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Biscotti di farro al burro di arachidi con crema di cannellini e cioccolato

Mi è sembrato eterno, il tempo trascorso dall'ultimo biscotto sfornato. "E' impossibile!!!!", mi sono detta. Io adoro i biscotti, non compro biscotti, produco biscotti, invento biscotti, sogno biscotti, divoro biscotti, regalo biscotti. Come può essere che, per così tante settimane, abbia rinunciato a tutto questo??? Come può essere che, per tutto questo lungo periodo, non abbia dato libero sfogo alla mia creatività??? Per riprendere le sane e buone abitudini, ho dunque scelto uno dei miei biscotti preferiti: quello con la farcitura. E dal momento che il solito a me non piace, ho immaginato un'interpretazione in pieno stile La Cuocherellona. Forte di una preparazione proposta con successo ai miei amici di corso La Buona Dispensa, ho pensato di contestualizzare tutto e di dare un valore aggiunto a quella soffice, gustosa, avvolgente crema. Che, per inciso, prima ha conquistato, poi ha sorpreso. Perché cercare il piacere nei soliti ingredienti è un po' come desiderare nuove albe affacciati alla stessa finestra. Ingredienti Per i biscotti 210 g di farina di farro integrale 450 g di burro di arachidi (per me autoprodotto) 20 g di zucchero bruno 2 tuorli d'uovo 100 ml di bevanda vegetale di avena (o latte a piacere) 1 limone bio 6 fave di cacao Per la crema di cannellini 200 g di fagioli cannellini secchi 100 g di cioccolato fondente al 72% 10 g di zucchero bruno 1 cucchiaino di zenzero fresco grattugiato 1 cucchiaio di olio di nocciole cannella a piacere 1 pizzico di sale Mettete in ammollo i fagioli per una notte intera. Sciacquateli, metteteli in una pentola capiente, copriteli di acqua e fateli cuocere, dal momento dell'ebollizione, per un paio di ore. Dovranno diventare morbidissimi. Spegnete la fiamma e lasciate intiepidire. Versate in un boccale la farina con il burro di arachidi, lo zucchero e i tuorli. Impastate fino ad amalgamare tutti gli ingredienti. Pestate le fave di cacao in un mortaio, quindi aggiungetele all'impasto, insieme alla scorza del limone grattugiata e al latte. Continuate ad impastare, fino a formare un panetto compatto. Avvolgetelo in un foglio di pellicola trasparente e lasciatelo riposare in frigorifero per almeno un'ora. Nel frattempo preparate la crema: frullate i cannellini insieme allo zucchero, allo zenzero, alla cannella e al sale. Versate l'olio di nocciola e rendete tutto una vellutata. Fate fondere il cioccolato, quindi versatelo sulla crema di fagioli e mescolate, amalgamando bene tutto. Tenete da parte. Riprendete l'impasto, lasciatelo una decina di minuti a temperatura ambiente, quindi spendetelo in una sfoglia piuttosto sottile. Tagliate i biscotti ricavando in egual numero basi e parti forate. Sistemate i biscotti su un teglia e cuocete, a 180°, per 20 minuti. Sfornate i biscotti e, una volta intiepiditi, sistemate su ciascuna base mezzo cucchiaino di crema. Coprite ciascuna base con un biscotto forato, e fate raffreddare completamente. Conservate i biscotti (che riuscirete a non mangiare) in un barattolo o in un contenitore chiuso. I miei sono arrivati alla settimana, quindi.... :) Potrete utilizzare questa crema di cannellini in sostituzione della diffusa crema alle nocciole (non farò nomi nel rispetto dei principi di questa pagina :D ): ne guadagnerà il vostro corpo, la vostra gola e il vostro spirito!! abc

