotte così, ad orari improbabili, come per magia. Apro gli occhi, guardo l'ora, proiettata crudelmente sul soffitto, e sprofondo nello sconforto. Gioia mia, tutta la stanchezza concentrata in appena due ore di sonno? Nulla, niente potrà più avvicinarmi alla condizione di incoscienza. Il relè della mia testolina è scattato e.... bye bye dolci sogni. Così capita che, proprio in quel frangente, benedetta la notte con i suoi silenzi troppo poco costruttivi e troppo spesso distruttivi, inizio a sorvolare vallate e precipizi, balzando da un pensiero all'altro. Niente che ancora mi stupisca, tanto che, ormai, abbasso gli scudi e mi arrendo alla forza del pensiero. E mi lascio cullare. Il bizzarro, però, non rimane troppo tempo fuori dalla porta. Eh no, perché alzi la mano chi non si è mai svegliato, nel cuore della notte, con il sorriso raggiante di chi ..... ha trovato la ricetta giusta!!!!!!! Ebbene, lo confesso, nel calcolo delle casistiche della nascita di un piatto c'è anche questa: l'illuminazione notturna, che toglie ore di sonno, ma che fa sorridere (prima), ridere (nella consapevolezza) e poi derider"si" (nella rassegnazione). Alla fine la nottata si è chiusa in quel preciso istante, nonostante le sole due ore di sonno alle spalle, ma il piacere nel gustare queste roselline leggere e fragranti rimane impagabile!!

Ingredienti

Per l'impasto
150 g di farina d'avena
160 g di farina integrale
90 g di farina Manitoba
10 g di crusca di avena
70 g di amarene sciroppate
35 g di sciroppo di amarene + 2 cucchiai
11 g di lievito madre secco
285 g di latte di avena
20 g di olio di cocco (+ 45 g per la sfogliatura)
1 pizzico di sale
1 albume per spennellare

Per la crema
100 g di ricotta (di pecora o vaccina)
20 g di zucchero di canna integrale
1 tuorlo d'uovo
15 g di cocco disidratato + 2 cucchiai
4 g di amido di mais

Tritate grossolanamente le amarene. Unitevi lo sciroppo e continuate a lavorare con le lame, fino ad ottenere un composto piuttosto omogeneo. Unite il latte d'avena e fate leggermente intiepidire il tutto. Non dovrà essere superiore ai 29°.
Miscelate tra loro le farine, la crusca e il lievito madre secco. Aggiungetene metà al liquido di amarene e latte e lavorate fino ad ottenere una pastella. Unite poca farina alla volta, impastando continuamente, fino a quando sarà ultimata.
A questo punto versate l'olio di cocco a filo, facendo in modo che venga assorbito perfettamente. Per ultimo aggiungete il sale e impastate fino ad ottenere una pasta morbida ed elastica.
Trasferitela in una terrina e copritela con un foglio di pellicola trasparente. Lasciatela lievitare in un luogo tiepido per 5 ore.
   Preparate, ora la crema. Versate in una ciotola la ricotta, il tuorlo dell'uovo e lo zucchero. Montate con una frusta fino ad ottenere un composto piuttosto spumoso. Cuocete la crema, a bagnomaria, per 10 minuti (io ho messo direttamente la ciotola su una pentola con acqua bollente), lavorando sempre energicamente con la frusta. Quando sarà trascorso il tempo, togliete la crema dal bagnomaria e unitevi le scaglie di cocco.
Mescolate con una spatola, in modo da amalgamare tutto perfettamente, dopodichè lasciatela da parte a raffreddare, coperta da un foglio di pellicola trasparente.
Preparate l'olio di cocco per la sfogliatura versandolo in un piccolo contenitore, in modo da ottenere uno strato di spessore di circa mezzo centimetro. Riponetelo in frigo fino a quando si sarà solidificato. Trascorso il tempo della lievitazione, riprendete l'impasto e trasferitelo su un piano.
Infarinate bene la superficie e la pasta stessa, in modo da potermo lavorare con facilità.
Stendete la pasta formando un rettangolo. Tagliate il burro di cocco (che nel frattempo si sarà formato) in piccole scaglie e coprite 2/3 della sfoglia. Piegate in tre la pasta, iniziando dalla parte libera dal burro di cocco. Ruotate di 90° l'impasto, stendetelo nuovamente e piegatelo ancora in tre.
Ruotate ancora di 90°, stendete un'ultima volta la pasta e piegate in quattro (a metà da un senso e poi a metà dall'altro).
Avvolgete il panetto ottenuto in un foglio di pellicola trasparente e lasciatelo lievitare, in un luogo tiepido, per 3 ore.
Trascorso il tempo, trasferite l'impasto su una spianatoia infarinata e stendetelo, con il mattarello, in una sfoglia spessa non più di un centimetro. Dovrete ottenere un rettangolo di dirca 50 cm x 30 cm.
Stendete, sulla superficie, uno strato con i due cucchiai di sciroppo di amarene, in modo che sa uniforme. Sopra spolverizzate con i due cucchiai di cocco. Piegate a metà, su se stessa, la sfoglia, dimezzando così il lato maggiore. Con una rotella taglia pizza ricavate 6 strisce alte circa 5 centimetri.
Attorcigliate su se stessa ciascuna striscia, poi richiudetela a chocciola, schiacciandola leggermente del centro per ricavare un incavo. Spennellate la superficie con l'albume e mettete ciascuna rosa su una teglia, rivestita da carta forno.
Portate il forno in temperatura e cuocete, a 190°, per 30 minuti.
Dovranno risultare ben dorate. Eventualmente, dopo 20 minuti, girate la teglia per garantire la cottura uniforme (io conosco il mio forno ^_^).
Sfornate e lasciate raffreddare su una gratella.
E quindi.... deliziatevi.
L'impasto rimane molto morbido, per cui al palato non sarà consistente come una pasta brioche, ma la fragrante crosticina nasconderà un cuore davvero avvolgente.
 La crema crea un contrasto di consistenza e di dolcezza che completa alla perfezione i sapori. E la leggerezza è garantita.



