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Biscotti di farro al burro di arachidi con crema di cannellini e cioccolato

Mi è sembrato eterno, il tempo trascorso dall'ultimo biscotto sfornato. "E' impossibile!!!!", mi sono detta. Io adoro i biscotti, non compro biscotti, produco biscotti, invento biscotti, sogno biscotti, divoro biscotti, regalo biscotti. Come può essere che, per così tante settimane, abbia rinunciato a tutto questo??? Come può essere che, per tutto questo lungo periodo, non abbia dato libero sfogo alla mia creatività??? Per riprendere le sane e buone abitudini, ho dunque scelto uno dei miei biscotti preferiti: quello con la farcitura. E dal momento che il solito a me non piace, ho immaginato un'interpretazione in pieno stile La Cuocherellona. Forte di una preparazione proposta con successo ai miei amici di corso La Buona Dispensa, ho pensato di contestualizzare tutto e di dare un valore aggiunto a quella soffice, gustosa, avvolgente crema. Che, per inciso, prima ha conquistato, poi ha sorpreso. Perché cercare il piacere nei soliti ingredienti è un po' come desiderare nuove albe affacciati alla stessa finestra. Ingredienti Per i biscotti 210 g di farina di farro integrale 450 g di burro di arachidi (per me autoprodotto) 20 g di zucchero bruno 2 tuorli d'uovo 100 ml di bevanda vegetale di avena (o latte a piacere) 1 limone bio 6 fave di cacao Per la crema di cannellini 200 g di fagioli cannellini secchi 100 g di cioccolato fondente al 72% 10 g di zucchero bruno 1 cucchiaino di zenzero fresco grattugiato 1 cucchiaio di olio di nocciole cannella a piacere 1 pizzico di sale Mettete in ammollo i fagioli per una notte intera. Sciacquateli, metteteli in una pentola capiente, copriteli di acqua e fateli cuocere, dal momento dell'ebollizione, per un paio di ore. Dovranno diventare morbidissimi. Spegnete la fiamma e lasciate intiepidire. Versate in un boccale la farina con il burro di arachidi, lo zucchero e i tuorli. Impastate fino ad amalgamare tutti gli ingredienti. Pestate le fave di cacao in un mortaio, quindi aggiungetele all'impasto, insieme alla scorza del limone grattugiata e al latte. Continuate ad impastare, fino a formare un panetto compatto. Avvolgetelo in un foglio di pellicola trasparente e lasciatelo riposare in frigorifero per almeno un'ora. Nel frattempo preparate la crema: frullate i cannellini insieme allo zucchero, allo zenzero, alla cannella e al sale. Versate l'olio di nocciola e rendete tutto una vellutata. Fate fondere il cioccolato, quindi versatelo sulla crema di fagioli e mescolate, amalgamando bene tutto. Tenete da parte. Riprendete l'impasto, lasciatelo una decina di minuti a temperatura ambiente, quindi spendetelo in una sfoglia piuttosto sottile. Tagliate i biscotti ricavando in egual numero basi e parti forate. Sistemate i biscotti su un teglia e cuocete, a 180°, per 20 minuti. Sfornate i biscotti e, una volta intiepiditi, sistemate su ciascuna base mezzo cucchiaino di crema. Coprite ciascuna base con un biscotto forato, e fate raffreddare completamente. Conservate i biscotti (che riuscirete a non mangiare) in un barattolo o in un contenitore chiuso. I miei sono arrivati alla settimana, quindi.... :) Potrete utilizzare questa crema di cannellini in sostituzione della diffusa crema alle nocciole (non farò nomi nel rispetto dei principi di questa pagina :D ): ne guadagnerà il vostro corpo, la vostra gola e il vostro spirito!! abc

