close

Cozze gratinate alla crema di sedano e frutti rossi: accordi e strategie tra un palato e la quotidianità

Con il passare del tempo e l'evoluzione delle situazioni, con un continuo adattamento di approccio agli stimoli quotidiani e le strategie per affrontare la stanchezza, capita sempre più spesso che un'idea di "accostamenti di sapori" venga trasposta in piatto senza quell'àncora di salvezza del io documento con fotografie, perché non si sa mai! Successe così che, trovandomi di fronte ad una bella porzione di cozze, improvvisata secondo la folgorazione del momento, un occhio si chiuse per l'esplosione di sapori generata sul palato, l'altro per il dispiacere di non aver prodotto il materiale necessario alla condivisione. Ma quale migliore occasione per replicare e concedersi nuovamente tanta meraviglia? Ovviamente (perché non capita mai, mi viene davvero difficile, riprodurre un piatto senza cedere a inevitabili modifiche) non è stata proprio la stessa esperienza: un paio di sapori in più, una percentuale sulla quantità di ingredienti rivisitata, consistenze diverse, ma quel sapore bizzarro che rimane invariato. Quando l'idea dei frutti rossi accanto alla sapidità delle cozze mi solleticò la fantasia, non fui frenata da alcuno scetticismo. Arrivai dritta al punto e l'assaggio mi fu complice. Questo piatto ha dell'incredibile. E lo farò, lo rifarò e lo riassaggerò ancora.

Ingredienti

1 kg di cozze
1 cuore di sedano
50 g di avocado
30 g + 1 cucchiaio di mirtilli rossi
1 cucchiaio di anacardi non salati
noce moscata
zenzero in polvere
peperoncino

Lavate le coste del sedano e tagliatele in bastoncini piuttosto sottili.
Pulite le cozze sotto l'acqua corrente, quindi mettetele in un wok ed unite il sedano, lo zenzero, il peperoncino, i 30 g di mirtilli, l'avocado tagliato a dadini e la noce moscata. Accendete il fuoco, coprite con un coperchio e lasciate che le cozze si aprano. Spegnete la fiamma e lasciate intiepidire.
   Inserite in un bicchiere gli anacardi e il cucchiaio di mirtilli tenuto da parte e tritate tutto, non troppo finemente.
Dividete le cozze, eliminando la parte di guscio vuoto. Disponete su una teglia le parti con il frutto.
Prelevate dal liquido di cottura il sedano, i mirtilli e l'avocado e trasferiteli in un boccale. Unite qualche cucchiaio di liquido, quindi passate tutto con un frullatore ad immersione, fino ad ottenere una crema il più possibile liscia.
Non dovrà essere troppo liquida, regolatevi con poco liquido alla volta.

  Coprite le cozze, riempiendo ciascun guscio con la crema ottenuta. A questo punto coprite tutto con il trito di anacardi e frutti rossi.

Infornate a 200° e cuocete per circa 20 minuti, fino a quando saranno ben dorate in superficie.
A questo punto sfornate e servite ^_^

Gustate il vostro mix di sapori, il dolce che contrasta con il sapido, il morbido che si nasconte sotto le briciole croccanti. Insomma, lasciatevi conquistare....




abc

Sale di sedano: l’incessabile e sorprendente strada verso nuove scoperte e gradite conquiste

Lo sapete: amo sperimentare, sono affascinata dalle nuove scoperte e sono sempre propensa a portare in casa sane abitudini. Così, quando sono arrivata da lei, la meravigliosa Simona, ho capito che in quell'attimo sarebbe successo tutto questo. Leggo, semplicemente, sale di sedano.Mi piace all'istante. Poi scorro le sue parole. Scopro che il sedano ha una consistente quantità di sodio e, dal momento che il sale bianco, come tutti gli alimenti raffinati, l'ho eliminato dalla mia cucina a favore di qualità più naturali e genuine, vorreste credere che non abbia colto al volo l'occasione per prepararmi questa salutare alternativa? Non ho mai amato il sapore del sedano, da piccola. E questo status me lo sono portato avanti per anni, fino a quando ho iniziato ad amare sapori nuovi, rivalutando i gusti radicati. Adesso lo uso costantemente, perfino in aggiunta agli estratti di frutta. Nelle insalate rappresenta il tocco di classe e anche gratinato al forno ha il suo bel fascino. Le foglie le destino sempre in pesti o salse (preparatevi, che ne ho una nuova da raccontarvi!!). Ma un sale.... chi se ne libera più!!!!! L'essiccatore è uno dei migliori acquisti di sempre e lavora a pieni regimi. Non ho scuse: sedano caro, vieni a me!!
Definirlo sale è riduttivo, per due motivi. Primo, non è puramente un sale, in quanto non ha una così alta concentrazione di sodio da essere paragonato al sale vero e proprio. Secondo, non si limita solo a dare sapidità, ma insaporisce. Dà sapore, riempie, completa, veste. Insomma, amanti del benEssere non avete scuse: l'estate è calda e soleggiata e, anche se non aveste l'essiccatore, non avrete ostacoli. Provate e coccolatevi con consapevolezza e rispetto. Perché amarsi è una scelta quotidiana.