abc

Cereali gratinati con cuore morbido di crescenza: un gioco di colori e sapori che riempiono il sorriso

Arriva così. E' un giorno in cui il pranzo vuole essere sfizioso ed essere pronto da infornare quando le faccende siano volte al termine. Ho bisogno di prendermi per la gola, di trasformare in irresistibile ogni cosa.
In dispensa, che tracima delle più svariate rappresentanze alimentari, un piccolo sacchettino di cereali se ne stava, quatto quatto, tra imponenti confezioni di farine, frutta secca, semi, dolci, lieviti, addensanti e.... continuo? ^_^ Povero, senza poter neanche respirare, ha guardato verso di me cercando di dirmi quanto, forse, avrebbe potuto, proprio lui, soddisfare la mia esigenza. Certo, un mix di riso rosso, orzo, farro, grano duro e avena non può essere ignorato e dargli una giusta collocazione non è neanche così complicato. Tutti questi colori, il sole nel piatto. Insomma, qui non si appaga solo il palato. Gli occhi sorridono e lo sguardo si illumina. Mentre si prepara e quando si assapora.

Ingredienti

60 g di mix ai 5 cereali
10 g di pistacchi tostati
10 g di semi di zucca
1 tuorlo
40 g di certosa (io light)
10 ml di olio evo
sale
parmigiano grattugiato

Portate a bollore abbondante acqua salata e fate cuocere i cereali secondo il tempo di cottura indicato sulla confezione. Quando sarà cotto scolateli, conditeli con un filo d'olio evo e lasciateli raffreddare.
Pulite i pistacchi e frantumateli grossolanamente, insieme ai semi di zucca. Io mi servo del mattarello, pestando il mix avvolto in un foglio di carta assorbente.
Uniteli ai cereali e mescolate fino a rendere tutto omogeneo.
Aggiungete il tuorlo dell'uovo e amalgamate bene.
Ungete una piccola pirofila e copritela con uno strato di cereali (circa i 2/3 del preparato). Create una sorta di conca, in modo che i bordi siano più alti.
Mescolate la certosa con abbondante parmigiano e sistematela sopra i cereali. Volendo la potrete lasciare al naturale: sappiate che, in questo caso, il sapore rimarrà più dolciastro.
Coprite la pirofila con il riso rimasto e spolverizzate con il parmigiano grattugiato. Cospargete con un filo d'olio e cuocete, sotto il grill, per 15 minuti circa, fino a quando il formaggio si sarà fuso e si sarà creata una invitante crosticina.

Sfornate e trasferite in un piatto (volendo potrete mangiarlo direttamente nella pirofila). Il cuore morbido, in contrasto con la croccantezza dei cereali, vi conquisteranno fino all'ultimo boccone!
abc

Insalata di cereali al prosciutto e melone: gli strascichi di un’estate in un primo piatto gustoso


Mettete un giorno in cui l'appetito proprio non arriva. Un giorno in cui vorreste solo dormire.... chiudere gli occhi e spegnere le luci sui troppi pensieri che assillano la mente. Un giorno in cui stare sdraiati sotto gli ultimi raggi di sole di un'estate bizzarra. Ecco.... prendete un giorno così e cercate di trasformarlo, di dargli colore, di fargli assumere sapori.
Così è nato questo piatto. E così ho trasformato la mia giornata.
L'idea di rendere un semplice prosciutto e melone un piatto unico ce l'avevo da tempo. Dalla breve parentesi abruzzese, poi, ho portato a casa un sacchettino di cereali, acquistato per non traumatizzare troppo il mio stomaco con una cucina decisamente buona, ma un po' troppo diversa dalle mie abitudini. I pistacchi in casa mia non mancano proprio mai...... E' stato un attimo!! Trita, cuoci, salta, pesta, taglia, mescola, mangia..... GODURIA!!!!
Se fosse sempre così semplice.... ^_^