Panini al farro con burger di lupini e crema allo yogurt greco

Detti anche il parto delle ore notturne. E' un percorso, fatto di eventi che si susseguono, di coincidenze (o destino?) che si incastrano, di scelte che portano conseguenze, di nebbie che si dissolvono: ad un tratto ti guardi indietro e pensi che, quel giorno, quando hai deciso di compiere quella particolare azione, hai disegnato una curva sulla tua strada. Per questo la vita è cambiamento. Per questo amo rivoluzionare la routine. Per questo non credo nelle certezze. In questo ferve il mio bisogno di stimoli. Decisi, contro tutti i ragionamenti logici, di partire per Porto Santo. Una settimana, il bisogno di estraniarmi dal mio mondo, un mare da respirare, sabbia da sentire sotto i piedi. Conobbi lei e fu subito affinità di pensieri. Scoprimmo di avere principi simili, simile stile di vita, improntato sul benessere, su un approccio salutista al cibo e sull'energia dello sport. Chi sono, cosa faccio ed è stato un attimo: Lucia, life coach, diet coach e fertility coach, è stata la mia scintilla. E ha creduto in me, dandomi la possibilità di rendere tangibile uno dei miei sogni. L'11 marzo scorso si è tenuto uno dei suoi splendidi corsi, a Milano, sulla gestione della fame emozionale. Giusto peso per sempre. Toccando l'argomento alimentazione mi sono sentita solleticare le piante dei piedi: avrei potuto perdere l'occasione? A volte è necessario dimostrare a noi stessi di esserne all'altezza. Così ho accettato il suo invito a curare il buffet del coffee break, ovviamente con la mia impronta salutista. Ho avuto modo, non solo di seguire un corso meravigliosamente ricco e stimolante, non solo di conosere persone fantastiche, ma anche di introdurre i miei principi alimentari, quelli incastonati in uno stile di vita che non è fatto di privazioni, ma di continui atti d'amore e rispetto verso noi, il nostro corpo e la nostra mente. Tra le tante proposte del buffet c'erano anche loro, i miei sofficissimi panini al farro. Certo per sfuggire alla banalità non mi ferma il tempo, e allora poco importa se, per riuscire a fare tutto, ho dovuto gestire tempi e lavori come fosse l'ultimo livello di un implacabile tetris. Poco importa se, dopo 24 ore continue di lavoro, mi sono trovata all'1 di notte a cuocere queste nuvolette. Quando ho tagliato il primo bocconcino e ho visto le mille bolle perfette, come fossero diamanti incastonati su un anello, tutto il resto è scivolato via. La soddisfazione è stata tanta, i corsisti hanno apprezzato (e portato a casa, come piace a me ^_^) e io ho avuto modo di introdurre un nuovo progetto: Lucia ed io, insieme, in una nuova missione. Tenetevi pronti, perché arriveremo con nuovi argomenti e la data sarà svelata presto!!!! Ingredienti Per i panini Poolish 100 g di farina di Tipo 1 110 g di farina di farro integrale 10 g di lievito madre secco 210 g di acqua Impasto poolish 120 g di farina di Tipo 1 250 g di farina di farro integrale 15 g di lievito madre secco 210 g + 40 g di acqua 20 g di malto d'orzo 10 g di sale integrale 50 ml di olio evo Burger 300 g di lupini puliti 50 g di parmigiano 1 cucchiaio di lievito alimentare aneto paprika affumicata Per la crema 100 g di yogurt greco 50 g di pecorino stagionato 20 g di olive taggiasche pepe Iniziate a preparare il poolish: setacciate le farine con il lievito in una ciotola capiente, unite l'acqua e mescolate per il tempo necessario a far assorbire il liquido. Basteranno pochi secondi. Coprite con un foglio di pellicola trasparente e lasciate in un luogo buio e riparato. Sarà pronto quando sulla superficie vedrete comparire delle bollicine. Io l'ho lasciato 12 ore. Trasferite il poolish nell'impastatrice e unitevi il restante delle farine, sempre setacciate insieme al lievito, il malto e l'acqua. Iniziate ad impastare. Nel frattempo sciogliete il sale in 40 g di acqua e versatelo nella ciotola. Per ultimo versate l'olio, a filo, lasciando che venga assorbito perfettamente e che l'impasto si incorsi bene. Trasferite l'impasto in una boule, copritelo con un foglio di pellicola e lasciatelo lievitare fino al raddoppio. A me ci sono volute circa 4 ore. A questo punto infarinate il piano di lavoro, trasferiteci l'impasto e lavoratelo effettuando delle pieghe come mostrato in questo video. Dopo aver effettuato la prima piega, fate riposare l'impasto per un paio d'ore, quindi riprendetelo e prelevatene piccoli bocconcini della grandezza di un pugno. Effettuate la piega che nel video è mostrata come "formatura pagnotta", per ogni bocconcino, e sistematelo su una placca da forno, a buona distanza l'uno dall'altro. Coprite le pagnottine con un foglio di pellicola in modo che non prendano aria e lasciateli lievitare per altre 6 ore. Portate il forno a 190° e cuocete per circa 25/30 minuti. Quando saranno dorati in superficie sfornateli e lasciateli raffreddare. Preparate i burger: inserite in un boccale i lupini puliti, il parmigiano, il lievito alimentare, l'aneto e la paprika. Frullate a lungo e a più riprese, fino a quando il composto sarà uniforme e compatto. Trasferitelo sul ripiano di lavoro e stendetelo in una base spess circa un paio di centimetri. Tagliate con un coppapasta tondo dei cerchi di circa 10 cm di diametro e cuoceteli in forno, irrorati con poco olio evo, per 10 minuti per lato, a 190°. Nel frattempo occupatevi della salsa. Inserite in un bocale lo yogurt, il pecorino, le olive taggiasche e i pepe. Non servirà aggiungere sale, mi raccomando!!!! Frullate fino ad ottenere una crema dalla consistenza simile alla maionese. Lasciate riposare in frigorifero per circa mezz'ora. Passate alla composizione dei burger. Tagliate a metà ciascun panino, spalmate le due parti con la crema di yogurt, inserite un burger di lupino e richiudete. Infilzate con uno stecchino e servite ^_^ Vi sembrerà magico anche passare un'ora, all'una di notte, a guardare compiersi questa meraviglia ^_^ Il buffet? Eccolo. Sano, gustoso, misurato e bilanciato. Come piace a me!! E, a quanto pare, non solo.....