Pasticcini di datteri e frutta secca con copertura fondente

Una delle cose che mi soddisfa maggiormente, in questo interminabile e coscienzioso percorso di trasformazione, è quanto senta di desiderare sempre più ingredienti alternativi, e di quanto questi diventino, poco alla volta, un'alternativa irrinunciabile. Prioritaria, principale. Anche nel dolce, ormai, prediligo l'utilizzo della frutta a discapito dello zucchero raffinato, e la frutta secca come fonte grassa sana e nutriente. E visto che, golosa, lo sono, visto che la colazione va difesa e celebrata, ma anche un piccolo peccato di gola una tantum deve avere motivo di esistere, mi diverto a tritare, mescolare, accostare, testare e saggiare sapori intensi, pieni e appaganti, rispettando i principi, sempre più solidi, di benessere. Insomma, il cibo cura: anche un pasticcino, può farlo!! Soprattutto se contiene tanti piccoli diamantini, come questi. Carboidrati, fibre e grassi in una giusta proporzione, ma poi tanti altri preziosi nutrienti. Insomma, dei piccoli concentrati di energia che apprezzerete, ne sono certa, in qualsiasi momento della giornata!! Ingredienti 150 g di fiocchi di avena 50 g di mandorle pelate 50 g di mandorle 50 g di noci 10 fave di cacao 250 g di datteri Medjoul 25 g di bevanda vegetale (per me a base di avena) 25 g di semi di lino 100 g di cioccolato fondente (per me 72%) 100 ml di caffè 50 ml di bevanda vegetale (per me a base di avena) 10 ml di olio (per me extravergine di oliva) Inserite in un boccale i fiocchi di avena, la frutta secca, i semi di lino e le fave di cacao. Tritate, fino ad ottenere un composto sbriciolato. Aggiungete i dattei snocciolati e il latte. Frullate fino ad ottenere un impasto omogeneo. Trasferite tutto su un foglio di carta forno. Coprite con un altro foglio e stendete, con il matterello, ricavando un panetto spesso circa 2 centimetri. Tagliate dei quadrotti. Sciogliete il cioccolato con il caffé e il latte. Unite l'olio e mescolate fino ad incorporarlo completamente. Immergete ciascun quadrotto e posizionatelo su una griglia, per far colare il cioccolato in eccedenza. Fate riposare i pasticcini in frigorifero per un paio d'ore, quindi cedete all'assaggio. abc

Pasticcini di mandorle all’arancia e cioccolato fondente

Mi è bastato guardare un'immagine, questa. Ci sono cose che mi sanno rapire in un modo irrimediabile. Senza scampo. Cioccolato, nocciole, arancia. Potrebbe esserci altro? Sono andata, allora, a leggere la sua ricetta, perché Betta è forte davvero! Niente, e dico NIENTE, da eccepire: la lista degli ingredienti non richiede adattamenti. Metto in ammollo le nocciole e procedo. Creo dei cilindri, sciolgo il cioccolato, ce lo verso sopra e faccio riposare tutto in frigorifero. Poi assaggio. Ne sono già dipendente! Amore ti faccio assaggiare una cosa goduriosa: ho rispettato fedelmente la ricetta e seppur sappia che a te non piacciono i dolci...... Finiti!!!!! :D Lo stesso amore che non ama i dolci, però, è fortemente dipendente dalla mia cioccocrema alle nocciole. e, salvo azzerare le scorte piemontesi della tonda deliziosa, ho pensato di adattare questi dolcetti alle mie esigenze: mandorle! Promossi? Promossi. Tanto che non solo l'uomo ha apprezzato (e abusato, e chiesto se esista uno stampo da 240, invece che da 24!!!! :D ) ma anche i miei fedeli amici di corso hanno constatato l'effettiva bontà :) Alla fine ho elaborato un pasticcino, chiuso da una base morbida e altrettanto goduriosa, che, nell'insieme, è davvero una coccola piacevole e appagante!! E, come agli stessi amici di corso ho promesso, ecco la ricetta. Abusatene!! :D Ingredienti 200 g di mandorle pelate 10 g di zucchero bruno grezzo 1 arancia 1 limone biologico 1 cucchiaio di cocco rapè 1 cucchiaino di polline 1/2 cucchiaino di vaniglia in polvere 60 g di datteri Medjoul 40 g di fiocchi di avena 10 fave di cacao 200 g di cioccolato fondente Mettete le mandorle in un contenitore, copritele di acqua e lasciatele in ammollo per un paio di ore. Scolatele e fatele saltare in padella con lo zucchero, fino a farle appena caramellare. Fatele raffreddare, quindi inseritele in un boccale, aggiungete la scorza grattugiata del limone e frullate. Aggiungete il succo dell'arancia, il polline, la vaniglia e il cocco rapè, quindi frullate fino ad ottenere una pasta liscia e compatta. Aggiungete 5 fave di cacao e frullate ancora. Passate alla preparazione della base, frullando i datteri privati del nocciolo, i fiocchi di avena e le restanti 5 fave di cacao. Una volta che avrete ottenuto un impasto compatto, avvolgetelo in un foglio di pellicola trasparente e fatelo riposare in frigorifero. Riempite, con l'impasto di mandorle, lo stampo scelto, compattandolo bene. Lasciatelo in freezer per una decina di minuti. Sciogliete a bagno maria o nel microonde il cioccolato fondente. Estraete i pasticcini dagli stampi, sistemateli su una grata, colatevi sopra il cioccolato e fatelo rapprendere. Prendete la pasta di datteri e avena e stendetela in una sfoglia spessa circa mezzo centimetro. Ritagliate le basi dello stesso diametro dei vostri pasticcini e adagiatele sotto i pasticcini. In una seconda produzione ho unito il pasticcino e la base prima di colare il cioccolato, facendo riposare l'insieme nel freezer. Può essere un'alternativa pratica e efficace. Conservate i vostri pasticcini in frigorifero. Si manterranno per molto più tempo rispetto a quello che impiegherete a terminarli.... ;)abc