Ingredienti

1 sedano verde

Prelevate le coste del sedano, eliminate (e tenete da parte) le foglie. Lavatelo bene, asciugatelo e tagliatelo in sottilissime fettine.
Sistematelo sui ripiani dell'essiccatore (se fosse necessario rivestite i ripiani con carta forno, per me non è stato necessario). Fate essiccare a 45° fino a quando avrà completamente perso acqua. Non avendo utilizzato la carta forno, mi sono state sufficienti 10 ore circa. Se non aveste l'essiccatore, sistemate le fettine su un piano ed esponetelo al sole, riparato con una retina.
Quando sarà perfettamente secco, trasferite tutto in un macina caffè (è il modo migliore, a patto che non abbiate un Bimby o un ottimo tritatutto). Fate lavorare le lame a brevi riprese, in modo da non surriscaldare troppo il sedano. Continuate fino ad ottenere un granulato molto molto fine.
Fate raffreddare bene (comunque un po' si surriscalderà) e, solo in quel momento, trasferitelo in un barattolino di vetro. In questo modo potrete conservarlo a lungo, senza che venga perso l'aroma e sempre pronto all'uso.

Profumi e sapori a portata di mano e di..... benEssere ^_^
Non è sorprendente?

Sedano per tutti! Facciamo grandi scorte. Con un sedano di media grandezza ho ottenuto questo vasetto. Credo mi durerà per un buon numero di mesi, per cui alla genuinità, aggiungiamo anche l'economicità ^_^




abc

Crocchette di batata dolce in panatura di semi con salsa mediterranea di arachidi: il “benEssere” della condivisione

Ormai è più di tre settimane che il mio contest Un Mondo di benEssere ha preso vita, e sono felice di vedere come, giorno dopo giorno, si arricchisca delle vostre proposte. Vorrei gustarle tutte, lo confesso, e mi proporrei, ogni volta, per entrare nelle vostre cucine a dare un risvolto concreto all'idea di sapori che l'assaggio virtuale mi concede. Perché mi prendete per la gola mica da ridere ^_^
Ad oggi, però, il tempo tiranno mi ha permesso di approcciarmi direttamente solo ad una di queste ricette. Il colpo di fulmine, un po' curiosità un po' risveglio di un interesse latente, è stato per la batata dolce. Ebbene sì, Silvia mi ha lanciato un guanto di sfida dicendomi, con le sue crocchette, provaci.... è arrivato il momento!!
Non ho riproposto la sua versione, ho solo utilizzato la sua idea per creare la mia versione, dettata da esigenze di dispensa, da elucubrazioni mentali, da curiosità varie e dall'idea di accostare sapori come mai avessi fatto prima. Ma non è tutto. Se Silvia ha accompagnato la sua crocchetta con un dip allo yogurt, io sono stata portata a provare una salsa assaggiata virtualmente in altre vesti, ma che la mia dolce Nocciolina mi ha piazzato davanti agli occhi conquistandomi senza scampo. Non ho potuto utilizzare gli anacardi, perché ne sono tanto ghiotta da essere in grado si mangiarne due etti per volta, senza accorgermene (salvo poi svuotare l'anima e morire come una mongolfiera bucata che precipita verso l'inferno), motivo per cui sono portata a concedermeli con spiccata rarità. Ma le arachidi non mancano mai ^_^ E allora ecco la soluzione. Di spinaci non ne ho trovato neanche l'ombra, quindi mi sono ingegnata con qualche ghiotta e curiosa alternativa. Insomma, quello che è venuto fuori è qualcosa di decisamente nuovo, ispirato da due persone che stimo molto.