abc

Cereali gratinati con cuore morbido di crescenza: un gioco di colori e sapori che riempiono il sorriso

Arriva così. E' un giorno in cui il pranzo vuole essere sfizioso ed essere pronto da infornare quando le faccende siano volte al termine. Ho bisogno di prendermi per la gola, di trasformare in irresistibile ogni cosa.
In dispensa, che tracima delle più svariate rappresentanze alimentari, un piccolo sacchettino di cereali se ne stava, quatto quatto, tra imponenti confezioni di farine, frutta secca, semi, dolci, lieviti, addensanti e.... continuo? ^_^ Povero, senza poter neanche respirare, ha guardato verso di me cercando di dirmi quanto, forse, avrebbe potuto, proprio lui, soddisfare la mia esigenza. Certo, un mix di riso rosso, orzo, farro, grano duro e avena non può essere ignorato e dargli una giusta collocazione non è neanche così complicato. Tutti questi colori, il sole nel piatto. Insomma, qui non si appaga solo il palato. Gli occhi sorridono e lo sguardo si illumina. Mentre si prepara e quando si assapora.

Ingredienti

60 g di mix ai 5 cereali
10 g di pistacchi tostati
10 g di semi di zucca
1 tuorlo
40 g di certosa (io light)
10 ml di olio evo
sale
parmigiano grattugiato

Portate a bollore abbondante acqua salata e fate cuocere i cereali secondo il tempo di cottura indicato sulla confezione. Quando sarà cotto scolateli, conditeli con un filo d'olio evo e lasciateli raffreddare.
Pulite i pistacchi e frantumateli grossolanamente, insieme ai semi di zucca. Io mi servo del mattarello, pestando il mix avvolto in un foglio di carta assorbente.
Uniteli ai cereali e mescolate fino a rendere tutto omogeneo.
Aggiungete il tuorlo dell'uovo e amalgamate bene.
Ungete una piccola pirofila e copritela con uno strato di cereali (circa i 2/3 del preparato). Create una sorta di conca, in modo che i bordi siano più alti.
Mescolate la certosa con abbondante parmigiano e sistematela sopra i cereali. Volendo la potrete lasciare al naturale: sappiate che, in questo caso, il sapore rimarrà più dolciastro.
Coprite la pirofila con il riso rimasto e spolverizzate con il parmigiano grattugiato. Cospargete con un filo d'olio e cuocete, sotto il grill, per 15 minuti circa, fino a quando il formaggio si sarà fuso e si sarà creata una invitante crosticina.