Biscotti chiocciola gluten free e senza lattosio alle noci

Seppur la mia cucina sia sperimentazione continua, sia ricerca di sapori, combinazioni, soluzioni sempre nuove e mai uguali (anche quando cerco di replicarle :) ), capita che mi si chieda "hai una buona ricetta per...?" e io no, non ce l'abbia. Perché, nero su bianco, non l'ho mai scritta. E così quando mamma mi ha detto che Ester avrebbe necessitato di una soluzione per un dolce gluten free e senza lattosio, mi sono accorta che, una proposta di questo tipo, non l'ho mai pubblicata, nonostante mi diverta spesso a giocare con queste necessità. Sfide, più che esigenze, ma che, quando diventano esigenze, meritano un posto in primo piano! Allora ho aperto la mia dispensa e, nonostante sia in attesa di nuove e preziose farine, ho attinto dalle scorte per creare la frolla perfetta, divertendomi con nuove forme di biscotti, che per le mie colazioni sono proprio calzanti :P Scrocchiano, sono friabili, si mantengono nel tempo, stuzzicano, sono insoliti, conquistano. Per me sono vincenti!! Ingredienti Per la frolla all'olio 110 g di farina di ceci 90 g di farina di riso 30 g di zucchero Mascobado 40 g di olio extravergine di oliva scorza di 1/2 limone biologico 1/2 cucchiaino di vaniglia 40 g di bevanda vegetale di avena 1 tuorlo d'uovo 1 pizzico di bicarbonato di sodio Per la farcia 100 g di crema di cioccolato 50 g di noci Setacciate le farine e mescolatele, insieme al pizzico di bicarbonato. Polverizzate lo zucchero. Aggiungete l'olio e frullate, fino a creare uno sciroppo. Aggiungete la farina, la scorza di limone grattugiata, la vaniglia e impastate. Unite poco latte alla volta e, per ultimo, il tuorlo d'uovo. Lavorate fino ad ottenere un impasto compatto. Avvolgetelo in un foglio di pellicola trasparente e fatelo riposare in frigorifero per almeno mezz'ora. Riprendete la pasta e stendetela in una sfoglia rettangolare, spessa circa mezzo centimetro. Spalmate sulla sua superficie uno strato di cioccolato, avendo cura di lasciare libero un centimetro su un lato. Spezzettate sopra le nocciole e iniziate ad arrotolare la sfoglia, stretta, lasciando la parte libera dalla crema di cioccolato al fondo. Avvolgete bene il rotolo appena ottenuto nella pellicola e lasciate riposare ancora per mezz'ora. Schiacciate leggermente il rotolo e tagliate delle fettine spesse appena mezzo centimetro. Adagiate le fettie su una teglia e cuocete, a 175°, per circa 20 minuti. Controllate che non scuriscano troppo: la farina di ceci tende a brunire facilmente!! Sfornate e lasciate raffreddate. Quindi assaporate!! Si conservano in un barattolo ben chiuso per una settimana buona. abc