Ingredienti

Pre le crocchette
130 g di batata dolce
80 g di tofu al naturale
40 g di foglie di sedano verde
5 g di foglie di menta
1 cucchiaino di peperoncini sott'olio
sale rosso delle Hawaii
paprika dolce
10 g di semi di lino
10 g di semi di sesamo
1 cucchiaio di pangrattato di riso
1 cucchiaio di olio evo

Per la salsa
20 g di arachidi
8 pomodorini Pizzutello
1 cucchiaino di lievito alimentare
sale rosso delle Hawaii
5 foglie di basilicp

Sgusciate le arachidi, pulitele bene e mettetele in ammollo in acqua. Lasciatele più tempo possibile. Io le ho lasciate una mattinata.
Sbucciate la batata, tagliatela a tocchetti e fatela bollire in abbondante acqua. Io non ho aggiunto sale. Ho proceduto a questa cottura perché una batata intera per me sarebbe stata davvero troppa!! Ho preferito alleggerire l'apporto di carboidrati con l'aggiunta del tofu, ma voi fate la vostra scelta ^_^
Una volta che sarà morbida scolatela e inseritela in un boccale, insieme al tofu tagliato a dadini, alle foglie di sedano e di menta lavate e asciugate e al peperoncino. Frullate tutto, fino a rendere gli ingredienti una crema liscia ed omogenea. Unite paprika e sale a piacere, mescolate bene e assaggiate, affinché abbia raggiunto la sapidità a voi congeniale.
Lasciate riposare l'impasto e occupatevi della panatura. Inserite in un mortaio i semi di lino e di sesamo. Pestateli, spezzandoli bene (ricordate che i principi dei semi di lino si trovano tutti all'interno. Ma ricordatevi anche che ossidano facilmente, per cui è un passaggio che non va effettuato in anticipo!!). Versate il battuto su un foglio di carta assorbente, unite il pangrattato di riso e mescolate bene. Formate, con l'impasto, delle piccole polpette. Saranno molto morbide, per cui sarà piuttosto difficile lavorarle. Fatele scorrere velocemente sulla panatura, dando la forma di un bastoncino. Lasciate riposare in frigo per una decina di minuti.
Occupatevi, ora, della salsa. Scolate le arachidi, sciacquatele e inseritele in un boccale. Lavate i pomodorini, eliminate la pelle (con questo tipo di pomodorino ci si riesce anche enza farli sbollentare), tagliateli a metà ed eliminate succo e semi. Inserite la polpa nel boccale, unite le foglie di basilico lavate e asciugate, il lievito alimentare e il sale. Frullate a lungo, cercando di inglobare quanta più aria possibile, in modo da far vellutare bene la crema e renderla soffice. Mantenetela fresca, in frigorifero, per il tempo di cottura delle crocchette. Fate scaldare l'olio in una padella e, una volta ben caldo, adagiatevi le crocchette. Io generalmente sporco di olio tutta la superficie, in modo da non aggiungere ulteriore olio e lasciare che la cottura sia uniforme e ben dorata.
Continuate la cottura a fuoco medio, girando di tanto in tanto le crocchette. Ci vorranno circa 10 minuti per ottenere una doratura perfetta.
Versate la salsa di arachidi e pomodori in un bicchierino, guarnite con una cima di basilico e servitela accanto alle crocchette, che potrete presentare in un cartoccio, o semplicemente in un piatto da portata. E' una pietanza che si presta ad essere consumata con le mani (le posate non le ho neanche immaginate ^_^) e che, per questo, trasforma il pasto in un momento di piacevole convivialità.
Leggera, fragrante, ricca di nutrienti preziosi, ma anche fresca, grazie all'accompagnamento dal sapore estivo e mediterraneo di pomodori e basilico, questa crocchetta è un'insolita alternativa alle necessità e ai desideri di una cucina meno impegnativa, come i giorni di canicola estiva ci chiedono.

   La batata dolce mi ricorda molto la consistenza e la delicatezza della zucca. E, vi dirò, per la testa ho già idee particolari legate al suo utilizzo.

Non vedo l'ora di sperimentare, e poi di raccontarvi.
Per il momento vi lascio il piacere di questo assaggio.abc

Riso integrale al cardamomo con pesto di sedano: ad ogni richiesta la giusta risposta, ma con rispetto

Si va un po' a fasi anche qui. Sebbene la selezione varia e controllata di ingredienti nella dispensa mi porti ad essere sempre il linea con i miei principi, ci sono fasi della vita in cui sono più da legumi, fasi in cui non vedo altro che verdura e fasi in cui il cereale mi appaga quanto nient'altro. Ho appena attraversato la fase "riso". Con la proposta del riso rosso ve ne avevo dato un piccolo accenno. Con questo ve ne do conferma. Ovviamente è bandito il riso bianco (salvo rarissime eccezioni di tutto rispetto per qualità del prodotto). Amo la ricchezza dei sapori integrali, amo il riso antico, amo quel valore che rende prezioso un alimento non solo al palato, ma anche per il corpo. Con il tempo ho imparato ad attingere tutta questa meraviglia senza sentirmi attratta e dipendente da alimenti raffinati. E, vi dirò, provo una sensazione di incontenibile fierezza quando in tavola arriva un piatto che appaga la vista, l'olfatto e il gusto, centrando in pieno la mia missione salutismo.
Quello che propongo oggi è un riso piemontese, che ho acquistato in una piccola bottega di paese, esattamente del mio paese d'infanzia. Un paese che non è mai stato all'avanguardia per la proposta di prodotti tipici, biologici, a km 0, ma che oggi mi stupisce. E mi stupisce nell'amore messo a disposizione quando ci si apre a persuasioni di questo tipo: è un po' come tornare ai tempi di vecchie generazioni e gustarne le insuperabili magie. Oggi non solo cedo a questa tentazione, ma ve ne parlo cercando di tramandare il messaggio che io ho colto: rispettiamo la terra che ci ospita, rispettiamone la natura e scopriamo le meraviglie che ci regala in totale purezza.