Ingredienti

60 g di mix 5 cereali (io Colfiorito)
15 g di pistacchi tostati non salati
4 fettine di prosciutto crudo
1/4 di melone
sale
olio evo

Portate ad ebollizione abbondante acqua salata e fate cuocere i cereali per il tempo indicato sulla confezione. Io li ho cotti per 10 minuti.
Nel frattempo scaldate un filo di olio evo. Tritate il prosciutto crudo e fatelo rosolare a fuoco medio per un minuto. Spegnete il fuoco e lasciate intiepidire.
Quando i cereali saranno cotti scolateli e uniteli al prosciutto. Mescolate bene e fate insaporire fino a quando saranno freddi.
Sgusciate i pistacchi, puliteli dalla loro pellicina e pestateli in un mortaio (o tritateli grossolanamente).
Uniteli ai creali e mescolate bene.
Pulite il melone togliendo i semi e la scorza e tagliatelo a dadini piuttosto piccoli (o comunque secondo il vostro gusto). Uniteli al resto della preparazione, mescolate e lasciate insaporire per qualche minuto.
Servite e gustate.


Un piatto decisamente completo, salutare e sfizioso che appagherà palato e corpo!!
abc

Frollini rustici alle noci e pistacchi e una nuova conquista sul fronte vegan light

Ed eccomi ad una nuova sfida biscotti vegan light. E' vero che mi piace deliziare le colazioni con un biscotto senza sensi di colpa, ma è anche vero che mi piace sperimentare intrugli nuovi. In questa versione NON c'è una sola traccia di farina raffinata, né di zucchero. Ovviamente per i palati più esigenti occorrerà aggiungere almeno 30 g di zucchero (che consiglio di canna integrale). Io non amo il dolce stucchevole, per cui trovo che i 12 g di malto di riso possano essere sufficienti. La presenza di frutta secca dona al biscotto una fragranza particolare ed una consistenza friabile pari ad una digestiva, ma semplicemente senza burro!! L'uovo è ampiamente dimenticato, grazie ai semi di lino che, cotti nell'acqua, lo sostituiscono come addensante. Insomma, non ci sono scuse: se voleste provare l'ebbrezza della cucina veg e cedere ad un dolce senza ingurgitare miriadi di calorie, questo è il biscotto giusto per voi!!

Ingredienti

100 ml di acqua
5 g di semi di lino 31 kcal
15 g di pistacchi tostati non salati 88 kcal
20 g di gherigli di noci 144 kcal
40 g di cereali d'orzo (io Orzo Flakes bio Baule Volante) 127 kcal
12 g di malto di riso 38 kcal
40 g di farina d'avena integrale 74 kcal
1 pizzico di sale
1/2 cucchiaino raso di bicarbonato di sodio
15 g di olio di semi di soia 135 kcal
15 g di fiocchi di avena 56 kcal

Portate ad ebollizione i 100 ml di acqua con i semi di lino tritati. Lasciate bollire per 10 minuti, poi spegnete il fuoco e fate raffreddare.
Tritate piuttosto finemente i pistacchi e le noci. Aggiungete 20 g di cereali d'orzo e tritate ancora velocemente. Aggiungete la farina d'avena, i fiocchi d'avena, il malto, il sale, il bicarbonato, l'olio di semi e mescolate uniformando velocemente l'impasto. Unite ora il composto di semi di lino e i restanti cereali d'orzo ed impastate fino a formare una pasta morbida.
Compattatela formando un panetto, avvolgetela nella pellicola trasparente e lasciate riposare l'impasto in frigo per un'ora.
Riprendete quindi l'impasto e stendetelo, cospargendo la spianatoia con un po' di farina d'avena. Lo spessore è soggettivo, io li ho stesi di circa mezzo centimetro. Tagliate i biscotti della forma che desiderate e trasferiteli su una teglia, coperta da carta forno.
Lasciate riposare ancora mezz'ora e poi infornate, a 180°, per 10 minuti.
Terminato il tempo di cottura, quando saranno ben dorati, sfornateli e trasferiteli su una griglia fino al raffreddamento.
A questo punto divertitevi ad assaggiare.
Con questo quantitativo di pasta mi sono venuti 17 biscotti del diametro di circa 10 m. Ciascun biscotto avrà quindi 40,75 kcal. Tre biscotti per colazione saranno perfetti!!abc