Crostatine integrali “avo-choc” e pera al burro di arachidi

Ancora dolci. Ancora cioccolato. Ancora avocado. Ancora il binomio cioccolato-pera. Ancora scelte mirate verso ingredienti sani. Ancora il desiderio di dimostrare che il benessere ha sapori davvero travolgenti. Ancora le mie folli planate verso un ridottissimo utilizzo di zuccheri. Beh, ormai sapete che la piega presa sia quella di farmi paladina del sano con stile e soprattutto del sano con gusto. Questo non vuol dire arenarsi su concetti già assunti, ma divertirsi a provare, cercare, migliorare, scoprire, testare e anche condividere, per dimostrare e convincere quanto fondate siano queste teorie e, soprattutto, quanta concretezza prendano nella pratica. E allora beccatevi queste crostatine che, lo confesso senza timori di presunzione, profumavano di successo già in fase embrionale :D Ma che vengono a bussare sui vostri monitor in una replica che sarà sicuramente perpetuata, gustata, apprezzata, divorata, amata.... Perché se si fa del buono e ci si diverte, vale sempre la pena ripetersi. E, nel ripetersi, migliorarsi anche. Ingredienti Per la base 200 g di burro di arachidi* 180 g di farina di farro integrale 30 g di crusca di avena 20 g di zucchero bruno (per me Mascobado) 30 g di bevanda vegetale (per me di avena) 1/2 cucchiaino di vaniglia in polvere Per la farcia 100 g di polpa di avocado 150 g di cioccolato fondente (per me 75%) 25 g di bevanda vegetale (per me di avena) 5 g di cacao amaro in polvere 1 pera Pesate gli ingredienti secchi e mescolateli tra loro. Uniteli al burro di arachidi freddo (io lo preparo e lo conservo in frigorifero) e iniziate ad impastare. Aggiungete il latte necessario a creare un impasto compatto, ma non troppo umido. Dovrà sbriciolarsi piuttosto facilmente, ma rimanere legato. Ungete le formine da crostatina (con queste dosi ne vengono circa 10 da 10 cm di diametro) e riempitele con un cucchiaio e mezzo di impasto. Dovrebbe rimanervene una parte, che potrete lavorare con un po' di latte, da avvolgere in un foglio di pellicola trasparente e lasciare nel frigo. Schiacciate la pasta nelle formine, con un cucchiaio, in modo da creare una base uniforme e non troppo spessa. Fate riposare gli stampi, in frigorifero, per un'oretta. Inserite in un boccale il cioccolato fondente e tritatelo. Aggiungete il cacao, la polpa di avocado e frullate tutto insieme. Versate il latte e amalgamate bene. Fate sciogliere il composto, a bagnomaria o nel microonde, fino a creare una crema liscia e omogenea. Pelate la pera e tagliatela in fettine sottili, aiutandovi con una mandolina. Sistemate poche fettine alla base delle crostatine. Copritele con un buon cucchiaio abbondante di crema al cioccolato e decorate con striscioline, ottenute stendendo l'impasto lasciato a parte in precedenza. Cuocetele a 170° per 45 minuti circa. Sfornatele e lasciatele raffreddare completamente, in modo che diventino friabili e possano essere estratte dagli stampini. Si conserveranno in frigorifero per una settimana, per cui non temete di eccedere con le dosi: moltiplicate a piacere e godetene a dismisura!! * Il burro di arachidi, per questa occasione, l'ho preparato piuttosto morbido: 180 g di arachidi e 30 g di olio extravergine di oliva. E un grammo circa di sale integrale.abc