Ingredienti

60 g di riso integrale piemontese
50 g di porro
25 g di foglie di sedano verde
10 g di nocciole
10 g di semi di canapa
1 cucchiaino di insaporitore vegetale (per me autoprodotto)
sale rosa dell'Himalaya
noce moscata
2 bacche di cardamomo
olio evo

Sciacquate il riso e mettetelo a bollire in abbondante acqua salata. Portatelo a cottura, secondo i tempi indicati. Si tratta di un riso che richiede almeno 25 minuti di cottura.
   Pulite il sedano, prelevate le foglie, lavatele e asciugatele bene. Inseritele in un boccale, insieme alle nocciole, ai semi di canapa, all'insaporitore vegetale e al porro tagliato a tocchetti. Aggiungete sale a piacere e tritate tutto, fino ad ottenere una crema omogenea. Fate scaldare in una padella un filo di olio evo, quindi versate il pesto e lasciatelo sulla fiamma bassa per circa una decina di minuti, bagnandolo con qualche cucchiaio di acqua per mantenerlo morbido. Assaggiate ed eventualmente correggete di sale.
Quando il riso sarà cotto scolatelo e conditelo con un cucchiaino di olio. Unite una grattugiata di noce moscata e i semi di cardamomo, accuratamente pestati e frantumati. Mescolate tutto e lasciate insaporire per qualche minuti. Ora potete procedere alla composizione del piatto. Personalmente non ho voluto condire il riso con il pesto, ma ho scelto di presentarlo a strati per mettere in risalto i sapori utilizzati.
Così l'aroma del riso speziato rimane perfetto, ma si accosta meravigliosamente alla delicatezza del pesto. E lo stesso pesto mantiene la sua freschezza, dando varietà, ma anche appoggio, all'intensità del riso.

Presentatelo con una grattugiata di parmigiano (sempre che non ne vogliate una versione vegana) e gratinatelo velocemente. Servitelo con una bella e dolce foglia di sedano e accomodatevi: certe bontà richiedono attenzione e tempo.


abc

Filetto di merluzzo farcito in crosta di porro: piccoli spaccati di sapori veri

Nel tempo, grazie al mio trascorso di vita, ho imparato che quelle piccole e sane regressioni, che mi hanno fatto perdere l'accessibilità alla materialità superflua, mi hanno permesso di entrare in contatto con una parte di me più vera, forte e sensibile. Nelle grandi difficoltà ho imparato che sono in grado di non arrendermi. Ho imparato che non è importante se qualcuno mi dà della pazza perché non ho quasi più vita sociale: so accettare di non averla, se la necessità mi impone questo. Non è importante che tutti capiscano. L'importante è che io continui a lottare per costruire qualcosa. Che sappia di esserne all'altezza. E che lo faccia non per avere un consenso, ma per poter vivere di qualcosa di edificante, da far crescere su sani principi. Non mi sono mai piaciute le scelte semplici, trovo diano poche soddisfazioni. Mi piacciono le decisioni per cui mostrare di avere quel pizzico di follia, forte determinazione e sufficiente fiducia in se stessi. Mi piacciono quelle decisioni che mi fanno credere di essere qualcuno. Ed è proprio nel momento in cui reimposto e contengo la mia vita, che mi accorgo di quanta bellezza risiede nelle piccole cose.
Con voi condivido una passione, ma forse in questa stessa passione, vi trasmetto qualcosa di più...

Leggendo e rileggendo le tue ricette mi viene in mente Picasso... Ora spiego.... 
L'arte e la passione nel creare... Picasso usava la pittura...e sono famosi i suoi periodi, evidenziati dalla diversità di colori utilizzati e anche dalla diversità di pittura...e la stessa cosa mi è capitato con te ! Dalle tue ricette traspaiono anche i tuoi stati d'animo ed è bellissimo.
E' come se i tuoi lettori sbirciassero il tuo diario segreto... Per farla breve la magia che avvolge le ultime tue creazioni mi fa capire che sei in un periodo combattivo: impasti tutto piadine, brioche, sfoglie, biscotti e non solo.. Hanno tutti gusti cazzutti da nn smettere mai di mangiarli ..
Sei forte potente e decisa nel tentare il tutto per tutto....