Sofficini di avena agli spinaci…. un desiderio prèt à porter

Se vi dicessi che non ho mai mangiato i famosissimi sofficini confezionati, nonostante fossero nei miei sogni di bambina? Mia madre era maggiormente propensa ad un'alimentazione sana e casalinga e difficilmente accontentava questi capricci! Così mi sono trovata in età matura ad esaudire questo fortissimo desiderio che, comunque, è rimasto intatto negli anni. Le mie ormai appurate fisime mentali mi portano a rivisitare tutto in chiave salutista, e quindi niente frittura e pochi alimenti raffinati. Insomma, il primo tentativo, risalente a qualche mese fa, è stato abbastanza fallimentare. Questa volta però, i miei sofficini sono belli, compatti, saporiti e...... appaganti!! Peraltro semplicissimi da preparare e congelabili. Come dire: un desiderio prèt à porter.

Ingredienti

250 ml di latte di avena (o vaccino)
100 g di farina di avena
100 g di farina 00
30 g di margarina
1 pizzico di sale
100 g di spinaci
100 g di certosa (io light) - per la versione vegana besciamella veg
noce moscata
sale
pangrattato (io di riso)

Mettete in un pentolino il latte di avena con la margarina e il sale e portate ad ebollizione. Mischiate le due farine e versate tutto nel latte. Mescolate energicamente con un cucchiaio di legno, fino a formare una massa omogenea. Spegnete il fuoco.
Prendete la pasta e lavoratela con le mani su un ripiano per pochi istanti, quindi stendetela in una base di 1 centimetro di spessore. Ritagliate dei dischi (io ho usato una scodella di 18 cm di diametro) fino all'utilizzo completo dell'impasto. Con queste dosi ve ne verranno 5.
Condite gli spinaci con un pizzico di sale e una grattugiata di noce moscata. Posizionate su una metà di ciascun disco una fettina di crescenza e un po' di spinaci. Bagnate con acqua i bordi di ogni disco e chiudeteli, pressando bene per farli aderire perfettamente, senza che si aprano in cottura.
Immergeteli velocemente in acqua (io non uso l'uovo per la panatura, e questo impasto non ne necessita.....vedrete!!) e passateli bene nel pangrattato.
Sistemate le mezzelune su una teglia, coperta da carta forno. Versateci sopra un filo d'olio e infornatele. Cuocete per 30 minuti a 180°.
Certo la doratura della frittura verrà sacrificata, ma..... il sapore vi conquisterà!!!

Attenzione.... un sofficino tira l'altro! E io vi ho avvisato...abc

Guardando Veg un frollino integrale…

Questa ricetta nasce dall'elaborazione di un biscotto creato per curiosità....e necessità. La sfida è sempre quella di creare degli snack appetitosi, che non siano troppo impegnativi da un punto di vista di apporto calorico. La ricetta originale prevedeva l'impiego di un uovo, che qui ho sostituito con un infuso di semi di lino. La sua consistenza densa permette di amalgamare e compattare perfettamente l'impasto ed è una vera rivelazione: salutare, utile all'organismo e....veg!!





Ingredienti

30 g fiocchi di avena, 112 kcal
15 g di semi di lino, 70 kcal
30 g di muesli di farro, 150 kcal
75 g di farina d'orzo, 251 kcal
25 g di farina integrale, 80 kcal
35 g di margarina (ricetta), 280 kcal
65 g acqua
1 pizzico di sale
10 g di miele, 31 kcal (per la verione veg 15 g di malto d'orzo, 3 kcal)
30 g di latte di riso alla vaniglia, 20.4 kcal
1/2 bustina di lievito per dolci, 13 kcal

Mentre portate ad ebollizione l'acqua, tritate i semi di lino. Non li lascio interi perché non filtro l'infuso al momento dell'aggiunta all'impasto e lascio che la corteccia che li avvolge venga spezzata per apportare tutti i benefici del seme. Versateli nell'acqua bollente mantenendo la fiamma bassa per 10 minuti. Spegnete il fuoco e lasciate in infusione per 1 ora. Tritate quindi i fiocchi d'avena. Aggiungete il muesli sminuzzato, le due farine, il sale, il lievito ed mischiate tutto. Unite il miele, la margarina, il latte di riso e l'infuso dei semi di lino (semi compresi) ed impastate bene, fino a formare un panetto piuttosto consistente.
Avvolgetelo nella pellicola trasparente e fatelo riposare in frigo per un paio d'ore. Stendetelo, poi, su una spianatoia infarinata, in una sfoglia di circa mezzo centimetro di spessore. Ritagliate i biscotti della forma che desiderate, sistemateli su una teglia coperta da carta forno e infornateli per 20 minuti a 180°.
Con questo quantitativo di impasto mi sono venuti 41 biscottini. Ciascun biscotto, quindi, ha un apporto di 23.9 kcal ed è assolutamente.....veg!!!!
abc

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