Torta cioccopera alle mandorle senza farina

L'occasione c'è sempre. E quando proprio non esiste, la si crea!! Quando ho scoperto che la mia dolcissima amica Letizia aveva lanciato, insieme a Manolo, il contest The Free Food Lover, in cui dare libero sfogo alla fantasia nella proposta di dolci (e non solo) dove il "senza glutine" potesse incontrare l'originalità, mi sono detta: io ci sarò!! Sono sempre alle prese con i miei tempi, o per meglio dire i miei fuori tempo, ma non mi sembra vero, ve ne sto parlando!! L'occasione è stata una cena con un'amica e il suo spettacoloso bimbo; un ometto dolce, sensibile, curioso, attento. Tante cose in comune, con lei: un'energia forte, stimoli, progetti e una forte attenzione per il benessere, che passa anche e soprattutto da un'alimentazione sana e consapevole. Evviva!! Qualcuno che ha eliminato lo zucchero!!!! Evviva, qualcuno che potrà apprezzare un dolce meno dolce, in cui i senza sono un valore aggiunto e non una privazione. Il cioccolato per me è sinonimo di dolce: è difficile che riesca a prescindere da questo binomio, quando penso ad una torta o ad un piccolo peccato di gola. Così ho pensato ad una combinazione che potesse celebrare il cioccolato, ma diversificarlo. Zero farina. Zero latticini. Zero glutine. E, nella mia versione, anche zero zuccheri (ma nella ricetta metterò la dose ideale per palati più viziati!!). Ne viene fuori una consistenza a metà strada tra un budino e un pan di spagna, in un abbraccio che coccola e appaga, non stanca e lascia il desiderio di replicare :) Insomma, una torta tutta da scoprire.... Ingredienti 150 g di mandorle (o farina di mandorle) 1 pera William (ca 150 g di polpa) 200 g di cioccolato fondente al 75% 90 g di acqua 4 uova 25 g di zucchero di canna Mascobado 1/2 cucchiaino di vaniglia in polvere 1 bustina di cremor tartaro 1 pizzico di bicarbonato Riducete le mandorle in farina fine e tenetela da parte. Spezzettate il cioccolato e mettetelo in una ciotola con l'acqua. Sciogliete a bagno maria o nel microonde. Riducete la polpa della pera in purea e aggiungetela al cioccolato fuso. Mescolate bene e lasciate intiepidire. Sbattete le uova con lo zucchero e la vaniglia, fino a farle diventare un composto spumoso.  Aggiungete, poco alla volta, la farina di mandorle insieme al cremor tartaro e al bicarbonato, fino ad ottenere un composto omogeneo. Rivestite una teglia tonda di 24 cm di diametro con carta forno. Iniziate a versare una parte di composto di mandorle. Versate, poi, nel centro, un po' di cioccolato. Procedete ancora con l'impasto di mandorle e ancora con il cioccolato, fino a finire i due composti. Con uno spiedo disegnate delle linee, che creino delle venature tra i due impasti. Infornate a 180° e cuocete per 50 minuti. Quindi sfornate e lasciate raffreddare completamente. A questo punto mettete la torta in frigorifero e lasciatela per almeno un paio d'ore. Servitela fredda. Se foste golosi, una bella pallina di gelato allo zabaione sarebbe perfetta. Se foste viziosi, una bella colata di cioccolata calda. Per i salutisti, invece, la sua essenza sarà perfetta e lontana da qualsiasi senso di colpa :D Con questa ricetta partecipo al contest The Free Food Lover organizzato da Senza è Buono e Shake Your Free Life. abc