Ingredienti

1 filetto di merluzzo
2 foglie di porro + q.b.
20 g di foglie di sedano
10 g di nocciole
15 g di olive taggiasche
1/2 cespo di insalata scarola
1 cucchiaino di farina di mandarino
sale rosa dell'Himalaya
olio evo
semi di sesamo

Prelevate due foglie dal porro, lavatele e sbollentatele in acqua salata. Stendetele su un canovaccio e lasciatele asciugare. 
Tagliate una parte di porro a fettine sottili, quindi fatele rosolare in una padella con dell'olio. Unite l'insalata scarola tagliata a striscioline, salate, aggiungete la farina di mandarino e cuocete a fiamma moderata per circa 10 minuti, in modo da farla appassire.
Nel frattempo occupatevi del battuto di sedano. Lavate le foglioline e asciugatele. Unite le nocciole e le olive taggiasche, quindi tritate tutto. Io preferisco utilizzare la mezzaluna per avere omogeneità, qualsiasi sia il livello di finezza del trito. In questo caso ho lasciato tutto piuttosto grossolano. Le olive, per i miei gusti, danno già un sapore deciso, per cui ho preferito non aggiungere sale.
Sistemate le due foglie di porro una accanto all'altra, sovrapponendole leggermente. Togliete le lische dal filetto di merluzzo, quindi sciacquatelo e salatelo appena su entrambe i lati. 
Ricoprite le foglie di porro, nella parte centrale, con metà pesto di sedano. Adagiatevi il merluzzo, quindi terminate con il pesto, coprendo la superficie superiore del filetto.
Avvolgete il merluzzo nelle foglie di porro, sistematelo in una pirofila leggermente unta e cospargetelo, in superficie, con i semi di sesamo. Finite con un filo di olio. Portate il forno a 180° e infornate, per 30 minuti.
Quando la superficie sarà dorata, estraete la pirofila e servite, insieme alla scarola e al porro.

Boccone dopo boccone, un percorso di semplicità, dove i sapori si accostano delicatamente senza coprirsi. Si rispettano e si completano in maniera incantevole, coccolando il palato con morbide pennellate.


Non servono grandi magie per portare in tavola sapori appaganti e genuini. Talvolta serve soltanto quel sano pizzico di follia ^_^


abc

Straccetti di platessa croccanti con crema di sedano verde e uvetta alla cannella: il piacere oltre l’aspetto

E' trascorso molto tempo, da quando ho preparato questo piatto. L'ho sempre lasciato da parte perché le foto non rendevano giustizia al sapore. E mi scuso per quanto il colore di queste immagini sia orribile, ma è arrivato il momento di condividere questo nuovo abbinamento di sapori.
E' un periodo in cui non riesco più a cucinare con la solita devozione. Mangio, sia chiaro, ma nulla che mi impegni troppo tempo, che invece sto dedicando a diversi progetti di lavoro, oltre che al lavoro stesso. Mi concedo quello scatto, che condivido in Facebook e su Instagram e poi basta. La mia testa, però, continua ad essere in fermento. Seppur sia difficile mettere tutto insieme, concentrando le energie, il piacere di gustare nuovi sapori non vuole proprio abbandonarmi. Per fortuna.
Questo piatto nasce dal desiderio di assaporare un filetto di platessa in maniera semplice, ma in una forma differente, di accostarlo a sapori contrastanti, ora dolci, ora aspri. La salsa a base di sedano e uvetta è un abbraccio perfetto, che dà sapore alla delicatezza di questa carne tenera. E, anche se questa volta l'occhio dovrà accontentarsi, il piacere per il palato rimane garantito!!

Ingredienti

2 filetti di platessa
1 cucchiaio di farina di iso
30 g di foglie di sedano verde
10 g di uvetta
1 spicchio d'aglio
2 filetti di acciuga sott'olio
2 cucchiai di vino rosso
1/2 cucchiaino di cannella
olio evo
sale

Scaldate una padella, quindi fatevi sciogliere i filetti di acciuga. Unite poi lo spicchio d'aglio schiacciato e lasciate insaporire.
Nel frattempo lavate e asciugate le foglie di sedano. Radunatele su un tagliere insieme all'uvetta e tritate tutto con una mezzaluna (per praticità potrete utilizzare un tritatutto, io preferisco il risultato della manualità della mezzaluna).
Versate il trito nella padella, insieme all'acciuga e fate insaporire. Irrorate con il vino rosso, aggiungete la cannella e lasciate ridurre tutto, a fiamma bassa, per una decina di minuti. Se fosse necessario, aggiungete un po' di acqua. Assaggiate la sapidità ed eventualmente correggete con un pizzico di sale.
Sciacquate i filetti di platessa e asciugateli, tamponandoli con della carta assorbente. Tagliateli in straccetti della dimensione a voi gradita. Infarinateli, quindi buttateli in una padella, nella quale avrete fatto scaldare un paio di cucchiai di olio evo. Mi raccomando a procedere solo quando sarà molto caldo. Fate saltare gli straccetti a fiamma viva, salandoli a piacere, per tre minuti circa. Quando saranno ben dorati e croccanti spegnete la fiamma e impiattate.
Create una base con la crema di sedano, quindi coprite con la platessa.