Sfornate e trasferite in un piatto (volendo potrete mangiarlo direttamente nella pirofila). Il cuore morbido, in contrasto con la croccantezza dei cereali, vi conquisteranno fino all'ultimo boccone!
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Storie di alchimie tra gli scaffali di una bottega in uno spaghetto di farro con vongole e fragole

Certo è che la mia biobottega di fiducia non delude mai le aspettative. Entro sempre senza prendere un carrello e senza neanche avvalermi del sostegno di un più modesto cestello. "Prendo solo due cose", mi dico ogni volta. E in cassa ci arrivo sempre come fossi un giocoliere alle prese con equilibri precari. Ormai mi conoscono.... e mi conoscono proprio così!! E' un luogo che mi rapisce, tra gli anfratti delle sue corsie, a livelli simili a quelli di una libreria (e chi conosce la mia passione per la lettura starà strabuzzando gli occhi davanti ad una simile confessione!!). Gli alimenti più impensabili e le stranezze vagamente sentite nominare.... tutte racchiuse lì. Potrei girare per ore, tra quegli scaffali, e scovare sempre qualcosa di nuovo. Semi, semini, farine, gallette, riso, spezie, bevande, cereali, lieviti, dolcificanti, alghe..... non mi fermerei più. Questa volta, però, ciò che ha catturato la mia attenzione facendo muovere il braccio dal bancale al sacchetto è stato un semplicissimo cestino di fragole. Mi fa sorridere quanto, abituati ad avere tutto l'anno l'elargizione di qualsivoglia prodotto della terra, ci si stupisca davanti alla magnificenza della natura in un prodotto assolutamente stagionale e scontato da trovare in quel particolare periodo dell'anno. Quel rosso così intenso e naturale mi ha stregato e quale occasione migliore, se non la sua stagionalità, per elaborare nelle più bizzarre varianti una dolce e succosa fragola?

Ingredienti

80 g di spaghetti di farro (io Fior di Pietra bio)
300 g di vongole veraci
60 g di fragole
1 limone bio
basilico fresco
2 spicchi d'aglio
50 ml di vino bianco secco
olio evo
sale

Mettete a mollo le vongole in acqua salata per almeno 4 ore (io generalmente le lascio una notte). In questo modo spurgheranno tutta la sabbiolina presente al loro interno. Fate scaldare un filo d'olio in una padella e, quando sarà caldo, aggiungete uno spicchio d'aglio pulito della sua anima. Lavate il limone e grattugiate un po' di scorzetta nella padella. Tagliuzzate 4 foglioline di basilico e unitele al soffritto. Lasciate la fiamma bassa in modo che l'olio insaporisca, senza che i gusti brucino. Lavate e asciugate le fragole, tagliatele a cubetti di circa 1 centimetro di lato e versatele in padella. Quando avranno consumato una parte della loro acqua versate il vino bianco e lasciate caramellare. Salate e tenete da parte, al caldo.
Mentre portate ad ebollizione l'acqua, non troppo salata, per la pasta, sciacquate le vongole e ponetele in una padella, con un filo d'olio e uno spicchio d'aglio. Coprite e lasciate che si aprano. Quando saranno schiuse grattugiate ancora un po' di scorza di limone e tagliuzzate altre 4 foglioline di basilico. Coprite nuovamente e lasciate consumare l'acqua di cottura. Aggiungete alle vongole le fragole preparate in precedenza, lasciandone da parte un paio di cucchiaini, e fate insaporire per un paio di minuti. Cuocete la pasta al dente. Scolatela senza eliminate del tutto l'acqua di cottura, versatela nel condimento e saltatela a fiamma viva per un minuto circa. Impiattate, aggiungete le fragole rimaste e servite.
Gli spaghetti di farro tendono a spezzarsi facilmente per cui, per quanta cura possiate averne, non demoralizzatevi se non rimarranno intatti: il risultato al palato rimarrà invariato!

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