Crostata pere e cioccolato ad ispirazione Bella Elena

Ci sono cose da cui non si prescinde, come il binomio perfetto "pere e cioccolato". E poi ci sono cose che sono ispirazione, ma che per soddisfare appieno un palato, richiedono una rivisitazione. Mi è capitato di assaggiare una forchettata di Bella Elena, preparata da una delle pasticcerie più conosciute e rinomate della mia zona. Pere e cioccolato, un'ottima partenza. Vero, ma..... troppo, tutto troppo. Le mie papille si sono disabituate a grossi quantitativi di zucchero e a quel sapore burroso che un tempo, lo confesso, mi incollava al vassoio fino all'ultima briciola. Quel tempo in cui avrei costruito barricate intorno a questo dolce, per evitare che chiunque potesse avvicinarsi :) Ma visto che tutto può essere stimolo e motivazione, eccomi all'opera per rivisitare un classico. E, visto che ci siamo, per svelarvi l'evoluzione della mia cioccocrema alle nocciole, che nel tempo è diventata sempre più goduriosa e irresistibile!! Beh, insomma, due ricette in una e, fossi in voi, non me le lascerei scappare!! Addio latticini e, con una piccola variazione sulla farina di farro, che potrebbe essere di avena -certificata-, anche il glutine. Ma il sapore, l'emozione, la travolgenza..... queste lasciatele. Perché ci sono tutte!! E stregano ;) Ingredienti Per la base 200 g di farina di farro (farina di avena certificata per la versione gluten free) 50 g di farina di mais fioretto 140 g di burro di arachidi (per me home made) 50 ml di bevanda vegetale di avena 2 tuorli 1/2 cucchiaino di vaniglia in polvere 5 g di stevia (oppure 40 g di zucchero di canna grezzo) 1 pizzico di sale Per la crema al cioccolato 75 g di nocciole tostate 15 g di zucchero di cocco (oppure di zucchero di canna grezzo) 300 g di cioccolato fondente extra (per me 75%) 25 g di olio extravergine di oliva (se preferiste un sapore più delicato utilizzate un ottimo olio di semi) 175 ml di bevanda vegetale di avena 2 pere Williams 10 g di nocciole Inserite le farine, la stevia e il burro di arachidi nella ciotola dell'impastatrice e iniziate a lavorare. Quando avrete ottenuto un composto granuloso aggiungete i due tuorli e la polvere di vaniglia, con un pizzico di sale. Lavorate velocemente, aggiungendo il liquido, poco alla volta. Potrebbe servirvene un po' di più o di meno, in base alla farina che utilizzerete. Dovrete ottenere un impasto a briciole, comunque compatto. Rivestite una teglia tonda con carta forno. Io ne ho utilizzata una da 28 cm di diametro. Rovesciate l'impasto allinterno e distribuitelo in maniera omogenea. Compattatelo bene sul fondo e ai bordi, ricavando un cornicione di circa un paio di cm di altezza. Coprite con un foglio di pellicola e lasciate riposare in frigorifero per circa mezz'ora. Occupatevi, adesso, della crema al cioccolato. Inserite in un boccale le nocciole con lo zucchero e tritate finemente, fino ad ottenere quasi una pasta di nocciole. Unite il cioccolato spezzettato e tritate nuovamente. Fate sciogliere il cioccolato, quindi aggiungete la bevanda vegetale tiepida. Quando sarà ben amalgamata, unite l'olio, continuando a mescolare in modo da incorporarlo perfettamente. Quando sarà pronta, lasciatela da parte. Accendete il forno a 180°. Lavate le pere e, con una mandolina, affettatele molto sottili (in questo modo evito di togliere la buccia, ma se per gusti personali preferiste sbucciarle, sbucciatele). Rivestite la base della torta, in modo da coprirla perfettamente e da creare uno strato piuttosto spesso. Infornate la teglia e cuocete per circa 40 minuti. Quando sarà cotta estraetela e lasciatela intiepidire. Copritela, quindi, con la crema di cioccolato e cospargete le nocciole che avrete pestato grossolanamente in un mortaio. Lasciatela raffreddare completamente, quindi procedete al taglio e all'assaggio. Questa volta ho usato la stevia, seppur non la ami particolarmente. Ho dovuto ricorrere a questa soluzione perché la totale disabitudine all'utilizzo di zucchero in cucina mi ha sorpreso senza la mia scorta di zucchero di canna Demerara, che avevo terminato preparando la stessa torta per un buffet. Ovviamente il sapore nell'impasto si sente, per cui non fate come me e accertatevi di avere tutti gli ingredienti in dispensa, prima di iniziare :D abc