Il piacere di sentire sul palato l'armonia di sapori tanto diversi, che si completano e si esaltano tra loro, sarà un'esperienza meritevole, che cercherete di immortalare, forchettata dopo forchettata.

Mai come questa volta il consiglio è....
chiudete gli occhi e assaporate.



abc

Spezzatino di tofu marinato con salsa di sedano e noci: per chi la chiama diffidenza, per chi si lascia conquistare

Palati diffidenti, siete pronti? Se siete riusciti ad abbattere la barriera della diffidenza da tofu e a cliccare sul titolo del post, allora sarete pronti a sfidare i vostri pregiudizi e a gustare un piatto saporito, sfizioso e delicato. Oltre che leggero ^_^ E se proprio il tofu non vi conquisterà..... preparatevi questo deliziosissimo piatto con i bocconcini di qualsiasi altra cosa desideriate.
Io continuo a divertirmi nell'interpretare questo panetto bianco e insapore e a dargli forma, colore, gusto e carattere. Questa volta non ci ho studiato sopra più di dieci minuti. Il tempo di capire che il piatto avrebbe appagato il mio desiderio e soddisfatto le mie aspettative e mi sono trovata a lavare, sminuzzare, tritare, tagliare, miscelare, saltare e insaporire. E poi, finalmente, a gustare. I sapori sono pazzeschi, in un'alternanza di dolce e salato, di pungente e avvolgente, di morbido e croccante. Questa salsina agrodolce accompagna superbamente il piatto e lo lega alla perfezione a qualsiasi contorno di verdure vogliate accostargli.
Non riesco a trovare un solo motivo per cui dare ragione a chi sostenga che il tofu sia un alimento immangiabile. Sfoderate gli attrezzi e lavorate i più semplici ingredienti: non potrete che rimanere soddisfatti.

Ingredienti

90 g di tofu al naturale
3 cucchiaini di salsa di soia
1 cucchiaino di mosto cotto
1/2 arancia (succo)
1/2 cucchiaino di farina di mandarino (sempre lei)
1 spicchio d'aglio
1 cucchiaio di olio evo + q.b.
1 costa di sedano
3 noci
1 cucchiaino di capperi sotto sale
2 cucchiaini di uvetta

Iniziate preparando la marinatura: mescolate la salsa di soia con il mosto cotto, il succo d'arancia, la farina di mandarino e lo spicchio d'aglio schiacciato (lasciandolo con la buccia il sapore rimarrà più delicato). Tagliate il tofu a dadini di circa 1 centimetro di lato e immergetelo nella marinatura. Mescolate delicatamente, in modo che tutto il tofu venga coperto, quindi coprite con un foglio di pellicola trasparente e lasciate riposare, in frigorifero, per 5 ore.
   Pulite la costa del sedano, togliendo i filamenti. Quindi tagliatela a pezzi piccoli, che inserirete in un bicchierone da minipimer. Unite i gherigli di noce, i capperi sciacquati e l'uvetta.
Frullate tutto, unendo un cucchiaio di olio evo, fino ad ottenere una crema omogenea. Tenetela da parte. In questo modo i sapori legheranno tra loro.
Trascorso il tempo della marinatura fate scaldare una padella con un fil di olio. Quando sarà ben caldo trasferite il tofu, scolato dal liquido, e fatelo saltare a fiamma viva. Unite, poco alla volta, la marinatura, facendola sfumare.
Una volta che i dadini saranno rosolati su tutti i lati, unite la salsa al sedano e fate insaporire tutto per pochi attimi.

A questo punto trasferite tutto in un piatto, accompagnate il tofu con verdure a piacere e gustate in pienezza il vostro spezzatino.