Tortini fondenti di cioccolato e zucca all’olio extravergine di oliva

Ma che sia di quelli buoni!!!!! Ho iniziato questo viaggio alla scoperta dell'eccellenza. E' stato un inizio desiderato, e desiderato da tanto. Così tanto che, scrivere olio evo sulle mie ricette, mi provocava una sorta di resistenza da picchiettamento sulla tastiera. Ma, come per tutte le cose importanti, un passo alla volta e obiettivo ben focalizzato. Conobbi Piero qualche anno fa, virtualmente, su una pagina social. Fui affascinata dal suo mondo e dalla sua conoscenza del prodotto. La padronanza di argomentazione mi fece sentire così lontana da quel mondo, da voler accorciare le distanze e arricchirmi di quella che non è semplice conoscenza, ma esperienza. Un mondo che, inevitabilmente, ti conquista, ti travolge e, come per tutte le emozioni forti, non ti lascia via di scampo! Non gli nascosi mai il desiderio di entrare in quel mondo fatto di profumi, di sentori, di consistenze, di sfumature. E così, in punta di piedi, mi approcciai alla sua Guida così ricca, semplice, essenziale, precisa, dettagliata e affascinante. Fino all'assaggio. Perché Piero è così: tanto è il suo amore per l'olio extravergine, che il solo pensiero di conquistarti, per lui, è una strada verso il piacere. Una selezione di splendidi oli presenti nella sua guida è, da qualche tempo, parte della mia dispensa. Ed è divertente e formante imparare a conoscerli e a contestualizzarli. Ogni olio ha le sue caratteristiche ed ognuno il suo abbinamento ideale. L'occasione è stata perfetta per cedere ad un peccato di gola. Credetemi, ci sono mondi che sorprendono e che incantano senza riserve. Conoscerli dovrebbe essere un dovere, ma certamente rimane uno dei piaceri più intensi possiate concedervi! Ingredienti 200 g di cioccolato fondente extra 100 g di zucca Delica cotta al vapore 3 uova 70 ml di olio extravergine di oliva (per me Mimì) 30 g di fecola di patate 1/2 cucchiaino di cannella in polvere Spezzettate il cioccolato fondente, unite la cannella e fatelo sciogliere a bagno maria o in microonde. Unitevi 20 ml di olio extravergine e mescolate bene. Lasciatelo da parte e fatelo raffreddare. Pulite la zucca e tagliatela a fettine non troppo spesse. Fatela cuocere a vapore per 5 minuti, quindi inseritela in un boccale, unite 50 ml di olio extravergine e frullate, fino ad ottenere una crema vellutata e soffice. Unitela al cioccolato e mescolate bene. Portate al completo raffreddamento. Sbattete 3 uova con una frusta, insieme alla fecola di patate. Io non ho aggiunto zucchero per gusto personale e trovo che questo risalti il sapore intenso del cioccolato e dell'olio. Versate il composto in 4 pirottini di alluminio, copriteli e lasciateli in frigorifero per un'oretta circa. Io li ho preparati il giorno prima, per necessità di tempo. Accendete il forno e potatelo ad una temperatura di 190° (anche 200°, se necessario). Infornate i pirottini e cuocete per 10/12 minuti. Io mi sono fermata a 10, ma il risultato non è stato perfetto. La prossima infornata sarà più lunga, in modo da ottenere un guscio perfettamente solido. Se voleste fare come me, lasciate i pirottini in frigorifero per la colazione: ogni mattino potreste cuocere il vostro tortino e regalare al vostro risveglio una delle coccole più avvolgenti e confortevoli che ci siano :) Perché ho scelto Mimì? Perché i suoi sentori erbacei e amarognoli, come ci insegna la Guida, e poi l'assaggio, lo rendono perfetto accanto al cioccolato...abc

Salame di cioccolato light con zenzero e mandorle

Le novità mi piacciono molto. Le idee che prendono forma mi stimolano un sacco. Se entrambe le cose si intersecano tra loro come tasselli perfettamente complementari..... è euforia allo stato puro!! Adoro il cioccolato. Fondente, ovvio. Potrete immaginare quante forme abbia dato, nel tempo, a questo preziosissimo ingrediente. Uno dei dolci a cui ho sempre fatto fatica a resistere è proprio lui: il salame di cioccolato. Ovviamente quando ero tuttivora (concedetemi questo inciampo grammaticale, che rende sicuramente l'idea più di quanto lo faccia il termine onnivora), la versione classica, burrosa, peccaminosa era l'unica opzione possibile. E, forte di una presenza, in famiglia, che apprezzava particolarmente questo dolce, mi esprimevo con sostenuta frequenza nella creazione dell'impasto. Credo che adesso, mentre state leggendo questo incipit, vi starete dicendo "non può essere così, ci sarà il barbatrucco!!". E in effetti, nel tempo, qualche barbatrucco l'ho messo a punto. Ma oggi, con questa versione, posso confessare deliberatamente che, sì, ho raggiunto la perfetta soddisfazione dei miei desideri. Neanche l'ombra di burro, solo del sofficissimo yogurt greco. Sapori che si intrecciano. Intensità. Perdizione.... :D Ah, gli unici zuccheri sono quelli dei biscotti. Che si sa, il cioccolato non ha bisogno di altro ;) Ingredienti 300 g di cioccolato fondente 200 g di biscotti secchi (per me questi, home made) 175 g di yogurt greco 0% di grassi 25 g di zenzero fresco 45 g di mandorle (più 20 g da tritare) scorza di mezzo limone bio 10 g di cacao amaro noce moscata Preparate tutti gli ingredienti. Spezzettate i biscotti. Mettete il cioccolato in un boccale, insieme allo zenzero tagliato in pezzetti, e frullate fino ad ottenere una pasta omogenea. Aggiungete le mandorle e frullate nuovamente, in modo da sminuzzare queste ultime. Aggiungete i biscotti sbriciolati e mescolate. Unite, quindi, lo yogurt greco, la noce moscata (io ne ho usata abbondante), la scorza di limone tagliata a dadini e il cacao amaro. Amalgamate tutto. Rovesciate il composto su un foglio di carta forno e dategli una forma di salame. Avvolgetelo nella stessa carta e fate riposare in frigorifero almeno un paio di ore. Io l'ho lasciato tutta la notte. Più riposa, più i sapori si armonizzeranno. Tritate le restanti mandorle, quindi ricoprite la superficie del salame. Tagliate a fettine e..... cercate di resistere: si perde il controllo senza rendersene conto :D Sano, leggero, ricco e godurioso. Potreste desiderare di meglio? Avanti con l'impasto: 10 minuti di puro piacere e un'attesa che amplifica il desiderio. Ma poi..... un assaggio che toglie il fiato!!! abc

Gelato di avocado e Slim Choco

Il fatto è che sono incurabile. Ho le mie missioni. Le mie paturnie. I miei mulini a vento. Che, talvolta, trasformo anche in conquiste. Eccone una. Amo follemente il gelato. Al cioccolato non resisto neanche in piena notte. Le due cose potrebbero sfuggirmi di mano prima ancora che il mio celeberrimo autocontrollo abbia la meglio. E allora cerco una soluzione. E la trovo. Avete mai sentito parlare di glucomannano? Si tratta di un polisaccaride, formato da glucosio e mannosio estratto dal tubero di Konjiac. Konjiac. Vi dice qualcosa? Vi riporta alla mente, forse, shirataki? Quella pasta che spesso documento come concessione al mio palato goloso ed esigente? Eccolo, sotto un'altra forma. Polvere di cioccolato. Diluito (perché essendo ricco di fibre ed essendo in grado di assorbire almeno 60 volte il suo peso di acqua, è fondamentale che venga assunto correttamente per evitare il rischio di effetti indesiderati come stipsi), può essere assunto come bevanda. Io ne ho fatto un gelato. Ovviamente calibrato negli ingredienti e ovviamente senza gelatiera (*che poi mi tocca uscire di casa). Perfettamente raw, deliziosamente veg, sorprendentemente gustoso e favolosamente leggero, si è conquistato all'istante il suo posto nella lista dei miei must. Se foste a regime, ma anche in cerca di qualcosa di sano e alternativo, vi consiglierei di non perdervi l'occasione. Che ne ho già una bella da proporvi :) Ingredienti 270 g di polpa di avocado 100 g di Slim Choco Clean Food 80 g di datteri Medjoul 60 g di bevanda vegetale 5 g di maca in polvere Sbucciate l'avocado, tagliatelo in piccoli pezzi e inseritelo in un boccale, insieme allo Slim Choco, alla maca e ai datteri privati del nocciolo. Frullate tutto, a più riprese per non surriscaldare il prodotto, fino ad ottenere una crema liscia ed omogenea. Allungate con il latte che siete soliti utilizzare (io uso una bevanda a base di avena) e rendete tutto ben amalgamato. Trasferite il composto in uno stampo in acciaio e trasferite in freezer. Dopo mezz'ora estraete il recipiente e mescolate, con una spatola, per ricompattare e amalgamare il composto. Ripetete l'operazione, sempre a distanza di 30 minuti, per almeno 5 volte. Lasciate in congelatore. Estraetelo 15 minuti prima di utilizzarlo e.... divertitevi. Ve lo propongo, oggi, nella pienezza della sua semplicità, ma ho all'attivo un assaggio che vi farà toccare le stelle con un dito :Dabc

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