Io ho creato un contorno con insalata scarola, piselli e porro, saltati in padella con un filo di olio e pochissimo sale. Semplice, perché l'aroma del piatto non richiede grandi strutture di sapori.


abc

Pesto di sedano con feta e noci: lei vide, si stranì ed approvò rendendo gioiosa quella semplice giornata

Vi racconto di questa delicatissima cremina sapendo già quale seguito avrà. Ma per ora fermiamoci alle origini ^_^
Vidi quel bel sedano verde sfoggiare le sue splendide foglie e non seppi resistere. Non ci fu attimo in cui meditare sul cosa ne avrei fatto. Ancora prima di toccare la borsa della spesa era chiaro, davanti ai miei occhi, che il risultato sarebbe stato questo. E come per ogni cosa speciale, necessita di un'occasione speciale. Mamma in visita. Sì, che poi è anche un controsenso: mamma in visita con fagiolini, piselli, taccole, biete, insalata e prugne, rigorosamente raccolte dall'orto di casa, e io mi metto a lavorare del sedano? Ebbene sì, perché se mamma di questi tempi mangia fagiolini, piselli, taccole, biete, insalata e prugne io perché non dovrei deliziarla con del sedano? Ma speciale!!!! Tanto che, non solo ho lavorato questi igredienti sotto i suoi occhi attenti e increduli, ma anche rassegnati (ma tu, ogni volta, dei fare questo lavoro qui? Prepari, scrivi, fotografi.... Che pazienza!!!), ma l'ho anche messa all'opera. Questa, però, è un'altra storia!! La soddisfazione più grande non è stata quella di apprezzare il risultato. La più grande soddisfazione me l'ha data la sua approvazione: una mamma soddisfatta è un regalo che non ha paragoni!!

Ingredienti

1/2 sedano verde (80 g di foglie)
20 g di noci
20 g di semi di zucca
60 g di feta light
2 filetti di acciuga (6 g)
25 g di olio evo

Sfogliate il sedano. Lavate accuratamente le foglie e asciugatele perfettamente su un canovaccio pulito.
Mettete in un boccale le foglie. Unite i gherigli di noci, i semi di zucca, la feta tagliata a tocchetti e i filetti di acciuga.
Azionate le lame e tritate tutto a più riprese, pulendo bene i bordi del boccale, in modo che tutto risulti sminuzzato uniformemente.
Unite l'olio a filo, lavorando il composto senza farlo surriscaldare. Assaggiate ed eventualmente correggete di sale. Personalmente, tra i filetti di acciuga e la feta, ho trovato che il sapore fosse perfetto così. Meglio non eccedere!
Quando avrete ottenuto una cremina densa e omogenea raccoglietela e riempite un vasetto in vetro (pulito e sterilizzato). Compattate bene la crema all'interno, coprite con uno strato di olio la superficie e chiudete il barattolino.
Conservatelo in frigorifero. Si manterrà per diversi giorni, sempre che riusciate a resistere.

Ideale per condire la pasta, o per farcire delle tartine, o ancora per dare supporto a del pesce o ad una fettina di carne, o ancora da assaporare con verdura freschissima, insomma, non avrete che l'imbarazzo della scelta. Di certo il sapore vi conquisterà, la morbidezza coccolerà il vostro palato e l'intensità dei sapori vi avvolgerà in una abbraccio golosissimo.

Vi avviso che presto arriverà in casa Cuocherellona (e anche nella casa della mamma della Cuocherellona) un vero mortaio. Allora potrò replicare con tanto di olio di gomito e assaporare questa bontà nella sia vera pienezza!!


abc

Insalata di sedano, pere e feta: l’attenzione per il dettaglio a partire dalla scoperta

Si fa presto a dire insalata. Che poi uno pensa sia un piattino veloce, indolore e senza troppi scervellamenti. E NO! Anche sulle insalate il lavoro di studio e bilanciamento di sapori è essenziale. Non è che prendo e butto dentro. I percorsi di assaggio mentale e pianificazione degli accostamenti sono lavori che non risparmiano neanche una semplice insalatuccia.
Parliamoci chiaro: formaggio, pere e noci è legge. Non ho inventato niente. Ma la grande scoperta è stata QUESTO formaggio. La feta l'ho sempre amata. Ma un conto è il sentimento, un conto è la frequentazione. La percentuale di grassi presenti nella feta mi fa strabuzzare gli occhi, tra le moltitudini di prodotti e clienti avventori sui bancali, alla sola visione (perché prima ancora della data di scadenza, la tabella nutrizionale scorre sotto i miei occhi come il codice a barra sotto il laser della cassiera). E a volte ci riprovo, sia mai che il tempo abbia mostrato clemenza su quei valori poco affini alle mie inclinazioni. Questa volta è successo. Questa volta ho trovato una feta che, garantito al pepe verde, mantiene lo stesso sapore in soli 12 grammi di grasso su 100 grammi di prodotto. La parola light scritta accanto alla parola feta. Pazzesco. Non avrei dovuto approfittarne?
Intorno a questo evento è nata l'insalata, nello studio preciso di dettagli e ingredienti. Un piatto fresco, leggero e completo. E senza esuberi di grassi!!


Ingredienti

3 gambi di sedano
50 g di feta light
1 manciata di rucola
1 pera
40 g di bresaola
1 cucchiaio di olio evo
succo di 1/2 limone
sale

Lavate il sedano, asciugatelo, pulitelo dai filamenti e tagliatelo a tocchetti. Mersatelo in una ciotola.
Mettete a bagno la rucola, sciacqutela nebe e asciugatela tamponandola in un canovaccio, senza rovisarla. Tagliatela a striscioline e aggiungetela al sedano. Unitevi anche la feta, tagliata in piccoli dadini, e i gherigli di noci, spezzettati grossolanamente.
Lavate la pera (io ne ho usata una piccola), pulitela dal torsolo e tagliatela a piccoli spicchietti. Versatela nella ciotola insieme al resto degli ingredienti.
   Emulsionate l'olio con il succo di limone e il sale. Volendo potrete aggiungere pepe o altre spezie a piacere. Versate tutto nella ciotola e mescolate delicatamente.
Sistemate su un piattino le fette di bresaola e versate nel centro l'insalata appena preparata.
Servitela come fresco aperitivo o come sfizioso contorno. Oppure assaporatela come piatto unico per un pasto leggero e gustoso.
L'amore per il cibo non ha niente di banale e non chiede ricercatezza estrema. Basta davvero quel pizzico di fantasia e tutto prende forma, sia sotto gli occhi, sia sul palato.











Con questo piatto partecipo al contest della Cuisine di Tantocaruccia

abc

Quiche soffice agli asparagi, l’importanza di farsi notare in un dettaglio che dà carattere

Desiderio, forte desiderio, di torta salata. Ma non la classica torta salata dalla base classica e il ripieno gustoso. No.... volevo che il gusto particolare stesse nell'impasto e che la farcia fosse solo una delicata nuvola di piacere. Ho idealizzato un impasto che non richiedesse uova e che non fosse appesantita da ingenti quantitativi di burro. Che fosse consistente, ma non pastosa, che potesse essere cornice e, al tempo stesso, soggetto del quadro. Ho messo insieme un paio di idee e..... ci ho provato. Non vi aspettate una frolla. Non aspettatevi neanche una sfoglia. Quella che avete davanti a voi è una pasta leggera, che avvolge e guida un tortino che sa il fatto suo!!

Ingredienti

Per la pasta (impasto vegano)
130 g di farina integrale
30 g di margarina
2 coste di sedano
1 carota piccola
20 g di gherigli di noci
sale

Per il ripieno
200 g di ricotta
15 asparagi
1 uovo
sale
noce moscata

Lavate due gambi di sedano e puliteli dai filamenti. Tagliateli a tocchetti e tritateli, insieme alla carota sbucciata e ai gherigli di noce. Dovrà formarsi una poltiglia piuttosto compatta e ben sminuzzata. Se utilizzaste un robot da cucina o un'impastatrice, aggiungete margarina, sale e farina e fate lavorare per il tempo necessario. Se le vostre manine faranno il vostro unico ausilio, formate una fontana con la farina e versate nel mezzo la margarina, il sale e il trito di verdure e noci. Impastate fino ad avere una pasta compatta, ma comunque morbida.
Avvolgete l'impasto nella pellicola e lasciatelo riposare in frigo per mezz'ora. Preparate, nel frattempo, la farcia. Io ho utilizzato degli asparagi buonissimi dell'orto di famiglia, congelati. Se anche voi non li utilizzaste freschi, provvedete ad eliminare quanta più acqua possibile. Diversamente fateli bollire per una decina di minuti e raffreddateli nell'acqua fredda per fermarne la cottura. Tagliate il fondo degli asparagi in tocchetti di circa 1 centimetro, fino a lasciare la parte più tenera dell'asparago intera. Tenete da parte. Mescolate con una frusta la ricotta con il sale, la noce moscata e il tuorlo dell'uovo.
Accendete il forno a 180° e stendete l'impasto formando un disco di mezzo centimetro circa di spessore. Foderate una teglia (28 cm di diametro) con alluminio e rivestite con la sfoglia. Tornate ora alla farcia. Montate a neve fermissima l'albume e aggiungetela alla ricotta amalgamando delicatamente. In ultimo incorporate gli asparagi a tocchetti e continuate a mescolare fino ad ottenere una crema omogenea.
Versate la farcia sull'impasto, sistemate gli asparagi interi in superficie. piegate i bordi della pasta e infornate, per 45 minuti, in forno ventilato.
Sfornate quando sarà ben dorata in superficie.
Tagliate e servite.
La pasta rimarrà morbida, ma non asciutta, darà carattere con il suo sapore e metterà in risalto il soufflé di ricotta, delicato e discreto.... ma presente e gradevole!

abc

INSTAGRAM FEED

Follow on Instagram